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Autore: BartyBella    18/07/2006    0 recensioni
Il Lato Oscuro. Avete mai pensato alla vita di chi è ammantato dalle tenebre? Avete mai pensato alla vita dei mangiamorte, il cui unico scopo è servire il loro Signore e padrone Lord Voldemort? Questa storia racconta del suo più fedele servitore e di come, per assaporare le tenebre, si abbia bisogno della luce.
Genere: Triste, Malinconico, Dark, Drammatico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Bellatrix Lestrange, Peter Minus, Rodolphus Lestrange, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Barty parla così
Voldemort parla così
Bellatrix parla così



Capitolo secondo

La mia mano si chiuse lenta sull’alfiere nero. Lo sollevai con delicatezza e lo accostai ai pedoni e alla torre, accerchiando il re bianco..
Guardai assorto la scacchiera, che altro non era che il mio campo di battaglia virtuale.
Barty era appena partito per la sua nuova missione ad Azkaban. Con i dissennatori dalla mia parte rimaneva solo liberare i novellini che si erano fatti catturare. Per lui sarebbe stato uno scherzo adempiere al proprio compito, specialmente con i babbei che avevano messo a gestione della prigione.
Sorrisi nell’ombra, pensando a come tenevo in pugno l’Ordine della Fenice, presto sarebbero caduti in mio potere, era solo questione di tempo…


Scesi dalla scopa e mi adagiai il cappuccio, attento a non lasciare gli occhi in vista, poiché erano l’unica cosa in grado di cagionarmi. Per il ministero ero morto, dimenticato… e questa era una posizione comoda. Ero ombra, inafferrabile, inesistente, non potevo rischiare di farmi scoprire.
Con un incantesimo distrussi l’enorme portale del maniero ed entrai, salendo le scale che sapevo avrebbero portato all’ufficio d’assistenza, seguito dai miei compagni.
Non eravamo molti, visto la semplicità della missione affidataci, mi ero permesso di portare con me solo i migliori. Accanto a me, nella sua conturbante bellezza, c’era Bellatrix, al mio lato sinistro Malfoy e subito dietro Avery, Macnair, Rodolphus e… Piton.
Non ero per nulla allettato all’idea di portarlo, ma l’Oscuro aveva insistito e io ero stato costretto a cedere.
Non mi fidavo di quell’uomo. Troppo sfuggente, diffidente, troppo in contatto con quei sudici babbanofili… Come faceva Voldemort ad essere certo che non fosse passato davvero dalla parte di Silente?
E poi… spesso si era ritrovato in posizioni sospette e sinceramente ne era venuto fuori troppo pulito… troppi errori ‘casuali’, non ci credevo. Non per uno abile come lui.
Entrammo nell’ufficio e l’impiegato ci porse un contenitore, in attesa delle nostre bacchette.
Ghignai.
“Signori le vostre bacchette prego” disse freddo, scrutandomi torvo.
Gli risposi con un pugno in pieno volto. Ero follemente adirato, è l’unico rimedio al mio male era intingere le mani nel sangue di quegli stolti. L’uomo stramazzò al suolo, sanguinando e chiamando aiuto.
Incrinai le labbra contrariato “Stupido, ti avevo dato una possibilità di salvezza… Avada kedavra!” Silenzio. Ma era troppo tardi, prima di poter muovere un solo passo mi ritrovai a fronteggiare Sirius Black.
Non avevo alcuna voglia di giocare, scagliai un Avada Kedavra, ma lo mancai.
“Oh, abbiamo i riflessi lenti…” il suo sorriso mi irritò – se possibile – ulteriormente.
Lanciai uno schiantesimo così rapidamente che quell’idiota cadde ancora prima di togliersi quel sorriso da sprovveduto sulla faccia.
Gli diedi le spalle e avanzai rapido, non avevo tempo da perdere, l’Ordine non poteva trovarsi lì, non doveva, come faceva…
Il mio sguardo scattò automaticamente verso Severus. Stava duellando con Lupin.
Ma a chi voleva darla a bere?, mi credeva forse uno sciocco?...
Stavano discutendo, ma di cosa?
Una mano mi si adagiò delicata sulla spalla, facendomi sobbalzare. Era bellatrix. “Sono troppi maledizione!, non avevamo messo in conto i membri dell’ordine… che si fa?” la sua voce era dolce come miele
“Io non torno a mani vuote” dissi risoluto “ Ti ricordo che il comando è mio e quindi in caso di fallimento sarò io a risponderne” dissi atono, mentre un cruciatus scaturiva dalla mia bacchetta colpendo un uomo alle spalle di Bella. Lei sorrise e s’inchinò in segno di ringraziamento.
“Comunque…” continuai “…penso di sapere CHI è il responsabile di questo… ‘incidente’ ”
“Sospetti di Severus, non è così?” mi chiese melliflua
Sorrisi spavaldo “perché, tu no?”
Lei non rispose, con un gesto elegante si scostò i capelli dal viso e fece per andarsene, ma la bloccai.
“Sali alle prigioni e libera i carcerati, io vado a fare due chiacchiere col caro Sevvy…”
Lei rimase immobile, scrutandomi intensamente.
“Che c’è?, la strada la conosci fin troppo bene, ci siamo rimasti a marcire per tredici anni” dissi con una punta di amarezza nella voce.
“Non trovo saggio che tu discuta con lui adesso…abbiamo cose più importanti…”
Le cinsi la vita, tirandola avanti a me e, volgendole con delicatezza il volto, la intimai a guardare davanti a sé “Guarda…” sussurrai
Lei si scostò contrariata, sfuggendo al mio tocco. Uno primo sguardo saettò apprensivamente verso il marito, poi mi obbedì.
“Ecco!” esclamai nell’istante in cui Piton si allontanò da Lupin “tu cosa avresti fatto…?”
“L’avrei ucciso” rispose decisa.
“Anch’io. Chiunque, qualunque Mangiamorte l’avrebbe ucciso, ma Lupin è ancora vivo e vegeto…”
Lei aprì bocca per ribattere, ma la precedetti “… e non tirarmi fuori la storia del doppio gioco e dei sospetti, sappiamo entrambi che è una stronzata. I nostri istinti sono fondati e questo ce lo conferma. L’Oscuro non è con noi, non vede il modo in cui piton combatte, non vede le sue occhiate enigmatiche e le sue smaterializzazioni improvvise. Per colpa sua un giorno qualcuno di noi ci lascerà le penne. Ora…pensi ancora che non sia una questione importante?”
Ancora una volta tacque, limitandosi a ghignare ed accingendosi ad esaudire la mia richiesta.
“Sei in gamba bimbo, uno dei pochi”
Mi voltai stupito, ma era già sparita per le tortuose scale di pietra, l’unica cosa che intravidi fu il suo mantello frusciare via.
Indugiai alcuni istanti, pensieroso, poi mi affiancai a Piton “Severus, posso sapere in cosa ti stai dilettando?”
“Combatto, non si vede?” chiese tediato.
“No, a dire il vero, suppongo tu possa spiegarmi perché tutti quelli che si ritrovano a duellare con te ne escono vivi..” chiesi in tono vago.
“Cosa stai insinuando ragazzino” mi chiese accaldato.
“Oh, nulla. Solo l’evidenza dei fatti” dissi divertito. Adoravo vederlo perdere le staffe. Ancora una volta la mia bacchetta scattò, uccidendo un auror ottimista, che credeva di poter salire alle prigioni inosservato.
Lui ghignò malevolo “Ma come, mi metti in discussione proprio tu, tu che per anni ti sei sbattuto uno sporco sudicio babbano”
Le mie spalle si irrigidirono “Attento piccolo chimico, non provocarmi…” minacciai, i miei occhi si ridussero a due fessure.
“Che c’è Barty la verità fa male?.. Non ti spinge la fedeltà verso l’Oscuro, no… e neanche il reale disprezzo verso i babbani, solo non sopporti l’idea che quel Damiano ti abbia scaricato a quel modo e non sopporti l’idea di essere debole, perché lo sappiamo entrambi vero, tu sei e resterai sempre debole”
Lo atterrai con un cruciatus, ero fuori di me dalla rabbia. Gran brutto errore menzionare Damiano, perché mi rendeva una bestia, in tutti i sensi. Gli sferrai un calcio in pieno volto, roteai il capo in un ghigno demente mentre il naso di Severus sanguinava preoccupantemente.
Con un balzo mi portai su di lui afferrandolo per i baveri della veste “Da che parte stai, eh?!” gli urlai.
“Non devo risponderne a te” rispose impassibile.
Mi rialzai imprecando, un calcio nello stomaco lo fece ansimare. “Da che parte stai…” la mia voce divenne un sussurro, roca e colma di rabbia, nonostante insistessi nel sorridere incomprensibilmente Alzai la bacchetta, lanciando un cruciatus, e un altro, e un altro ancora… mi fermai giusto per lasciargli la lucidità di formulare un eventuale risposta.
“L-la pagherai, sai che non p-… possiamo toccarci senza il… suo permesso”
“Risparmia il fiato, perché la cosa non mi turba minimamente, ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta” affermai.
Nulla, nessuna risposta. Ero stanco di giocare. Feci apparire una bottiglietta, oscillandola davanti ai suoi occhi. “è strana la sorte, non trovi? Tu mi hai fornito questa bottiglietta di Veritaserum e vedi… non aspettavo altro che poterla utilizzare su di te. Finalmente saprò…”
Nei suoi occhi vidi lampeggiare una folle paura, e faceva bene ad averne. Lo costrinsi a bere la pozione e chiesi schietto “A chi sei fedele?”
Lui lottò parecchio contro se stesso, ma alla fine cedette “S-Silente…”
Era sufficiente. “Avada Kedavra!”
Morì all’istante. Nel mentre Bellatrix ritornò con i novellini. Alla vista del corpo di Severus si bloccò alcuni istanti, come pietrificata, poi mi chiese “Ma cos…”
“Veritaserum. Non so perché Voldemort non ci abbia mai pensato… ha cantato, e io gli ho dato ciò che si meritava”
“L’Oscuro si arrabbierà” constatò lei.
“Non m’importa. Coraggio, abbiamo portato a termine la missione affidataci, ripieghiamo”
Con un cenno della mano avvisò gli altri e ci dirigemmo fuori dalla fortezza.

“Grazie, Rodolphus, puoi andare…” dissi atono “Di niente, mio signore” si inchinò a me e senza girarmi le spalle uscì dalla stanza. ‘Barty mi dovrà delle spiegazioni… e spero per lui che siano convincenti.’

Entrai nel castello piuttosto di pessimo umore. Ero stanco, volevo solo andarmi a fare una doccia e andare a dormire, nient’altro.
“Bartemuis, Bartemuis!..”
Dio…quanto odiavo quella tediosissima voce… “Sì, Dolohov?!” chiesi trattenendomi a stento dall’abbaiargli contro.
Questi si fermò davanti a me ansimando per la corsa “L’Oscuro vuole parlarti, vuole che tu lo raggiunga nella sala del trono.”
Sarei stato curioso di sapere quali altri compiti gli aveva mai affidato l’Oscuro se non quello di informare i Mangiamorte che li desiderava al suo cospetto…
Sbuffai sonoramente, riposi via la bacchetta e mi affrettai a raggiungerlo.

Due colpi al portone mi dissero che Barty era arrivato. Adesso vedremo… “Avanti Barty, entra pure” nessuna emozione traspariva dalla mia voce.

Entrai, inchinandomi al cospetto del mio padrone. “Mi volevate?” Nonostante i miei sforzi la voce scaturì lievemente irritata

“Sì, in effetti” dissi calmo. “Volevo un rapporto della missione, Crouch. È andato tutto come previsto?”
Accavallai le gambe e feci congiungere le punte delle dita tra loro, in attesa della sua risposta. Ero arrabbiato.


Sussultai nel sentirmi chiamare Crouch. Mi stizziva enormemente. Mi misi in piedi e risposi freddo “La missione è riuscita, ma ho eliminato un compagno”

Alzai un sopracciglio. “Ah, davvero? E chi era?” non ero stupito perché sapevo già, e l’uomo di fronte a me non diede segno di aver percepito nulla. Era strafottente e irato. Poverino, è lui quello irato!
Deve capire ancora molte cose, ma provvederò personalmente…


“Severus Piton” risposi semplicemente, senza particolare remore.

Sorrisi. “E posso sapere il perchè, di grazia, Barty…?” L’ironia caricava le mie parole mentre lui stava immobile, stufo e stanco…
Questa sarà le notte più lunga della sua vita, è ancora lontano il momento in cui vedrà morbide lenzuola e bianchi guanciali.
Almeno finchè non gli saranno guarite le ferite.


“Perché ha messo in pericolo la missione. Ed era un traditore” aggiunsi calcando bene l’ultima parola, accusatorio.

“Oh, un traditore?” chiesi ignorando il suo tono di voce, che mi fece irritare ancora di più. Il mio sopracciglio era sempre alzato. “Con che diritto, dimmi, potevi decidere se Severus Piton fosse un traditore?”
Senza dargli il tempo di rispondere continuai “Chi comanda qua dentro? Chi è il capo?, Chi ha costruito tutto questo?” mantenei un tono calmo, forse lievemente incollerito.


“Voi. Questo non toglie che per i suoi amichetti dell’ordine per poco rischiavamo di fallire, e poi, se voi non aveste insistito nel farmelo portare a tutti i costi non sarebbe successo” dissi alzando un poco la voce.

“Togliti quel tono insolente, Mangiamorte, hai dimenticato forse con chi stai parlando? Stai forse criticando le mie decisioni? Ti stai montando troppo la testa, Barty.” Dissi duro.

“Mio signore… il punto è che voi avete creduto più alle parole di quel…” cercai un termine adatto per quel verme “… quel… traditore che a me!. Quante volte vi ho confessato i miei sospetti?...
C’era l’Ordine, stasera, ad Azkaban. Come ve lo spiegate? Io vi ho sempre mostrato la mia fedeltà, sono finito in galera per voi… Perché non mi date mai ascolto?!” chiesi tra la collera, la delusione e la disperazione.

“Oh, Barty, Barty, Barty… la tua opinione è fumo. Solo la mia ha importanza, ha un peso! TU - NON – DOVEVI – UCCIDERLO!” Urlai, in preda ad una collera improvvisa, alzandomi di scatto e spaventando il povero Barty.

“Forse. Ma l’ho fatto e non me ne pento” dissi calmo, nonostante il mio cuore battesse a 1000 per lo spavento.

Mi risedetti, sospirando. “Ciò non toglie…” il mio tono piatto lo sorprese “… che tu mi abbia disubbidito. E sarai punito per questo. E adesso vattene, non voglio più vedere la tua faccia, per oggi” il mio viso era nell’ombra e non riuscì a vedere la mia espressione, altrimenti non me la sarei concessa. Ero stanco. E arrabbiato. Se qualcun altro fosse venuto a disturbami sarebbe stato molto peggio per lui, la mia giornata era finita e non volevo più essere disturbato. Guardai barty davanti a me, che non accennava a muoversi.
“MI HAI MOLTO DELUSO. Ma dovevo aspettarmelo da te, impulsivo come sei”


“No, punitemi piuttosto, lo merito, ma non me ne andrò finchè non avrete risposto alla mia domanda!” dissi risoluto “Conosco i miei difetti, sono impulsivo sì, per questo non volevo quel verme in missione con me” mi passai una mano tra i capelli ero stanco, dannatamente stanco, senza contare la buona dose di nervosismo che mi stavo premurosamente assorbendo.

“Ti ho già detto che verrai punito, sei forse sordo? E ora sparisci! Non voglio più sentirti per oggi. Non farmelo ripetere due volte, Barty” il mio tono non ammetteva repliche. Diavolo, quanto era testardo…!

Non mi mossi “No. Voglio una risposta” mi intestardii.

Risi. “Crucio!” la mia mano si mosse veloce e le urla di Bartemius Crouch Junior riempirono la sala, dandomi sollievo e alleviando un poco il mio malumore. “Sparisci” ripetei.

Ero irremovibile “No, neanche morto.” Boccheggiai dolorante.

Risi di nuovo. “Forse la morte, sì. La morte sarà l’unico modo per farti uscire di qui” dissi divertito. “Io non ti devo nessuna risposta, caro il mio Bartemius… E se davvero vuoi una risposta, di certo non sarà adesso, perché niente mi costringerà a farlo. Piuttosto, comportandoti così stai facendo solo il tuo male, perché non otterrai nulla di ciò che desideri. Ho mille modi per farti uscire di qui, preferirei che lo facessi di tua spontanea volontà, perché non sono metodi piacevoli e contribuiresti a diminuire la mia stima ed il mio rispetto per te. Ora lo dico per l’ultima volta: sparisci dalla mia vista.” Parlai calmo, con una leggera nota di divertimento, duro divertimento.

Mi alzai di scatto e senza voltarmi indietro uscii sbattendomi la porta alle spalle.
Ero furente.
A volte davvero non lo capivo, metteva in dubbio la mia parola, la mia ,che lo amavo più di ogni altra cosa al mondo e credeva a quell’idiota! Non l’avrei digerito facilmente.

A volte sapeva essere davvero irritante.
Che Severus facesse il doppio gioco era ormai ovvio, ma io non gli rivelavo mai più di ciò che dovesse sapere; cioè il minimo indispensabile, mentre quegli stolti babbanofili invece… era un’ottima spia ma adesso dovevo procedere alla cieca… ma anche loro erano stati privati di quella debole luce chiamata Severus Piton e sarebbero stati ancora più svantaggiati di me, mentre io possedevo ancora qualche asso nella mia larga manica”


Voldemort era l’uomo più… più, egoista, prepotente e… e capriccioso che conoscessi! Perché cazzo aveva insistito nel farlo partecipare alla missione?! Sapeva perfettamente che avrei reagito di fronte al suo ammutinamento!
Sfrecciavo per il corridoio, cercando di sbollire la rabbia, inutilmente. Svoltai verso i miei appartamenti quando mi imbattei in Bella…
“Com’è andata?” chiese con una leggera apprensività.
Rimasi combattuto alcuni istanti, indeciso se mentirle o meno. Poi, dopo una lunga riflessione inspirai profondamente e risposi “Male…CAZZO!” Il pugno che sferrai al muro fece traballare minacciosamente alcune torce.
“Barty devi smetterla di penarti così… lui non sa amare…”
Spalancai gli occhi scioccato “Come…?”


Inarcai scetticamente un sopracciglio “Mi pensi forse una sciocca?, si vede lontano chilometri… Sei solo sesso, Esattamente come lo sono io e tutti gli altri che si sbatte” il mio tono era duro, spietato, me ne rendevo conto, ma qualcuno doveva pure scrollarlo. Meglio io che l’Oscuro in persona…


“Lo so Bella, lo so, ma io… non ne posso nulla.” Un’espressione di fredda rassegnazione mi attraversò il volto, “E comunque sono consapevole che sarà sempre un amore svantaggioso e non corrisposto, non devi preoccuparti dei miei sentimenti” le ultime parole mi uscirono in un tono tra il beffardo e il sorpreso. Mi ritrovai a ghignare involontariamente “Sono un mangiamorte, so dominarmi, prometto che non verserò neanche una lacrima, parola d’onore” scherzai in un goffo tentativo di tranquillizzarla, non ero abituato ad avere qualcuno che si preoccupasse per me, da molto, troppo tempo ero rimasto solo…
Se non altro avevo trovato un’amica, cosa assai sporadica se si vive di morte e dolore.
Solo che non mi rendevo ancora conto di cosa significasse essere amico di Bellatrix Lestrange.


TIC – TAC – TIC – TAC – TIC – TAC…
“Reducto!”
Tic – tac – ti…CRACK!
Sospirai, Mi alzai dal trono e mi diressi al grande portone che spalancai con un gesto della mano.
Camminavo lento mentre la mia mente andava veloce.
Rodolphus… il suo comportamento non è stato dei migliori… sicuro che aveva un secondo fine ma non ne so la causa… farò una chiacchierata con Bellatrix più tardi… per quanto riguarda Lestrange… ci penserò sopra in un altro momento.
Qualcosa se lo merita, ovvio. Ma che sia dolore o gloria… è ancora da decidere.







Risposte alle recensioni:

Erika: Grazie grazie mille!! Siamo contenti che ti piaccia e speriamo che questo capitolo ti faccia lo stesso effetto ^_-

Valentina: In effetti Bellatrix è davvero un personaggio un pò complicato sotto certi punti di vista quindi siamo contenti che lo trovi eccezzionale ^_^ speriamo di trovare una tua recensione anche per qst capitolo.

Spike: Grazieeeeee!!

hermione: Grazie, siamo contenti che ti piaccia, e speriamo che recensirai anche questo capitolo



A presto!! Barty & Bella
  
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