I primi ricordi che aveva della sua vita non erano nitidi e ben definiti, ma erano preziosi.
C’era una mano, paffutella e sudaticcia, che gli offriva una caramella con un sorriso sincero.
C’erano due mani, molto più piccole e bianche, che lo spintonavano con forza seguite da una risata cristallina.
C’erano tre paia di mani, tutte diverse tra loro per colore e dimensione, che si univano a formare un cerchio e cominciavano a girare accompagnate da una canzone senza senso urlata a squarciagola.
C’erano tre mignoli che si incrociavano, si alzavano e si abbassavano e tre voci che all’unisono si giuravano eterna amicizia.
C’era una mano, paffutella e sudaticcia, che gli offriva una caramella con un sorriso sincero.
C’erano due mani, molto più piccole e bianche, che lo spintonavano con forza seguite da una risata cristallina.
C’erano tre paia di mani, tutte diverse tra loro per colore e dimensione, che si univano a formare un cerchio e cominciavano a girare accompagnate da una canzone senza senso urlata a squarciagola.
C’erano tre mignoli che si incrociavano, si alzavano e si abbassavano e tre voci che all’unisono si giuravano eterna amicizia.