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Autore: Annette85    23/11/2011    5 recensioni
Fred guardò ancora una volta il corpo addormentato di Katie: un braccio lo stringeva a sé per la vita e la testa era poggiata contro il suo petto. Sembrava una bambina piccola in quella posizione così naturale e bisognosa di protezione e Fred la strinse ancora di più a sé, assaporando il momento, piccolo spiraglio di pace e serenità in un periodo dal grigiore quasi opprimente. [...]
Storia partecipante al terzo turno del contest Storytelling di Fabi_
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Katie Bell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Nota: Questa storia partecipa al terzo turno del contest Storytelling indetto da Fabi_ (che ringrazio immensamente per la pazienza =) ) sul forum di EFP. La storia è ispirata al pacchetto Coppia anche se a dire il vero non so bene se ho centrato almeno qualcosina.
Devo fare un doveroso piccolo appunto prima di lasciarvi alla lettura: questa storia me l'ero immaginata un po' diversa, ma per vari motivi contingenti che si sono sommati negli ultimi mesi questa è l'unica versione rispondente almeno un po' alla mia idea originale. Lo so, sono criptica come al solito, ma è per farvi capire almeno in parte perché la storia risulti leggermente... schifida =D
Dedico questa ff a Raffaele (come altre ultimamente) per motivi che lui potrà facilmente immaginare (=D) e a Frasky, che mi è stata molto vicina in questi ultimi mesi, nonostante viviamo in due città piuttosto lontane.
Vi auguro buona lettura... e non linciatemi se i personaggi possono non sembrare IC^^ (...i commenti sono sempre benaccetti, eh =D)


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Spiragli di felicità

L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a un'unica donna).
Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, 1984


Fred guardò ancora una volta il corpo addormentato di Katie: un braccio lo stringeva a sé per la vita e la testa era poggiata contro il suo petto. Sembrava una bambina piccola in quella posizione così naturale e bisognosa di protezione e Fred la strinse ancora di più a sé, assaporando il momento, piccolo spiraglio di pace e serenità in un periodo dal grigiore quasi opprimente.

Non ricordava esattamente come erano arrivati a quel punto. Ricordava solo che la guerra aveva iniziato a insinuarsi nelle loro vite sempre di più, rendendo tutto più difficile e precario, e lui aveva sentito un estremo bisogno di stare con lei, qualsiasi cosa fosse accaduta.

L’aveva vista crescere a Hogwarts. L’aveva vista diventare qualcosa di speciale, che andava al di là della semplice amicizia. E mai si sarebbe immaginato che lei potesse provare quelle stesse emozioni.

Da quando anche lei aveva concluso i propri studi a Hogwarts non si erano persi di vista un attimo: avevano iniziato a uscire insieme nonostante tutti i pericoli; avevano cominciato a frequentarsi come se la guerra non esistesse veramente. Cercavano di ritagliarsi dei momenti speciali tutti per loro, trasformando il piccolo appartamento di lei nel nido d’amore perfetto, dove entrambi vivevano come in un sogno.

Quella sera, però, avevano dovuto rinunciare alla loro “seratina” per andare alla Tana. Nonostante le proteste di Molly, Fred era riuscito a convincerla a lasciarli dormire nella stessa stanza, in fondo non avrebbero fatto nulla di male ed entrambi avevano bisogno della presenza l’uno dell’altra.

Aveva ancora ben stampato nella memoria il momento in cui lei, una sera come tante altre, gli aveva chiesto di fermarsi a dormire a casa sua. Non l’aveva proposto con fare malizioso, ma semplicemente come una necessità impellente di averlo accanto durante i suoi sogni, come se da un piccolo e insignificante abbraccio potesse dipendere la propria felicità in un mondo meno reale. Fred non si era tirato indietro e, anzi, si rese conto che era una cosa che desiderava anche lui: poter passare la notte, anche soltanto una, abbracciato alla donna che amava.

Katie aumentò un po’ la presa sulla vita, prima di alzare la testa lentamente, gli occhi assonnati cercarono subito quelli di Fred, come per voler essere sicura di non aver sbagliato persona.

«Ciao», sussurrò il mago prima di darle un piccolo bacio sulle labbra.

«Da quanto sei sveglio?»

«Da un po’», rispose semplicemente Fred alzando le spalle.

«Odio quando mi guardi dormire», sospirò Katie scoccandogli un’occhiata di rimprovero.

«Non posso farne a meno», ribatté con un sorriso. «Mi piace guardarti mentre dormi... a dire il vero mi piace guardarti mentre fai qualsiasi cosa».

Katie gli diede un piccolo pizzicotto sul braccio. «Non prendermi in giro».

«Non ti sto prendendo in giro. È la pura e semplice verità».

La strega sbuffò prima di accoccolarsi di nuovo sul petto di Fred.

Rimasero così per quella che sembrò un’eternità: lei intenta a seguire i battiti del suo cuore, lui che le accarezzava dolcemente la schiena mentre l’altra mano intrecciava le proprie dita a quelle di lei.

«Katie, mi vuoi sposare?» la voce di Fred le arrivò come un sussurro lontano e pensò di essersi riaddormentata, perché solo in un sogno poteva chiederle una cosa del genere.

Rialzò la testa di scatto: «Co-cosa?» chiese a mo’ di conferma, tanto per essere sicura che si fosse trattato di uno scherzo della sua immaginazione.

«Katie, mi vuoi sposare?» ripeté lui, questa volta con un tono di voce più alto e guardandola negli occhi.

«Se questo è uno dei tuoi soliti giochetti, non è affatto divertente», borbottò lei prima di notare quanto serio fosse il suo sguardo. «Mi stai veramente chiedendo di sposarti?»

Fred non rispose, si limitò a guardarla negli occhi, come a volerle trasmettere qualcosa telepaticamente, e a tirare fuori dal cassetto del comodino una piccola scatolina di velluto.

Katie aprì e chiuse la bocca più volte, prima di riuscire a dare una risposta di senso compiuto.

«Sì», disse quasi in un sussurro. «Sì, voglio sposarti».

L’espressione dura di Fred si addolcì e lui le sorrise felice prima di riempirla di piccoli baci sulle labbra e sul viso, assaporando ancora una volta la splendida sensazione di pace e libertà che gli dava averla accanto.

   
 
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