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Autore: _Aya_    19/07/2006    6 recensioni
*°Dopo il dolore della perdita della persona a cui teneva di più, Takuto riceve dei poteri che lo portano a separarsi dagli affetti, ma a legarsi ad una ragazza che gli farà battere di nuovo quel cuore fermo da tanto ormai... Riusciranno i due a cambiare insieme le loro esistenze?°* Un bacione by Aya
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kouyama Mitsuki
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Save My Lost Soul

Capitolo 3 – Be Careful

Un tiepido raggio di sole filtra timidamente fra le fessure delle persiane. Arriva diritto ai miei occhi, interrompendo bruscamente il mio sonno.
Mi volto lentamente verso la sveglia. Leggo l’ora attraverso i miei occhi semichiusi: manca qualche minuto alle quattro…
È presto, ancora molto presto…
Accidenti a quel sole, avrei potuto dormire ancora per qualche oretta…
Ormai, tanto vale alzarsi, non riuscirei comunque ad addormentarmi…
Mi alzo lentamente, mi guardo nel grande specchio di fianco al letto…
Nonostante sia così importante per me, nulla è cambiato.
E non mi riferisco al mio aspetto esteriore…

Io…
Io voglio vivere il presente… così com’è, non voglio avere rimpianti…
Però…

Non ce la faccio…

Ho paura…!
Non voglio perdere di nuovo tutto, non voglio ricominciare da capo, non voglio crearmi un’altra vita d’ipocrisie…

Mi basta questa…

Accendo il televisore. Un telegiornale mattutino parla di un grosso incidente accaduto poche ore fa.

Il Destino… la Morte…
Succede tutto a causa loro…
Sono queste due presenze incorporee che fanno girare il mondo…

Ma… perché?
È questa la punizione dell’umanità?

Essere destinati a provare dolore?

Mi fanno… sorridere… quelle persone che trovano alla Morte un motivo per esistere…
Un aldilà, un mondo migliore…
No, non è possibile tutto ciò. Come farebbe questo grande Dio, se esistesse, ad essere… così?
Come farebbe a dividere le famiglie, a privare i bambini dell’amore materno o paterno, a spezzare i fragili cuori degli innamorati…?
No, non è proprio possibile.
Altro che Dio… in questo fottuto mondo, la sofferenza è inevitabile, irrimediabilmente legata all’esistenza stessa…

Tento in tutti i modi di vivere il presente, ma… è così difficile…
Spero di riuscirci, prima o poi.

*°*°*°*°*°*°*°*
Mi preparo, fra poche ore inizierà il mio part-time…
Si tratta di un lavoro in un bar-ristorante, anche se mia madre provvede a sostenere le mie spese, non voglio essere troppo di peso per lei…
Lo sono già stato abbastanza nascendo.

Già, la mia nascita è stato un errore…
Quando… quando mia madre, in un momento di debolezza, frequentò un altro uomo… io nacqui lì, in quelle circostanze…
Ho sempre voluto bene a suo marito, anche se non era il mio vero padre, ma lui non mi ha mai accettato.
La famiglia Kira è andata allo sfascio a causa mia. Non sono neanche degno di portare il suo nome…
Il mio vero padre non ha voluto riconoscermi. Il mio patrigno si è allontanato sempre di più da mia madre a causa mia, per la mia stessa esistenza… mio fratello è stato l’unico che mi abbia voluto bene e mi abbia difeso, in quella mia infanzia, ma a che cosa è servito?
A discriminare anche lui per questo?

E ora… a cosa è servito andarmene? Quelli che ho sempre chiamato “miei genitori”, entrambi, ormai hanno distrutto la loro relazione, nulla tornerà più come prima…

Forse, la cosa giusta per uno come me, sarebbe morire
Tanto, chi ne soffrirebbe?
Se davvero esiste un Paradiso, potrei ricongiungermi con Hikari…

Torno alla realtà, improvvisamente.
Mi capita… così spesso, di avere questi pensieri…
Non so, forse morire è davvero l’unica soluzione.

Ma, per ora, sarà meglio prepararmi ed uscire.

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Cammino piano, ma a passi lunghi e agili.
Sebbene la mia città sia così inquinata, l’aria, a quest’ora del mattino, è così dolce… fresca e pungente, colpisce il mio volto e mi scompiglia i capelli…
Una sensazione, per me, molto piacevole. Sarebbe bello se anche la vita fosse così…
Fresca come la brezza mattutina…

Guardo l’orologio. È quasi ora di apertura… rendo i miei passi più veloci, e arrivo al locale.
Mi preparo, e comincio a servire.

È un locale raffinato, questo bar, è così… rigoroso, non si trova mai niente fuori posto.
Osservo le persone. Quasi tutti sono frequentatori abituali del locale, uomini e di affari e impiegati che bevono il loro caffè… stamattina, ci sono anche molti ragazzi. Ma questo solo perché è domenica.

Sto prendendo delle ordinazioni, ma l’apertura della porta mi fa voltare… ho sentito chiaramente la presenza della Morte invadere la stanza.

-Ciao, Takuto-san! Lavori qui?-

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
-Oh, Mitsuki-chan… ciao…-
Osservo la ragazza. È molto carina, nel suo vestito rosa, e chiunque adorerebbe quei suoi grandi occhi castani leggermente truccati…
-Ehi, Mitsuki, conosci quel ragazzo?-
La mora è in compagnia di altre ragazzine, più o meno della sua età
-Che figo! Ce lo presenti?-
-Scema, abbassa la voce! Ti avrà sentito!- risponde Mitsuki arrossendo
Sorrido guardandole. Anche Hikari si comportava così, con le amiche…
-Mitsuki, Meroko- parla un’altra delle ragazze –credo che sarebbe meglio sederci…-
-Già…- Mitsuki mi guarda con la coda dell’occhio, e si allontana un po’ per prendere posto.

-Eccomi, ragazze…-
-Ah, bene!- urla la ragazza di prima
-Meroko, abbassa quella voce, mi metti in imbarazzo!-
-Dai, Mitsuki-chan, non essere sempre così controllata!- dico scherzosamente
-Vedi Mitsuki, te lo dice anche il tuo amico! A proposito, io sono Meroko Yui- dice la ragazzina sorridendo
-Io mi chiamo Takuto Kira… piacere…-
-Meroko, finiscila! Dovresti ordinare, invece di pomiciare con Takuto!-
-Sì sì… non è che invece sei gelosa?-
-Ma che dici!- esclama arrossendo vistosamente –comunque, ordiniamo!-
Le ragazze mi dicono ciò che hanno scelto; dopo un po’, porto loro tutto.
-Ecco a voi…- poi osservo l’orologio e penso ad alta voce –finalmente ho la pausa pranzo…-
Ancora una volta, la ragazza di nome Meroko mi rivolge la parola:
-Beh, Kira-san, allora che ne dici di unirti a noi?-
-Non credo che a lui interessi!- ribatte Mitsuki, arrossendo nuovamente –e poi il compleanno è mio, le richieste le faccio io!-
-Ah, Mitsuki, è il tuo compleanno? Non sapevo che fosse oggi… se me lo avessi detto, ti avrei preso un regalo…!- le dico
-No, non ce n’era bisogno, non ti preoccupare!-
-Comunque, resto volentieri…-
In fondo, la sua compagnia mi faceva sempre molto piacere.

*°*°*°*°*°*°*
-Beh, ora noi dovremmo andare…-

Ho trascorso un po’ di tempo a scherzare con quelle ragazze… era tanto tempo che non me lo permettevo. È così bello riuscire a dimenticarsi dei dispiaceri, almeno per un po’…

-Noi andiamo...-
-Volete che vi accompagni?- dico io
-Va benissimo, Kira-s…- Meroko viene azzittita da Mitsuki, che subito la corregge –Non ce n’è bisogno, Takuto-san, davvero, abitiamo qui vicino…-
-Va bene…-
Il gruppetto di ragazze si alza.

Nonostante io non abbia contatti con nessuna… sento… quella vibrazione…
Il tempo di un battito di palpebre, che le immagini scorrono…

Un marciapiede.
Una strada.
Un semaforo.
Un’auto… che va veloce, troppo veloce…
Una ragazza viene investita, la gente attorniata, l’ambulanza, il sangue…
E un nome, che urlo così forte che giunge all’orecchio… stridulo, spezzato…
-MITSUKI!-

Mi sento strano, mi sento venir meno… non ci posso credere, non può finire così, non può…!

Però…

Takuto, aspetta un attimo, tu non hai avuto alcun contatto con lei, e senza toccarla non puoi avere previsioni, non ti è mai capitato, è praticamente impossibile…!

Non posso preoccuparmi troppo, ma neanche lasciare tutto in balia di quello che potrebbe succedere… cosa posso fare, che faccio?!
-Mitsuki!- esclamo il suo nome quando le sue amiche sono più avanti…

Che le dico, ora? Che le dico?

Alla fine, l’unica cosa che riesco a fare è mormorarle un –Stai attenta…-

-Stai attenta…-

Sentendomi, la ragazza mora mi guarda intensamente, negli occhi… cerca una risposta a queste mie parole, ma io…
Distolgo lo sguardo, non riuscirei a reggere il suo…
La guardo appena, e lei si volta verso l’uscita e raggiunge le sue compagne, che ormai sono più avanti.

*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Staranno camminando ormai da qualche minuto, non riesco a non pensarci…
Ora sto lavorando, la mia pausa è finita…
Con la coda dell’occhio, guardo fuori in cerca di una risposta…
L’unica cosa che riesce a distogliermi dai miei pensieri è un rumore…
Il suono di una brusca frenata…

-MITSUKI!-

Non m’interessa quello che avrebbe pensato il mio datore di lavoro, al diavolo il lavoro, esco correndo come un forsennato…
Non capisco più niente. Gente, tanta gente circonda quell’auto, e quell’atmosfera…

È tutto come quella previsione…

Sono arrivato all’auto.
Voglio fare qualcosa, ma non ho quasi il coraggio per avvicinarmi e… sapere cosa sarebbe successo…

No, Takuto, non puoi fare così. Muoviti!

Ho raggiunto la parte anteriore di quell’auto… nonostante tutte le persone, la vedo subito.
Mitsuki… è lì a terra…

Appena mi vede, si alza e viene verso di me, gettandosi fra le mie braccia…
-MITSUKI! STAI BENE?-
-Sì… io sì, ma…-
Abbassa il capo, singhiozzando.
Volgo nuovamente lo sguardo a quell’automobile…
Quell’uomo non aveva investito Mitsuki, ma…
-Perché? Perché lei è stata investita…? È… è tutta colpa mia, Takuto-san!-
Meroko giaceva priva di sensi ai piedi di quell’auto…
-Mitsuki-chan, non è colpa tua, non avresti potuto saperlo…!-

Ripensai alla predizione.

E ora, che cosa avrebbe pensato Mitsuki di me?

-Takuto-san…-
Sento appena la sua voce, coperta dal suono dell’ambulanza.
-…Perché… perché prima mi hai detto di stare attenta…? Tu… come facevi a…-
La strinsi forte, prima di sciogliere quell’abbraccio…

Lei era lì, di fronte a me…

E ora?
E ora, che cosa le avrei detto?

-Io…-


-Meroko!-


Meroko viene messa su una barella per essere portata all’ospedale. Mitsuki la vede, ed evidentemente non regge tutto ciò, e le sue gambe iniziano a tremare…
-Mitsuki!-
Riesco appena ad afferrarla, che perde i sensi.
-Mitsuki-chan!!! Mi senti?!-
Per fortuna, recupera conoscenza in pochi secondi…
-M-Meroko…lei… Takuto-san, io…-
-Mitsuki, ti accompagno a casa.-
-No, io devo… devo stare vicino a Meroko… non posso non…-
-No, Mitsuki-chan…! Tu… ci stai troppo male… andare con lei non servirebbe a niente, e se ti dovesse vedere così lei ci starebbe ancora peggio…-
-…hai… hai ragione…-

*°*°*°*°*°*°*
-Ce la fai a camminare?-
-S-Sì… non ti preoccupare, Takuto-san…-
La lascio, ma le sue gambe riprendono a vacillare
-No che non ce la fai, invece…-
Le cingo le spalle per aiutarla… lei appoggia dolcemente la testa al mio petto…
Sento la presenza della Morte, ma non mi importa. Per questa volta, voglio solo sentire il calore della sua pelle…


To Be Continued…

Per la prima volta… sento di essere la persona adatta a salvare l’anima di qualcun’altro…

-Non so più cosa fare... non so più come comportarmi, e tutto questo perché... perché...-

  
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