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Autore: Momos    24/11/2011    0 recensioni
Il primo giorno di scuola è sempre un trauma, soprattutto se sei di un altro paese, ti guardi intorno e ti rendi conto di non conoscere nessuno.
Hei, Siamo Stivy e Lullaby speriamo che la nostra storia vi piaccia! Fatecelo sapere attraverso le recensioni! Kiss
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-ho voglia di nutella- disse Giorgi guardandomi, io risi

-sei piena di voglie, però ora che ci penso...-gli risposi,

-amore puoi venire un attimo?- chiese Tom dall'altra stanza

-ma piccolo, come faccio ad alazarmi con questo pancione! Vieni tu- Tom rise,

-di che sei pigra e non che ti pesa la pancia!- disse lui arrivando

-guarda che è molto pesante, portala tu una bimba che si sta preparando a venirti a trovare!- disse Giorgi accarezando la sua pancia

-ha ragione Giorgi, voi uomini non sapete cosa significa portare un peso del genere!- disse la mamma di Giorgi che era venuta a darci una mano insieme alla mia mamma

-ok siete troppe donne, perderei in partenza!- disse Tom, le nostre mamme avevano iniziato a seguire dei corsi intensivi di tedesco appena avevano saputo la notizia per poter interaggire con Tom e Bill e i medici il giorno del parto.

-mamy sono stanca!- dissi sbadigliando,

-l'unica cosa che vi chiedo e di non partorire nello stesso momento! Mi prenderebbe un colpo!- disse la mia mamma, noi iniziammo a ridere

-non decidiamo noi e comunque teniamoci pronti il tempo scade tra due giorni!- risposi -ma Bill dov'è?- chiesi poi

-eccomi scusa, mi stavo facendo la barba! Come sta la mia mammina?- disse dandomi un bacio, -ei piccini, non fatela soffrire troppo!- disse poi avvicinandosi alla mia pancia.

-Bill e Tom, dobbiamo chiedervi una cosa- disse Giorgi ridendo, -entrate in sala parto o non avete il coraggio?- chiese,

-certo che entro- disse Tom coraggiosamente, Bill era un pò restio

-io veramente avrei un pò paura della vista del sangue e vederti soffire, ho paura di svenire!- rispose lui cercando di scusarsi, io abbassai lo sguardo -ma farai nascere la mia bimba, non posso non esserti vicino- mi disse, io sorrisi e cercai di abbracciarlo.

Stavamo per metterci a tavola quando sentimmo Giorgi urlare dal salotto, corremmo tutti li e la trovammo in ginocchio accanto al divano

-mamma andiamo che è meglio!- disse lei, Tom la aiutò ad alzarsi,

-voi andate noi vi seguiamo- disse Bill guardandomi,

-Bill prendi anche la mia di borsa, non si sa mai!- gli dissi, in pochi secondi tornò da me con il borsone e montammo in macchina.

Arrivammo qualche minuto dopo di loro, camminai veloce per poter raggiungere il letto di Giorgi prima che venisse portata in sala parto.

-Giorgi ti voglio bene, poi dimmi cosa si prova eh!- dissi dandole un bacio

-ti voglio bene scemotta!- mi rispose lei. I medici la portarono in barella giù in sala seguita da Tom e la mamma, io abbracciai Bill

-Bill, ho un pò paura!- gli dissi sedendomi sulle sue gambe, lui rise

-amore...- poi si bloccò -sei bagnata!- mi disse, io mi alzai e urlai

-ok chiamami un dottore- urlai a mamma e Bill che sembravano inebetiti, dopo qualche istante iniziai a sentire un fortissimo dolore e un medico mi aiutò a sedermi su una sedia a rotelle, mi portò in una stanza

-Bill vieni!- urlai, lui mi seguì insieme a mamma. Sentivo i medici confabulare qualcosa finchè non annuirono tutti insieme,

-signorina, saluti la sua mamma la rivedrà dopo!- era un dolore fortissimo ma sapere che avrei messo al mondo una meravigliosa bambina mi riempiva il cuore, mandai un bacio alla mamma e presi Bill per mano

-sei pronto amore?!- gli chiesi, lui rise

-se tu sei pronta lo sono anche io- disse, in un batter d'occhio ci ritrovammo in una sala gigantesca, il dolore era diventato insopportabile e l'unico modo per farlo diminuire era urlare

-un altra spinta signorina- urlava da ore una dottoressa, ero esasusta

-dai amore!- mi disse Bill dolcemente, urlai come non mai.

-eccola, è bellissima!- disse Bill con gli occhi lucidi, mi arrivò tra le braccia questa bimba, piccolissima, anche lei piangeva e urlava, prorpio come me.


 


 


 


 

Mi sentivo stranamente libera, aprii gli occhi e trovai Bill a chiacchierare con mamma

-Amore di mamma, come ti senti?!- mi chiese lei dandomi un bacino

-Giorgia? E la mia bimba? E il suo bimbo?!- chiesi velocemente

-la tua bimba arriverà per mangiare, Giorgia e il suo bimbo stanno benissimo, li ho visti prima!- mi rispose lei dolcemente, poi Bill si avvicinò a me dandomi un bacio sulla fronte

-ciao mammina!- mi disse allegramente, io risi

-ciao papino!- risposi io. Qualcuno bussò alla porta, un lettino entrò lentamente, l'infermierà tirò su una bimba

-ecco la tua mamma- poi mi guardò -ecco la vostra bimba- mi disse appoggiando al mio petto la bimba, -la vengo a prendere tra un pò-

-ma quanto sei bella piccola mia- dissi guardando questa bimba con gli occhi celesti come il cielo d'estate

-è bella come la mamma- mi sussurrò Bill

-anche di più- risposi io sorridente.


 


 


 


 


 


 

-Signora devo portarla via, la rivedrà tra poco, lo prometto!- mi disse, salutai la piccola e guardai Bill

-andiamo da Giorgi e Tom?- chiesi sorridente, lui annuì e mi aiutò a tirarmi su e un pò dolorante inziai a camminare. Era vicina alla mia stanza,

-Giorgiii- dissi entrando, lei sorrise

-Chiaa, ti trovo in forma!- disse lei vedendomi entrare goffamente

-vero?! Lo notavo anche io- dissi salutandola, -come stai?- chiesi

-bene, stanca ma bene! Tu?- mi chiese lei,

-benissimo, ho appena visto la bimba!- risposi entusiasta,

-anche noi abbiamo visto il bimbo!- mi disse Tom sorridente

-Tom e Bill papà, che strano!- disse Giorgi, tutti risero

-come lo chiamate?- chiese Giorgi curiosa, io e Bill ci guardammo, era stato difficile scegliere il nome, avevamo idee diverse ma dopo vari giorni di continua riflessione ci eravamo messi d'accordo

-Emma- rispondemmo in coro -e voi?- chiesi poi io

-Emma? Bello come nome, ma come mai lo avete scelto?- chiese Tom

-Bo, sai quando ti viene in mente una cosa all'improvviso? E poi suona bene, Chiara Bill e Emma- risposi sorridente

-E voi che avete deciso?- chiese Bill curioso come sempre

-Simone- rispose Giorgi, Tom annuì

-come mai Simone?- chiese Bill, Tom rise

-Bo, sai quando ti viene in mente una cosa all'improvviso? E poi suona bene, Giorgia Tom e Simone- rispose Tom.


 


 


 


 


 


 


 


 

I bambini crescevano e con loro anche noi. Fu divertentissimo vedere Tom e Bill alle prese con pannolini, biberon e affarini vari ma se la cavavano.

I nostri genitori avevano preso abbastanza bene la notizia e ci venivano spesso a fare visita nella nuova casa, ormai quell'appartamentino era diventato troppo piccolo per sei persone!

-Ragazze, forse non è il momento migliore per dirvelo e non c'è nemmeno l'atmosfera giusta ma...-disse Tom

-Tom aspetta due secondi che devo cambiare il pannolino al piccolo- rispose Giorgi indaffarata

-ma è importante- disse Bill, io risi

-a meno che non dovete chiederci di sposarvi non penso sia così importante- risposi io dondolando Emma, calò il silenzio e i gemelli si inginocchiarono, io e Giorgi ci voltammo, loro erano lì, con una scatolina aperta in mano

-e se fosse per quello?- chiese Tom, io e Giorgia ci guardammo e infilammo i bambini dentro i seggioloni, ci avvicinammo ai gemelli

-voi due, mamme dei nostri splendidi figli, volete sposarci?- chiese Tom

-volevo dirlo io Tom- disse Bill sbuffano, io risi e lo abbracciai

-non importa chi lo ha detto, la mia risposta è comunque si- gli sussurrai.

-e tu giorgi?- chiese Tom, lei era rimasta immobile con lo sguardo basso

-direi proprio di si amore- rispose lei correndogli tra le braccia.


 

Tutto quello che desideravamo si era avverato, anzi anche di più. Avevamo una splendida famiglia, dei splendidi mariti, dei splendidi figli, una splendida vita pronta a essere assaporata secondo dopo secondo.


 

   
 
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