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Autore: Cherolain    21/11/2011    5 recensioni
Era dei Malandrini, che c'entrano poco in questa storia, molto poco. Il Signore Oscuro è in pieno potere,alla età di 23 anni. Nella Casata Black abbiamo un nuovo membro: Jessie Elisabeth Violet Black. Sorella di Bellatrix, Narcissa e Andromeda. La vita di Jessie cambia radicalmente quando Lord Voldemort chiede la sua mano. Perchè proprio lei? Semplice amore o infatuazione da parte del Lord? O indispensabile per qualche oscuro piano? Una fiction in cui potrete trovare le due faccie del Signore Oscuro: Tom Riddle e Lord Voldemort. Una delicata, quanto dannata storia d'amore. Dove tutto è possibile, e niente è impossibile. Che aspettate? Leggete e recensite!
Un bacio dalla vostra Cherolain!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorelle Black, Tom Riddle/Voldermort
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il mio al momento è uno strano periodo, stancante ma intenso, bello ma brutto e pieno di cambiamenti. Il Ginnasio mi succhia via i pomeriggi, è un miracolo che sono riuscita  ad aggiornare! Proprio oggi avevo il compito di greco, venerdì di matematica, tra due giorni di latino. Non smetterò MAI di dirvi grazie per voi che mi sostenete da ormai quasi un anno con questa storia, GRAZIE. Spero di ricevere recensioni, ne sarei così felice da dimenticare per un po’ tutto il greco che mi aspetta!

Un bacio, Carol.

 

Promise

 

Il giorno del Ballo l’aria che si respirava ad Hogwarts non era sicuramente una delle migliori. L’agitazione percorreva ogni luogo del Castello, mettendo in fibrillazione anche gli studenti più calmi, metodici e riflessivi. Jessie Black apparteneva a quest’ultima categoria.

La mattina del 24 Dicembre Julie White si sedette in Sala Grande vicino a lei, iniziandola a tartassare di domande.

« Hai deciso l’acconciatura? »

« No »

« Il vestito è pronto? »

« Sì »

« Non rispondermi a monosillabi! » sbraitò la White « Tutto dovrà essere perfetto, capisci? »

Jessie sbuffò.

« Lo so perfettamente, Julie. Non bisogna essere così agitati. Tutto andrà per il verso giusto » terminò, fiera della sua rara pillola di saggezza, bevendo la sua spremuta d’arancia.

La maggior parte delle ragazze del quarto anno fissavano Jessie con una strana espressione. La McGranitt, inoltre, informò dal tavolo dei Professori che per le ragazze sarebbe stata obbligatorio avere i capelli raccolti. Ciò consentì, il un certo senso, lo sfogo completo della ciurmaglia Grifondoro. Laio Canon si sedette accanto a Jessie tremante come una foglia.

« Laio, va tutto bene ».

« Non va affatto bene! Guarda le Grifondoro! Perché diamine siete così complicate voi ragazze? ».

« Dipende dalla ragazza in effetti ».

Laio la fissò, come le ragazze del quarto anno Corvonero, in modo molto strano. Poi sembrò prendere un po’ di coraggio.

« La maggior parte dell’ansia deriva dal tuo accompagnatore, Jessie. Per il semplice motivo, sai, ci sarà anche tuo cugino Regulus al Ballo. La discussione con Andromeda ha fatto il giro di tutti i corridoi, se ne parla ancora » le mormorò nell’orecchio.

Jessie deglutì e il labbro inferiore le tremò leggermente. Julie White, da brava Serpeverde, aveva ascoltato tutto il discorso, e trascinò Jessie fuori dalla Sala Grande. Le lacrime salirono senza un determinato motivo agli occhi, la mano di Julie la guidava saldamente verso un luogo più tranquillo.

Regulus.

Non poteva vederlo un’altra volta, non avrebbe potuto sopportare di nuovo il passato. Laio diceva che si trattava di aggiungere un tassello, o nero o bianco. Ma si trattava davvero di fare una scelta?

A occhio e croce le due ragazze dovevano trovarsi nel corridoio solitario tra l’Aula di Antiche Rune e Babbanologia.

« Jessie calmati ».

« Ti sembra semplice? Come puoi dire di calmarmi nella situazione in cui mi trovo? »

La Black sentiva un’innata rabbia dentro.

« Questa sera ci sarà il Ballo! Sarai con il tuo cavaliere, la persona che ami in modo inconscio, tutti l’abbiamo capito. Io per prima. Regulus è il passato, capisci? L’amore della tua infanzia, di quando il mondo non era ostile e incredibilmente luminoso. Ma non è così, Jessie! Quella di Regulus non era realtà, e ti faccio presente che noi non viviamo nei sogni » diceva Julie, con le guance rosse per il freddo, stranamente seria e infervorata « E Lui non è un incubo Jessie, è la realtà. E la realtà va vissuta con cautela » concluse sedendosi vicino a Jessie.

« Lo pensi sul serio, Julie? »

« Ovvio ».

La conversazione finì lì, ma Jessie non la scordò mai in tutta la sua vita.

Già dal primo pomeriggio iniziarono i preparativi per il Ballo. Nella Sala Comune Serpeverde le ragazze del terzo anno erano sicuramente quelle che producevano più chiasso. Narcissa camminava su e giù in maniera  per il Dormitorio, avendo sempre qualcosa da ridire sulla sorella più piccola. Lucius ancora non le aveva fatto parola sul suo ambizioso progetto per il futuro. L’ansia iniziò a crescere dentro Jessie, dopo che 17 persone le avevano ripetuto per tutto il tempo il nome del suo cavaliere. Quando fu l’orario di scendere nella Sala Grande sentì le gambe tremare.

« Jessie! Non fare la bambina, andiamo! »

« Julie ho paura… ».

« E di cosa? »

« Non lo so…sai quanto sono maldestra ».

« Ci siamo esercitate da un mese sul Ballo del Ceppo, quindi datti una calmata! » concluse seccamente trascinandola di peso fuori dalla Sala Comune.

La musica iniziava già ad aleggiare per la scuola, la neve dava un tocco incredibilmente delicato alla serata. Julie la lasciò davanti alla scalinata, come la più vile delle Serpi, visto che aveva scontrato il suo George nel corridoio dell’aula di Trasfigurazione, era sempre stata leggermente egoista a dire il vero. La Black prese un grosso respiro, i suoi tacchi sembravano sferzare con forza il pavimento, producendo un rumore non particolarmente gradevole. Si sentiva sola su quell’imponente scalinata, tutti erano già in Sala. Quando mise a fuoco l’unico ragazzo rimasto alla fine della scalinata il suo cuore fece un autentico capitombolo. Tom Riddle era incredibilmente affascinante in smoking, sembrava più alto del solito, ed era incredibilmente pallido. Il suo sorriso si curvò leggermente, con occhi scintillanti dalla punta smaliziata fissò la giovane. Ormai mancavano meno di due passi a dividerli.

« Ciao ».

« Ciao ».

« Sei bellissima! »

« Grazie… ».

Jessie prese un grosso respirò declamando timidamente un piccolo sì. Quando entrarono insieme la Sala sembrò zittirsi, la Black sentì molti sguardi puntati su di se, e la cosa le procurò un forte imbarazzo. La mano fredda di Tom, che la cingeva in una morsa delicata, la guidava con sicurezza. Silente fissava la coppia da poco lontano con un’ aria non troppo contenta. Le danze iniziarono, Tom le cinse i fianchi, il suo tocco faceva bollire la pelle chiara della ragazza. Al secondo Ballo entrò Regulus accompagnato da una biondina del quinto anno Tassorosso. Tom serrò la mascella.

Come diamine poteva essere al Ballo? Silente aveva dato il permesso anche a Reg, conscio del putifero che avrebbe provocato. La presa di Riddle si fece più stretta sulla vita della giovane.

« Continua a ballare » le mormorò all’orecchio, con tono fin troppo calmo.

Regulus la stava fissando fugace, la biondina sembrava non farci caso. Quando le labbra di Tom Riddle le sfiorarono la tempia Jessie perse di vista l’intera Sala, catturata dagli occhi di Tom, non assistendo allo schiaffo e alle lacrime di Narcissa causate da Malfoy. Poi il Ballo terminò e Regulus iniziò a fissarla apertamente. Jessie comprese il gioco di Silente, era lo stesso utilizzato il mese prima, voleva incastrare Tom, per poi provare al mondo intero la sua crudele e spietata seconda identità. Presa da sentimenti contrastanti e con il cuore che batteva a mille, per la prima volta, fu lei che sfiorò di botto ( e timidamente) le labbra di Riddle. L’espressione di Regulus subì una crudele modifica: divenne di ghiaccio e guardò velocemente alla sue spalle, dando le sue attenzioni alla Tassorosso. L’orchestra attaccò di nuovo con il Valzer della Strega Primaverile ma Tom trascinò via dalla Sala Grande Jessie. La  condusse fuori, vicino al Platano Picchiatore, dove si erano conosciuti per la prima volta.

« Hai freddo? Il tuo vestito è molto…leggero » affermò con un sorrisetto.

Jessie scosse la testa velocemente con lieve imbarazzo.

Tom le lasciò il polso, si mise a pochi centimetri dal suo viso, con un’espressione molto seria.

« Ti ricordi quando qualche mese fa ti ho mandato il messaggio in cui ti dicevo che dovevo parlarti? »

Come poteva non ricordarlo.

Il cuore della ragazza iniziò a battere disperatamente.

« Sì »

« Volevo parlarti di Regulus, voglio sapere, voglio capire cosa è successo tra di voi. E cosa sta succedendo ».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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