Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: MyMarsRomance    23/11/2011    4 recensioni
Potevo vedere quegli occhi verde smeraldo, le labbra contorte in una smorfie di orrore e la pelle diafana che circondata da una ribelle chioma nera pareva ancora più bianca, cadaverica.
Ma quella mano, ancora non riuscivo ad afferrarla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Frank/Gerard
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Your eyes vacant and stained.





Rimasi lì a fissarlo, i capelli corvini e trascurati ricadevano sugli occhi immobilizzati dalla sorpresa, le labbra esangui socchiuse in una smorfia di dolore.
Durò una frazione di secondo, nel suo sguardo una scintilla di consapevolezza, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava assurdo, eppure bruciava forte sulla pelle, quel calore che gli si era acceso negli occhi; un po’ come gocce d’acqua ghiacciata che si scontrano sulla superficie bollente, ed intanto annegavo nel mare dei suoi occhi.
 
Non riuscii a salvarlo.
 
Lo gettarono a terra, le labbra sanguinanti e gli occhi rassegnati. Perdeva sangue dal naso, accanto al gruppetto passò un professore e loro si dileguarono in fretta, gridando insulti e ridendo delle loro battute stupide.
“Allora è vero che sei finocchio, eh, Way?”
“Quello è ricchione anche se non vuole!”
 
Way, Gerard Way.
E così sei proprio tu, il mio Angelo Custode.
 
Mi avvicino lentamente a lui, conosco perfettamente quello sguardo: sei pieno di rabbia, vorresti spaccare qualcosa, picchiare qualcuno. Ma non puoi. Ti senti totalmente impotente, non puoi farci niente. In fondo nemmeno vuoi scatenare la tua rabbia contro qualcuno, semplicemente ti rinchiuderai in camera a piangere silenziosamente la notte, sperando che nessuno senta e facendo finta di credere che tutte le lacrime versate ti renderanno forte, un giorno.
 
Lo guardo e l’unica cosa che mi viene spontaneo fare è porgergli la mano.
Quella mano così familiare, così accogliente, e tutto attorno scompare.
Le lezioni sono cominciate.
A casa sicuramente infuria un’altra lite.
 Non me ne importa niente.
Cerca di sorridermi, è così vulnerabile.
“ Grazie. Mi chiamo Gerard.”
“Prego. Sì, lo so, Way giusto?”
Mi fissa con un’aria strana, quasi speranzosa.
 Sì, sono io, Frank. Quel Frank. , vorrei dirgli.
Lo so, lo intuisco dal suo sguardo, mi conosce. Il suo cuore mi conosce.
“Sì…come lo sai?”
“Le..le voci girano, sai. Comunque, io sono Frank.”
“Ah, ok..”
Ancora quello sguardo caldo, mi accorgo di fissarlo e sposto lo sguardo, imbarazzato.
“Tutto a posto? Vuoi andare in infermeria? Ci sono passato anch’io…”
“Mi dispiace…Sì, tutto a posto, voglio solo andarmene il più presto possibile.”
“Già, giusto…piacere di averti conosciuto, comunque. Anche se non nel migliore dei modi..”
Mi fa un sorriso dolcissimo, un tantino imbarazzato. Sento che potrei sciogliermi lì sul pavimento sporco.
“Piacere mio, Frank. A presto allora…”
 
Lo guardo camminare verso l’uscita, lentamente.
Mi fa male il petto, in alto a sinistra.
 
Torno a casa anch’io, le lezioni ormai sono iniziate.
La casa è deserta, sporca di odio.
Prendo Pansy, suono fino a farmi sanguinare la dita, e sto bene.
Completo, ecco come mi sento.
Ripenso a lui, a quell’incontro. Lo sapevo, il mio cuore lo sapeva. Esiste, lui è reale. Mi salverà.
Mi stendo sul letto con le cuffiette nelle orecchie e mi addormento così, davvero felice per la prima volta.
 
Tutto è nero, non vedo niente. Poi il suo volto, triste, di una tristezza infinita.
Le lacrime scendono giù ininterrottamente, senza singhiozzi, due fili trasparenti che colano sul mento.
Le voglio asciugare, mi avvicino e gli accarezzo il viso, dolcemente. Le lacrime non si asciugano, riprovo con più forza.
Restano lì, ad arrugginire le sue guance(*)  cristalline.
 
Mi sveglio, sto piangendo.
Mi stringo nelle coperte, cerco di portare un po’ di calore al mio cuore sfregiato, inutilmente.
Che ti sta succedendo, Frank?
L’mp3 si è scaricato, mi tappo le orecchie per non sentire il suono della solitudine.
 
 
 
SONO TORNATA!
Scusate, non aggiornavo da tantissimo. Mi perdonate? Sempre che qualcuno segua ancora questa storia ç_ç
Coooooooomunque, non sono molto soddisfatta del capitolo, ma non lo sono praticamente mai quindi …..non so come continuare D: Vaaaaaabbé.
 
Si sono parlati :’) Per le parti dolciose dovrete aspettare ancora un po’, ma arrivarenno, arriveranno u.u
 
Grazie mille di aver letto fino a questo punto e ricordate che se non recensite vi manderò in sogno un Gerardo piangente e.e
 
Grazie ancora di continuare a leggere e delle recensioni agli altri capitoli (:
Vi invito a segnalarmi eventuali errori di ortografia.

Un abbraccio,
E.
 
 
(*) : Ho preso ispirazione (?) da un verso di Cara Catastrofe di Vasco Brondi, lo riporto qua sotto:
 
Adesso che sei forte,
Che se piangi ti si arrugginiscono le guance.
 
Amo quella canzone, vi consiglio di ascoltarla! 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: MyMarsRomance