Crossover
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Autore: telesette    25/11/2011    2 recensioni
In un mondo fantastico, popolato da cavalieri e maghi, due innamorati sono vittime di un maleficio: saranno sempre insieme, ma non potranno mai amarsi; lei costretta ad essere un falco durante il giorno, lui lupo durante la notte...
Questa la trama di un meraviglioso capolavoro di cinema "fantasy" del 1985, intitolato "Ladyhawke". Probabilmente nessuno dell'attuale generazione ricorderà il fascino di questo genere di storie, ciononostante proverò a ricreare una storia sentimentale e avventurosa ( XD speriamo bene! ) con questa mia modesta parodia dedicata ai due personaggi che più AMO del mondo di Naruto...
Genere: Avventura, Fantasy, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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- Uff, questo era l’ultimo - sospirò Rock Lee, ponendo l’ultimo sigillo attorno al perimetro disegnato da Gamabunta.
- Anche qui, tutto a posto - fece eco Jirayus. - Ma non ti sembrano un po’ troppi, voglio dire… Se intendi usare la tecnica della “Gabbia Spirituale”, a che servono tutti questi sigilli ?
- Per precauzione - spiegò Gamabunta. - Sono molti anni che non utilizzo più questa tecnica, di conseguenza dubito che sia ancora efficace… Se la barriera risultasse inadeguata, contro la forza di volontà di Hyugarre, i sigilli serviranno perfettamente allo scopo e ne intensificheranno la capacità di contenimento!
- Siamo sicuri che non gli succederà nulla, vero? - domandò Tenten preoccupata.
- Non temere - la tranquillizzò il rospo. - Di norma sarebbe impossibile utilizzare questa tecnica su chi possiede un livello di chakra pari a quello del nostro amico ma, per nostra fortuna, la sua forma animale lo rende mentalmente più vulnerabile; sarà sufficiente tenere attiva la barriera per questa notte, il tempo necessario per costringerlo ad arrivare a Konoha non prima di dopodomani; è un piano semplice ed efficace!

Tenten annuì. Secondo il piano, lei avrebbe dovuto attendere Neji al centro della barriera dopodiché Gamabunta avrebbe provveduto a mantenerla attiva. Tenten era fondamentale per la buona riuscita dell’operazione: come lupo, Neji era in grado di riconoscere soltanto lei come punto di riferimento; altrimenti non sarebbero mai riusciti ad attirarlo in trappola.

- Speriamo che funzioni - borbottò Jirayus. - Se qualcosa dovesse andare storto…
- Funzionerà - ripeté Gamabunta. - In ogni caso, quando la barriera sarà attiva, la presenza di Tenten servirà a calmarlo!

L’ululato poco lontano mise il gruppetto in allarme.

- Sta arrivando - esclamò Rock Lee, piuttosto agitato.

Infatti la nera sagoma del lupo si stagliò correndo sul bianco ghiacciaio innevato. Qui Tenten lo aspettava a braccia aperte, sorridendogli teneramente, e il suo sguardo era come un dolce richiamo per l’animale innamorato. Sia Jirayus che Rock Lee attesero col fiato sospeso, augurandosi che tutto andasse a buon fine. Nel momento in cui Hyugarre oltrepassò la linea dei sigilli, Gamabunta incrociò le zampe anteriori e pronunciò una formula in un linguaggio incomprensibile. Subito quattro pareti di energia formarono una luminosa gabbia rettangolare, proprio in mezzo al ghiacciaio, e il lupo rimase intrappolato assieme a Tenten. D’istinto l’animale provò a tornare sui suoi passi ma, nella sua forma attuale, non aveva abbastanza calma e razionalità per forzare la barriera. Tenten si accinse dunque ad abbracciarlo, nel tentativo di calmarlo, ma gli occhi bianchi del lupo la guardarono minacciosamente.

- Neji, calmati - provò a dire la fanciulla. - Sono io, non mi riconosci ?

Il lupo parve esitare, la sua espressione era incerta e il suo verso appena un lieve mormorio gutturale, tuttavia qualcosa lo fece improvvisamente ruggire e contorcere per terra, in preda a un dolore violentissimo.

- Ma… Ma che sta succedendo? - esclamò Rock Lee.
- Qualcosa non ha funzionato - osservò Jirayus sgomento.

Nel frattempo Neji urlava e gemeva come un animale ferito, grattando la superficie del ghiaccio con gli artigli, incapace di resistere a quella dolorosa fitta che gli attanagliava la mente. Tenten provò a calmarlo ma, non appena fece per chinarsi su di lui, gli occhi del lupo mandarono un sinistro bagliore e quest’ultimo le si scagliò addosso con rabbia.

- Ma è pazzo ?!? - fece Rock Lee, incapace di credere ai suoi occhi.
- Non è normale questo suo comportamento, che gli sta succedendo?
- Purtroppo, temo di saperlo - ammise Gamabunta. - Non avevo considerato le emissioni di energia, per tenere attiva la barriera… Evidentemente agiscono come degli ultrasuoni ad altissima frequenza e il cervello iper-sensibile del lupo non è in grado di sopportarle!
- Ma questo significa che Tenten è in pericolo!

Infatti, proprio mentre i tre amici cercavano di vederci chiaro nel suo inspiegabile comportamento, Hyugarre si avventò contro Tenten come un animale furioso. Ormai cieco a qualunque altra cosa, vittima del dolore che gli stava scombinando la mente, tutto ciò che il suo istinto continuava a ripetergli era: attaccare e uccidere!
Sorpresa e confusa da questa violenta reazione, Tenten cercò il più possibile di evitare i suoi attacchi. Rotolando su sé stessa era in grado di sfuggire alle zanne e agli artigli ma, data l’inarrestabile ferocia dell’altro, ben presto si ritrovò schiena a terra con le fauci spalancate a pochi centimetri dal volto.

- Interrompi la barriera, presto - gridò Rock Lee, rivolgendosi a Gamabunta.
- E’ inutile - gemette l’altro. - Ora che è stata attivata, sono i sigilli che la tengono in funzione; non possiamo fare nulla ormai…
- Al diavolo!
- Rock Lee - urlò Jirayus. - Dove stai andando? Fermati !!!

Incurante del richiamo dell’eremita, e troppo sconvolto per riflettere o avere paura, il giovane si lanciò contro la barriera urlando come un pazzo.

- Yyyeeeaaahhh!

Il pugno del ragazzo cozzò inevitabilmente contro il campo di energia ma, a causa della sua incredibile forza di volontà ( proprio come aveva detto Gamabunta ) e del suo spirito altruista, riuscì ugualmente a penetrare all’interno della barriera e a spingere via Hyugarre appena in tempo per impedire a quest’ultimo di uccidere la fanciulla.

- Tenten, scappa!

Tenten riuscì appena ad ansimare, non appena si rese conto di essere ancora viva, ma adesso era Rock Lee ad avere a che fare con la follia omicida del lupo inferocito. Accecato dall’ira e dagli ultrasuoni che gli rimbombavano nel cervello, Hyugarre non era in grado di distinguere gli amici dai nemici: l’unico modo in cui Rock Lee poteva sperare di neutralizzarlo ( come gli aveva detto in passato il suo saggio Maestro Gai ) era quello di sfiancarlo senza ucciderlo; nel momento in cui il lupo gli balzò alla gola, il ragazzo lo afferrò saldamente con entrambe le mani ed insieme rotolarono avvinghiati sul posto. In altre circostanze Rock Lee sarebbe morto di paura, all’idea di affrontare un lupo grosso e inferocito come quello, ma la situazione attuale richiedeva tutto il suo coraggio; anche il suo maestro avrebbe fatto la stessa cosa, pur di difendere qualcuno in pericolo di vita; era in situazioni estreme che un uomo si rivela per ciò che è realmente… E Rock Lee non era un codardo! Era giovane, ingenuo e spesso impressionabile, ma aveva un carattere forte e un animo sensibile. Non era per incoscienza che si era gettato addosso a Hyugarre bensì perché era l’unica cosa da fare, per salvare sia lui che Tenten da una fine orribile. Malgrado fosse un lottatore esperto, non aveva né la forza né le armi naturali dell’altro ed era chiaramente svantaggiato in quel corpo a corpo. Ruggendo furiosamente e divincolandosi in tutti i modi, Hyugarre riuscì a sovrastare Rock Lee; gli artigli gli lacerarono il petto e l’addome, rischiando più volte di ucciderlo, tuttavia il giovane trovò in sé la forza di reagire e afferrargli le zampe; i muscoli tesi per lo sforzo, Rock Lee sostenne la sua espressione feroce con lo sguardo di chi non vuole mollare.

- Da… Datti una calmata, sacco di pulci troppo cresciuto… A cuccia, ho detto!

Il pugno che Rock Lee gli sferrò subito sotto la mandibola riuscì a stordire il lupo per un istante. Prima che questi potesse riprendersi, il giovane lo afferrò saldamente per serrargli la gola e il petto con le braccia. Hyugarre cercò in tutti i modi di scrollarselo di dosso, sotto gli occhi attoniti di Tenten, ma il ragazzo era deciso a non lasciarlo andare assolutamente. Intanto la barriera continuava ad emettere i suoi micidiali ultrasuoni, attanagliando la mente del lupo con fitte lancinanti, e la situazione precipitava sempre di più.

- Gamabunta, dobbiamo fare qualcosa - sbottò Jirayus. - Se non troviamo il modo di interrompere quella barriera, li perderemo!
- L’unica cosa da fare è rimuovere i sigilli - rispose secco il rospo. - Presto, seguimi, non c’è tempo da perdere!

Mentre Rock Lee cercava disperatamente di tenere a freno l’ira del lupo impazzito, Jirayus e Gamabunta cominciarono a rimuovere uno per uno tutti i sigilli che avevano piazzato per tenere attiva la barriera. Tenten si era unita a Rock Lee, nell’estremo tentativo di calmare Hyugarre, ma le forze di entrambi stavano venendo meno. Tenten era spaventata e sconvolta, Rock Lee stanco e ferito… Non sarebbero riusciti a trattenerlo ancora per molto.
Nel momento in cui Jirayus strappò via l’ultimo sigillo, la barriera si dissolse completamente e Hyugarre crollò al suolo privo di sensi. Era stata una prova durissima, anche Rock Lee e Tenten erano sfiniti. La fanciulla si chinò sul corpo svenuto del lupo, ascoltando con sollievo il battito regolare del suo cuore, e Jirayus invece si accinse a fermare l’emorragia sul petto di Rock Lee prima che questi morisse dissanguato.

- Respira, ragazzo - mormorò l’eremita. - Così, bravo, respira a fondo!

Grazie al provvidenziale intervento di Jirayus, Rock Lee riuscì a riprendere in fretta conoscenza. Hyugarre invece era ancora fermo e immobile con Tenten stesa sopra di lui che piangeva sommessamente, stringendogli il folto pelo scuro tra le dita.

- Mi dispiace - provò a dire Gamabunta. - Non avevo considerato che… Ho commesso un errore terribile, me ne rendo conto!
- Ormai è successo - osservò Jirayus, con una smorfia ironica sulle labbra. - Per fortuna abbiamo evitato l’irreparabile, non ha senso tormentarsi ora!
- Come… Come stanno ? - domandò appena Rock Lee, con un filo di voce.
- Bene, stanno bene tutti e due, non ti preoccupare!

Il giovane sembrò sollevato, nonostante egli stesso fosse conciato piuttosto male, ma era talmente stanco che scivolò subito in un sonno profondo. Jirayus lo avvolse in una coperta e lo sollevò in braccio per affidarlo alle cure di Gamabunta, dopodiché si avvicinò in silenzio agli altri due.

- E’ meglio che anche tu vada a riposare, ora - sussurrò alla fanciulla. - E’ stata una brutta notte!

Tenten si voltò a guardarlo, con occhi colmi di lacrime. Vivere accanto a Hyugarre e non poterlo amare, né come donna o come animale, era troppo crudele: quante volte aveva sognato poggiare le proprie labbra contro le sue, quante volte aveva desiderato stringersi a lui e dimostrargli ciò che provava nei suoi confronti… Oltre a dividerli fisicamente, la maledizione era riuscita a colpirli ben più a fondo di una spada o una lancia. Erano vivi, ma era preferibile la morte ad una simile vita, e la profezia di Jirayus era l’unica speranza che rimaneva ad entrambi.

- Dobbiamo vivere, Jirayus - sussurrò Tenten, versando calde lacrime sul suo innamorato. - Ma come esseri umani

Il cuore di Jirayus si strinse, al pensiero di ciò che la fanciulla stava provando, ma non sapeva assolutamente cosa rispondere per lenire il suo animo. Tuttavia Tenten era pronta ad affidarsi completamente alle sue parole, pur di realizzare il sogno di vivere nuovamente felice con Hyugarre.

- Le nostre vite sono nelle tue mani, ora!

 

***

 

La notte trascorse silenziosa e tranquilla. Tenten rimase accanto al lupo, assaporando quella piacevole sensazione di tepore che le dava la sua vicinanza, mentre Rock Lee e Jirayus si erano addormentati poco lontano. A metà tra il sonno e la veglia, Tenten rimase in ascolto del suo cuore e di quello dell’innamorato al suo fianco. La mano della fanciulla, morbida e leggera come una piuma, non aveva fatto altro che accarezzarlo ininterrottamente. Malgrado le sue attuali sembianze infatti, Tenten ricordava ancora la tenerezza con cui Hyugarre l’aveva accarezzata e abbracciata in passato; i ricordi legati al loro amore erano poco più che immagini sbiadite ormai, ma le sensazioni vivevano ancora ed erano tutto ciò che gli rimaneva; Tenten non ricordava più con chiarezza i lineamenti del volto di Hyugarre ma i suoi occhi, quegli occhi bianchissimi e inconfondibili, brillavano intensamente come quelli del lupo.
Improvvisamente l’aria si fece più calda, ed un lieve chiarore cominciò a tingere l’oscurità della notte con lievi sfumature dorate. Anche Jirayus e Rock Lee, non appena le prime luci li illuminarono, aprirono leggermente le palpebre e cominciarono a svegliarsi. L’alba stava sorgendo ad annunciare l’imminente sorgere del sole, ma quanto stava accadendo era qualcosa di ancora più incredibile. Subito dopo essersi stropicciato gli occhi, Rock Lee si rese conto di Tenten e Hyugarre al centro della bianca distesa di ghiaccio. Come i primi raggi sfiorarono la candida pelle della fanciulla, questa si mise a sedere di scatto ed osservò la metamorfosi del lupo accanto a lei. Il manto scuro dell’animale si dissolse e le sue estremità si stesero e si allungarono, fino ad assumere i contorni muscolosi di un giovane uomo completamente nudo. Costui parve riscuotersi dal suo torpore, i lunghi capelli scuri lungo le spalle e gli occhi fissi in quelli della fanciulla accanto a sé. Sia Rock Lee che Jirayus, entrambi a bocca aperta per lo stupore, assistettero immobili a quella incredibile trasformazione.

- Non… posso crederci… - esclamò Rock Lee.
- Finché al giorno seguirà la notte - mormorò Jirayus, citando le parole udite anni prima dalla bocca del Vescovo. - Per tutto il tempo che sarà concesso loro di vivere!

La trasformazione di Hyugarre non era ancora completa che già le dita di Tenten stavano diventando piume e la sua immagine di donna stava svanendo. Il cavaliere provò ad allungare la mano verso di lei ma, prima ancora che potesse sfiorarla, il falco si sollevò in aria con un violento battito d’ali. Hyugarre la vide sollevarsi in volo e, incapace com’era di seguirla, si lasciò cadere in avanti con il volto immerso nella neve.

- Hanno soltanto il tormento di un breve attimo - pensò Rock Lee, rammentando di colpo le parole dette da Jirayus. - Al sorgere e al calar del sole, quando possono quasi toccarsi… Ma neanche!

L’urlo di Hyugarre si levò in aria, forte come il tuono e straziante come la voce del lupo nella tempesta. Qualunque dolore era niente, paragonato a ciò che stava provando in quel momento, e niente poteva lenirlo infatti. Gli esseri umani vivono, gioiscono e soffrono per amore ma, nell’abisso di quella orribile maledizione, la sofferenza di Hyugarre e Tenten sembrava proprio non avere fine.

( continua )

ANGOLO DELL'AUTORE
Ho promesso di portare a termine questa e le altre storie in corso, dunque devo darmi da fare. Abbiate pazienza e conoscerete il seguito... Ma attenzione, non scommettete in anticipo sul come andrà a finire solo "perché conoscete o avete già visto il film", potreste ritrovarvi davanti qualche sorpresa! ^__^ Un caro saluto e un ringraziamento a:

- JennyChibiChan
- Good Old Charlie Brown
- dubious3
- Lisey91
- tenny_93
- Giluna
- Vaius
- Hikari_Uchiha
-  LittleFawn
- Nebula216
- pinkpunk
- NemoTheNameless
- devilrose1982
- bimba innamorata
- H o l l y
- Smirne

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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