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Autore: Something Rotten    22/11/2011    6 recensioni
Zack si era parzialmente ripreso dalla telefonata, vuoi per la quantità d'alcol ingerita o vuoi per la musica che gli ronzava prepotente nelle orecchie. Matt non aveva detto nulla sull'accaduto, era rimasto in silenzio lasciandolo parlare e lasciando che si sfogasse nel migliore dei modi, eppure quel silenzio era strano. Solitamente aveva sempre una buona parola di conforto, magari soltanto un "andrà tutto bene" e se non parlava significava soltanto che non sarebbe andato tutto bene. La gelosia, lui lo sapeva bene, era una brutta bestia, era un fantasma che, rantolante, si insinuava in tutti i rapporti, uccidendo anche l'amore più sincero. Era un fantasma duro da esorcizzare, un qualcosa che avrebbe lasciato l'alone per sempre, come quando si scrive sui vetri appannati della macchina, quell'alone non andrà mai del tutto via.
Lo fissava dal divanetto, guardava l'amico agire pronto a fermarlo al momento giusto consapevole che dall'altra parte del mondo non c'era nessuno pronto a fermare Brian dal commettere atti stupidi e privi di senso.
« Sei il suo angelo custode? » aveva chiesto Jim sedendosi al suo fianco e guardando Zack ballare con una ragazza dai capelli corvini.
« Voglio solo che non commetta qualche stupidaggine. »
« Ti potrà sembrare una bugia, ma neanche io voglio che faccia qualcosa di stupido. » aveva sbuffato sorridendogli e continuando a fissare Zack « Brian non mi va a genio, ma non voglio che lui perda anche quest'opportunità di essere felice. Sai, a volte penso a cosa abbia fatto di male. »
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«It's a terrible love and i'm walking with spiders.»


Chiaramente trovare la portinaia non era una cosa semplice, forse l'altro aveva ragione, forse avrebbe dovuto prendere il primo aereo per la Spagna e buttarsi ai piedi di Zack implorando il perdono. Ma non era mai stato il tipo da fare la scelta giusta. Se ci fossero state venti vie, diciannove delle quali portavano alla salvezza ed una sola alla morte, lui avrebbe scelto chiaramente quell'unica via, consegnandosi più o meno volutamente alla morte.
La segreteria era vuota, c'erano un sacco di fascicoli sparsi a terra ed un paio di posacenere colmi di cicche, chiaramente si ammazzavano di lavoro lì dentro. Si era messo seduto su una delle tante sedie imbottite che arredavano la stanza con la mera intenzione di aspettare fino a quando un'anima si fosse palesata in quella stanza dimenticata da Dio.
Era rimasto lì per una ventina dei minuti, spesi a riempire l'unico posacenere vuoto, poi aveva desistito, uscendo dalla stanza e dirigendosi verso il nulla.
Camminare, solitamente, lo distendeva. Camminare con la musica nelle orecchie, solitamente, lo distraeva, soprattutto se ascoltava il suo gruppo preferito, ma quel giorno non sembrava bastare. Non era sufficiente mettersi la musica nelle orecchie e camminare chilometri per dimenticarsi della voce rabbiosa di Matt, paradossalmente la cosa che più lo aveva distrutto. Ma non perché la voce era di Matt, ma perché se quello si era incazzato tanto era sicuramente perché Zack ne era rimasto scottato. Perché aveva strappato il suo cuore dal petto e lo aveva lasciato morire dissanguato, così da rendere il più grande un fascio di nervi e di rancore. Non era per l'incazzatura, non era per le minacce fisiche, era per quello che c'era dietro. Aveva perso forse l'unica persona che lo aveva realmente amato, forse più dei suoi stessi genitori che non sapevano neanche dove cazzo fosse in quel preciso istante o, per dirla tutta, dove fosse stato negli ultimi tre anni.
La verità era che più si incatenava ad una persona e più cercava di rompere la catena. Più il rapporto si faceva stabile, più lo rendeva inconsciamente instabile. Più prometteva la "monogamia", più si dava al sesso di gruppo. L'unica soluzione era di promettere il contrario di quello che realmente voleva. Era sempre stato così, con tutti, non sarebbe mai cambiato.
« Haner. » Patrick gli si era parato davanti sorridendo « Ti ho cercato per tutto l'istituto! »
Brian aveva stretto i pugni, scrollando le spalle e continuando a camminare fingendo di non averlo visto.
« Hey! » lo aveva afferrato per un braccio, voltandolo nuovamente verso di sé.
Dalla bocca leggermente schiusa di Brian era uscito un ringhio.
« Come mai sei così di cattivo umore? Non mi riconosci? »
Brian se l'era scrollato di dosso, cercando di controllarsi dal fare la peggior scenata della sua vita. Si era morso un labbro, aveva lasciato la presa solo quando aveva sentito il sapore metallico del suo sangue riempirgli la bocca.
« C'è forse qualcosa che non va? »
« Qualcosa che non va? Sapevi che ero fidanzato, cazzo! »
Patrick aveva socchiuso gli occhi, aprendo leggermente la bocca ed assumendo una faccia sbalordita, era davvero un bravo attore.
« Non fare quella faccia, te l'ho detto! » aveva urlato, ancora, attirando l'attenzione su di sé.
Patrick aveva scosso la testa, afferrando il ragazzo per il braccio e trascinandolo, contro la sua volontà, in un luogo più appartato.

{...}



La t-shirt nera che si era messo per andare in spiaggia gli tirava dietro alle spalle, all'inizio aveva pensato che fosse troppo stretta per i suoi "muscoli", ma quando se l'era tolta e ne aveva indossata un'altra più sbrindellata, aveva capito che la colpa non era del tessuto o della taglia della maglietta, ma bensì del color aragosta che le  sue spalle avevano assunto.
Si era lasciato andare in un paio di parole colorite, prima di ricordarsi il perché non andava mai in spiaggia.
Jimmy era comparso sulla porta, accorso in seguito alle grida del ragazzo.
« Non ti entra più nulla?   » aveva chiesto ironico fissando la quantità di magliette che coprivano il pavimento della stanza.
« Sei spiritoso, Sullivan. In realtà mi sono ustionato la schiena grazie alla tua brillante idea di togliermi la maglietta! » aveva commentato con tono acido sventolando l'indice minaccioso di fronte agli occhi di Jimmy.
« La colpa sarebbe la mia? Che ne so io che sei così cretino da non metterti la protezione? »
Zack gli aveva mostrato il dito medio, prima di infilarsi la prima maglietta che gli era capitata tra le mani.
« Sai che c'è? Che domani la crema te la spalmo io, così poi non mi rinfacci nulla! »
« Come vuoi tu, mamma. » aveva pigolato, prima di stravaccarsi sul letto e di fissare il soffitto in attesa di prendere sonno.
« Mmmh, non sono tua madre... ma mi piacerebbe tanto farmi tua madre. » aveva risposto ironico prima di spegnere la luce della camera e di stendersi di fianco al ragazzo che aveva preso la palla al balzo, riempiendolo di cuscinate per la frase che aveva appena pronunciato.
« Cos'è? Non ti piacerebbe essere il mio figlio adottivo? » continuava a dire con tono ironico.
« Sarebbe... come dire? Strano? »
Jimmy aveva schivato l'ennesima cuscinata. Aveva bloccato il braccio di Zack, così da evitarne altre, e lo aveva fissato negli occhi per un po.
« Strano?  In che senso? » aveva chiesto
« Strano come la posizione nella quale ci troviamo, Jim. » aveva risposto l'altro, sorridendo imbarazzato.
Solo in quel momento, Jim, aveva realizzato che si trovava a cavalcioni sul corpo di Zack. Solo in quel momento si era accorto che quella posizione richiamava un qualcosa di vagamente sessuale e che le sue gambe premevano sui fianchi torniti del ragazzino.
Se ci fosse stato Brian lo avrebbe ucciso. Ma chiaramente Brian non era lì, forse non era neanche nella testa di Zack, forse era solo un fantasma passeggero frutto della loro mente, forse non era neanche esistito. Ma, la cosa certa, era che lì non ve ne era traccia.
Si era piegato, facendo aderire il suo petto su quello dell'altro. Aveva afferrato il colletto della maglietta dell'altro, tirandola a sé e premendo le sue labbra su quelle morbide di Zack. L'altro non aveva opposto resistenza, cercando con ingordigia la sua lingua, intrecciandole in 
un modo che non sembrava umanamente possibile. Si erano staccati solo quando i loro polmoni elemosinavano aria, solo quando le loro guance erano diventate così rosse da sfiorare l'autocombustione.
Jim aveva infilato una mano nei pantaloni dell'altro, Zack non l'aveva bloccato.
Jim l'aveva spogliato, Zack non l'aveva bloccato.
Jim lo aveva pregato di non fare domande mentre con un mano accarezzava il suo membro e con l'altra il suo volto, Zack si era ammutolito, lasciandosi sfuggire solo qualche sospiro.
Il telefonino squillava, riportando a chiare lettere il nome di Brian, Zack era così preso da non riconoscere neanche le note di Heartbreaker dei Led Zeppelin.


«»
Ora, io questa sera dovevo finire una shot su una coppia strana, ma la mia mente perversa ha trovato il modo scontato per continuare questa storia.
Quindi eccola qui,quanti di voi volevano questa piega?
Quante di voi
 si sono rotti le scatole di leggerla?
Alzate pure la mano, non mordo mica ù-ù
Friem: Uh, ma io amo i pomodori marci <3 Non credo di lasciarla nuovamente incompleta, ma siccome sono più instabile di una fusione nucleare non si sa mai. Nel frattempo prega per la mia ispirazione e goditi quest'altro capitolo di passaggio! Grazie come al solito e alla prossima <3
Rossaaa: *-* Sono contenta che non mi odi per non aver pubblicato per così tanto tempo! xD E soprattutto che questa sia tra le tue storie preferite *-* Il finale sicuramente ci sarà, ora bisogna vedere se sia bello o brutto xD
Grazie ancora e alla prossima <3
Niflheim:  Siamo in due a non riuscire a concepire un finale per questa cosa xD Ma se vuoi puoi dirmi un paio dei finali che pensi, magari aiuti la mia ispirazione baldracca che mi molla sul più bello! Sicuramente non dovrebbe sposarla, anche solo per l'odio che provo nei suoi confronti. Ma chissà? xD Guarda, non so cosa sia Adam, ma vorrei sicuramente essere la sua scopalunna ù_ù Uhuh, secondo te ha smesso di soffrire? xD Poor Zack <3 Ho postato prima del 22 dicembre e ti ringrazio per i complimenti <3 Alla prossima e grazie ancora <3
Dizzyreads: Discovery channel porta anche a questi paragoni ù_ù La colpa è di Sky e di quei due che somigliano a dei mufloni inviperiti *-*
Una delle due squadre che tifavi ha fatto un passo avanti, ma chissà?
Grazie <3 E alla prossima *-*
Always Attract: Si, lo so, non è la Gerard\Leto ma giuro che quella prima o poi uscirà dal mio computer *-*
Johnny ha detto che se vuoi è tutto tuo, però devi prenderti anche la gabbietta nella quale l'ho rinchiuso, povero cricetolo, che è un po sporca xD
Matt è subdolo ed il suo piano non ancora attuato ha già dato i suoi primi frutti ù_ù Temporanei frutti.  Grazie come al solito e spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento xD
Alla prossima.
Questo è l'imbarazzante momento nel quale le risposte delle recensioni sono più lunghe della storia ù-ù
Comunque, vi amo <3 E spero in vostri pareri! Bnotte <3

   
 
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