Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: CiuffoJonas    24/11/2011    5 recensioni
"Un completo disastro. Io sono un disastro."
"No non dirlo."
"Perché non dovrei se pure mia madre non mi vuole? Sono solo un errore. Uno stupissimo errore."
"No senti. Non dirlo ok? Forse sarai anche un errore, ma sei un bellissimo errore. L'errore più bello che i tuoi genitori abbiano mai fatto"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 




Nick si svegliò per l'ennesima mattina di malumore.

Aprì gli occhi lentamente constatando che il mal di testa che lo aveva accompagnato a dormire non se ne era andato.

Ormai era una settimana che si svegliava con il mal di testa e con il malumore preimpostato.

Scese dal letto e non appena poggiò i piedi a terra si sentì le gambe tremolanti. Si sedette sul letto e si passò una mano tra i riccioli nervosamente.

Era una situazione assurda quella. Si alzò dal letto e scese le scale. Arrivò in cucina e si sedette a tavola.

"Buongiorno tesoro!"

"Ehi mamma.." La voce di Nick era bassa e piuttosto malinconica.

"Tesoro che hai?"

"Niente perché?"

"Sei così triste in questi giorni... Non ti vedevo così da quando avevi sette anni e litigasti con Amy. Ricordi? Le tre ore più lunghe della tua vita."

"Già.."

"Nick? Dimmi che hai.. Sono preoccupata."

"Non lo essere mamma. E' solo un periodo un po' così. Sto bene davvero."

"Sicuro?" Denise passò amorevolmente una mano sul viso del figlio.

"Sì sì."

"E Amy che dice di questo tuo periodo?"

"Non lo so... Non ci sentiamo più. Abbiamo chiuso."

"Oh.."

"Già.. Ma va bene così. E' come avevi detto tu mamma. Le amicizie si evolvono, nel caso di Amy in amore. Nel mio caso invece no e... Non potevamo continuare con questa consapevolezza."

"Beh..."

"So già quello che mi vuoi dire mamma perciò lascia stare. L'ho capito benissimo che tu sei con Amy al 110% e che Emily non la puoi vedere."

"Questo non è vero Nick! Solo che ci tengo a Amy lo sai... La conosco da quando è nata.. Per me è come una figlia."

"Lo so mamma.."

"Mamma non ci voglio andare!" Frankie comparì sulla soglia della cucina con una smorfia di terrore e angoscia in viso.

"Dove deve andare?"

"Dal dottore per fare un normalissimo controllo. Frankie ne abbiamo già parlato. Non c'è niente da temere."

"Ma... Io ho paura!"

"Non devi averla! Mica ti mangia il dottore. E adesso vai a prepararti su" Il bambino uscì dalla stanza con aria rassegnata.

"Se vuoi lo accompagno io.."

"Si? Ne hai voglia?"

"Ma si.. Ho voglia di distrarmi un po'."

"Ok allora.. L'appuntamento è alle 9."

"Va bene."

 

I due fratelli uscirono di casa alle 8:30. Nick scrutò il fratellino che aveva un'espressione straziata.

"Ehi Frankie devi andare al patibolo?"

"Eh?"
"Su dai non avere paura." Arrivarono all'ambulatorio cinque minuti prima dell'appuntamento.

Nick cercava di distrarre il fratellino parlandogli del dottore che ormai conosceva da quando era piccolo.

"E' davvero bravissimo sai?"

"Non m'importa."

"Il prossimo! Nicholas! Figliolo come stai?"

"Tutto bene Dottore e lei?"

"Bene.. E questo è il piccolo Frankie.. Sai... Non ho mai mangiato i bambini.. Preferisco gli adolescenti di 17 anni.." Frankie stiracchiò un sorriso mentre Nick lo spinse dentro alla stanza del dottore. Il dottore prese posto alla scrivania, esaminando le schede.

"Nicholas è molto che non fai un controllo... E ti vedo anche piuttosto provato.. Ti va se la facciamo adesso con il tuo fratellino? Almeno si tranquillizza.."

"Ehm.. ok."

Nick non ne aveva per niente voglia ma vedendo lo sguardo del fratellino non poté che acconsentire. Si sedette sopra al materassino cercando di assumere l'espressione più tranquilla possibile, mentre Frankie lo fissava spaventato. Il dottore iniziò la visita per poi concludere con le analisi del sangue.

"Ok Nicholas abbiamo finito. Avrai i risultati domani. Frankie?"

Il dottore guardò Frankie che guardò Nick.

Nick lo tranquillizzò con lo sguardo e Frankie venne persuaso. Dopo i soliti controlli uscirono dall'ambulatorio.

"Visto Frankie? E' andato tutto bene! C'era bisogno di avere paura?"

"No.."

"Ecco la prossima volta credici."

"Ok.. Senti mi porti a prendere un gelato?

"Si certo!"

 

Arrivati al parco si sedettero a mangiare il gelato. Nick stava meglio, passare il tempo con il fratellino lo distraeva dai suoi pensieri.

"Ehi Nick guarda c'è Amy!" Nick guardò nella direzione che Frankie indicava con il dito. Era proprio Amy.

Indossava una felpa nera col cappuccio che le copriva il viso. Nonostante questo però riuscì a intravedere la stessa smorfia che aveva lui. Non sapeva cosa esattamente significasse per lui vederla. Non gli faceva molto effetto, era indifferenza?

"Nick?"

"Mmm?"

"Perché tu e Amy non vi parlate più?"

"Ecco Frankie.. Il fatto è che non sempre le cose vanno come vorremmo e... Tra me Amy non andava tutto poi così bene."

"Come no? Ma se siete sempre insieme?"

"Eravamo sempre insieme."

"Io non capisco Nick."

"Lo capirai quando sarai più grande."

"Cosa capirò?"

"Che a volte bisogna saper scegliere tra amore e amicizia."

"Ah.. Beh non ho capito molto neanche adesso comunque ok.."

"Hahaha non farti tanti problemi... Sei ancora piccolo goditi questi momenti.."

"Sembra triste vero? Poverina."

"Già.."

"E lo sei anche tu."
"Non è vero."

"Si invece."

"No invece."

"Si invece!"

"No invece!"

"Si invece!!"

"Ho detto no!"

I due avevano alzato la voce ad ogni ribattuta, arrivando al punto che Nick urlò l'ultima, attirando su di se lo sguardo di tutte le persone nel parco, Amy compresa.

I loro sguardi si erano incontrati per un secondo ma Amy lasciò cadere subito il suo. Nick fece lo stesso e tornò a guardare Frankie che a sua volta guardava Amy. Alzò il braccio agitandolo e urlando verso Amy.

"Ciao Amy!!!"

Amy lo guardò, stiracchiò un sorriso e lo salutò. Nick li guardò di sottecchi.

"Ok dai.. Ce ne andiamo?"

"Che?! Siamo appena arrivati!"

"Si ma.. Non ho voglia di stare qua.. Dai andiamo." Il bambino non protestò oltre e seguì il ragazzo verso la macchina.

 

Il giorno dopo Nick si sentiva allo stesso modo della mattina precedente, forse un po' un più stanco e nervoso.

Scese in cucina verso le dieci. Trovò seduta a tavola sua madre e poi vide anche suo padre. Entrambi avevano in viso un'espressione triste.

"Ehi che succede?"

"Ti dobbiamo parlare Nick."

"Ok ditemi."
"Siediti.." Nick osservò sua madre prendere delle carte.

"Sono le mie analisi?"

"Si Nick.."

"Che avete?"

"Dobbiamo parlarti.."
 


   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: CiuffoJonas