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Autore: _IlaLion    25/11/2011    2 recensioni
“Sei pronta signora Horan a vivere tutta la vita al mio fianco?”
“Si e tu signor Horan? Sei pronto a sopportarmi per tutta la vita?”
“Con vero piacere.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                  E bastava respirare, solo respirare un po’.
Era un giorno come un altro ed ero a vagabondare per le strade di quella città così grande ormai coperta di neve.
Era da quasi un mese che ero lì e ancora non mi ero abituata a tutto quel caos, a quelle luci sempre accese e quei palazzi alti che
ormai facevano parte della quotidianità. Ero immersa nella meraviglia di quelle vetrine illuminate quando notai una biblioteca.
Decisi di andare a curiosare un po’ ,in più cercavo un luogo dove potermi riparare al caldo,lontana da quella bufera di neve e vento
che con l’avanzare del tempo aumentava sempre più. Entrai e per mia fortuna all’interno c’erano i termosifoni accesi al massimo.
Quel calore riuscì poco a poco a cacciar via il freddo che mi era arrivato fin dentro le ossa. Era un ambiente accogliente.
Mi girai intorno per cercare la persona che lavorava all’interno della biblioteca. Vidi un signore vicino ad uno dei tanti scaffali pieni di libri e mi avvicinai.

“Mi scusi, lei lavora qui?”
“Si. Le serve aiuto signorina?”
“Oh grazie. Mi potrebbe dire dove si trova il reparto dedicato ai
libri usciti negl’ultimi anni che trattano di temi fantasy?”

“Allora li vede quei tavoli sulla sinistra?”
“Si.”
“In corrispondenza del terzultimo tavolo c’è il reparto che cerca.
Se ci fossero problemi io sono qui a sua completa disposizione.”

“Grazie per l’aiuto.”
“Ma si figuri, sono qui apposta per questo.”
Mi avviai a passo svelto. Avevo una voglia matta di leggere qualsiasi storia
che non c’entrasse niente con il mondo moderno, che mi accompagnasse in tutt’altro posto.

Ero così presa nei miei pensieri che non mi accorsi che qualcuno m’intralciò la strada facendomi cadere a terra.
“Oddio che male.” Mugugnai.
“Ehi scusami non ti avevo proprio visto ero talmente preso nei miei pensieri che..”
“Potresti aiutarmi ad alzare invece che continuare a parlare?”
“Oh si certo..”
Mi porse una mano e mi aiutò ad alzarmi. Aveva una mano grande e calda rispetto alla mia.
Rabbrividii a quel contatto.

“Scusa per essere stata scortese. Non sono sempre così.”
“Non ti preoccupare.” Mi sorrise. Un sorriso dolcissimo, un sorriso così dolce e sincero che non l’avevo mai visto in vita mia.
“Scusa ma io adesso devo andare. Piacere di averti conosciuta ..?”
“ Violette..” sussurrai.
“Piacere di averti conosciuta Violette” Un altro sorriso, un altro colpo al cuore, un altro brivido mi scense lungo la schiena.
“Piacere mio.” Sorrisi di rimando. 
Si allontanò senza nemmeno dirmi come si chiamava.
Dall’ora ogni giorno andavo in quella biblioteca, alla stessa ora e restavo lì ad ammirarlo mentre leggeva ed
ogni volta che lui alzava il viso dal libro, io puntualmente facevo finta di leggere. Non avevo il coraggio
di avvicinarmi a parlargli e quindi me ne restavo in un angolino ad ammirare i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri
che scorrevano tra le righe di chissà quale libro, quelle labbra rosee che delle volte si aprivano in sorrisi stupendi,
quelle mani così grandi e calde che mantenevano il suo viso. L’avrebbero potuto scambiare per un modello per la sua bellezza.

Per me era un angelo sceso dal cielo. Ogni giorno dopo una decina di minuti che lui se ne andava, me ne andavo anche io.
Erano passati 7 mesi, quasi 8 e in quella giornata d’estate decisi che dovevo parlargli. Entrai come sempre in biblioteca,
salutai il signor Stevens e andai ad accomodarmi al mio solito posto in compagnia di un libro.
Notai che dove di solito si sedeva lui non c’era e nemmeno negl’altri posti c’era. Pensai che avesse fatto tardi ma non arrivò,
così nemmeno nei giorni e nei mesi a seguire. Le mie speranze di rivederlo erano andate a puttane e come ogni sera tornavo
a casa sempre più delusa. Era il 9 Ottobre del 2010 quando per caso, girando per i canali della televisione lo vidi.

“Ecco a voi i One Direction con Viva La Vida!”
Era bellissimo come al solito solo con i capelli più corti,ma era ugualmente bellissimo ai miei occhi. Il mio cuore perse un colpo.
Ne perse un altro quando cominciò a cantare e ne perse un altro ancora quando gli fecero un primo piano.
Iniziai a piangere cosa che non avevo fatto in tutto il tempo che non l’avevo visto. Forse il dolore ora era troppo da sopportare,
soprattutto sapendo che lui ora lontano da me. Scoprii finalmente come si chiamava..Niall.. Quel nome ormai mi rimbombava in testa.
Iniziai a seguirli. Ad ogni loro esibizione il mio cuore scoppiava di gioia e tristezza allo stesso tempo. Iniziavo ad amare anche gl’altri oltre lui.
Erano bravissimi, oh se lo erano. Avevo una voglia matta di sentirlo tanto che gli scrissi una lettera. Molte volte prendevo un foglio
e iniziavo a scrivere ma niente riusciva a soddisfarmi e quindi prendevo il foglio, lo accartocciavo e lo buttavo nel cestino.
Ormai il cestino era pieno zeppo tanto che alcuni fogli erano caduti a terra. Per fortuna mi uscì qualcosa che faceva meno schifo del resto.

 *Ciao Biondo,
o dovrei chiamarti Niall? Finalmente ho scoperto come ti chiami. È da parecchio che non ci si vede eh? Vabbè non ricorderai
nemmeno chi sono. Sai mi manca vederti. Vedere i tuoi occhi come il cielo, le tue labbra perfette, le tue mani grandi
e calde,i tuoi capelli biondi.. Potrei continuare in eterno con queste cose. Lo so ormai tutte ti dicono che sei bellissimo,
perfetto e che non dovrai mai cambiare per nessuna ragione al mondo. Beh..aggiungi pure me alla lista =)

Sai è dalla prima volta che ti ho visto in quella biblioteca che non sono riuscita a toglierti gl’occhi di dosso, ma avevo paura.
Paura di non esserti simpatica, di non piacerti e quindi invece di rivolgerti la parola, mi mettevo seduta a qualche tavolo distante da te.
Mentre tu eri intento a leggere i libri di chissà quale genere e autore, io ero li a guardarti e a perdermi in ogni tuo particolare.
Ormai conosco a memoria ogni neo, ogni tua espressione.

Strano vero?
Una persona che nemmeno conosci ti confessa tutte cose sdolcinate mentre te.. Oh basta! Non ho voglia di deprimerti
o di scocciarti ancora con queste mie problematiche amorose (?), sempre se si possano chiamare così..

Dai ti lascio in pace.
Ti voglio bene,
Tua V. <3
P.S.= Se per non so quale miracolo vorrai rispondere a questa lettera inutile,
manda la tua lettera alla biblioteca dove andavi sempre a leggere.*

Ormai quella lettera era la mia ultima speranza. La mattina seguente, prima di andare a scuola,
misi la lettera nella busta delle lettere. Passavano i giorni e ancora niente di niente. A cosa serviva andare
in biblioteca per aspettare quella cazzo di lettera che non arriverà mai?

“Salve signor Stevens posso darle una mano? Sa non ho niente da fare oggi.”
“Certo piccola. Allora vai a riordinare la mia postazione e posa i libri che ci sono sopra.”
“Signor-sì Signore” risi.
Corsi e andai a riordinare. C’era un caos totale tanto che mi misi le mani nei capelli per tutte le cartacce che c’erano.
‘Rimbocchiamoci le maniche’ pensai.
 Buttai tutte le cartacce che c’erano in giro, spolverai e mentre stavo
per posare i libri cadde per terra qualcosa. Riposai i libri e presi ciò che era caduto per terra. Era una lettera con scritto: Per la mia V <3.
Rimasi basita a vedere quella lettera tanto che corsi dal signor Stevens a chiedere spiegazioni
e lui mi rispose che gli era arrivata una settimana fa ma che dopo alcuni giorni non riusciva a trovarla più
e in fine si era del tutto dimenticato. Chiesi scusa e andai a sedermi dove di solito si sedeva lui. Mi tremavano le mani
tanto che non riuscivo ad aprire la lettera.
‘Ehy Violette ma cosa ti prende? Dai che sarà mai una lettera? Al massimo ti dirà che non ti conosce.’ Pensai.
Era proprio quello il punto. Non volevo continuare a star male per lui ma se non aprivo quella lettera non l’avrei
saputo mai no? Molto lentamente aprii la busta e feci uscire il foglio. Sembrava che avesse scritto un bambino,
tanti erano le cancellature sul foglio. Respirai affondo e iniziai a leggere.

* Cara V,
 o dovrei chiamarti Violette? Scusa se durante il nostro incontro/scontro non ti ho detto nemmeno come mi chiamo.
Bhe ora lo sai ed è questo l’importante no? Sai anche a me manca vederti..Vedere i tuoi bellissimi occhi verdi, vedere
le tue labbra rosse quasi come una ciliegia, vedere le tue mani piccole e delicate,vedere i tuoi capelli mossi ricaderti sul
viso come una cascata,mi manca vedere te insomma. Non avrei mai pensato che una ragazza bella come te potesse mai
provare qualcosa per me sai..è un po’ strano per me e sinceramente, quello che mi dicono le altre persone non m’interessa
proprio, almeno che queste persone non siano importanti per me,tipo mia madre, mio fratello o te. Si,sei importante per me.
La vuoi sapere una cosa? Quando te leggevi il libro io alzavo  il viso per osservare te. Potrei dire che anche io conosco tutti i tuoi
nei e le tue espressioni alla perfezione. Vorrei rivederti sai? Peccato che io non possa raggiungerti visto il fatto che sto partecipando
ad X-Factor. Mi manca il tuo favoloso sorriso che illuminava le mie giornate. Ok ora sono io che ti scoccio con le mie problematiche
amorose (?), citando le tue parole. Non voglio più dilungarmi così aggiungo un semplice saluto.

Un Bacio,
il tuo Biondo <3*
Ero lì che non potevo credere a quello che c’era scritto. Siamo sicuri che sia io quella V?
Bhe.. a meno che non ci siano altre persone con il mio stesso nome, il mio stesso viso,
il mio stesso corpo e che Niall abbia incontrato/scontrato, cosa impossibile, dovrei essere io.
Respirai a fondo e corsi a casa per scrivere un’altra lettera a Lui. Salutai a stento i miei genitori e dopo
aver salito le scale, mi chiusi in camera mia. Presi carta e penna.

*Caro Niall,
Secondo me la persona che stai cercando non sono io. Ci sarà qualcun altro con il mio
stesso nome e le mie caratteristiche fisiche che casualmente hai scontrato/incontrato nella
stessa biblioteca dove c’ero pure io. Troppe somiglianze vero? L’ho pensato pure io ma anche
per me è strano sai.. Un ragazzo stupendo come te in tutti i sensi che per di più mi piace,
ricambia i miei sentimenti, ma dove l’ho visto mai? A parte nei miei sogni s’intende. Se potessi
scapperei da tutto e da tutti solo per raggiungerti lì a Londra, peccato che i miei non me lo
farebbero mai fare >.<”  Sarò così cordiale d’aspettare un tuo ritorno, sempre se ci sarà.

Un bacio,
Violette.*
Spedii la lettera la sera stessa. Dopo nemmeno 3 giorni arrivò la sua risposta.
*Cara Violette,
Penso proprio che sia tu la persona che cerco da una vita sai? Perché invece che parlare
solo per lettere, non cominciamo a parlare anche il cellulare e il computer. Così potremmo
vederci attraverso la webcam e sentirci con le chiamate. Non puoi capire come mi manca
la tua voce dolce e calda, come mi manca vedere il tuo viso. Se vuoi questo è il mio numero:
364 ******* se vuoi puoi chiamarmi anche ora che ti arriva la lettera.

Con affetto,
Niall.*
Da quel momento ci chiamavamo e massaggiavamo sempre. giorno e notte.
Il giorno del mio compleanno, cioè il giorno in cui loro si dovevano esibire per il loro 4 Live Show, mi chiamò.

“Ehi dolcezza”
“Ciao bellissimo”
“Volevo farti i migliori auguri in un modo diverso”
“E come scusa?”
“Se ti colleghi magari..”
“Cosa mi stai nascondendo Horan?” dico con voce inquisitoria.
“Lo vedrai babe”
“Devo aver paura per caso?”
“No”
“Ah ok allora stacco la chiamata e mi collego”
“A tra poco”
“yes”
Staccai la chiamata, in fretta e furia accesi il portatile, sistemandomi sul letto.
Avevo messo l’alimentatore al portatile per evitare che si spegnesse. Accesi Skype e mi lo contattai.

Violettexxx: Cosa c’è Horan?
xNiallx:Accendi la cam.
Violettexxx: Ok. Non ti spaventare però.
xNiallx: Non ti preoccupare non ci spaventeremo.
Violettexxx: Come non ci spaventer..
All’improvviso comparì la schermata della webcam e oltre Niall
c’erano anche gl’altri. Mi ero completamente dimenticata che avendo
la cam accesa anche il microfono era acceso e quindi mi feci scappare un: Oh Cazzo.

Tutti risero tranne io che ero diventata un peperone.
“Ok o la finite di fissarmi così o..”
“Cosa vorresti farci signorina Walker?” era sicuramente il signorino Harry ad aver parlato.
“Come sei gentile Harry, grazie per avermi ricordato che voi siete chilometri e chilometri
lontani da me.” Sbuffai e distolsi lo sguardo per un attimo.

“Scusa io non..” Louis gli diede uno schiaffo sul collo per farlo stare zitto.
“Sai parla troppo” intervenne Zayn.
“ Eh ognuno ha i propri difetti..”
“Però tu non ne hai” disse Niall.
“Non mi conosci affondo allora”
“Con quell’affondo cosa..”
Partì un altro schiaffo ad Harry ma questa volta da parte di Liam.
“Ahi..Giuro che non parlo più”
“Fai bene!” Dissero tutti insieme.
Iniziai a ridere come una scema.
“Sai che sei bellissima quando sorridi?” disse Zayn.
“Ehi Zayn, lei è solo mia” Azzardò Niall diventando rosso come un peperone.
Anchio avvampai.
“Eheh capita Zayn, sei arrivato troppo tardi” disse Liam.
Ridemmo tutti. In quel periodo ero diventata amica anche degl’altri quattro, soprattutto
con Zayn con cui ci scherzavo spesso, mentre con Harry avevo legato pochissimo e
pensare che lo reputavo uno dei più simpatici. Mha… Parlammo per parecchio tempo,
scherzando e facendo battute tutti su tutti.

“Vabbè ragazzi io devo andare e penso anche voi visto che dovete ancora vestirvi
per la serata. State certi che vi guarderò come sempre.”

“Aspetta! Ci siamo dimenticati una cosa.”
“Cosa?”
“Il nostro regalo per te!”
Feci una faccia come per dire: ‘Ma cosa state dicendo?’.
Iniziarono a cantare prima la canzoncina degli auguri poi mi allietarono con altre canzoni come
my life would suck without you e viva la vida. Avevo le lacrime agl’occhi per quello che avevano fatto per me,
addirittura anche Harry si commosse.

“Vi adoro, anche a te Harry!” Dissi sorridendo. Alla mia affermazione tutti risero compresa la sottoscritta.
“Anche io ti adoro Violette!”
 Non so per quale motivo i ragazzi mi lasciarono sola a parlare con Niall, liquidandosi in men che non si dica.
“Violette volevo dirti una cosa importante.. Non volevo scrivertela perché mi sembrava brutto e questo è
l’unico modo ‘migliore’ per farlo visto che non posso farlo faccia a faccia.”

“Cosa c’è Niall?Mi stai preoccupando..”
“Non è niente di preoccupante sciocchina. Volevo dirti che..”
“Niall muoviti tra 5 minuti siamo in diretta cazzo!” sentii la voce di Harry mentre tutti
gl’altri urlavano contro Harry. Niall Sbuffò.

“Violette scusami. Rimedierò solo che ora non posso.”
“Un Bacio Niall e buona fortuna!”
Si scollegò ed io rimasi come una scema davanti il pc.
L’avrei buttato fuori dal balcone se non mi fosse servito per parlare con la fonte dei miei sorrisi.
Lo amavo e dovevo dirglielo al più presto.

L’esibizione della serata andò magnificamente, come quelle successive.
Non parlammo più di quell’argomento di cui doveva parlarmi e ne io ero riuscita a dirgli ciò che provavo.  
Era arrivato il giorno della finale ed io, dopo aver convinto i miei, riuscii ad andare lì.
Ero arrivata la sera prima della finale in un hotel poco lontano da dove loro risiedevano.
Nella mattinata decisi di andare s bussare alla loro porta. Sapevo che in quel momento non erano impegnati
nelle prove o in quant’altro e decisi di mandare un messaggio a Niall:

-Ehi scemo vedi che dovrebbe arrivare il postino da un momento all’altro con in mano un mio pensierino per te. Kiss –
Bussai e intanto sentii urlare un vado io. Era sicuramente Niall.
“Chi è?”
“Postino” cercai di camuffare la voce.
Nel frattempo mi era arrivato un suo messaggio in cui era scritto – è arrivato, che tempismo perfetto.-
Gli risposi con un –Dai muoviti voglio sapere cosa ne pensi del mio regalino per te, spero tanto ti piaccia-
Aprì la porta guardando ancora il cellulare sorridendo. Alzò lentamente lo sguardo e man mano che saliva
faceva una faccia sempre più sbalordita. Non so come feci a non ridere. Gli sorrisi. Lui ormai era immobile.

“Bhe se non ti piace il mio regalo, mi dispiace ma non posso andare a cambiarlo.”
Non parlò, mi abbraccio strettissima a lui. Io ero con il viso poggiato sul suo petto mentre lui lo aveva
nell’incavo del mio collo.

“Dimmi che non è un sogno.”
“Mi dispiace per te ma non lo è.”
“Sei ancora più bella vista da qui sai?”
“Tu lo sei di più.”
Ci eravamo persi entrambi negl’occhi dell’altro quando..
“Niall ma che cazzo stai facendo con il postino, te lo stai limonando per caso?” il solito Harry.
“ Mi dispiace non ancora anche se mi piacerebbe essere limonata da questo bel biondone che mi ritrovo davanti” sorrisi.
“Niall ma perché non ti butti visto che la postin..”
“Ahahahahahha oddio no Harry hai una faccia da : Ma che cazzo ci fa lei qui? Lo so che ti da fastidio la mia presenza ma ti prego non fare così.”
Niall mi guardava tutto rosso in viso anche quando Harry mi si buttò addosso facendomi quasi cadere.
“Harry ma cosa sono tutte queste smancerie eh?”
“Non lo so ne avevo voglia.” Mi fece uno dei suoi dolci sorrisi.
“Oh ne sono onorata.”
Nel frattempo sulle scale si erano fermati Liam e Louis con la bocca che arrivava fino a terra.
“Ragazzi lo so che sono favolosa però contenetevi, state allagando casa.”
“Scoppiammo a ridere e dopo aver abbracciato anche loro chiesi di Zayn. Mi risposero che era ancora a dormire.
“Mica è in dolce compagnia?”
“No sta tranquilla.”
“Allora che ne dite se gli facciamo avere un piccolo infarto?”
Risposero tutti di si tranne Niall.
“Dai Niall!! Giuro che non morirà e non farò niente. Al massimo un bacino a stampo ma non penso.”
“Ok. Però dopo pure io voglio un bacio e non uno a stampo.”
“Ok.” Sorrisi.
Salimmo in silenzio religioso e dopo che i ragazzi presero la loro telecamera azionata,
iniziai la mia sceneggiata. Zayn era steso sul letto e  a dosso aveva solo un paio di boxer.
Mi tolsi il cappotto e le scarpe per salire sul letto. Aveva la testa rivolta verso dove mi ero sdraiata io,
una mano sotto il cuscino e l’altra vicino al viso. Feci scorrere la mia mano sulla sua schiena nuda. Lo sentii rabbrividire.

“Ehi Zayn svegliati”
“Mmm..”
Mi girai verso i ragazzi e gli sorrisi, Niall era leggermente innervosito e quindi gli feci uno sguardo rassicurante.
“Dai Zayn non fare così”
“Ma io voglio dormire”
“Se ti do un bacino ti svegli?”
Aprì di botto gl’occhi e dopo poco li sgranò.
“Sto sognando! Non può esserci una bella ragazza così nel mio letto, per di più è ancora vestita!”
Ridemmo tutti come matti. Lui si stropicciò gl’occhi ed esclamò un: Oddio Violette! Gli sorrisi.
I ragazzi staccarono la telecamera e iniziarono a ridere.

“Dai ti meriti una ricompensa perché ti sei svegliato subito.”
“Cioè?” Gli sorrisi. Misi le mani sulle sue guancie e gli diedi un piccolo bacio a stampo.
Abbassai il viso e non avrei voluto mai vedere ciò che avevo visto.

 Mi girai scandalizzata verso gl’altri.
“Ragazzi ma è normale la reazione che ha avuto Malik?”
Lui arrossì di botto.
“Dai Malik fa niente, ti perdono perché sei tu e stai in crisi di astinenza peggio di quel riccio lì dietro.”
Uscii dalla stanza lasciando i ragazzi da soli ma mentre stavo per scendere le scale qualcuno
mi bloccò per il polso. Mi girai e trovai i suoi occhi azzurri come il cielo. Un sorriso si allargò sul mio viso.

“Cosa c’è Niall?”
“Ehm..Ecco volevo anche io la mia ricompensa sai..”
“Solo se mi dirai cosa dovevi dirmi il giorno del mio compleanno.”
“Te lo dirò solo stasera dopo la diretta”
“Come vuoi” Lo abbracciai strettissima. Non volevo che se ne andasse via da me.
“Mi sei mancata piccola lo sai?”
“Mi sei mancato anche te”
Passammo la giornata a giocare, scherzare e a divertirci. Anche quando erano andati
alle prove facevano gli scemi. Mi avevano dato il consenso di assistere alla prove solo perché
quelle 5 carote avevano implorato di farmi stare con loro.

Era arrivata così la sera. Andai in hotel a cambiarmi. Indossai un semplice vestito che arrivava sotto il ginocchio.
Il corpetto era senza spalline e azzurro mentre la gonna era nera a pieghe. Avevo dei tacchi non troppo alti neri,
chiusi avanti. Avevo degli orecchini a cerchio azzurri e dei braccialetti su tutte le tonalità dell’azzurro fino ad arrivare al nero.
Mi misi solo una semplice linea di eye-liner e un rossetto rosso. Indossai il cappotto e mi avviai da quelle 5 pesti.
Avevano detto che mi avrebbero aspettati infatti appena bussai mi si fiondarono addosso per salutarmi e per dirmi che
stavamo facendo tardi. Nessuno notò il mio abbigliamento forse troppo presi dall’agitazione o perché avevo
il cappotto addosso. Scendemmo dall’auto e Niall mi prese per mano. Gli sorrisi e ancora mano nella mano ci avviammo nei camerini.
Negli studi faceva sempre molto caldo e allora mi tolsi il cappotto. I ragazzi mi guardarono basiti come se non avessero
mai visto una ragazza con un vestitino.

“Ragazzi non mi guardate così..” Arrossii.
“Non riesco a capire chi tra noi cinque stia sbavando di più.” Disse Harry.
“Mmm..”
“Ragazzi in onda!”
I ragazzi in quel momento si risvegliarono dal loro stato di trance.
“Se non ci fosse stato il signore stareste ancora a guardarmi.. Ringrazio il signore che vi ha avvertiti.”
In quel momento tutti mi guardarono torvi. Dopo si alzarono, mi diedero un bacio sulla guancia a uscirono fuori dalla stanza.
Fermai Niall per un braccio e lo feci girare. Ormai i ragazzi erano già andati verso l’entrata per il palco.

“Ricordati della promessa che mi hai fatto”
“Anche tu cara” Mi fece un occhiolino e andò anche lui.
Non mi diedero il permesso di seguire la puntata dall’entrata per il palco ma mi accesero la televisione che c’era nel loro camerino.
Anche se ero lì non potevo vederli esibire dal vivo.. Sospirai..

I ragazzi si erano esibiti come mai prima, dando cuore e anima in quelle esibizioni ma non fu abbastanza.
Arrivarono solamente terzi. Ero delusa, quasi quanto loro. Sapevamo tutti quanto si erano impegnati per riuscire ad arrivare fino lì.
Tornarono dopo poco nel camerino. Avevano le lacrime agl’occhi. Stavo per piangere anche io o meglio avevo iniziato senza rendermene conto.

Invece di consolare io loro, consolarono loro me. Uno per volta mi strinsero in un abbraccio. Arrivò il turno di Niall e mi strinse
più forte che mai. Feci lo stesso anche io.

“Dai una cosa positiva c’è” mi sussurrò in un orecchio con la voce ancora tremolante per colpa del pianto.
“Cosa?” chiesi titubante. In quel momento non trovavo il lato positivo in niente.
Mi prese per mano e mi portò sul tetto dell’edificio. Ci fermammo vicino alla ringhiera che c’era ed io mi persi nella visione
di quel paesaggio stupendo. Fino ad allora non avevo mai notato come fosse bello con tutte quelle luci viste dall’alto.
Non so forse sarà stato il fatto che al mio fianco c’era la persona che amavo o boh..

“Che paesaggio stupendo non trovi Niall?” dissi in un sussurro.
“Oh mai quanto te credimi.” Arrossii. In quel momento Niall prese entrambe le mie mani e iniziò ad accarezzarle.
“Violette, ora ascoltami bene. Ti chiedo solo una cosa, non interrompermi.”
Annuii come fanno le bambine piccole.
“Non sono il tipo di ragazzo da poter definire romantico quindi te lo dirò così,nel modo più semplice che c’è..
Mi piaci e non poco, tanto.” Era arrossito e mi ricordava tanto un bambino quando gli fanno un complimento,
diventando subito felice con gli occhi lucidi.

Non riuscivo a parlare, cercavo con gl’occhi di trasmettergli tutto ciò che volevo dirgli ma che non riuscivo. Sembrava deluso.
Forse pensava che io non ero interessata, che era stata solo una presa in giro quando all’inizio gli avevo detto che m’interessava.
Presi le braccia di Niall e feci si che mi circondassero la vita mentre le mie mani si poggiavano sulle sue guancie.
Era perfetto, più di qualunque altra persona o cosa. Mi alzai sulle punte e lo baciai. Da quanto tempo desideravo quel contatto,
da quanto sognavo di poter stare così vicina a lui, da quanto volevo che tutti i pezzi del puzzle stessero al posto giusto.

“Ti amo” dissi appena mi staccai dalle sue labbra.
“Anch’io ti amo V.”
 
Dopo 5 anni non mi sarei mai immaginata di arrivare fino a questo punto.
Lui ora è lì all’altare ad aspettarmi ed io, sotto braccio a Zayn, stavo per raggiungerlo.
Appena partita la marcia nuziale lui si voltò verso di me. Era più bello che mai, oh se lo era!
Aveva lucidi quasi quanto i miei. Io sarei scoppiata a piangere per la felicità. Gli sorrisi e gli
mandai un bacio con la mano. Arrivata vicino all’altare Zayn mi lasciò e si mise dietro di me.
Si, lui era uno dei miei testimoni se non il mio migliore amico pazzo.
Avevamo legato tantissimo ma questo non è il momento di parlare di Zayn.
Niall mi prese la mano e mi chiese se ero pronta.
“Non sono mai stata più pronta di ora.” Risposi. Mi sorrise e iniziò la cerimonia.
Di tutto quello che disse il parroco ricordo solo quando disse ‘ E vi dichiaro marito e moglie’.
I ragazzi che urlavano e applaudivano mentre Niall piano piano si avvicinava al mio viso per baciarmi.
“Sei pronta signora Horan a vivere tutta la vita al mio fianco?”
“Si e tu signor Horan? Sei pronto a sopportarmi per tutta la vita?”
“Con vero piacere.”


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Ok questa OS fa pena come se non
più delle altre solo che volevo metterla
comunque. Spero vi piaccia >.<"
Se volete potete lasciare anche qualche
recensione ^^
Baci _Ila<3
  
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