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Autore: Kiasan    24/11/2011    1 recensioni
Mi sembrava passata un’eternità da quando avevo salutato i miei genitori, commossi nel vedermi andare via per un intero anno: mia madre Lessy, dai capelli neri e lunghi come i miei e dagli occhi marroni e gonfi di pianto, mi sorrideva davanti all’uscio; mentre mio padre James mi salutava premuroso, con i capelli marrone scuro che ondeggiavano al leggero vento del pomeriggio. Uno dei vampiri adulti sorrise a me e a un ragazzo biondo-rossiccio dagli occhi azzurri; anche lui come me doveva affrontare l’anno della Trasformazione. << Bene, sapete già perché siete qui. Alisa, Sam ed io (Rick) >>, disse un ragazzo moro e muscoloso, indicando ad ogni nome la persona a cui si riferiva. << Vi aiuteremo a sconfiggere questo primo anno da Novelli, saturo di tentazioni e difficoltà >>.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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19. Di nuovo MIA

Erano ormai passati quattro giorni dal brutto dialogo tenuto tra Daila e me, ma ancora nessun notizia del nonno, il che voleva dire solo una cosa: stava prendendo tempo.
Proprio quando mi decisi a rassegnarmi, Lily fece irruzione nella mia camera con una lettera in mano: << E’ una lettera per te di un mittente di nome Jack che porta il tuo stesso cognome… >>, i miei occhi si illuminarono, anche se non si poteva ancora cantar vittoria.
<< Il nonno!! >>, urlammo all’unisono io e la ragazza, al che afferrai la lettera.
<< Ti prego, fa che abbia detto di si >>, mormorai nervoso e, con mani tremanti, aprii la lettera.
<< No, davvero… Lily, leggila tu! >>, e come un bambino porsi alla ragazza la lettera.
<< Caro Rian >>, cominciò Lily con voce abbastanza sicura.
<< So quanto tu puoi tenere a quella ragazza o al tuo gruppo di vampiri, ma la tua richiesta è davvero grande. Se Shara venisse a sapere che qualcun’ altro è a conoscenza dei fatti avvenuti diversi anni fa, si vendicherebbe e tu pagheresti con la vita. Caro nipote, quel vampiro è malvagio e Dio solo sa come siete riusciti a portarle via così facilmente la piccola Claire, e ringraziamo il cielo che così sia stato, ma chiedermi di permetterti di far sapere ciò che quattro anni fa accadde è davvero una grande cosa >>, Lily si fermò, corrugò la fronte e girò il foglio verso di me: allora temetti che la lettera fosse conclusa, ma non era così. C’erano diverse frasi cancellate, ma poi le parole continuavano, come se il nonno avesse avuto diversi ripensamenti.
<< Sembra che ci abbia pensato accuratamente… ed abbia avuto molte perplessità >>, commentò la vampira.
<< Va avanti, per favore >>, mormorai, con i pugni stretti.
Dopo avermi guardato di sottecchi per un momento, continuò: << Ripensandoci, figliuolo, l’oscura vampira ha già reso evidente ciò che per tutti questi anni ha commesso: il fatto che voi abbiate scoperto e salvato la nostra Claire… insomma forse c’è una soluzione! Sicuramente avrà dedotto che la ragazza vi abbia detto che era stata una specie di riforni-cibo per Shara e, di conseguenza, il mio accordo non è rotto poiché non sono ne io ne te ad aver svelato questa cosa, ma la nostra piccola pelle rossa… Inoltre io ed io soltanto ho giurato, non tu. Quindi comportati da uomo e scegli ciò che ritieni migliore, avrai il mio appoggio comunque, ma non sarò io a dirlo ai tuoi amici o tu ci rimetterai con la vita >>, Lily fece un salto di gioia e mi abbracciò. << Rian… Rian potrai riavere la tua Daila!!! >>, mi urlò. << Sicura? Hai letto bene? >>, chiesi, con le lacrime agli occhi. << Si, scemo!! >>. Bene, era il momento di affrontare Daila una volta per tutte e raccontarle la verità, anche su mio nonno che nemmeno Lily sapeva.
Così presi coraggio e, con un profondo respiro, bussai alla porta di camera sua.
<< Penelope? >>, chiese Daila.
<< Sono Rian >>, rivelai, cercando di usare un tono disinvolto; invano.
<< Che c’è? >>, la durezza nella sua voce mi pugnalò il cuore, ma decisi di non lasciarmi intimidire e, senza troppe moine, aprii la porta.
La ragazza era seduta sul letto con la testa sulla ginocchia: indossava il mio maglione preferito che la faceva sembrare un orsetto ed i suoi soliti jeans stretti, che le stavano a meraviglia.
<< Senti, so che sei super incazzata con me, ma sono qui per rimediare >>, comincia, cercando di addolcirla.
<< Dicendomi la verità? >>, chiese, gli occhi traboccanti di speranza.
<< Si >>, mormorai. Lei, allora, mi regalò un timido sorriso e mi fece posto nel suo letto.
Così mi sedetti e tirai fuori dalla tasca dei jeans una foto e gliela porsi: << Lui è mio nonno >>, cominciai.
<< Wow, era davvero bello >>, abbozzò, prendendo la foto.
E non aveva tutti i torti: mio nonno aveva l’aspetto di un ventenne dai capelli castano chiari, gli occhi color del caramello e, nonostante il suo bellissimo fisico e il suo abbigliamento moderno, era dotato di un viso stracolpo di saggezza e di molteplici esperienza vissute.
<< “E’” davvero bello… >>, la corressi.
Sul suo viso si disegnò un immenso punto interrogativo.
<< E’ un vampiro, anche lui… e i vampiri non invecchiano, ricordi? >>, le chiesi, con dolcezza. Annuì: << Giusto >>.
<< Bene, ricordati di questo. Ora, se vorrai ascoltarmi, sono pronto a raccontarti tutto fin da principio >>.
<< Rian, io sono sempre stata disposta ad ascoltarti, eri tu quello che non voleva parlare >>, puntualizzò.
<< Hei, se mi ascolti in silenzio, da brava, capirai il perché ho taciuto per tutto questo tempo >>. Si morse un labbro, ma annuì, silenziosa.
<< Ebbi la mia prima storia in prima media con Claire. Qualcosa di normale, sono quelle cotterelle tipiche degli undicenni che ti prendono quando conosci qualcuno per tanto tempo e così avvenne anche per me e Claire, fino a che, un giorno, Shara non mi venne a cercare per far si che diventassi la sua riserva di cibo. Vedi, questi vampiri malvagi si nutrono cacciando: è più divertente far soffrire la preda prima di assaporarla; ma alle volte sono stanchi e, volendosi nutrire di sangue umano, prendono quella che chiamiamo “frigorifero umano” >>, mi fermai, osservando la reazione di Daila.
<< Spregevole >>, commentò.
<< Si. Ma mio nonno, da responsabile vampiro, intervenne e chiese a Shara di prendere lui al mio posto; tuttavia la vampira voleva sangue fresco, buono (non aveva ancora previsto la mia trasformazione in vampiro). Infatti Jack ha moltissimi anni e questo porta una qualità peggiore di sangue, così lui, pur di non vedermi soffrire, affermò che avrebbe fatto qualunque cosa per me e così avvenne: Claire fu la sfortunata vittima e mio nonno non poté fare nulla.
<< Quel giorno, però, avvenne un’ulteriore fatto: Shara fece promettere a mio nonno che non avrebbe detto a nessuno che lei avrebbe usato un umano come sua riserva di cibo, se lo avesse fatto mi avrebbe ucciso, e con me anche mio nonno. Questo perché esistono vampiri che anno mille anni e che, in qualche modo, cercano di distruggere coloro che hanno scelto la parte Vampira e quindi l’oscurità, in modo che si possa vivere più serenamente >>.
<< Ma con la violenza non si distrugge altra violenza >>, intervenne Daila.
<< Già >>, mormorai.
<< Capisci perché non ho potuto dirtelo? >>, continuai dopo un minuto di silenzio imbarazzante.
<< E perché tu e gli altri, ai quali fra poco racconterò tutto, non dovrete dirlo a nessuno? Mio nonno ed io potremmo morire se Shara dovesse sapere che qualcun’ altro è a conoscenza delle sue sporche azioni… anche lei ha paura di qualcuno >>. << Rincuorante… >>, mormorò.
<< Senti >>, continuò. << Mi dispiace di non aver capito quello che stava accadendo, di essermi comportata come una bambina, ma ero accecata dalla gelosia >>, disse sommessamente.
Le sfiorai un braccio: << Non sai quanto sia stato difficile non parlarti per questi giorni >>, ammisi. Appoggiò la testa sulla mia spalla: << Penso, invece, di saperlo >>, disse maliziosa.
Le sorrisi e, mentalmente, ringraziai mio nonno.
Ma in quel momento capii, grazie alla mia super capacità vampiresca, che era nervosa e che i suoi pensieri erano assai astrusi, così mormorai: << Cosa c’è?>>
<< Niente >>, mentì, diventando rossa.
Incrociai le braccia: << Ho tempo, fai con calma >>, sorrisi maliziosamente come poco prima anche lei aveva fatto.
<< EEEE va bene!!! Tanto lo saresti venuto a sapere prima o poi >>, sbottò dopo poco.
<< Mi chiedevo se… insomma io non posso competere con lei, e se… insomma! >>, solo a causa del suo balbettio capii. << Daila! Avevamo dodici anni!!! >> urlai frustrato. << Era un’accortezza >>, borbottò coprendosi il viso con le mani. << No, ovvio che non siamo andati oltre al bacio e, semmai dovrà accadere, sarà solo con te… Daila, io ti amo e non devi nemmeno pensare lontanamente di non essere alla mia altezza, ok? >>, chiesi, togliendole le mani dal viso. Lei annuì: << Anche io ti amo… troppo >>.
Le sorrisi e, dopo quelli che mi erano sembrati TANTI giorni, la baciai sfiorando leggermente le sue rosee labbra.
<< Che castità >>, disse ridendo.
Scoppiai anche io a ridere: << Altrimenti ti impressioneresti >>, dissi. << Come no >>, mi diede una gomitata.
. Dopo un attimo le presi il capo fra le mani e la baciai nuovamente, stavolta sicuro che lo avrebbe contraccambiato. Infatti così fu: intrecciò le mani nei miei capelli e, onde evitare esagerazioni, dovetti fermarla.
<< Mi impressionerei, eh? >>, mormorò scherzosa.
<< Si, resto sempre dell’idea che rimarresti impressionata da baci troppo “passionali”>>.
<< Hai dei problemi ragazzo mio >>, disse. << Mai detto il contrario >>, dissi e, felice di averla di nuovo MIA e MIA soltanto, proposi: << Che dici? Lo diciamo agli altri? >>, chiese.
<< Prima devo fare un’altra cosa che ti impressionerà a morte >>, dissi e le diedi un bacio, che non fu per niente casto.
<< Mi sei mancato >>, mormorò contro le mie labbra.
<< Non sai quanto >>, biascicai.
Dopodichè ci costringemmo a lasciarci e scendemmo al piano terra dove, una volta riunito il nostro gruppo con l’aiuto di Lily, raccontai a tutti la vera storia mia e di Claire; quella triste storia che, però, sembrò concludersi con un sorriso e uno sguardo sbavante da parte di Sam nei confronti di Claire…
che la cotta per Daila gli fosse finalmente passata? Avevo idea che nel cuore di Sam vi era inciso ben diverso nome da quello della mia ragazza ed ero quasi certo che iniziasse con la stessa lettere del suo cuore.

SPAZIO AUTRICE: ciao! Bè, siamo in via di conclusione... come vi sembra questo capitolo?? X)
  
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