I dubbi della giovane Minerva McGonagall

Lavorare al Ministero o sposarmi con Dougal?

Il professor Silente non avrebbe difficoltà a definire questo dilemma “interessante”, ma per me è un vero e proprio problema.

Da una parte c’è la mia vera natura, quella che mi ha fatta diventare la donna che sono; dall’altra ci sono un ragazzo simpatico, colto e buono e la consapevolezza che probabilmente camminerei sulla stessa strada irta di bugie, sotterfugi e bacchette sotto chiave percorsa dai miei genitori.

Non posso rinnegare la magia. Non posso più rinnegare me stessa.

Ma non posso rinunciare alla possibilità di essere felice.

Nessuno mi ha capita così a fondo come ha fatto Dougal in questa estate... anche se non sa e non potrà mai sapere che dietro alla Minerva McGonagall che ha conosciuto si nasconde una strega fresca di studi con un posto di lavoro al Ministero della Magia, Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia.

Perché non riesco a prendere una decisione che soddisfi entrambe le parti di me stessa?

Perché qualsiasi possibilità mi sembra un tradimento verso qualcuno?

Se mi sposo con Dougal tradirò mia madre, che tanto ha fatto per me, e, soprattutto, rinnegherò me stessa; se, però, vado a Londra tradirò Dougal e tutto quello che abbiamo vissuto in queste settimane sembrerà una bugia.

Va bene, Minerva, respira e pensa: soffriresti di più nascondendo la magia o vivendola a pieno?

Non posso credere che la domanda giusta sia così facile.

E non mi capacito che la risposta sia ancora più banale e, forse, scontata.

Mi dispiace immensamente, ormai è chiaro: non posso sposare Dougal, sarei felice all’inizio, ma poi mi mancherebbe troppo la magia e tutto ciò che mi circonda.