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Autore: Maria Nakamura    21/11/2011    1 recensioni
"Mmm... c'è qualcosa di strano, va bene che non sono entrata molte volte nel tempietto del pozzo dietro casa, ma sono assolutamente sicura che NON ci fossero alberi li dentro!"
che dire... recensite in tanti!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che sesshomaru nella mia storia ha 2 braccia e non una. Ma insomma, inuyasha non poteva proprio fare a meno di tagliargli un braccio?
Buona lettura!

INUYASHA:ANOTHERE STORY CAP 2

Va bene, yuki calmati siediti e ragiona, magari non ti hanno vista e...
-hey c'è qualcosa la!- ok ora puoi farti prendere dal panico! cosa faccio?
Gli uomini si avvicinano mentre io vengo paralizzata dalla paura.
Sento dei rumori provenienti dai cespugli: giro la testa di scatto terrorizzata e subito dopo una freccia si conficca nel terreno affianco allamia gamba.
 -fermi ragazzi è una miko!- grida lo stesso che mi ha quasi colpita, tiro un sospiro di solievo e mi trattengo dal urlargli insulti a tutto andare.
Mi porge una mano, io la afferro un pò titubante e mi rialzo.
Mi conducono al villaggio e mi offrono ospitalità e cibo e io mi rilasso un pò.
Osservo meglio i vestiti delle persone che mi stanno intorno,le donne indossavano kimoni molto semplici mentre gli uomini erano vestiti come i contadini delle epoche passate.
Non ci capisco più niente! Mi sento svenire, tutto intorno a me gira poi le immagini si fanno sempre più sfocate e le voci più confuse infine si fatutto buio e silenzioso.

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Mi sveglio con un panno begniato sulla fronte e la testa dolorante, apro gli occhi il sole è accecante. mi alzo in piedi e raccolgo il tanto per uscire dalla capanna.
Sono ancora piuttosto confusa ma è meglio non darlo a vedere, prima devo capire cosa sta succedendo e soprattutto voglio capirecome sono arrivata qui.
Appena mi vedono, dei bambini mi corrono incontro urlando miko-sama o qualcosa del genere -sono Yuki, voi come vi chiamate?- chiedo con fare dolce una bambina più grande si fa avanti -io sono Kyoko,poi ci sono Masato, Kikuri, Raiko,Rikara, Sho- mi dice indicandomi tutti i piccoli intorno a me -e poi c'è anche un altra bambina si chiama Rin- a quel nome i bambini fanno una piccola smorfia poi corrono via salutandomi con la mano.
Una donna del posto credo Reyko mi si avvicina -Miko-sama...- la interrompo -sono Yuki-  mi guarda un pò interdetta poi riprende -Yuki-sama, venite prego, vi abbiamo preparato la casa della vecchia sacerdotessa: lì potrà riposarsi- Cosa? io volevo andare dalla bambina! Uff!
giro lo sguardo al fiume, un gruppo di uomini sta accerchiando qualcosa o meglio qualcuno...
-Reyko-san! cosa stanno facendo?- chiedo io confusa -non vi preoccupate Yuki-sama è solo Rin che ne avrà combinata un'altra delle sue. Un paio di ceffoni non le faranno di certo male!- Mi dice totalmente tranquilla.
Rabbia, è l'unica parola con qui riesco a descrivere quello ch sto provando in questo momento.
Spalanco gli occhi e comincio a correre verso il gruppo di persone quando vedo che uno di loro ha alzato una mano pronto a colpire.
Gli arrivo dietro -se ti azzardi a picchiarla non mi limiterò a restituirti le botte- dico con voce glaciale mettendo la lama del tanto sul collo.
Abbassa lentamente le mano e si sposta di lato per farmi passare, la bambina immezzo al cerchio sembra terrorizzata: ripongo il pugniale dietro la schiena, la prendo in braccio e mi dirigo verso Reyko che mi osserva scioccata -mi stavi per mostrare la cosa dove mi sistemerò durante la mia permanenza, procediamo?- le dico stringendo di più Rin a me.
Quando arriviamo alla casa delle persone,che probabilmente stavano riparando qualcosa, mi guardano esterrefatte: rivolgo loro un sorriso dolce poi poso la bambina a terra - Rin dove abiti?- la bimba non parla, si limita ad indicarmi una piccola e malridotta casetta sulla riva del fiume.
-Rin non ha più i genitori- mi dice uno degli uomini che riparavano il tetto   -vive lì da sola- Torno a guardare la bimba -Rin ti va di venire ad abitare con me? Sarò un pò come la tua sorellona!- le dico, nonostante sia ancore spaesata e molto, molto confusa.
 Il suo volto si apre in un sorriso e annuisce con energia. é troppo tardi per tornare in dietro
La sua dolcezza è quasi disarmante e io non posso fare a meno di sorridere -andiamo a prendere le tue cose?- in tutta risposta la piccola mi prende la manica del kimono e mi trascina verso la casetta.
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Sono passati mesi ormai dal mio arrivo qui nel villaggio, ho rimediato una katana, anche se di seconda mano, grazie ai soldi che ottengo quando vado a far visita ai paesi vicini per svolgere incarichi.
Mi piace vivere qui, tutto sommato è davvero un bel posto.
Mi sono dovuta abituare ai continui attacchi dei demoni e, di sicuro, non è stato facile.
Ho scoperto che posso percepirli a distanza e ne sono rimasta letteralmente scioccata ma mi sono ripresa in fretta.
Ammetto che la nostalgia spesso mi prende ma in fondo le uniche persone della famiglia a me care ereno mia nonna e Kagome... Già, chissà se mi starà cercando...
Cambiando discorso, qui mi trattano con rispetto e poi Rin è davvero una bambina dolcissima e allegra!
Quando si è trasferita da me ha iniziato a parlarmi!
-Riiiiiin! aspettami Riin! non correre così non riesco a starti dietro!- Rido e corro,come non mai  mentre la inseguo tra i campi dei fiori.
A volte porto anche i bambini del villaggio a fare una scampagniata ma oggi la giornata è dedicate a noi.
Quando non ho lavori passiamo le giornate così: giocando o allenandomi con la spada.
D'un tratto entrambe ci fermiamo una luce abbagliante passa nel celo e sparisce dietro gli alberi: è un demone, ne sono sicura.
Rin si nasconde dietro di me mentre io sguaino la mia katana.
 Con la bambina sempre dietro di me mi avvio verso la foresta dopo qualche metro troviamo qualcuno steso a terra.
Ho un po di paura e inoltre non riuscirei a difendermi da questo demone, quindi cerco di non avvicinarmi molto.
 Da dietro i cespugli però riesco a vederlo chiaramente, I capelli sono lunghi e argentati, ha una mezzaluna tatuata sulla fronte, e sulle guance e sulle braccia, dei segni viola.
Gli occhi sono gialli e freddi, sembrano tristi quasi umiliati.
Devo dire che a prima vista non sembra pericoloso, ma la sensazione di inquietudine che provo soltanto osservandolo basta per convincermi del contrario.
d'un tratto rin tira le manica del mio komono - Yuki, chi è lui?- la guardo, cercando di non dare a vedere che ho paura quanto lei, e le rispondo con un sorriso - Non lo so, ma forse dovremmo portargli qualcosa da mangiare...-

_________ANGOLINO MIO____________

Ho cercato di migliorare,e spero di essrci riuscita
Le critiche sono graditissime specialmente se fanno notare gli errori! Grazie!

  
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