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Nessuna delle Dodici Armature rivestì mai un empio, un sacrilego. L’oro e lo Stardust, l’Orihalcon, il Gamanion non l’avrebbero permesso: purificavano il cosmo, e solo le membra dei più fedeli erano sollevate dal peso delle vestigia consacrate. Il peso di quelle armature grava infatti sui dubbi dei loro Saint, non sulla loro possanza; un Santo d’Oro doveva possedere fede incondizionata, della stessa fierezza e limpidezza del diamante.
Solo coloro che sono pienamente consapevoli dei loro poteri hanno diritto ad indossare simili armature.
Solo coloro la cui forza confina col cosmo della Divinità da loro protetta.
Nonostante tutto, la Terza Guerra Sacra vide alleanze e fedi rigirarsi e ritorcersi contro gli stessi santi.
Costoro, persero il sentiero, ma non il lume che li guidava.
E’ triste, sì, come nessun pianto, la storia di coloro che chiamano ‘rinnegati’, senza che lo siano. Santi senza fede… lo siamo tutti, a loro confronto, siamo tutti loro pari.
Maledetta, maledetta, maledetta sia per tutti gli infiniti cicli d’eternità quella notte in cui fu squarciato il tempo!
Maledetta per sempre, perseguitata dagli spettri di coloro che eravamo sia quella sporca creatura che strisciò sulle sacre scale!
E maledetto più d’ogni altro, chi quella notte fatale non si rifiutò d’ascoltare…
Oh, Dei del cielo, vogliate maledirmi almeno voi, e disperdere quest’agonizzante goccia di fede in me!