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Autore: Ofelia20    24/11/2011    1 recensioni
Un' esperta banda di ladre capitanata dalla rossa Roxy, semina il panico nei musei, nelle gallerie e nei più prestigiosi appartamenti dell'elitè di New York. Toccherà a Peter Burke e Neal dar loro la caccia.
DAL SECONDO CAPITOLO
“Ma dai! Una banda di abili ladre … sono l’unico a trovare la cosa stranamente eccitante?” disse Neal spalancando le braccia con uno strano luccichio negli occhi e il suo solito sorriso malandrino stampato sul volto.
“Si, sono proprio le donne dei tuoi sogni eh? Quando le arresteremo sarai libero di provarci con loro” gli rispose Peter con condiscendenza, anche se non voleva ammetterlo, ma trovava anche lui il caso estremamente affascinante. Finalmente il duo Caffrey e Burke si rimetteva all’opera su un vero caso.
Genere: Azione, Commedia, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Camminava a passo svelto tra la folla che occupava le strade di New York cercando di tornare a casa il prima possibile. Una tazza di caffè bollente in una mano e una copia del giornale sotto l’altro braccio. Trascinava i piedi sull’asfalto ascoltando il ritmico rumore sdrucciolo delle sue scarpe a contatto con esso, girò l’angolo e percosse la breve via fino ad arrivare a casa. Salì i tre scalini, infilò la chiave nella serratura e aprì la porta. Subito una folata di aria calda le sciolse i muscoli del viso rimasti congelati dalla fredda aria mattutina, si tolse velocemente il capotto, accarezzò il suo gatto che se ne stava appollaiato sul davanzale della finestra e fece il suo ingresso nella cucina, dove le altre tre ragazze la stavano aspettando.

“Dannazione! Adesso abbiamo anche l’F.B.I. tra i piedi!” esclamò Roxy lanciando sul tavolo la copia del quotidiano che aveva appena comprato.

“Rilassati Roxy! È solo l’F.B.I.!” le rispose Purple con il suo solito tono macchiato di superbia e tranquillità, mentre era intenta a limarsi le unghie.

“Si certo, manteniamo la calma! È solo l’F.B.I., al massimo finiremo in gabbia!” le ringhiò contro Roxy, sedendosi intorno al tavolo portandosi una mano tra i ricci color fragola.

“Non litigate ragazze. Restate calme!” si intromise Sawyer, mentre addentava il sandwich che si era amorevolmente preparata, poi aggiunse: “Roxy, da quando ci fa paura l’F.B.I.?”

“Io non ho detto che l’F.B.I. mi fa paura! Vi ho soltanto informate. Adesso che sanno di noi dobbiamo essere più prudenti” le rispose con stizza la rossa, poi prese un lungo respiro. “Piuttosto Sawyer, ti sei liberata della refurtiva?” chiese poi alla sua fidata amica dai lunghi capelli bruni e i brillanti occhi verdi.

“Certo! Ho messo le statuette nel magazzino al porto insieme alle altre opere” rispose la ragazza lanciando però un sguardo eloquente alla rossa.

“Bene questo mi tranquillizza” disse Roxy tirando un respiro di sollievo, non era quello il momento di piazzare la refurtiva. Avevano deciso di nascondere tutta la refurtiva in un magazzino, quando poi sarebbe stato il momento di sarebbero rivolte ad un ricettatore per rivenderle, ma loro sarebbero già state lontane. La rossa si avviò verso la cucina prese un bicchiere d’acqua ed iniziò a sorseggiarlo. Poi tornò a sedersi intorno al tavolo e aprì la pagina del giornale alla pagina dedicata a loro.

“Ehi ragazze, volete sapere come ci chiamano?”  disse poi rivolta alle ragazze senza riuscire a nascondere un sorriso e l’entusiasmo.

“Si, dai come ci chiamano?” esclamò Blair, la ragazza dalla chioma bionda che fino a quel momento era rimasta in silenzio intenta a guardare un diseducativo reality show in televisione.

“La Banda della Rossa!” esclamò la rossa liberando la sua risata cristallina, imitata da tutte le altre che erano curiose di scoprire il nome che l’F.B.I.  aveva loro attribuito.

“Mi piace!” disse la bionda sorridendo serafica.

“Si può andare!” sentenziò Purple annuendo.

“Bene, ma è meglio che la Banda della Rossa si metta a lavoro per il prossimo colpo!” disse Sawyer richiamando all’attenzione il gruppo.

                                                                                                                                                                     ***

“Queste sono davvero delle maghe del crimine!” dichiarò Neal Caffrey con una vena di entusiasmo e ammirazione nella voce dopo aver analizzato la stanza dove le ragazze avevano compiuto il reato.

Se sono riuscito a prendere il famigerato Neal Caffrey, riuscirò a prendere anche loro” rispose Peter facendosi di nuovo vanto delle sue capacità investigative.

“Ma dai! Una banda di abili ladre … sono l’unico a trovare la cosa stranamente eccitante?” disse Neal spalancando le braccia con uno strano luccichio negli occhi e il suo solito sorriso malandrino stampato sul volto.

“Si, sono proprio le donne dei tuoi sogni eh? Quando le arresteremo sarai libero di provarci con loro” gli rispose Peter con condiscendenza, anche se non voleva ammetterlo, ma trovava anche lui il caso estremamente affascinante. Finalmente il duo Caffrey e Burke si rimetteva all’opera su un vero caso, e soprattutto aveva una gran voglia di arrestare quelle donne.

“Qualche idea per prenderle?” Chiese Neal aprendo la portiera dell’auto di Peter e prendendo il suo solito posto nel sedile passeggero.

“Bè hanno già commesso un errore. Dobbiamo solo aspettare che ne commettano uno come questo, ed è fatta.” disse Peter mettendo in moto l’auto e rivolgendo un sorriso sghembo al giovane.

“Peter non credo che questo caso sarà così facile come credi. Penso che tu abbia preso il caso troppo alla leggera.” Ammise Neal con una smorfia di disapprovazione dipinta sul bel volto.

“Tranquillo, sarà così” sentenziò Peter tenendo gli occhi puntati sulla strada. “Dobbiamo solo aspettare che commettano un altro errore come questo” aggiunse ripetendosi, forse più per convincere se stesso che il Neal.

Neal aprì la bocca per replicare ma fu interrotto dalla suoneria del cellulare di Burke. L’uomo toccando un pulsante posto sul volante accettò la chiamata e si affrettò a rispondere. “Burke” disse solenne mentre la voce dall’ altro capo del telefono parlava in fretta senza lasciare spazio a Peter per replicare, quando la voce si zittì l’uomo rispose: “Bene! Grazie Diana.” Chiuse la chiamata e si rivolse a Neal: “Il signor Kent sarà di ritorno da Philadelphia domani mattina. Verrà alla centrale così potremo fargli qualche domanda.” 

“Bene!” rispose il giovane rivolgendo i suoi brillanti occhi blu verso la strada, mentre l’auto sfrecciava silenziosa tra le rumorose strade di New York.

 

 

Salve a tutti!! Scusate se ci ho messo un po’ ad aggiornare, ma l’altro giorno proprio mentre stavo per aggiornare, rileggendo il capitolo mi sono accorta che non andava bene, e che era tuuuuuttto da riscrivere. Così adesso dopo una bella revisionata eccolo qui! Comunque non ne sono molto soddisfatta, ma questo è solo un capitolo di passaggio, più in là la storia si farà più intrigante ^_^ Bene, detto questo, ringrazio tutti i lettori, quelli che recensiscono e quello che mettono la storia tra le preferite_seguite_daricordare. Vi ringrazio davvero tanto, perché tengo molto a questa storia, e ricevere i vostri incoraggiamento significa davvero molto per me. Grazie  ancora a tutti <3 Bè ora basta con le chiacchiere, vi lascio al capitolo e se volete lasciarmi un recensione per farmi sapere le vostre idee sulla storia, le critiche, suggerimenti o,perché no, i vostri complimenti (scherzo ovviamente ^_^) A me farebbe molto piacere. Grazia ancora a tutti!! Bacii! ^_^

 

 

   
 
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