Capitolo 1

1° maggio 2004 – La Tana, cucina
   “Da quanto tempo state insieme tu e Hermione?” domandò Percy Weasley, distrattamente. Non che l’argomento non lo interessasse, ma era impegnato nella ricerca di un documento per il Ministro della Magia: Kingsley Shacklebolt.
   “Sei anni!” rispose Ron a voce alta. “Cioè, avete capito?! Sei anni!” continuava a ripetere, come se il concetto non fosse abbastanza chiaro a tutti. La sua voce era piena della disperazione più pura.
   Harry Potter ridacchiò di fronte all’espressione del migliore amico, mentre teneva Teddy Lupin per i fianchi. Il bambino di appena sei anni era seduto sulle ginocchia del padrino e giocherellava con una bacchetta giocattolo presa ai Tiri Vispi Weasley.
   Percy, Ron, Harry e Teddy si trovavano in quel momento nella cucina della Tana, ma non erano i soli. Molly Weasley si affaccendava ai fornelli, fingendo di non ascoltare i discorsi dei figli.
   “Appunto” commentò Percy, lanciando un’occhiata obliqua alla bacchetta che Teddy stringeva tra le manine e al sorriso malizioso sul volto del bimbetto. “Teddy, per caso sai che fine ha fatto il mio documento?”
   “Appunto cosa?!” esclamò Ron.
   Harry abbassò gli occhi sul figlioccio, poi li rialzò per guardare Percy. “Può essere colpa sua?” domandò.
   “Temo di sì, Harry. È da quando siete arrivati che non lo trovo più. Il signor Shacklebolt ne ha bisogno urgentemente e io rischio di impazzire” rispose Percy. Un tempo il ragazzo sarebbe andato su tutte le furie, ma negli ultimi anni il suo caratteraccio aveva subìto enormi cambiamenti, anche se per certi versi restava lo stesso Prefetto di sempre.
   “Teddy” disse Harry, spostando di nuovo gli occhi verdi sul bambino. “Che fine ha fatto il documento di Percy?” I capelli del piccoletto, che fino al momento prima erano stati di un nero intenso, divennero magicamente rosso ‘Weasley’. “Non l’ho preso io. Lo giuro” disse con la sua vocetta innocente che non ingannava nessuno.
   “Ma insomma, possibile che non si possa parlare di un argomento serio, una volta tanto?” sbottò Ron, battendo un pugno sul tavolo.
   La signora Weasley si voltò verso di lui. “Ronald!” esclamò, in tono di rimprovero. “Non è di certo colpa di Harry e di tuo fratello se dopo sei anni con Hermione, ancora ti riduci all’ultimo momento per comprarle un regalo per il vostro anniversario!” L’indignazione di Molly era evidente. Chissà da quanto tempo aveva voglia di dire la sua a riguardo! Probabilmente da circa mezz’ora, cioè da quando aveva avuto inizio la discussione.
   “Mammaaa” protestò Ron con poca energia.
   “Lo sai che vai sempre in crisi quando devi fare un regalo ad Hermione” disse Harry, cercando di mantenere un tono di voce che non fosse troppo accusatorio. “Perché hai aspettato fino al giorno prima per pensarci?”
   “Appunto” ripeté Percy. “Era questo che intendevo dire con ‘appunto’, prima.” Tornò a guardare il bambino. “Teddy, tira fuori i miei appunti”
   “No!” esclamò il bimbetto, coi capelli che sfumavano verso il biondo e gli occhietti verdi come quelli del padrino.
   “Se non fai saltare fuori subito la pergamena di Percy, dopo non ti porto a giocare da Vic” disse Harry a quello che ormai considerava come un figlio vero e proprio, tentando di nascondere un sorriso.
   Ron aspettò pazientemente che Teddy tirasse fuori da una cavità della bacchetta finta un foglio di pergamena arrotolato scritto con la fitta e minuta calligrafia del fratello Percy.
“Bene, ora possiamo tornare a concentrarci su un problema serio?” chiese quando Teddy ebbe finalmente restituito il documento di vitale importanza a Percy.
   “Conosci Hermione. Comprale un libro e la farai felice” disse Harry, mentre scoccava a Teddy un’occhiata di rimprovero, che però fece semplicemente scoppiare a ridere il bambino.
   “Harry, non dirlo come se fosse un regalo da niente. Sono certo che Hermione apprezzerà come si deve un buon libro” commentò Percy, spostando lo sguardo sul fratello. “E’ assolutamente un’ottima idea” confermò.
   “Magari accompagnato da un bel mazzo di fiori” aggiunse la signora Weasley con tono sognante, mentre mescolava qualcosa in una pentola. Probabilmente la cena per quella sera.
   “E secondo voi negli ultimi cinque anni cosa le ho regalato?” esclamò Ron, scoraggiato, guardandoli in viso uno ad uno. “Natale. Compleanno. Anniversario” elencò. “Libri, libri e soltanto libri!”
   “Ah, già. È vero” disse Harry, che parve ricordarsene improvvisamente. Ed era pure ora, considerando che la maggior parte li aveva scelti lui. Ron non aveva un gran gusto in fatto di libri per la ragazza.
   “Perché non le regali un sacchetto di Api Frizzole?” intervenne candidamente Teddy, dall’alto delle ginocchia di Harry. Poi il bambino si voltò verso il ragazzo. “Mi compri un sacchetto di Api Frizzole?” chiese.
   “Ne riparliamo dopo” gli rispose Harry. “Lo zio Ron è in piena crisi” e ridacchiò.
   “Quindi niente libro?” domandò Percy, forse un po’ deluso. Probabilmente aveva già in mente qualche titolo da consigliargli.
   “No. Niente libro” disse Ron, in un tono che sperò essere categorico.



[ Lo so, lo so. E' corto xD accontentatevi e buona lettura :P Il prossimo aggiornamento è previsto per mercoledì 23 novembre.
Y** ]