Crossover
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Autore: darkrose12184    18/07/2006    1 recensioni
Crossover Inuyasha/I Cieli di Escaflowne. Kagome è una ragazza come tante altre, Allen Schezar è un famoso cantante...Una storia difficile, ma non impossibile. Un sogno dell'autrice
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi scuso per il ritardo ma ho avuto un bel po' da fare.... Ringrazio Elichan x i commenti... e ti rispondo: si, il sequel dovevo e devo farlo, ma io scrivo a periodi e quando ho scritto questa ff ho scritto anche un gran bel pezzo del sequel... non è finito, e io pubblico solo storie finite. Prima o poi arriverà, ma mentre stavo scrivendo quello, mi sono successe cose che mi hanno portata a scrivere la ff che stai leggendo... e anche altro... quando ho un'idea la scrivo, poi a volte muore subito, altre volte nel giro di una settimana è completa, altre volte ancora ci metto di più... dipende dall'ispirazione...

Capitolo due: Il concerto (Prima Parte)

Quel giorno Kagome sarebbe andata a vedere i Wild Children, ancora non poteva crederci. Avrebbe anche conosciuto Allen Schezar, e questo le sembrava ancora più impossibile. Continuava a chiedersi perché fosse capitato tutto proprio a lei.

Per l'occasione decise quindi di sfoderare il miglior abbigliamento da concerto che potesse indossare. Jeans azzurri, strappati, strettissimi, e maglietta nera di rete con reggiseno nero sotto.

Con l'idea avrebbe messo un paio di stivaletti col tacco, ma per un concerto erano più indicati gli anfibi, che le arrivavano fino a metà polpaccio. Rigorosamente con i jeans infilati dentro.

Ery passò a prenderla con la sua macchina alle tre precise del pomeriggio. Il locale dove si sarebbe tenuto il concerto distava circa un'ora e mezza di viaggio.

Kagome non aveva ancora detto niente all'amica delle e-mail che aveva mandato ad Allen, e soprattutto della risposta che lui le aveva dato. In un certo senso si sentiva un po' in colpa verso di lei, perché aveva accettato la proposta di Allen, che l'aveva invitata nel backstage dopo il concerto, ma non gli aveva assolutamente parlato della sua amica, e in realtà le dispiaceva lasciarla sola.

Si sentiva un'egoista, perché sapeva benissimo il motivo che l'aveva spinta a non accennare nemmeno di Ery: temeva che Allen le dicesse di lasciar perdere. Quella era un'occasione unica per lei, per conoscere Allen, e non voleva assolutamente perderla.

Ma ad ogni modo si era comportata da egoista…

In macchina Ery non faceva che ascoltare i Wild Children, canticchiando tutte le loro canzoni. Kagome era stranamente silenziosa, l'amica non se ne spiegò il motivo.

- Ehi, come sei silenziosa oggi! Non sei contenta di andare a vedere i Wild Children, e soprattutto quel gran figo di Allen Schezar? - chiese Ery, con gli occhi che le brillavano al solo pensiero.

Kagome si sentiva in colpa, cosa poteva dirle? Doveva dirle la verità… Non poteva nasconderglielo, tanto prima o poi l'avrebbe scoperto, e meglio se le faceva una scenata in quel momento, che erano sole, piuttosto che quando erano in mezzo alla gente. Senza contare che se gli altri fans, e soprattutto le altre fans, avessero scoperto che lei era stata invitata da Allen nel backstage, probabilmente l'avrebbero linciata.

- No… Io… Sono contentissima… Solo che… Ery, devo dirti una cosa - il tono di Kagome si fece serio. Ery si preoccupò.
- Dimmi… - la incitò Ery, seria.
- Qualche giorno fa, mentre cercavo su internet informazioni su Allen, mi sono trovata davanti ad una pagina del suo sito che conteneva il suo indirizzo e-mail. Ero troppo tentata di scrivergli, e dopo un po' di esitazione gli ho scritto. Credevo che lui non mi rispondesse… -
- E invece ti ha risposto? Cosa ti ha detto, cosa ti ha detto? - la interruppe Ery, eccitatissima. Questo suo atteggiamento non fece altro che far sentire più in colpa Kagome.
- Si… Lui… Mi ha risposto, e… Mi ha detto che vorrebbe fare quattro chiacchiere di persona con me, quindi di presentarmi davanti al backstage dopo il concerto in modo da poter entrare… - Kagome si sentiva per l'ennesima volta un'egoista. Ery le avrebbe chiesto se gli aveva detto che erano in due, e lei cosa doveva dirle? La verità, nient'altro che la verità. Sarebbe stata la miglior cosa. E poi, una volta entrata nel backstage, magari sarebbe riuscita a far passare anche Ery…
- Oddio non ci posso credere! Quindi tu lo conoscerai? Non immagini quanto io sia felice per te! - fu l'inaspettata risposta di Ery. Kagome era stupita… L'amica aveva già capito che lei non gli aveva detto che sarebbero state in due…?
- Ery… Non sei arrabbiata per il fatto che non gli ho parlato di te…? - chiese timidamente Kagome.
- E perché dovrei esserlo? Del resto non potevi mica dirgli "si, però viene anche una mia amica", no? Avremmo fatto la figura delle approfittatrici! E poi avresti rischiato che lui ti dicesse di cancellare tutto quello che ti aveva detto! - la risposta di Ery rincuorò molto Kagome, ora era tranquilla.
- Comunque… Io, una volta entrata, gli dirò che ci sei anche tu, con me… - le disse Kagome.
- Grazie. Ma mi raccomando, non fargli pressioni. Se riuscissi a conoscere i Wild Children, e soprattutto Allen, sarei felicissima, ma non voglio rovinarti la serata… -

Erano ormai arrivate davanti al locale dove si sarebbe tenuto il concerto. Davanti c'era già molta gente, ed Ery andò in una via laterale sperando di trovare un parcheggio. Era molto dura, ma lo trovò.

Arrivate davanti all'ingresso si accorsero che mancavano ancora due ore all'apertura dei cancelli. Lì accanto c'era un bar.

- Kagome, ti va di andare al bar? Almeno ci sediamo… Tanto, non so te, ma io non ho intenzione di farmi massacrare fuori e dentro per stare in prima fila! - disse Ery.
- Certo, andiamo… -

Mentre le due ragazze si avviavano al bar si fermarono davanti alle numerose bancarelle di merchandising, finchè da una di queste comprarono una maglietta. Kagome la prese nera e Ery la prese viola. Era una maglietta da donna, stretta e a maniche lunghe. Davanti ci era stampato il logo del gruppo, e sulla schiena vi erano scritte tutte le date della tournèe in corso.

Al bar c'era molta gente, tuttavia le due ragazze riuscirono a trovare un tavolino libero. Mangiarono un panino e bevettero una birra, tanto i cancelli li avrebbero aperti alle sette, e da quel momento fino alla fine del concerto non avrebbero mangiato niente, quindi dovevano fare rifornimento prima. Tra le persone che erano nel bar, molte erano quelle che erano lì per il concerto, e ben presto un gruppo di ragazzi attaccò bottone con Kagome ed Ery.

- Siete sole? - chiese un ragazzo, gentilmente. Ery si voltò e il suo sguardo si illuminò subito. Il ragazzo che si trovava davanti a lei aveva profondi occhi verdi, capelli neri come la notte, lunghi e lievemente mossi, che gli cadevano selvaggiamente sulle spalle larghe ed atletiche. Un viso fine e labbra un po' carnose, ma piccole. Sembrava Allen Schezar con i capelli neri. La somiglianza era assurda. Anche Kagome se ne accorse immediatamente.

Ben presto si trovarono a parlare con quel ragazzo e con due suoi amici. Kagome notò subito che tra lui ed Ery c'era del feeling, quindi concentrò la conversazione maggiormente con gli altri due ragazzi.

Il bellissimo ragazzo che si era presentato davanti a loro si chiamava Steve, e si vedeva chiaramente che, nonostante parlasse alla perfezione il giapponese, era straniero. Occidentale.

- Tu… Non sei di origine giapponese, vero? - chiese timidamente Ery a Steve.
- No… I miei genitori sono americani, ma vivono qua da prima che io nascessi… E io parlo meglio il giapponese dell'inglese! - rispose il ragazzo.

Ery al solo guardarlo sentiva il cuore accelerare il battito, quel ragazzo era stupendo… Assomigliava tantissimo ad Allen… Il viso era praticamente identico… solo il colore dei capelli, e lievemente quello degli occhi era diverso.

- Sai… Assomigli moltissimo ad Allen Schezar… - disse Ery, senza pensare che quell'affermazione era chiaramente un complimento. Anche i ragazzi riconoscevano che Allen Schezar fosse un bel ragazzo, soprattutto perché vedevano quanto fosse popolare tra le ragazze.
- Grazie… - rispose Steve con un po' di timidezza. Solo allora Ery si accorse che aveva fatto un complimento non indifferente a quel ragazzo… Ma cosa doveva fare… Era vero, gli assomigliava in modo impressionante! Anche se il ragazzo sembrò provare il tipico imbarazzo di chi vuole nascondere qualcosa, di fronte a quell'affermazione. La sua reazione fece venire in mente un dubbio a Ery…
- Steve… Non è che… Tu e Allen siete parenti…? - chiese lei.
- Beh… Ecco… - il ragazzo non diede una risposta, ed Ery sgranò gli occhi. Steve abbassò la voce, per poi sussurrare ad Ery:
- In realtà io sono il cugino di Allen, suo padre e mio padre sono fratelli. Ma non dirlo a nessuno, nemmeno i miei amici lo sanno. Ad aiutarmi c'è anche il fatto che mio cugino si è scelto un nome d'arte e che nessuno sa il suo vero nome… e soprattutto il cognome - poi continuò: - Non so perché lo dico a te, che ti ho appena conosciuta… Io… Non l'ho mai detto a nessuno, nemmeno ai miei amici… Però, se vuoi, dopo il concerto possiamo andare nel backstage, se verrai con me nessuno farà storie… Così ti farò conoscere mio cugino e gli altri della band -
- Va… Va bene! - rispose semplicemente Ery. Poi però le venne in mente che anche Kagome sarebbe stata nel backstage, e che quindi molto probabilmente avrebbe capito che tra Steve e Allen vi era qualche legame.
- Steve… La mia amica, Kagome, è stata invitata dallo stesso Allen nel backstage, quindi probabilmente capirà che tra te e lui c'è un legame… - disse quindi Ery al ragazzo.
- Oh… Beh, non m'importa. Per me l'importante è che la gente non mi usi solo per arrivare a mio cugino, poi il resto non mi interessa. L'ho detto a te perché… Anche se ti ho appena conosciuta, sento di potermi fidare - concluse lui.

Dopo quelle parole rimasero un attimo in silenzio a guardarsi negli occhi. Ery si era ormai persa in quegli smeraldi.

Kagome continuava a parlare con gli amici di Steve, anche se ogni tanto guardava di sottecchi l'amica, per vedere cosa combinava con quel ragazzo che pareva essere un altro angelo dalla bellezza selvaggia. La somiglianza di Steve ed Allen non le passò inosservata, ma non gli diede peso. Pensava solo a quanto l'amica fosse fortunata, visto che quel ragazzo così bello le prestava attenzione. Infatti era palese che a Steve piacesse Ery, se no non si sarebbe intrattenuto così tanto con lei, dimenticando tutto il resto del mondo, amici compresi.

- Ragazze, che dite… Cerchiamo di andare verso l'entrata? Tra mezz'ora aprono i cancelli! - chiese Steve, rivolgendosi sia a Kagome che a Ery. Le due annuirono, e i cinque si avviarono verso quell'ammasso di gente.

Preventivamente, i ragazzi cercarono di porsi in modo da riparare almeno in parte le ragazze dai tanti spintoni che inevitabilmente avrebbero ricevuto.

Quando le porte si aprirono, e la gente cominciò ad entrare, Ery venne separata da Steve, che ormai si trovava più avanti di lei. Per un attimo la ragazza pensò di rimanere spappolata tra tutta quella gente, ma poi una mano venne a contatto con la sua, intrecciando le dita con quelle di lei.

Era Steve. Era tornato indietro per prenderle la mano ed aiutarla a non farsi massacrare. E a quel contatto il cuore della ragazza sobbalzò, le gote le si arrossarono, e per non farlo notare volse il viso verso il basso.

Kagome a sua volta venne in parte protetta dai due amici di Steve, addirittura uno dei due si era messo dietro di lei e la teneva per le spalle, in modo da farle da scudo.

Finalmente riuscirono ad entrare nel locale. Prima di tutto andarono al guardaroba per lasciare i cappotti. Era dicembre e faceva piuttosto freddo, quindi tutti avevano giacche e cappotti di pelle, decisamente scomodi ed ingombranti in una situazione del genere.

Dopo aver lasciato le giacche, i ragazzi andarono verso il palco. Il locale era originariamente una discoteca, quindi aveva una grossa pista centrale. Ma lì c'era già molta gente, e se fossero rimasti lì non solo le due ragazze avrebbero rischiato di rimanere schiacciate dalla gente, ma nessuno di loro avrebbe visto molto lo spettacolo.

L'attenzione di Kagome venne però catturata da due scalinate laterali che partivano dal piano superiore del locale, e che arrivavano fino al palco. Se fossero riusciti ad andare lì, anche se avrebbero avuto una visuale laterale del palco, sarebbero comunque riusciti a vedere bene lo spettacolo.

- Ery… Guarda lassù, ci sono due scalinate… Che dici, troveremo il modo di arrivarci? - chiese Kagome all'amica.
- Proviamo! Steve, noi vorremmo provare a salire lassù - disse Ery al bel ragazzo, indicando una delle due scalinate - voi cosa fate? - chiese infine.

Steve osservò per un attimo la scalinata.

- Ottima idea… Cerchiamo l'accesso a quelle scale! - disse Steve. Anche gli amici erano d'accordo.

Andarono quindi in giro per il locale, finchè non trovarono delle scale che sembravano portare al piano superiore… Ed infatti fu così. Si trovarono al piano di sopra, dove c'erano diversi divanetti e il bar, e da entrambi i lati, le scale in questione.

Scelsero di andare nella scala a destra del palco, dove ancora non c'era nessuno. Scesero praticamente fino in fondo, si trovavano quasi sul palco. Avrebbero visto benissimo da lì.

In attesa dell'inizio dello spettacolo si sedettero sugli scalini. Ery e Steve sembravano essere molto amici, anche se in realtà si erano conosciuti poco più di due ore prima.

Kagome era agitatissima, mancava meno di un'ora all'inizio del concerto, e dopo di esso lei avrebbe conosciuto Allen Schezar… Non riusciva ancora a crederci.

Quel ragazzo che da un mese l'assillava con la sua immagine sempre impressa in primo piano nei suoi pensieri, con la sua voce sempre nelle sue orecchie, accompagnata da quel rock ogni tanto cattivo e allo stesso tempo tanto dolce… Era un sogno. Era già un sogno vederlo, e conoscerlo… Lo era ancor di più.

Lentamente il locale si stava riempiendo di gente, ed anche le scalinate vennero pian piano occupate dalle persone.

Mancava poco, molto poco… E Kagome avrebbe visto quel ragazzo magnifico, quel cantante bravissimo, muoversi su quel palco… Le luci si spensero.

Kagome e gli altri si alzarono in piedi, voltandosi verso il palco. I musicisti cominciarono a salire, li si poteva intravedere in quel buio.

Poi un urlo e le luci si accesero, tutte puntate su di lui, Allen Schezar. Il cuore di Kagome accelerò i battiti al solo vederlo, e non appena iniziò a cantare, la felicità, la gioia di essere lì le fecero versare qualche lacrima, tanta era l'emozione che l'aveva assalita.

Commenti!!!!!! Vi prego ditemi qualcosa xkè è la prima volta che provo a fare una ff di questo tipo e non so proprio come possa essere... anche se fa schifo, ditemi che fa schifo!! Del resto quando l'ho scritta, quello che Kagome sta vivendo era un sogno, ma ora mi si è trasformato in una mezza realtà impossibile da vivere... cambia solo il soggetto maschile...

  
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