INNAMORATA DUE VOLTE

   Il giorno dopo al lavoro ero diventata completamente fredda con Riccardo, dopo essermi sfogata improvvisamente ed essere stata presa da Riccardo come una pazza per la mia arrabbiatura istantanea (così la chiamo) ero a posto.
Dovevo togliermelo dalla testa e diventare fredda era il primo passo.
Il secondo era rivolgergli la parola solo ed esclusivamente per parlargli di lavoro.
Presi il carrello con tutti i vari tipi di cibarie per poi passare tra la gente a venderle.
Mi cadde un pacchetto di patatine.
Riccardo mi aiutò a raccoglierlo e lo ringraziai.
Mi guardò male.
Poco dopo finii di fare il “giretto” con il carrello e lo misi al posto.
Riccardo si avvicinò a me da dietro.
-Fuori dal lavoro mi spieghi perché mi eviti ok? Manca poco…
-Pff… Io non ti devo spiegare proprio un bel niente.
-Vedremo…
Tra un po’ finivano i nostri turni e già mi sentivo mancare l’aria.
Io non potevo essere così stupida da innamorarmi un'altra volta di lui! Io lo odiavo! Non potevo amarlo e dovevo cercare di non commettere questo errore due volte.
Dopo mezz’ora eravamo di nuovo fuori dall’aeroporto.
Lui camminava dietro di me.
Iniziai a correre come se lui fosse un stalker e feci una storta cadendo a terra.
Maledettissimi tacchi! Li odiavo insieme a Riccardo!
Riccardo mi aiutò ad alzarmi, mi prese in braccio e mi portò fino all’uscita.
Era venuto Jess a prendermi.
-Elisa! Cosa è successo?
-Niente una piccola storta…-. Risposi mentre Riccardo mi metteva giù.
-Oh… Ciao Riccardo…-. Lo guardò con aria di sfida.
-Jess da quanto tempo…
-Eh già, Elisa mi aveva detto che lavorava con te, ma ti vedo più… Come dire? Gentile?
-Ho capito benissimo-. Parlavano come due persone normali ma a giudicare dagli sguardi sembravano prendersi a parolacce.
-Che fai tu di bello nella vita?-. Gli chiese Riccardo come per dire “vediamo chi di noi due è più in gamba”.
-Studio giurisprudenza-. Rispose lui per dire “Eh beh? Io mi sto laureando e tu che hai intenzione di fare?”
-Ah…-. Commentò Riccardo spiazzato.
-Vuoi venire a cena da me stasera? Sai io, Elisa, Erica ed Antonio abbiamo organizzato una cena per stasera e se vuoi venire…-. Cazzo no Jess!!
Guardai Riccardo molto male.
-Certo!!! accetto volentieri! A giudicare lo sguardo di Elisa è molto felice…-. Rise.
-Ti spacco la faccia-. Dissi a bassa voce.
 
Eravamo là, seduti a tavola.
Riccardo continuava a fare una sfida di sguardi con Jess, certo che aveva proprio dei bei occhi, come quando eravamo alle superiori, stupendi occhi verdi che mi… Basta!!
Mi alzai.
-Io vado a casa, ho mal di testa.
-Aspetta!!!-.Mi bloccò Jess :-Non ti faccio andare a casa da sola, vengo con te.
-Non c’è bisogno, veramente, io abito qua vicino ricordi?
-Si ma…
Uscii da casa sua.
Ero nella strada a camminare e sentivo freddo anche con il giubbotto.
All’improvviso sentii caldo.
Qualcosa, o meglio qualcuno, mi stava avvolgendo nelle sue braccia.
Chiusi gli occhi sperando che non fosse chi stavo pensando.
Mi baciò.
Un bacio vero.
Un bellissimo bacio.
Finì il bacio e tenni ancora gli occhi chiusi continuando a sperare.
-Jess?
Silenzio.
-…Jess?-. Ripetei senza aprire gli occhi.
Silenzio.
-Sbagliato-. La voce di Riccardo.
Aprii gli occhi e iniziai a correre verso casa chiudendo la porta.
-Io non posso innamorarmi di nuovo!!!! Ti odio! No-non posso amarti!
 

Anonima G