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Autore: hello_tw    24/11/2011    12 recensioni
Sono passati vent'anni dalla fine di Breaking Dawn. Bella decide di rivelare a Charlie la sua nuova natura. Come reagirà suo padre? La considererà ancora la figlia che un tempo amava tanto?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Swan, Edward Cullen, Isabella Swan, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Charlie: sono una vampira

 
 
Erano passati vent’anni.
Dovevo dirglielo in qualche modo.
Non ero cambiata, ero rimasta come mi ricordava quando ancora vivevo con lui. E da tempo se n’era accorto, sia riguardo a me che a mio marito.
Ma non mi aveva mai chiesto nulla. Aveva intuito che c’era qualcosa di anormale, ma si era sforzato di non farmelo mai notare. Vedeva che ero felice, e questo gli bastava.
Mentre ero ancora avvinghiata a mio marito, pensavo a tutto questo.
Sollevai il mio scudo.
“Edward, io voglio dirglielo”
Mi accarezzò la schiena, scostando il lenzuolo che la copriva.
<< Amore, sai che questo gli farebbe correre un pericolo enorme. Se gli sfuggisse qualcosa… i Volturi… sai cosa succederebbe… >>
Il mio elastico mentale tornò sui miei pensieri.
<< Ma Edward, mio padre ha già intuito fin troppo, ha capito che non siamo solo umani. Che senso ha continuare a tenerlo all’oscuro? >>
<< Bella, si tratta della sua incolumità >>
<< Lo vincolerò al segreto. Charlie non trasgredirebbe mai ad una promessa, specialmente se fatta a me >>
Era perplesso. << E hai pensato all’effetto che una simile verità avrebbe su di lui? Tuo padre ha una certa età >>
<< Se pensi che possa scandalizzarsi, beh non credo ci sia pericolo. Ci ha già pensato Jake una vita fa ad introdurlo nel mondo della tribù, e in un certo senso anche nel nostro.. >>
Ma non era una decisione che spettava solo a me. Se Edward non era d’accordo, avrei rispettato la sua posizione, sempre.
<< Edward, guardiamo in faccia la realtà: Charlie si avvicina ai settant’anni. Vorrei che lui sapesse di me, di noi, prima che io lo perda per sempre >>
“So che il rischio è altissimo, ma tu avevi avuto fiducia in me quando ero ancora umana… gli Swan sanno mantenere un segreto”
Mi sorrise comprensivo.
<< Hai ragione >>
Gli diedi un bacio per ringraziarlo del suo appoggio.
<< Ho solo paura di una cosa >> Alcune emozioni umane non mi avevano abbandonata.
<< Temo che non mi accetterà. Sono certa che se gli chiederò di mantenere il silenzio, lui lo farà. Ma mi vorrà ancora bene? Mi considererà ancora sua figlia? >>
Con lentezza esasperante per un vampiro, Edward prese il mio volto tra le sue mani, guardandomi intensamente.
Oro nell’oro. Uguali.
<< Bella, si tratta di tuo padre. Ti ha dato la vita, ti ama. Perché non dovrebbe continuare ad amarti per quello che sei? Tu non sei cambiata. Sei sempre la mia, la sua Bella. E sempre lo sarai. La nostra natura non fa di noi dei mostri, sei stata proprio tu a farmi credere nella verità di questa teoria >>
Aveva ragione: era lui a dover confortare me con le stesse affermazioni che tempo addietro avevo usato io con lui.
Affondai il capo nel suo petto, stringendomi a lui.
<< Promettimi una cosa >>
<< Tutto ciò che vuoi, amore >>
<< Glielo diremo insieme >>
<< Se desideri il mio sostegno, io ci sarò >> ed avvertii una leggera pressione sui miei capelli, nel punto in cui vi aveva depositato un bacio.
<< Vuoi che ci sia anche Renesmee? >>
<< Se lei lo vorrà, non posso esserne che felice. Siamo una famiglia >>.
 
 
<< Bella! Renesmee! Edward! Entrate ragazzi, che fate lì fuori? >>
Charlie abbracciò tutti e tre con amore.
<< Allora, Nessie, che racconti di bello al tuo vecchio nonno? Come sta Jake? >>
Edward si irrigidì. Gli sarebbero serviti secoli per abituarsi all’idea di sua figlia e il… cane.
<< Benone. A proposito, ha detto che ti saluta >>
<< Che caro ragazzo, anzi, uomo ormai >>
E Charlie continuava con la sua ammirazione per il licantropo. Non sarebbero mai cambiati, né lui né Edward!
Dovevo trovare il coraggio di iniziare il discorso. Dovevo ricordarmi di procedere per gradi, come mi aveva suggerito Edward. Fargli metabolizzare ogni passaggio.
<< Papà, ti vorremmo parlare di una cosa >>
<< Che succede Bells? Qualcosa non va? >> chiese apprensivo.
<< No no, va tutto benissimo, ma per favore, siediti. Vorrei parlarti di una cosa importante. Ed è una storia piuttosto lunga >>
Charlie si accomodò con movimenti lenti sulla sua poltrona, noi sul divano di quello che era stato il salotto di casa mia.
Stringevo la mano di Edward, che mi circondò la vita con un braccio, incoraggiandomi a parlare.
Renesmee era seduta vicino a suo padre, con espressione attenta all’evolversi delle varie reazioni.
Charlie mi osservava curioso e, notai, leggermente sulla difensiva.
<< Papà, sono passati parecchi anni dal mio matrimonio. Ma il tempo che è passato, non è trascorso allo stesso modo per me >>
Continuava a fissarmi, ma sembrava confuso. Forse ero partita male, dovevo spiegarmi meglio.
<< Ecco, vedi >> organizzare discorsi non era mai stato facile per me << Hai mai notato qualche cambiamento? In me? O Edward? >>
Prese un lungo respiro. << Beh ecco.. io.. si, si. Cioè, volevo dire no. Ricordo che eri cambiata molto dopo il matrimonio, fisicamente intendo, ma da allora sei sempre rimasta… uguale? >>
<< Esatto. Quali sono i cambiamenti che notasti di più in me, o che noti ora, rispetto a quando avevo diciotto anni? >>
Sembrava un interrogatorio di un film poliziesco, ma lo ritenevo necessario. Avevo imparato quella tecnica da Jake. Quando mi indusse a scoprire cosa fosse diventato: non me lo rivelò apertamente, ma lasciò che fossi io ad arrivarci grazie ai suoi suggerimenti.
<< Bells, io non te l’ho mai detto, ma >> guardò rapidamente Edward << in questi anni vi ho visti molto più, diciamo, simili. Tu, Edward, come tutto il resto della vostra famiglia >>
<< In cosa ci hai visti simili, Charlie? >> lo incoraggiò Edward. Sicuramente conosceva già la risposta, ma volle far sì che la sentissi anche io.
<< Beh, ecco, ad esempio il colore dei vostri occhi; siete entrambi un po’ pallidi, a-anche la vostra temperatura è sempre stata un po’ bassa, e questo mi preoccupa un po’ >>
<< Solo questo? Nient’altro? >> chiesi io speranzosa in altri dettagli.
<< Bells, dove volete arrivare? >> cominciava ad agitarsi. Percepivo il battito del suo anziano cuore accelerare a fatica il ritmo.
<< Papà, non c’è nulla di cui aver paura >> lo tranquillizzai.
<< È davvero così? Bella sai che non amo i giri di parole, sii chiara per favore >>
Edward mi guardò, annuendo impercettibilmente col capo. Charlie non si sarebbe accorto di quel movimento d’assenso.
<< Che siamo forti >> continuò Edward per me.
<< Che non mangiamo mai in tua presenza >> dissi io.
<< Che non invecchiamo >> concluse Edward.
A quelle parole l’espressione di Charlie si fece seria e cupa.
Anche il cuore di Renesmee batteva a ritmo sostenuto. Sentii la sua mano intrufolarsi tra la mia e quella di Edward da dietro le nostre schiene.
<< Ragazzi, ho sempre avuto la sensazione che voi siate… speciali, come lo è Renesmee, eppure in voi c’è qualcos’altro… qualcosa di diverso che non so spiegarmi, qualcosa che va oltre… >>
Io ero immobile. Glielo stavamo per dire davvero. Dopo tutti quegli anni.
<< C-che cosa s-siete? >> La domanda che tanto attendevamo arrivò puntuale. L’incertezza e il timore nel tono di voce assunto da mio padre mi fece raggelare l’anima. L’ultima cosa al mondo che avrei mai voluto era spaventarlo. Mettergli paura per un pericolo che in realtà non correva.
<< Siamo vampiri >>
Un guizzo di puro terrore saettò negli occhi scuri di Charlie. Si ammutolì, non si mosse dalla sua posizione. Smise quasi di respirare.
<< Penserai che ci stiamo prendendo gioco di te, ma non è così Charlie >> disse Edward.
Pensai fosse caduto in uno stato di shock. Non proferiva parola.
<< N-no no, vi credo, vi credo… >> sembrava assorto in una cupa riflessione, quasi come fosse assente.
<< Quindi voi… Bevete.. >> e si bloccò.
<< No papà, non è esattamente come pensi. Se intendevi dire sangue umano, la risposta è no. Nessun essere umano corre alcun pericolo con noi. Beviamo solo quello animale >> mi affrettai a chiarire. Era naturale per lui pensare ad una cosa del genere, come lo era stato per me a mia volta.
<< Non siamo assassini Charlie, puoi esserne certo >> ribadì Edward.
Tirò un sospiro di sollievo, ma non si rilassò del tutto.
<< Tu Edward… Dimmi una cosa. Eri così da quando hai conosciuto Bella? Lei lo sapeva? >>
Il suo tono si fece autoritario, senza un velo di paura.
<< Sì. Questa è la mia natura da… un po’ di tempo, e Bella era al corrente di ogni cosa riguardo a me e alla mia famiglia >>
In quel momento realizzai il significato delle parole di mio padre.
<< Papà, se pensi che Edward mi abbia costretta, o ingannata, ti sbagli. Ho scelto io di stare con lui, sai che lo amo dal primo giorno che l’ho conosciuto al liceo. Lui è sempre stato sincero con me, non mi ha mai nascosto nulla. Voleva anche allontanarmi da lui per proteggermi, per amore verso di me. Ma ho scelto io il mio destino, io ho deciso di diventare come lui >>
<< Perché Bells? Perché? Che cosa ci hai guadagnato? >>
<< Che staremo insieme per sempre, per l’eternità >>
<< Aspetta. Vuoi dirmi che voi siete… >>
<< Immortali >> conclusi al posto suo. << Così come lo è Renesmee >>
La confusione tornò a farsi spazio in lui. << Perché, tu non sei u-una… si, insomma, non lo sei anche tu tesoro? >> chiese a mia figlia.
<< Ecco vedi nonno, io non sono esattamente come mamma o papà, ma nemmeno come te… sono entrambe le cose >> spiegò molto dolcemente.
Le spalle di Charlie si abbassarono, e la sua agitazione in parte scemò. Adorava sua nipote, e la dolcezza che era in lei lo riempiva di calma .
<< In che senso.. entrambe le cose? Com’è possibile Nessie? Non sei stata adottata? >>
<< No, nonno. Sono tua nipote naturale. Sono nata quando mamma era ancora umana, per questo in parte ho ereditato alcune caratteristiche tipiche degli umani. Ma sono anche la figlia biologica di Edward, e perciò sono per metà vampira >>
Metabolizzare. Doveva metabolizzare tutta quella serie di strane novità.
<< Papà, come ti senti? >> Chiesi io.
Mi guardò perplesso. Era turbato, glielo si leggeva.
<< Sto bene Bells, sto bene. Devo solo bere un po’ d’acqua >>
Se ne andò in cucina, avvertii il liquido scorrere lungo le pareti lisce del bicchiere.
<< È andata bene amore. Adesso dobbiamo solo fare in modo che mantenga il segreto >> mi sussurrò piano Edward.
Dopo un paio di minuti, Charlie ricomparve e si appoggiò allo stipite della porta.
<< Perché me lo dite solo ora? >>
<< Perché avevamo il dovere di proteggerti papà. Essere a conoscenza di questo comporta gravi rischi, che possono essere evitati mantenendolo in assoluta segretezza >> lo guardai perentoria.
<< Con questo, non significa che la tua sicurezza non ci stia più a cuore. Ho -abbiamo- deciso di metterti al corrente della nostra vera natura perché volevo sapere… ecco.. se per te sarò ancora degna del tuo affetto, nonostante non sia più esattamente quella di prima, almeno fuori >>
Posò li bicchiere d’acqua sul mobiletto adiacente al muro.
<< Bells, con tutto quello che ho sentito fin’ora, questa è la cosa più assurda di tutte! Come puoi dire o anche solo pensare una cosa del genere? Fino all’ultimo dei miei giorni, e anche oltre, tu rimarrai per sempre mia figlia, e come tale ti amerò come ho sempre fatto >>
D’istinto mi alzai e a velocità sovrumana lo abbracciai, facendo attenzione a non stringerlo troppo.
<< Grazie papà >>
Se avessi potuto piangere, quello sarebbe stato un buon momento per farlo.
<< Ma giurami una cosa, che manterrai sempre, in ogni caso e con chiunque, il segreto. È importante papà, ne va della tua e della nostra sicurezza, come di quella di tanti altri esseri umani >>
<< C-certo Bells. Hai la mia parola >>
Nel frattempo, Edward e Renesmee mi avevano raggiunta vicino alla porta. Ma prima di andare, c’era un’ultima cosa da dire, forse la più importante.
<< Ti voglio bene papà. Per sempre >>
Ed il fatto che finalmente anche Charlie capisse il pieno senso di quelle parole mi toglieva una peso dal cuore.
<< Anche io Bells. Sei e sempre resterai… sangue del mio sangue >> disse sorridendomi.

 
 
 
 
NdA
 
Questa shot mi è uscita così, spontanea, di getto. Ho sempre pensato alla possibilità che Bella rivelasse a Charlie la sua nuova natura di vampira. Non so se l’ho resa bene, così è come la vedo io. Ma non sono particolarmente soddisfatta di questa versione. L’ho scritta in un’ora, quasi senza pensarci troppo.
Ok non vi annoio oltre.
Solo sono curiosissima di sapere cosa ne pensate!:)
Grazie di averla letta!:)
Un bacione
Gloria

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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