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Autore: roby_lia    22/11/2011    2 recensioni
Questa è la mia prima ff, quindi siate molto (molto molto molto!!!) clementi. Ecco a voi un invito a leggerla "Il ragazzo al suono della sua voce si era irrigidito e non si sorprese sorprese quando incontro un paio di occhi di un verde molto molto scuro -è sempre un piacere rivederti, Shila-
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1. Come tutto iniziò
 Shila era annoiata oltre che furiosa. Aveva salvato la missione dei varden e Ajihad la puniva perché non aveva rispettato gli ordini, spedendola di servizio nelle cucine.
E tutto perché lei era una ragazza naturalmente !
Se uno qualunque dei suoi uomini avesse avuto il coraggio di uscire allo scoperto e di infrangere gli ordini del capo per portare a termine con successo l’incursione sarebbe stato premiato.
Ma naturalmente lei era una femmina e quindi…
- Ti protesti degnare di portare il pasto al nuovo prigioniero o ritieni che anche questo sia un compito troppo basso per la GRANDIOSA guerriera ?-
La voce acida della capo cuoca la riportò bruscamente alla realtà.
-Il nuovo prigioniero ? Murtagh Morzansson ?- chiese.
Il donnone sbuffò ma era chiaro il perché avesse dato a lei quel compito: potevano prenderla in giro quanto volevano ma lei sapeva combattere molto bene e la fama dell’erede di Morzan doveva aver terrorizzato tutti gli altri.
- Vado subito- disse la rossa alzandosi con uno scatto felino, quella dopotutto poteva essere l’avvenimento più divertente della giornata.
 
Shila spalancò la porta della stanza all’improvviso facendo svegliare il ragazzo addormentato sul letto
-Hei bell’addormentato c’è il pranzo !- disse la giovane con un sorriso.
Il ragazzo, ancora mezzo addormentato e senza dire una parola, si alzò dal letto per sedersi sulla sedia del tavolinetto della stanza, dove era stato appoggiato il pasto.
Shila si sedette sul bordo del letto e, mentre aspettava che l’altro finisse di mangiare osservò la prigione in cui l’avevano rinchiuso.
Sentiva gli occhi del ragazzo fissi addosso a lei.
Seccata girò la testa di scatto incontrando un paio di occhi scuri.
Iniziò così una lotta per chi non distoglieva lo sguardo e, proprio quando Shila stava per mollare, il moro abbassò gli occhi sul piatto che aveva davanti, facendo finta di nulla. La ragazza non riuscì a trattenere un sorriso e, siccome lui l’aveva già osservata a lungo, decise che era arrivato il suo turno.
Le spalle erano larghe e le braccia muscolose, da chi impugna un’arma fin dalla più tenera età.
I capelli erano molto aggrovigliati, di un marrone scuro e ricci. Gli occhi, come aveva avuto modo di osservare mooolto bene, erano anch’essi scuri. 

Murtagh si era svegliato di soprassalto all’entrare della ragazza.
I varden l’avevano rinchiuso lì per le sue origini, ma il ragazzo aveva temuto molto peggio.
In confronto ai suoi incubi quella prigione era un paradiso e, per la prima volta dalla scomparsa di sua madre il ragazzo si era sentito al sicuro, potendo dormire senza paura che qualcuno lo attaccasse nel sonno.
Poi improvvisamente era entrato quello scricciolo.
Mentre mangiava l’aveva osservata attentamente: era minuta ma agile e scattante.
I capelli, di un rosso fuoco, erano chiusi in una coda ma alcuni ciuffi sfuggivano lo stesso dall’acconciatura, evidenziandole il volto fine, pallido e spruzzato di lentiggini, dove risaltavano dei grandi occhi verdi.
Alla cintura teneva un paio di pugnali ma il ragazzo avrebbe scommesso che, anche privata delle sue armi, la ragazzina avrebbe dato parecchio filo da torcere.
Non aprirono bocca finché lui non finì il pasto, quando spostò la sedia contro il muro, in modo da poterla tenerla sottocchio, seduta, a gambe incrociate, sul letto.
- Perché ti sei fatto imprigionare ?- chiese la rossa, rompendo il silenzio.
Murtagh non riuscì a trattenere un sorrisino. La ragazza non era solo addestrata alla guerra ma aveva anche un ottimo spirito d’osservazione.
- Aveva promesso ad Eragon di accompagnarlo dai varden, sperando di riuscire ad andarmene per qualche valle laterale. Quando ho scoperto che era un vicolo cieco e che per tornare indietro avrei dovuto affrontare un esercito di urgali, ho scelto il male minore.
La ragazza annuì pensierosa, tenendo gli occhi fissi in un punto impreciso del pavimento.
– E tu come sei finita di servizio alle cucine ?- chiese di rimando.
Doveva cavarsela molto bene negli scontri e, in un periodo come quello, era da pazzi tenere risorse lontano dal campo.
La giovane sbuffo- Ho disobbedito agli ordini, portando a termine con un successo insperato la missione… Se Ajihad non sa riconoscere il talento non so che farci- continuò con un sorriso, alzandosi dal letto – ora devo andare… Ti serve altro ?- chiese curiosa.
Il guerriero ci pensò su un attimo- Qualcosa da leggere per passare il tempo se puoi…- Chiese esitante.
La ragazza sorrise di nuovo, dicendo che avrebbe guardato cosa poteva fare e uscì dalla stanza, lasciando Murtagh tra le pareti vuote della prigione.
  
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