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Autore: Alex Simon    25/11/2011    4 recensioni
[Era una notte gelida e il leggero vento invernale staccava le ultime foglie dagli alberi ormai nudi e senz'anima, il cielo diventato scuro prima del solito non lasciava intravedere nemmeno una stella tra quella coltre di nubi che preannunciava un bel temporale.];[-Ma che razza...- Borbottò Havoc mentre Fury riprendeva a battere i denti più forte di prima, appena la luna venne in loro soccorso illuminando quella figura nebbiosa.
Qualcosa di impossibile, inquietante... tanto che rimasero di sasso entrambi a balbettare in preda alla confusione: Due stivali neri, pantaloni di pelle aderenti, una maglietta bianca che superava di poco la vita dove arrivavano i capelli biondi sciolti, una giacca di pelle e due occhi dorati che in altre circostanze gli sarebbero stati familiari, ma ora erano diversi, taglienti, crudeli, selvaggi... non una parola usciva da quelle labbra bianche e perfette come quelle del cadavere che dovrebbe essere.
-E-Edward... kun?-]. n.b: non lasciatevi ingannare dall'into ^^ la fic non è proprio drammatica e tutte queste cose qui xD avrà anche i suoi momenti comici :) Buona Lettura!
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’aria notturna attorno a loro era gelida, il cielo tuttavia mostrava la sua immensità sopra le loro teste, una miriade di stelle e un immensa luna piena facevano da sfondo a quel magico momento.

Il Colonnello Mustang lasciò il corpo all’apparenza fragile di Edward Elric che gli sorrise dopo avergli promesso che non sarebbe più sparito, quella promessa che forse non avrebbe potuto mantenere ma ora come ora non voleva smontare la felicità dell’altro, non se la sentiva di distruggere i suoi sogni.

-Che facciamo con lui…?-

Il moro indicò il ragazzo ancora steso a terra, ma Edward non fece nemmeno in tempo a girarsi che subito sparì alla velocità della luce, senza lasciare traccia.

Non voleva nemmeno corrergli dietro, sarebbe stato solo tempo sprecato, in fondo nemmeno gli piaceva la sua asfissiante compagnia e non ci teneva certo ad approfittarne.

-Lasciamolo andare, ci penserò dopo-

Non era sicuramente scappato con la coda tra le gambe, si sarebbe fatto nuovamente vivo, se non con lui, con il Taisa… ormai non era un segreto la sua gelosia nei confronti di ogni umano gli stesse a canto, soprattutto verso il suo ex superiore.

-Sai chi è?-

-Taisa ci sono un bel po’ di cose che devo spiegarle… ma ora dobbiamo allontanarci-

Specchiandosi in quei bellissimi occhi dorati ebbe tutte le certezze di cui aveva bisogno, per niente al mondo avrebbe perduto ancora quel ragazzo, per nulla al mondo voleva rivivere ciò che aveva passato quel fatidico giorno quando gli era stato detto che il Fullmetal era stato gravemente ferito in battaglia e aveva perso i sensi tra le braccia di suo fratello, spegnendosi del tutto.

Era arrivato troppo tardi, per allontanare l’homunculus che in seguito era fuggito come un codardo ma soddisfatto di ciò che aveva fatto.

Lo avevano portato in ospedale urgentemente, quasi completamente coperto di sangue, che era stato fermato con della stoffa per fermare l’emorragia ma non era stato sufficiente… il medico aveva fatto tutto ciò che era in suo potere ma Edward non riprendeva conoscenza e quando uscì dalla sala operatoria per dare la notizia ai suoi amici che erano arrivati da ogni dove per stargli vicino, nel cuore di tutti si creò una voragine profonda come un buco nero.

Edward Elric, il ragazzo testardo, impulsivo, a volte rumoroso ma con un grandissimo cuore, spirito d’amicizia e altruismo era morto… non sembrava possibile, nessuno voleva credere che una cosa simile fosse vera.

Lui che doveva restare al fianco del suo fratellino per sempre, che aveva dato ogni cosa per riaverlo con sé… e che ancora, per l’ultima volta, aveva dato tutto per lui, ma la sua vita sembrava davvero un prezzo troppo alto.

FlashBack.

C’era molta polvere intorno a loro, che man mano si alzava mentre la battaglia andava avanti: Era un testa a testa, Edward e Alphonse contro l’homunculus Envy, furioso più che mai per la morte di Lust e ben intenzionato a vendicarla.

Aveva preso in ostaggio Winry per condurli in una trappola e sperava nell’arrivo di Mustang, così la sua vendetta sarebbe stata completa… anche se accecato dalla furia aveva dimenticato il ruolo dei fratelli nel piano del Padre.

Repentinamente si lanciò contro il minore dei due, il braccio trasformato in una lama affilata ma qualcosa andò storto poiché il bersaglio cambiò e non per sua volontà, ma perché si era volontariamente messo in mezzo prendendosi il colpo.

Aveva trafitto Acciaio, quell’idiota che eroicamente e prontamente si sacrificava come un martire a suo dire, ci rimase sconvolto e solo allora mise a fuoco la situazione ritirando la lama con la bocca spalancata: Il suo intento era togliere di mezzo Alphonse Elric che aveva protetto il Tenente Hawkeye quel giorno, facendo perdere tempo a Lust con i suoi discorsi inutili, non voleva ferire Edward, contro di lui non aveva nulla se non la normale antipatia che si portavano i nemici.

-NII-SAN!!!- Aveva gridato il minore prendendo il corpo del fratello tra le braccia quando stava per cadere.

Winry che assisteva alla battaglia in disparte, spalancò gli occhi che subito si inondarono di lacrime, voleva strillare, le gambe si facevano molli ma trovò la forza di correre dai due e finalmente lasciarsi cadere a terra affianco al corpo tremante del biondo che per un breve istante sputò sangue scarlatto.

-Edward… fammi vedere Al spostati!-

Voleva aiutarlo, non poteva aspettare e sentirsi impotente, aspettare che la morte sopraggiungesse senza che lei avesse fatto qualcosa.

Vide l’emorragia che buttava sangue su sangue spaventosamente e immediatamente strappando il cappotto rosso di Ed la fermò facendo un nodo stretto che tuttavia non sarebbe durato.

-Nii-san non chiudere gli occhi…-

Vedeva le mani tremanti di Alphonse cosparse di sangue, il colorito di Edward diventava lentamente cadaverico, quasi cianotico e i capelli biondi come il sole che perdevano forza e volume, stava morendo eppure sorrideva.

-Al… stai bene-

-Zitto idiota non dovevi metterti in mezzo per me! Adesso risparmia le forze, perché ti portiamo via e guarirai, non ti azzardare a morire!-

Tuttavia inconsciamente il più grande socchiudeva gli occhi come se un’immensa stanchezza si stesse appropriando del suo corpo, non aveva la forza di restare sveglio e chiudere gli occhi e abbandonarsi a quel buio totalizzante sembrava piacevole, il suo cervello si sarebbe spento lasciandolo riposare, i muscoli non facevano più male e non sentiva nemmeno più il dolore della ferita, tutto si stava spegnendo: I suoni, le voci, le sensazioni sulla pelle, ogni parte del suo corpo lo stava abbandonando.

L’ultima ad andare via fu la vista quando chiuse gli occhi troppo stanco per lottare ancora.

-Ed!- Winry lo chiamò più e più volte ma non riceveva alcun segno –Ed! Edward apri gli occhi! Guardami!-

Arrivò di corsa il Colonnello accaldato e affaticato, quando vide Envy schioccò le dita senza pensarci due volte concentrando le fiamme e il calore esclusivamente su di lui, avvertito da un gruppo di militari che risiedeva lì vicino dell’accaduto, si era precipitato ma non era stato informato che la situazione era così grave.

Quando le fiamme si diradarono per sua distrazione l’homunculus riuscì a scappare, guardava soltanto i tre ragazzi ma soprattutto Acciaio.

-Fullmetal!-

Gridò avvicinandosi, sentì la sua pelle gelida, vide la ferita e i suoi occhi chiusi… no, non poteva morire in quel modo, assolutamente, non a diciassette anni con tutta una vita ancora davanti!

-Fullmetal rispondimi! Guardami! Sono qui…- Sentiva gli occhi pizzicare ma non era questo il momento, doveva agire e anche in fretta prima che fosse troppo tardi per salvarlo, lo issò a sedere per prenderlo in braccio, era morbido ma freddo, i muscoli non esercitavano alcuna pressione e questo era male.

-Andiamo!-

Fortunatamente la sua macchina non era molto distante, corsero all’ospedale benedicendo la strada deserta che gli permise di arrivare presto e il medico che appena li vide li fece subito entrare in sala operatoria, ma nessuno aveva il coraggio di assistere così aspettarono fuori sperando per il meglio…

Nel frattempo arrivarono anche i suoi sottoposti: Havoc, Hawkeye, Fallman, Fury, Breda e anche il Maggiore Armstrong e la maestra Izumi che si trovava in città e aveva pensato di andare a trovarli, ma nessuno aveva mai solo osato pensare ad una cosa simile.

-Come è successo Alphonse?- Chiese molto irritata la maestra parlando in disparte con il più giovane che si stava torturando il cervello con chissà quale ipotesi di colpa, ma potevano benissimo sentire tutti.

-Si è messo davanti… Envy voleva colpire me, lui non c’entrava niente-

-Edward Elric…- Mugugnava il Maggiore in un angolo, elogiando ancora una volta il suo grande cuore e spirito di sacrificio.

-Non morirà, non può morire…- Sussurrava Havoc accigliato e frustrato.

-Edward-kun… sii forte…- Aggiunse Fury.

Ma il Colonnello Mustang, Alphonse e Winry, che avevano visto in che condizioni era speravano solo in un miracolo.

-Sono sempre l’anello debole maestra…- Alphonse teneva i denti stretti mentre parlava cercando di non piangere –Tanti anni fa sacrificò i suoi arti per riportarmi qui, ha sacrificato anche l’alchimia per restituirmi un corpo, si è sempre caricato di tutte le colpe ed ora ha sacrificato persino la sua vita per proteggere la mia-

-Non dire questo Alphonse… sai che ti ama più di qualsiasi altra cosa, sei sempre stato il suo primo pensiero-

-L’aveva promesso alla zia Trisha …- Gli ricordò Winry in un flebile sussurro, anche gli altri capirono di cosa stesse parlando.

Edward aveva promesso a sua madre di prendersi sempre cura del fratellino, lui che era l’uomo di casa, il primogenito.

Dopo quasi un’ora di ansia e tensione, il dottore uscì dalla sala e subito venne circondato dai militari, visibilmente preoccupati ed impazienti.

-Ho fatto tutto il possibile… ma non ce l’ha fatta, mi dispiace-

Furono parole durissime, un colpo inferto a sangue freddo sul cuore.

Non volevano crederci, lui non poteva essere morto, dopo tutto ciò che aveva fatto, le esperienze e le avventure vissute, non poteva finire così, era ingiusto.

Fineflashback.

Ed ora era davanti a lui, di nuovo come in un sogno ad occhi aperti.

Raramente veniva concessa una seconda possibilità, lui ce l’aveva e non l’avrebbe certo sprecata, questa volta non lo avrebbe lasciato solo, lo avrebbe protetto.

Non sarebbe sparito ancora… non di nuovo.

[Angolino Autrice]

Salve bella genteeee ;) eccomi qua tornata dopo il guasto al mio stupido pc ** 

Finalmente riesco ad aggiornare qualcosa! ^_^

Questo capitolo è davvero tanto triste ç___ç ma è stato più che altro un capitolo di passaggio, un approfondimento se così si può definire per farvi capire le emozioni struggenti che hanno provato i nostri amati eroi alla notizia della morte di Ed, e cosa possono provare ora nel riaverlo vicino. 

Tuttavia durerà questa condizione? O verranno ancora separati? 

Cercherò di rispondere a tutte le domande nel prossimo capitolo ^_^

Per ora ringrazio infinitamente chi mi ha recensita lo scorso chap:

MXI
Chiby Rie_chan

E anche chi segue, preferisce, ricorda o solo legge.

:) Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, anche se molto triste... al prossimo ci sarà anche la reazione di Heiderich v.v vedrò di renderlo emozionante *-*
Vi lascio gente, bacione grande a tuttiiiiii <3

 
  
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