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Autore: saramichy    22/11/2011    9 recensioni
Le voglie di Hermione sveglieranno il povero Ron che si vedrà costretto ad alzarsi dal letto e provvedere alle necessità della moglie incinta.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Questa storia si è classificata sesta al contest "Amortentia contest-Componete la vostra pozione d'amore" di Lyla Baudelaire, ma che è stato valutato da una giudice sostitutiva: Mimimi Cullen. Ha anche partecipato al contest "Perle nascoste" di Violet Acquarius classificandosi ventesima, ma ha vinto il premio come miglior pairing e il premio dolcezza.


sestoclassificatomiglior pairing (voglie)premio dolcezza (voglie)



VOGLIE



Era una serata splendida e a casa Weasley si respirava un’atmosfera rilassata. Ron ed Hermione stavano dormendo nella loro camera da letto, la ragazza era al sesto mese di gravidanza e fino ad allora non c’erano stati grossi problemi a gestire la situazione. Quella sera però era particolare, Hermione era andata a letto presto e durante la notte si era svegliata sentendo un’improvvisa voglia di brioches appena sfornate, così decise di dirlo a Ron.



«Ron svegliati.» Il ragazzo era ancora mezzo addormentato ma si era tirato a sedere sul loro letto, non capendo che cosa stesse succedendo.



«Che c’è Hermione, è successo qualcosa al bambino? Devo portarti al San Mungo? Ti senti bene?» Hermione scrollò la testa, Ron non sarebbe mai cambiato, era troppo apprensivo.



«Sto bene ed anche la bambina. Solo che mi è venuta un’improvvisa voglia di brioches appena sfornate, non è che potresti andare a prendermele?» Ron la guardò di sbieco, non riusciva a credere che sua moglie gli avesse chiesto una cosa del genere e per di più alle quattro del mattino.<7font>



«Stai scherzando vero? Dove le trovo io delle brioches appena sfornate alle quattro di mattina?»



«Ronald Weasley non vorrai che tua figlia nasca con una voglia di brioches appena sfornate da qualche parte, vero?» Hermione aveva letto dei libri sulla gravidanza, sapeva benissimo che una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere, ma aveva deciso di provare a far leva sul senso di protezione di Ron. Doveva ammettere che aveva funzionato, perché a quelle parole, Ron si era alzato e si era vestito e poi le aveva parlato.



«Hermione, ma dove le trovo a quest’ora delle brioches appena sfornate?» Hermione rise e poi diede la sua risposta.



«Ma come dove le trovi, ma naturalmente al forno qui vicino. Sai ho sentito dire che quelle al cioccolato sono le migliori dell’intero quartiere. Vai qui vicino e vedi se riesci a prenderne due o tre.»



«Accidenti Hermione, vuoi proprio ingrassare a dismisura. Ne devo prendere delle altre per caso?» Hermione a quelle parole si era alzata dal letto minacciosa ed aveva iniziato ad inveire contro il povero Ron.



«Stai per caso dicendo che sono troppo grassa per i tuoi gusti? Ti sei forse dimenticato che se sono così è anche colpa tua? Porto tua figlia in grembo, quindi per piacere evita di dire stupidaggini.» Ron alzò le mani in segno di resa, ma poi riprese a parlare.



«Hermione, non abbiamo voluto sapere il sesso del bambino, ma tu continui a dire che è una femmina, non credi che potresti rimanerci male se avessi ragione io?»



«Non dire scemenze Ron, io sono la madre e so benissimo che è una bambina. Lo sento, tutto qui e comunque non mi sembra di aver mai sbagliato in qualcosa. Sono io quella che, a detta tua, sa sempre tutto. Perché dovrei sbagliarmi proprio adesso?»



Ron capì di aver perso in partenza e si rassegnò, uscì dalla camera da letto diretto al fornaio lì vicino. Ci aveva impiegato meno di due minuti, era arrivato e il fornaio, proprio come aveva detto Hermione, era aperto. Ci aveva persino parlato ma quello si rifiutava di starlo a sentire, visto che era piena notte e quindi aveva deciso di passare alle maniere drastiche. Aveva confuso il fornaio facendogli pensare che fosse mattina e si era fatto servire tre brioches appena sfornate e naturalmente aveva preso quelle alla cioccolata. Non voleva minimamente pensare che sua figlia o figlio potesse nascere con una voglia di cioccolato da qualche parte, Hermione su questo punto l’aveva proprio spaventato. Il povero ragazzo non sapeva che al bambino non poteva succedere niente e che se anche avesse avuto da qualche parte una voglia, quella non sarebbe di certo stata una malattia grave. Tornò velocemente a casa e ritornò in camera da letto con le tre brioches appena sfornate.



«Eccomi di ritorno, ed ecco le tue tre brioches appena sfornate. Naturalmente sono tutte al cioccolato, come desideri tu.» Hermione sorrise, contenta e si mise a mangiare le brioches. Doveva ammetterlo, i vicini avevano ragione, le brioches erano davvero buone e doveva pure ammettere che suo marito era il migliore. Poverino si era alzato a quell’ora assurda solo per cercare di compiacere le sue voglie.



«Grazie amore, le brioches sono davvero buone. Ma mi dici come hai fatto ad averle in tempo così breve? Non credevo che il fornaio fosse disposto a dartele prima dell’apertura del forno.» Ron si mise a ridere e poi le disse la verità.



«Vedi lui non voleva darmele, diciamo che l’ho confuso in modo da poter ottenere, in tempi brevi, quello che tu volevi.» Hermione era scandalizzata.



«Ronald Weasley, mi stai dicendo che hai confuso il nostro fornaio per avere le brioches? Ma ti sei impazzito e se qualcuno ti avesse visto? Avresti anche potuto aspettare, non è che sarebbe successo qualcosa di drastico se avessi aspettato fino alle cinque e mezzo.» Ron non riusciva a credere alle sue orecchie.



«Mi prendi in giro? Mi hai detto che il bambino sarebbe potuto nascere con una voglia, sai che mi sono spaventato a morte? E adesso mi dici che non dovevo preoccuparmi così tanto? Io davvero non ti capisco a volte.»



«Scusa, non pensavo che ti fossi spaventato così tanto. Sei il miglior marito che ogni donna possa desiderare, non so se al tuo posto, gli altri si sarebbero alzati per andare dal fornaio; è per questo che ti amo.» Ron si era addolcito, bastava qualche parola di Hermione e lui subito si scioglieva. L’amore era l’unico filtro magico con il potere di farti dimenticare le cose senza avere effetti collaterali.



«Ti amo anche io Hermione. Sai che farei qualsiasi cosa per te e per il bambino. Già non vedo l’ora che nasca e di potergli insegnare a giocare a Quidditch.» Hermione scosse la testa, doveva ammetterlo Ron non sarebbe mai cambiato, ma forse lo amava anche per questo.



SESTO POSTO ALL'AMORTENTIA CONTEST- COMPONETE LA VOSTRA POZIONE D'AMORE

Grammatica: 9/10

Stile: 8/10

Originalità: 8/10

IC: 9,5/10

Prompt: 10/10

Gradimento: 4/5

Totale: 48,5/55

La trama della storia è molto semplice però tratta un universo futuro alla generazione intermedia e l'invenzione del fornaio ti hanno fruttato punti sulla originalità. Invece la IC è stato stupendo, Hermione sembrava proprio lei e anche Ron era quasi lo stesso.
  
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