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Autore: rei__    22/11/2011    1 recensioni
dalla fic..."Anna al destino non ci aveva mai creduto troppo, ma era convinta che le occasioni bussano una sola volta.
E ringraziava ogni giorno un qualcuno per non essersi lasciata scappare questa."
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drin.

Driiin.

Driiiiiiin.

 

ok, ora tace, ora per la santa grazia di Ishtar, si spegnerà da sola”

la ragazza si rigira per bene fra le coperte, ignorando il suono acuto dell'aggeggio malefico, ideato da satana in persona, senza dubbio.

-GIADA!!!-

e ovvia mente sempre per la dea, gloria a lei, sparirà anche questo dolce richiamo”

-GIADAAAAAAAA!-.

 

Neanche il tempo di concepire l'apertura della porta che, un metro e sessantacinque scarso di capelli e sonno, si era catapultato nella piccola camera, e incespicando fra gli ostacoli più vari sparsi per il pavimento, aveva raggiunto e spento con una manata la piccola sveglia nera sul comodino.

-Giada...amore mio dolce della vita, non è un concetto tanto difficile da metabolizzare! La sveglia suona, tu le dai una manata e la spegni! Sai...hanno giusto inventato un pulsan...Gi? Giada? Mi stai ascoltando?...-

no, non la stava ascoltando. In un groviglio indistinto di coperte e lenzuola emergeva giusto la nuca riccioluta di Giada, che amabilmente ignorando il discorso dell'amica era ritornata a far visita a Morfeo.

 

-coma pro..fondo?- sbadigliò Selene dallo stipite.

-analisi azzeccata avvocatessa Bianchi- rispose l'altra -usciamo e lasciamola dormire...a pranzo si fanno i conti!-

diceva sempre così, e poi si finiva con lei che guardava male Gi dieci minuti appena per rifilarle poi un morsetto affettuoso al braccio.

Si, nel loro strano piccolo mondo era forma di affetto, e come dissero dei tizi tanto tempo fa “de gustibus...qualcosa”

 

ad attenderle in cucina c'era qualcosa di simile ad Azzurra, o almeno così sembrava. Non era facile riconoscere le persone alle sette del mattino. Nemmeno se ci vivi insieme da or son 2 anni!

-morta, Giada è ufficialmente morta, respira, dorme, russa ma è morta.- borbottò, aprendo con fare riverente il vasetto di Nutella che per qualche arcano mistero della fisica, in quella cosa era perennemente vuoto.

-mmm...stiamo finendo i viveri signore-

-di nuovo? Dovremmo iniziare a darci una regolata...è il secondo e siamo a mercoledì!-

-te lo detto Sely...non siamo noi, devono essere senza dubbio gli alieni!-

annuì con fare saccente, raschiando con cucchiaino il fondo del barattolo.

-ovvio, vengono la notte. Entrano nella nostra cucina, si mangiano la nutella e tornano su Marte. Non fa una piega sister-

intervenne Anna, pettinandosi con la mano i capelli, tanto per far finta di rendersi decente.

Attimo di silenzio, e magari a qualcuno di esterno poteva sembrare pure serio.

Poi le tre si guardarono.

Avevano la faccia da professoresse universitarie che avevano appena tenuto una conferenza su qualcosa di altamente serio.

E poi?

Bhè, e poi di colpo risero.

-che avete da ridere di prima mattina, Oche!-

strisciando, anche l'ultimo componente dell'allegra brigata si era unito alla colazione.

-buongiorno Koala!-

-mmm...si, 'giorno...oh, e la nutella?- tipico di Lisa, in piedi da un minuto e già a caccia di nutella...altro che alieni golosi!

-gli alieni se la sono mangiata tuuuuuta!- affermò Selene mangiucchiando, non si sa bene come, una fetta di pane con nutella e cereali. Alta gastronomia della prima mattinata.

-se se...gli alieni! Ve la siete pappata tutta voi! Vi svegliate mezz'ora prima apposta!-

si, perchè quel Koala di Lisa, non era umano! Oppure aveva forti problemi di udito, perché era l'unico essere in tutto l'universo conosciuto a non svegliarsi con la sveglia di Giada, e con tutto il consequenziale rumore che facevano le altre per spegnerla!

Scherzo della natura...

 

alle sacrosante otto del mattino eccole tutte pronte, più o meno, a correre in giro per la casa.

-qualcuno ha visto il mio libro di diritto penale?-

-dov'è la mia borsa da computer!!?-

-ehi! Sele! Dov'è il mascara?-

-qualcuna mi da un ombrello?-

 

e poi dicono che le donne sono organizzate...

giravano mezze vestite, finendo immancabilmente per scontrarsi, dato che il campo di battaglia in questione era un appartamentino con due camere da letto, un bagno e una cucina\soggiorno\ingresso\zona studio...e tutto!

O bhè...almeno era economico divisa in cinque!

-a pranzo? Ci vediamo qui all'una e mezza e la prima che arriva sfama le altre?- domandò Anna contendendosi lo specchio sopra il mobile vicino alla pota, con Selene.

Neanche il tempo di dire si, che già tutte e quattro si erano affidate al traffico di Roma.

 

*******************

 

era stato un incontro voluto dal destino, il loro.

Qualcosa di talmente bello, che ancora adesso ad anni di distanza Anna non poteva non meravigliarsene.

Erano cinque persone diverse, con passati diversi, sogni diversi e modi di fare diversi.

Eppure ancora le sfuggiva cosa era stato in grado di far amalgamare così bene un'aspirante giudice, una bassista, una piccola scrittrice, una futura interprete e una giornalista di belle speranze.

Era avvenuto. Punto.

Netto, semplice e chiaro.

Si erano ritrovate lo stesso giorno a vedere quel piccolo appartamento, destinato solo a due di loro.

Due camere, due persone.

Ricordava ancora la lite furiosa per contendersi quel lotto dal prezzo miracoloso e vicino al centro.

La padrona di casa non sapeva se ridere o piangere!

Ed erano finite a sbrigarsela sul tavolino di un bar, e complici caffè e cose dolci, avevano effettivamente ammesso che il prezzo era ridicolo diviso in cinque e che una delle due camere era molto grande...un letto a castello e due lettini singoli ci entravano.

Una volta raggiunto quel punto d'accordo erano state tutte felici, non era così strano per delle universitarie fuori sede avere delle coinquiline...certo, c'era quella stanza in comune che scocciava...ma il prezzo. No, prezzo era troppo buono per rifiutare.

Si erano ritrovate a brindare per l'ottimo affare...giusto in tempo per litigare su chi si sarebbe presa la stanza singola!

La faccia di Azzurra quando Giada aveva vinto lo scontro finale di ”testa o croce”era stata

impagabile.

 

E un mese dopo si erano ritrovate a svuotare i loro scatoloni cercando di conoscersi meglio.

Ad Anna era sembrato quasi un episodio di un anime più che la vita reale!

Magari non era stata proprio amore a prima vista, battibecchi per la spesa, liti per le cose più assurde (fra cui il tenere la finestra aperta o chiusa durante la notte!), le urla accompagnate da bestemmie a Giada, che per il lavoro rientrava a casa veramente tardi, non sempre nel silenzio totale! O tutti le occhiate rivolte ad Anna che spesso dimenticava tutto in giro...

così tante cose da farci l'elenco più lungo dell'universo!

 

Dopo, passato un mese, Anna aveva scorto nella libreria i manga di Selene, e da quella volta l'aveva guardata con sguardo adornate, tanto le era sembrato strano trovare un'altra estimatrice della cultura nipponica!

Si era innamorata dei racconti di Azzurra, e abituata al sottofondo cupo ma rilassante del basso di Giada come sfondo di studio.

E così via...uno dopo l'altro ogni pezzo era andato al suo posto. Come il più bello dei puzzle, come qualcosa di prestabilito.

E ognuna si era abituata alle esigenze delle altre, sorridendo ai difetti e ridendo delle cose per cui prima si era tanto discusso.

 

Anna sorrise, rivedeva quei bei momenti scorrerle davanti al posto dei tristi muri della metropolitana.

Certo che la vita sapeva proprio essere buona avvolte!

 

 

*************************

 

5 ore di lezione, un pranzo, e un numero di spuntini non ben definito dopo. Alle nove di martedì sera, quella bizzarra famiglia si era riunita. Meno un membro.

Ognuna era nella propria tipica postazione da “serata in casa”

Anna e Selene guadavano su Mtv uno dei loro “cosi strani” che nel gergo delle altre stava per Anime, appollaiate con le gambe al petto sul divano, tazza di tea in mano, e pantofole di peluche ai piedi. Azzurra, dopo aver conquistato la scrivania con aspre lotte, scribacchiava qualcosa sul pc, e guai a chiedere “cosa?” prima della fine... pena minima un morte rapida!

Lisa si auto-convinceva di stare ripassando la lezione per l'indomani borbottando qualcosa, e sottolineando il libro, stesa sul tappeto da brava sconfitta.

Ecco il fior fiore della gioventù, in una tipica serata infrasettimanale!

 

La porta d'ingresso si aprì rivelando un metro e cinquanta di bassista, con il fedele compagno in spalla e un bel sorriso sul visino tondo.

-ma buona sera donne!-

poggiò con cura la custodia del basso poco lontano dalla porta, ascoltando dei vaghi e annoiati “ben tornata”.

Senza che le sclerate distogliessero l'attenzione dalle loro attività.

La noia si tagliava con l'accetta del macellaio! Altro che coltello!

-mamma mia! Ragà ma su! Un po' di vita! Una entra e invecchia dieci anni a vedervi!

Sembrate delle vecchiette!-

 

-mi sa che hai ragione Gi! Stiamo diventando vecchie!-le diede manforte Anna, che manco a dirlo, se c'era da dare una botta di vita alla serata era disposta anche a lasciare in sospeso un anime.

Ah! cosa non si fa per le amiche!

 

-su dai! Domani non ne avete lezioni...Sta sera casino! E domani pome studio inteso!-

ma no, le altre sembravano non aver sentito nemmeno una sillaba!

tanto per sottolineare il concetto, Lisa sbadigliò.

-no! No no! Ha ragione G! Non posso permettere che una ventenne sbadigli alle nove di sera! E contro natura...alza il didietro Koala!-

e prese l'amica di peso lasciando il povero testo abbandonato ai piedi del divano.

-Azzu...lo sai che la cosa vale anche per te tesorino mio dolce!-

e azzurra annuì, continuando però a scrivere al computer con velocità inumana, senza distogliere gli occhi dallo schermo.

-Zu?-

-mmmh..si dimmi-

-tesoro mi ascolti?-

-si certo, tutto quello che vuoi-

no, non la stava sentendo.

-a si certo, certo che mi ascolti...e quindi sta sera ci domo io sopra nel letto a castello..giusto?-

-si..si cert...NO!-

ecco, era tornata sulla terra ferma, caduta in picchiata dalle nuvole con un biglietto di prima classe.

-ahahah...su J.K.Rowling molla il pc e diamo un senso alla serata!-

Giada nel frattempo era tornata nella sala, con in mano un pacco di patatine e una confezione di lattine di birra.

-ah però! Ci diamo all'alcol?-

chiese ridendo Sele.

-si, ma non bastano...-

Lisa strabuzzò gli occhi -se vabbè! Vuoi mandare Anna in coma?-

perchè Anna era l'unico essere vivente in tutto il pianeta terra che con poco più di un po' di birra se ne partiva per la tangenziale!

Era iperattiva di suoi, vederla dopo averle fatto bere due bicchieri di Vodka diluita era uno spettacolo!

-signore mie belle! Alle 22 abbiamo ospiti!- dichiarò con sorriso trionfante G.

-ospiti?-

-si, ospiti! E sapete perchè?-

-illuminaci gatto!- chiese Selene dalla cucina, era andata a caccia di un succo di frutta, lei e Azzu, erano astemie per gusto.

-la vostra figa bassista si è appena trovata...rombo di tamburi! Una Band!-

l'urlo di Anna lo aveva sentito pure la vecchietta sorda del settimo piano.

-evviva! Lo sapevo lo sapervo lo SAPEVO!!!!-

e via a spupazzarsi Giada che si era trovata sommersa da tutte.

-li conosco da un po'...ma oggi ci siamo decisi! Era ora! Mi sono trovata batterista e chitarrista!- le brillavano gli occhi tanto era contenta.

-e così li ho invitati qui...problema?-

-ma figurati! Almeno così abbiamo staccato Azzu dal pc!-

e con tanto affetto Azzurra le fece una linguaccia.

-mi avete staccata solo perchè avevo finito! Se non vi mandavo a quel paese!-

aveva proferito dal divano.

Selene e Anna si guardarono.

-a quel paese?-

-chi? A noi?...noi! Le tue amichette!-

-noi che provvediamo al tuo supporto fisico-

-...e a quello morale! Sely! Non dimenticare quello morale!-

e a ogni frase si erano avvicinate al divanetto fino saltarle addosso, una per gamba.

E via con solletico, e inseguimenti!

-no!no nononono! Vipere! Bast...a! Ahahah...basta basta! Pietà!-

erano un groviglio di braccia e gambe e cuscini (provvidenzialmente presi da Lisa), stese sul tappeto, mentre Giada in disparte ma partecipe si godeva lo spettacolo ridendo e sorseggiando una birra.

-pazze! Siete una manica di pazze!- ma sotto sotto, lo trovava il più bel complimento del mondo!

 

Il suono stridulo del citofono le fece sobbalzare.

-oh...devono essere i tuoi amic...O SANTO SALZAR!...siamo in pigiama!-

Sele e Anna si guardarono, no...non erano semplicemente in pigiama! Erano in pigiamone di flanella a disegnini da cartone animato.

No, non era un buon completo per fare presentazione!

Si fiondarono in camera mentre, quelle piccole sadiche di Azzurra e Lisa se la ridevano di cuore.

-che esagerate che siete! Eravate due Bone anche così! E se non vi fidate di me è gravissimo!- disse ridendo Giada mentre andava in cucina a rispondere.

-si ma tu sei buona e ci vedi con occhi diversi!-la risposta di Selene.

 

Si presentarono i famosi due, Claudio e Daniele rispettivamente chitarrista e batterista.

Sembravano due ragazzi simpatici, che avevano proprio l'aspetto mezzo a caso, mezzo intellettuale di chi fa il musicista di un certo tipo di musica.

Claudio studiava cinese all'università, ed era ormai all'ultimo anno, portava degli occhiali da vista dalla montatura spessa, tipo Nerd, che faceva tanto topo di biblioteca e che stonavano meravigliosamente con gli anfibi mezzi distrutti che portava ai piedi.

Daniele aveva proprio l'aspetto di un batterista, Giada in confronto era una lillipuziana, tanto era alto lui. Aveva le braccia muscolose e decorate da qualche tatuaggio. Ma in faccia aveva i tipici occhi da gigante buono.

 

Passarono la serata a casa.

Con qualcosa da bere, una tuta comoda, chiacchiere e buona musica.

Non era una serata particolarmente divertente o elegante.

Ma nessuna di loro avrebbe mai voluto trovarsi in qualsiasi altro posto in quel momento.

Così come mai nessuna maledì la decisione presa anni prima.

Nessuna seppe spiegarsi la fortuna di quell'incontro, Selene scherzando diceva che tutte quante erano legate dal filo rosso del destino.

Giada diceva che era stato puro caso.

Lisa e Azzurra si limitavano a scuotere le spalle con un sorriso.

Anna al destino non ci aveva mai creduto troppo, ma era convinta che le occasioni bussano una sola volta.

E ringraziava ogni giorno un qualcuno per non essersi lasciata scappare questa.

 

 

 

*************

 

 

 

 

 

Note surrogato di autrice:

nulla da dire.

Solo una dedica.

A voi.

Perchè vi voglio bene. Più di quanto possiate immaginare.

Alla mia bella sorella minore, perchè il primo “amore” non si scorda mai e sarà sempre speciale.

Alla mia Nee-san, che mi ricorda sempre che non tutti i nuovi incontri ti deludono, e che in questo sperduto angolo di mondo si possono trovare persone con gli stessi interessi.

A neko, perchè si. Perchè è la donna con più palle che io abbia mai conosciuto.

Al mio bel Koala, che anche se vedo poco mi trasmette sempre tanta dolcezza.

Alle mie belle donne pucciose quindi.

 

Aspettando il nostro natale Londinese fra 8o anni...<3<3

  
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