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Autore: _sophy_    24/11/2011    2 recensioni
Louise è una ragazza di quasi 17 anni. Ha un rapporto burrascoso con i genitori che dopo una decisione improvvisa decidono di trasferirsi. Louise, esausta di tutto ciò che i genitori le fanno passare si da 45 gioni per essere finalmente felice altrimenti metterà fine alla sua giovane vita. Alex, un ragazzo quasi maggiorenne che frequenta la stessa scuola della ragazza, riuscirà a fermare Louise nel momento in cui sarà ad un passo dalla morte. Leggete e fatemi sapere che ne pensate^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Ero fuori dalla villetta da Louise, erano passati 10 minuti e non mi aveva ancora scritto ed ero davvero preoccupato. Aveva lasciato il cancello aperto per lasciarmi entrare. Arrivai alla porta d’entrata e bussai. Dopo qualche istante venne ad aprirmi una donna, una cameriera

–buonasera. Desidera?-

-vorrei parlare con Louise, sono un suo compagno di scuola-

la donna mi scrutò con occhio critico da capo e piedi

–la signorina non attendeva visite ed è tardi, è andata a riposare e dovrebbe andare anche lei.-

stavo per ribattere ma un urlo, il suo urlo mi gelò il sangue nelle vene. Oltrepassai senza difficoltà la domestica che continuava a pregarmi di rimanere dov’ero, e salii in fretta le scale. Terminata la gradinata mi si presentò davanti una scena terrificante. La mia Louise era stesa a terra con solo gli slip immersa in una pozza di sangue. Urlai il suo nome e mi precipitai da lei. Provai a svegliarla ma aveva perso conoscenza. Non ci pensai due volte e chiamai il 118, descrivendo cosa aveva e dove eravamo. Presi il reggiseno e la maglietta vicino a lei, e dopo averle messo il reggiseno iniziai a tamponare l’emorragia. Vicino al muro c’erano due uomini e una donna che si guardarono ridacchiando e mormorando i vari

-ops-

del caso. Le lacrime sgorgavano dai miei occhi ma la mia voce rimase ferma

-che cazzo avete da ridere! Lei è un dottore e ride mentre sua figlia sta morendo.. e voi?!?!-

in pochi minuti, mentre io stavo al fianco e le tre persone erano sedute con le spalle al muro piangendo dopo aver capito la gravità dell’accaduto, arrivò l’ambulanza. Non lasciarono salire nessuno per accompagnare Louise in ospedale perché era arrivata anche la polizia. Mio padre non era in servizio ma conoscevo gli agenti presenti sulla scena, così andai da Carlo, collega e amico del mio vecchio per dargli bene o male l’accaduto.

–mi dispiace ragazzo ma visto che non eri presente non puoi essere ascoltato come testimone ma terremo conto di quello che mi hai detto. Chiama i tuoi, ora, saranno in pensiero.-

ascoltai il suo consiglio e chiamai mia madre.

-Alex!? Dove sei!? È tardi , va tutto bene? Fila subito a casa!-

-mamma sono fuori casa di Louise. Non va tutto bene.. la faccenda è degenerata e la stanno portando in ospedale, potete venire a prendermi?-

-o mio dio! Arriviamo subito è l’indirizzo che mi hai detto l’altro giorno?- -si-

-arriviamo-

sapevo che non mi avrebbero dato informazioni sulle dichiarazioni delle altre persone così mi sedetti per terra con le spalle su un muretto ad aspettare. La mia ragazza, solo oggi pomeriggio eravamo amici anche se durante ginnastica l’avevo sempre ammirata da lontano, era.. no! Sul momento non ci avevo pensato ma Louise era quasi nuda con uno, se non due uomini che la sovrastavano e.. stava per essere violentata! Queste cose nei film colpivano ma non tanto ma nella vita reale erano orribili. L’unica cosa che al momento mi avrebbe fatto sentire meglio sarebbe stato far provare a quelle... non, potevano essere definite né persone né esseri umani. A quei disgraziati ciò che avevano fatto a quella povera ragazza.

–Alex! Vieni in macchina, noi andiamo all’ospedale e papà rimarrà qui e proverà a scoprire qualcosa in più. Sali!-

mio padre mentre scendeva dall’auto mi passò affianco e mi strinse la spalla. Scivolai in macchina credendo che all’interno ci fosse solo mia madre

-Al, che è successo?-

guardai negli occhi mia sorella solo lei mi chiamava così per gli altri ero “ Ale” o “Alex” indeciso se rispondere o meno.

–i suoi genitori l’hanno picchiata e ho il sospetto, visto che quando sono entrato aveva addosso solo gli slip, penso che abbiano provato a violentarla-

la vidi stringere le ginocchia al petto e abbassare la testa. Non capii il perché di quella reazione ma immaginai fosse sconvolta. Il viaggio proseguì in religioso silenzio fino all’ospedale. Arrivati lì mia madre riuscì a farsi dire il padiglione dov’era Louise ma trovandosi in sala operatoria fummo costretti a rimanere in sala d’attesa. Pregavo un dio in cui non credo perché si riprendesse. Avrebbe compiuto 17 anni il 17 maggio. Non poteva morire. Non doveva morire. Dopo 2 ore, 23 minuti e 5 caffè dopo uscì un medico. I miei familiari ed io ci alzammo di slancio. Oltre a me c’erano mia madre e mia sorella perché Nico era crollato. Durante l’attesa mamma era stata al telefono con papà ed Eleonora e io facevamo a gara a chi beveva più caffè. Quando fummo sgridati per tutto quel liquido scuro bevuto e inchiodati alle sedie quella peste di mia sorella tirò fuori dalla sua immensa borsa una scatola da 18 di pocket coffe,

-dottore! Come sta?-

-immagino che non si riferisca a me- disse sorridendo. Stavo per prenderlo a sberle ma qualcuno rispose prima di me

-mi sta prendendo per il culo!? Ma le sembriamo persone in vena di scherzare!? Non dormo da nemmeno io so quando, ho bevuto una decina di caffè quindi sono nervosa. Non so se la ragazza di mio fratello è viva o morta e lei esce dalla sala operatoria facendo queste battute da coglione!? Non ho chiesto a lei come sta e prima di finire in prima persona in quella stanza le conviene rispondermi, ha capito!?!?-

mamma era allibita, il medico scioccato, io entusiasta e mia sorella batteva ritmicamente il piede per terra e non era affatto un buon segno

–io.. io.. mi scusi. Io.. ha ragione. L’operazione è andata bene, i danno erano minimi. Sembra quasi che il coltello non volesse danneggiarla però la ragazza è coperta di lividi e tagli e in più ha una brutta ustione sul braccio. Ora è sedata. Dovrebbe svegliarsi tra qualche ora ma non sappiamo come reagirà. Deve stare a riposo e lasciare che la ferita si riassorba. Vi conviene andare a casa e ripo..-

-le conviene chiudere la bocca prima che ripensi a quello che ho detto prima.. e non credo sarò cosi buona da usare l’anestesia-

-ehm.. arrivederci!-

l’uomo corse via terrorizzato e mia sorella che avrebbe staccato la testa a tutti i presenti nella stanza si buttò a peso morto sulla sedia e prese il cellulare

–tesoro? Hai risposto malissimo a quel medico.. non avresti dovuto-

-beh scusa non puoi uscire con queste cavolate mentre fuori ci sono persone che aspettano di sapere come sta la persona appena operata! Ho fatto solo bene!-

mentre le due donne di casa discutevano mio fratello si svegliò

–cos’è successo?-

-hanno finito di operarla e dovrebbe svegliarsi tra qualche ora e quel genio di nostra sorella ha detto giù al medico fino ad adesso! Dovevi sentirla!-

-ragazzi forse dovremmo andare a casa. Sicuramente Alex ed Eleonora non andranno a scuola ma tu che hai dormito Nicola puoi andare-

-mami? Fai così: ora chiamiamo papà e vediamo che è successo, tu porti Nicola a casa mentre io e Al stiamo qui-

-non se ne parla. Da soli?!-

a quel punto intervenni io

–mamma? Sai che tra meno di un mese compio 18 anni e non sono più un bambino! So badare sia a me che a mia sorella!-

mia madre mi guardò male ma piano, piano addolcì lo sguardo

–solo perché è la tua ragazza. Aspetta che chiamo vostro padre-

dopo aver composto il numero si allontanò. Tornò dopo una decina di minuti

–ha appena detto che il maggiordomo, sotto shock ha confessato. Ora interverranno gli assistenti sociali. Che brutta situazione! Vieni Nicola. Andiamo! Ciao ragazzi, non uscite dall’ospedale e comportatevi bene!- quando se ne andarono l’attesa e il silenzio ripresero fino a quando nell’incoscienza sentii qualcuno strattonarmi. Le uniche parole che capii prima di scattare erano: -si è svegliata-


scarpe Eleonora

pantaloni Eleonora

maglia Eleonora (sono fissata con i vestiti lo so :D)


Ok mi dispiace, so di essere in ritardo ma ho il capitolo era misteriosamente sparito ..... Come mai questo calo di recensioni, letture, eccetera D: cos'ho sbagliato a scrivere??? datemi i vostri commenti per favore! mi basta tipo: Ehy ciao. il punto x della storia non mi piace per questo questo e questo. Grazie :) ora passiamo a questp: a chi ha recensito, a chi ha letto e a chi mi ha inserita nelle preferite, ricordate e seguite! al prossimo capitolo!

RECENSIONE!?!?

BaCIo, sophy

  
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