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Autore: LUNATICGIRL82    25/11/2011    1 recensioni
Monica, una ragazza di 31 anni, costretta a vendere il suo corpo per pagare un grosso debito lasciatole dai genitori ea avivere una vita che non le appartiene, che odia, un incontro con l amore piu importante della sua vita, forse l aiutera' ad uscire dal tunnel in cui sta per entrare, oppure quest incontro dopo 4 anni peggiorera' solo le cose?
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dall'altra parte della citta'...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Erano le sette e mezza del mattino, Monica si era svegliata tra le lenzuola bianche di seta della camera
 
d albergo a 5 stelle in cui l aveva portata  Kevin, avevano passato la notte la, tra bottiglie di
 
champagne e fragole con panna, ma lei non aveva beveuto, lei era astemia, in piu tutto quel lusso le
 
faceva schifo, non aveva mai sopportato la gente ricca e prepotente, convinta di poter ottenere cio che
 
voleva buttandoti in faccia i suoi soldi. Si trovava in bagno di fronte lo specchio, si era appena fatta una
 
doccia, ora toccava vestirsi truccarsi e lasciarsi dietro i ricordi di una notte trasgressiva passata con uno
 
sconosciuto solo per soldi, solo per quei fottutissimi soldi!Si guardava, non si riconosceva piu, quei capelli
 
cosi lunghi, morbidi, quegli occhi ben truccati, quelle labbra carnose messe in evidenza per gli altri, non
 
era mai stata quella la vera Monica.
A shannon piaceva  l altra Monica, quella vera,  per la sua genuinita', per la sua
 
semplicita', nel vestirsi, nel parlare, nei modi di fare e di atteggiarsi, lei era bella, veramente bella, poteva
 
permettersi di andare in giro come se fosse la top model piu famosa del mondo, e sapeva di esserlo,
 
sapeva che ovunque andava tutti si giravano a guardarla, ma a lei non importava anzi le dava fastidio,
 
madre natura era stata buona con lei, che colpa ne aveva?A lei interessava essere la piu bella, la piu
 
desiderata, solo da shan. Ma ora lui non c'era e fingere di essere qualcun altro era difficile, ma  c'era
 
abituata, quella era la sua vita, anche se non sapeva per quanto ancora lo sarebbe stata .
Il suo obiettivo era quello di estinguere il debito, facendo due conti in un anno ci sarebbe riuscita, ma avrebbe dovuto lavorare
 
intensamente. Si morse un labbro, aveva dei segni sul collo, e sui polsi, l uomo quella notte non era stato
 
proprio gentile con lei. Prese i vestiti e se li mise, cosi insieme alle scarpe. torno' in stanza e lo vide
 
sveglio, si fermo'un attimo, lui le sorrise e le fece cenno di sedersi accanto battendo la mano sul
 
materasso. "devo andare..."rispose  evitando il suo sguardo e raccogliendo il resto delle sue cose che era
 
sparso sul pavimento, inginocchiandosi prese gli orecchini, e poi la borsa che era vicina al letto, quando
 
improvvisamente vide l uomo proprio di fronte, lei alzo' la testa e  degluti'.."sei stata fantastica stanotte,
 
non vedo l ora di rivederti..", esclamo' l uomo passandole l assegno da 1500$, Moni lo prese e lo
 
conservo' bene dentro la tasca interna della borsetta. Prima di lasciare definitivamente la stanza, controllo
 
che anche il cellulare fosse stato preso, ma frugando bene non riusci' a trovarlo.."ti manca qualcosa
 
Monica?", chiese il cliente intento a rivestirsi, "non trovo il telefono..", "intendi questo?", era sotto il
 
cuscino..."ti ci sei addormentata sopra e neanche te lo ricordavi...", sorrise sarcasticamente. Monica annui
 
seria e infastidita,"grazie...", rispose mentre l uomo le passava il cellulare. Lei lo tenne in mano tutto il
 
tempo e quando fu fuori l albergo, s senti' finalmente libera. Aveva la mattina e il pomeriggio liberi prima
 
di tornare la sera al solito squallido lavoro, ora doveva andare in banca per scambiare l assegno. Assorta
 
tra mille pensieri all improvviso mentre camminava per strada senti'il cellulare squillare e vibrare, vide un
 
numero sconosciuto e non rispose, non lo faceva mai, ma era Shannon che provava a chiamarla,
 
nascondendosi, perche aveva ancora lo stesso numero, e se Monica se lo fosse ricordata sicuramente non
 
avrebbe accettato . "Cazzo Monica rispondi!", disse Shan sbuffando al fianco del fratello..
"Monica?chi e' una nuova ragazza che ti sei portato a letto?", chiese curioso Jared.
Shan lo fulmino' con lo sguardo, "no, non ci crederai mai, ma ieri sera al ristorante ho incontrato Monica,
 
la mia Monica..", "dici sul serio?Monica!la nostra monica vorrai dire..oddio quanto tempo, e come sta?mi
 
e'mancata molto in passato mi piacerebbe rivederla..". Jay aveva legato molto con lei, erano come un
 
fratello e una sorella, la adorava, perche le poteva parlare di tutto, senza essere giudicato, lei l ascoltava e
 
stava zitta, per poi dargli dei piccoli consigli, in piu era stata l unica a stare accanto al fratello per amore,
 
non per fama o soldi, no, lei avrebbe dato la vita per Shan, ma quest ultimo la deluse molto e lui non fu
 
mai perdonato
"Lei ti ha vista?vi siete parlati?raccontami tutto!", ordino Jared al fratello.
Shannon per quanto potesse fidarsi di lui, non voleva raccontargli niente di quello che aveva visto la sera
 
precedente, di dove lavorasse la ragazza, dell incontro con Kevin, della chiacchierata..Penso bene di
 
tenersi la cosa per se.."ci siamo incontrati al ristorante, abbiamo parlato poco perche lei stava per andare
 
ed era in compagnia..", disse abbassando lo sguardo muovendo le mani nervosamente.."compagnia
 
maschile shan?", "si...ma non penso stesse insieme a quello o almeno credo..", "o almeno speri.."rispose Jared.
Erano gia le nove passate e il batterista non poteva stare con le mani in mano ad aspettare, cosa poi?se
 
voleva rivederla doveva darsi una mossa e andare sotto casa sua, si! "jay devo uscire, non so quando
 
torno, ci sentiamo piu tardi..", gli disse al fratello dandogli una pacca sulla spalla. Jared lo guardo' stranito
 
ma non disse niente, sorrise e annui, si fidava, quella era la sua vita e doveva viverla come meglio potesse
 
fare.
Shannon guido'per circa mezzora alla ricerca della residenza di Monica col biglietto in mano, nervoso, il
 
cuore gli batteva a mille, stava facendo tanta strada solo per poterle parlare, sperava che lei fosse la, e si lo
 
era.
Parcheggio la macchina poco lontano, e poi camminando'a piedi raggiunse il piccolo palazzo. C erano due
 
piani, compreso il piano terra con un piccolo giardino. Controllo'tra i cognomi, e c'era il suo, era indeciso
 
se suonare o aspettarla tipo stalker seduto da qualche parte. Nell indecisione preferi trovarsi un posto
 
tranquillo dove potesse avere la visuale libera sull entrata, cosi se l avesse vista le sarebbe andato
 
incontro. Si guardo' intorno, dando le spalle al portone, qualcuno stava aprendolo per uscire, sara' stato il
 
sesto senso, ma lui chuise gli occhi, e il cuore gli salto' in gola, era proprio Monica... Rimase di schiena per
 
qualche secondo, lei che stava portando fuori la spazzatura lo riconobbe quasi subito, la triad sotto l
 
orecchio, la conosceva bene, tutte le volte che voleva sedurlo la toccava con la punta della lingua
 
percorrendola tutta, lo faceva impazzire. Quella triad era il suo orgoglio e la sua vita, il significato che
 
rappresentava per lui, la cosa piu importante, la musica, i sacrifici, la band, tutto era racchiuso in quel piccolo disegno marchiato a vita sulla sua pelle.
Fu shan a voltarsi e la vide li, ferma con gli occhi sgranati su di lui, incredula, le braccia lungo i fianchi, il
 
sacco della spazzatura le cadde sul piede, solo allora Moni distolse lo sguardo dall uomo. Si chino' per
 
raccoglierlo per poi rialzarsi ed evitarlo, ma incontro' di nuovo i suoi occhi da felino,  incontrollabili su di
 
lei, dolci, languidi, desiderosi, sensuali, la sua luce, quanto le erano mancati? Se fosse stata la vecchia
 
Monica avrebbe ceduto e abbassato lo sguardo, ma lei ora era diversa, riusci' a sostenerlo passandogli
 
accanto come se non esistesse..."monica..", le sussurro' all orecchio, lei fu colta da un brivido  improvviso,
 
di quelli che non sentiva da tant tempo, no, perche solo lui riusciva a farla volare cosi in alto da perdere il
 
contatto con la realta.
Di scatto si volto' per affrontarlo ancora una volta, "chi ti ha detto dove abito?", chiese con le lacrime agli
 
occhi stringendo i denti. Shan noto' la sua espressione nel volto ed era piu che sicuro che in quel
 
momento Monica non era contenta di vederlo. "non importa, dobbiamo parlare..", le disse sicuro
 
afferrandole un polso delicatamente in modo che lei potesse guardarlo negli occhi..Lei abbasso' lo
 
sguardo, quel gesto cosi intimo l aveva spiazzata, non si erano lasciati con toni dolci e parole d amore  l ultima
 
volta.."non ne sento il bisogno di parlarti shannon, perfavore vai via..", gli rispose sperando che l uomo
 
riuscisse a capirla. Lui che l aveva abbandonata cosi, da un giorno all altro per paura di amarla troppo, per
 
paura che il suo sentimento verso la donna prendesse il  sopravvento su tutto, soprattutto sulla sua
 
musica, sulla band, no questo non poteva succedere..."so a cosa stai pensando, ma non  devi pensare al
 
passato, siamo qui , voglio sapere cosa nascondi, cosa succede nella tua vita, ti prego saliamo su da te,
 
non sono stupido ti conosco e tu stai soffrendo, lasciati aiutare..", "aiutami a dimenticarti shan", questo e'
 
quello che avrebbe voluto confessargli. Il mascara nero colava sotto i  suoi occhi lucidi, rendendoli ancora
 
piu belli,  sinceri, ma tristi allo stesso momento..Monica fece un passo indietro muovendo la tsta a destra
 
e a sinistra.."no, ti prego io in ginocchio, vattene non  peggiorare le cose", poso'una mano su quella del
 
batterista che teneva ancora il suo polso provando a staccarla e ci riusci', solo che shannon d impulso la
 
tiro' a se e l avvolse tra le sue braccia. La donna chiuse gli occhi, non avrebbe voluto cedere, ma le era mancato quel momento, quando arrivava lui, la sua vita si frantumava in mille pezzi quando l abbracciava le si freddava la pelle, i suoi baci le dicevano che avrebbe corso  intorno alle stelle,
quando il suo corpo la raggiungeva toccandola non c era piu via di fuga ne rimedio, e lei lo sapeva che rivivere tutte quelle l avrebbero fatta morire ancora una volta nei giorni seguenti.
Shannon la teneva stretta a se, la sua mano sulla sua nuca, la sua nuca tra l incavo del suo collo, un braccio intorno alla vita di Monica,"ti
 
prego lasciami andare, ti prego..",  gli  disse con voce strozzata dal pianto, L uomo l avvicino' ancora di
 
piu a se.."non voglio farti soffrire questa volta, sono qui per te, per aiutarti...ti supplico, non  lo capisci che
 
fai stare male pure me?", rispose ora allontanandosi. Anche lui in quei pochi istanti aveva rivissuto quei
 
momenti trascorsi insieme a lei, momenti d'amore, momenti sinceri, momenti di fragilita' e di insicurezza,
 
delusione, gelosia, passione sfrenata, si perche Monica per Shannon era tutto questo, un uragano
 
indomabile, incontrollabile che solo uno come lui poteva gestire. Col dorso della mano la donna cerco' di
 
asciugare le lacrime che le proibivano di vedere davanti a se, degluti nel vedere il batterista quasi nelle
 
sue stesse condizioni.."perche?a che scopo?dopo che ti avro'raccontato tutto cosa cambiera'?sai cosa?un
 
bel niente!tu farai la tua parte, mi consolerai, mi darei un consiglio forse e poi te ne andrai..", gli
 
confesso'apertamente senza peli sulla lingua, si perche quello era cio che pensava veramente, era cio che
 
il suo cuore sentiva dentro e doveva esternarlo. Shannon fece un passo in avanti insicuro, "sei ancora
 
innamorata di me Monica?", perche quella domanda?LA donna lo guardo' stranita, cosa c'entrava?"no
 
perche se e' cosi sappi che lo stesso e' per me!". Quelle parole la colpirono nell anima, come un coltello
 
inaspettato sulla tua schiena, non avrebbe mai pensato che fosse cosi, ci sperava, ci aveva sperato negli
 
anni che forse un giorno lui sarebbe tornato a cercarla, ma il  tempo le aveva dimostrato che non fu cosi.
 
Allora se non  fosse stato per quell incontro al ristorante non  sarebbe cambiato niente?Stava
 
cominciando a piovere improvvisamente e  nuvoloni grigi apparsero in cielo, scatenando una serie di
 
fulmini e Monica penso' bene di rimandere a un altra volta la conversazione. Convinta piu che mai, si
 
avvicino' a shannon con aria seria.."se hai intenzione di rovinarmi la vita un'altra volta domani pomeriggio
 
non ti fare vedere al parco seduto sulla nostra panchina preferita..", l'uomo annui, rimanendo con la bocca
 
semichiusa, non si aspettava una reazione del genere. Era stata chiara lei, ma Shannon sapeva cio che
 
faceva, e sarebbe andato li come aveva deciso lei...
  
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