Salve^^
Come da suggerimento, ho provato a postare un possibile altro capitolo sui vari pensieri di Yaya. E' un po' -un bel po'- confusionario, ma ho deciso di caricarlo lo stesso, in attesa di possibili consigli.. buona lettura^^


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L'elezione delle Etoiles era andata come tutti si aspettavano, alla fine quella maledetta ce l'aveva fatta. Certo, non hanno sicuramente vinto per merito, dato che Nagisa aveva abbandonato la cerimonia per scappare con Shizuma.. be', almeno Yaya poteva gioire per il suo angelo; era riuscita a raggiungere tutti i suoi obiettivi.
No, non tutti forse.
Ma non era certamente tutta colpa di Yaya se il loro rapporto non sarebbe tornato più come prima. Se da un lato Hikari era intenzionata a riportare il loro rapporto allo stato iniziale, da un'altro era impaurita da Yaya. Cosa credeva, che l'avrebbe violentata di notte?
Non sarebbe neanche potuto accadere, dato che la bionda aveva lasciato la stanza che occupavano insieme..

In ogni caso, la Nanto si era rassegnata. L'unica che doveva punire era sé stessa, per non essere stata in grado di farsi amare, di compiacere quell'unica persona di cui le importava.

Ah, se fosse stata come Nagisa. Lei e Shizuma sì che erano una bella coppia.
Scappare insieme durante la cerimonia d'elezione delle Etoiles a cui una partecipava e di cui l'altra era uscente.. ad Astrea ne avrebbero parlato per anni e anni. Puro gossip per le ragazzine (fan di Amane, ovvio) tutte gridolini e "oh mio dio i capelli".

In ogni caso, se la passava più serenamente, dal giorno di queste dannate elezioni, da quando Tsubomi aveva bussato alla sua porta.
Neanche si immaginava, la piccola, che folata di vento aveva portato e quanto avesse schiarito il cuore della ormai incupita Yaya.

Proprio nel momento del bisogno, incurante del fatto che la sua amata Hikari-senpai fosse al suo massimo splendore, Tsubomi era andata da lei.
Aveva scelto lei.

Perbenismo? Carità? Pena?
No, la Okuwaka non era così.
Aveva solamente seguito il cuore.. finalmente.

In realtà era da un po' che Yaya sospettava qualcosa. Tsubomi le si era avvicinata parecchio durante l'ultimo periodo, e non sembrava affatto guidata da filantropia fulminante.

In effetti, anche da parte della Nanto vi era stato qualcosa.

I loro cuori erano più vicini, e non perché entrambe avevano perso qualcosa di molto importante.
Forse, entrambe l'avevano trovato.

In ogni caso, era ancora troppo presto per saperlo. I sentimenti di entrambe non erano chiari.

Yaya era ancora troppo innamorata di Hikari, per lo meno.

* * *

Se ne stava seduta lì, adesso, sul letto ormai inutilizzato da giorni, a fissare la cattedrale.
Una delle poche cose che apprezzava di quella prigione. In realtà non era una ferma credente, ma quella cappella con quelle vetrate così colorate portava una sorta di allegria in quel luogo oscuro dove le ragazze erano segregate manco fossero condannate a vita.

Era tutto così diverso da una manciata di giorni prima, non c'erano tutti quegli schiamazzi che le avevano fatto venire un'emicrania lancinante, ora gli urletti delle studentesse erano più sommessi, controllati dalla paura di essere sgridate dalle sorelle.

Aveva voglia di vedere Hikari. Voleva sentire la sua voce, sempre più assente durante le prove del coro per via dei mille misteriosi impegni delle Etoiles.
Chissà se anche Nagisa aveva provato ciò che provava ora Yaya, quando Shizuma era ancora incaricata di.. no, non era così.
Il loro amore era reciproco e trovavano sempre dei ritagli di tempo da passare insieme.
Hikari semplicemente non pensava più alla sua vecchia amica, era troppo presa da quello sfavillante principe che le faceva vivere quella favola cui aveva sempre ambito.
Tsubomi era tanto dolce, ma non poteva colmare l'assenza di Hikari.

Questo non rendeva la kohai meno importante, la situazione era solamente diversa.
Per quanto Yaya volesse bene a Tsubomi, per quanto potesse provare qualcosa di forte nei suoi confronti, non sarebbe mai stato neanche paragonabile a ciò che provava per la bionda.

Ultimamente però si trovò spesso a pensare alla Okuwaka più come ad una ragazza, che come a un divertimento.
Se la osservava bene, se si concentrava sul suo viso, adesso riusciva a notare particolari a cui non aveva mai prestato attenzione; era davvero carina.
Quando sorrideva, si formavano piccole fossette sulle guancie e quando era arrabbiata, le sue sopracciglia di aggrottavano ad un'angolazione strana, inusuale.

Inoltre, il colore dei suoi occhi cambiava a seconda del tempo, passando da una sfumatura dorata a una più arancione.
Aveva anche delle gambe eccezionalmente lunghe ed atletiche. Un po' incurvate verso l'interno, tipico delle giapponesi. Era una cosa che Yaya trovava estremamente carina.

Chissà perchè si era accorta solo ora di queste cose.. forse cercava di colmare il vuoto lasciatole nello stomaco dal passaggio di Hikari? Aveva iniziato a pensare a Tsubomi come un ripiego, un passatempo con cui sollazzarsi nei momenti bui?
Non credeva di poter essere così meschina, ma il dubbio restava sempre. Caso strano, si era aggrappata al pensiero di lei proprio in quel momento. L'aveva notata solo ora.

D'altro canto però, restava sempre la possibilità che avesse aperto gli occhi.

toc, toc, toc, toc, toc

«YAYA SENPAI! YAYA SENPAI!!»

Ah, si parla del diavolo...

«Che vuoi, piccoletta?»

«Sei in ritardo per le prove come al solito, vuoi farti fare la ramanzina pure oggi?»

«Va bene, va bene, ho capito stai calma, arrivo.»

Sorrise.