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Autore: Raggedy Moon    25/11/2011    2 recensioni
Egoista come sempre, Severus.
[...] Guardami, Lily.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Via!

La mia sigaretta brilla rossa insieme a luci di periferia.
Zampate della vita sulle mie ossa! Sei più sincera quando dici una bugia.
Sull'asfalto acquoso una luna affilata tagliare i fili che legano le stelle,
stringo al cuore una lattina vuota e scopro che
 hai lasciato le unghie sulla mia pelle!
Finestrini aperti a dissetarmi di vento,
la mia ruota incollata sulla striscia bianca della mezzeria.

Questi mezzi babbani, privi di logica e magia.
Cose stupide. Inutili, per un mago.
Eppure sono qui. Senza sapere cosa fare, certo, ma sono qui. Ormai sembra che per me sia diventata un’abitudine, quella di fare cose stupide. Prima, una parola di troppo, che ti ha ucciso. E adesso questo. Mi aggrappo a questa ferraglia babbana per ricordarmi un po’ di te. Quante volte, in sogno, ti ho sentita vicina? Quante volte ho sognato il tuo amore, il tuo sorriso, i tuoi capelli?

[...]
Ma perché hai fatto il mondo così triste Dio?
Un dolore e un lampo di fuoco rosso,
dentro a questo amore che io non posso,
io non posso più!

Invece, riesco solo a ricordarmi di quel giorno.
“Io non ho bisogno del tuo aiuto, sporca mezzosangue!”
Mi ricordo i tuoi occhi, sì, ma non come vorrei.
Mi sembra di non avere più il diritto di pensare a quelle bellissime pozze verdi, fiorenti.
I tuoi occhi me li ricordo freddi, distanti, troppo lontani per potermi trasmettere di nuovo il tuo sorriso.
Dopotutto, avevi meno di vent’anni. Io ti ho allontanata, io ti ho fatto del male. È solo colpa mia, come sempre da quella volta.
Eccomi, sono qui. Cosa mi aspetta?

Voglio andar via!
I piedi chiedono dove ma via!
Tanto non ti perderò perché tu non sei stata mai mia!
Voglio andar via da quei tuoi occhi che tirano sassi
e come in un duello far dieci passi e poi guardarci l'ultima volta e via!

Sì, voglio scappare. Scappare dai tuoi occhi. Dal tuo corpo. Da te.
Non è la prima volta che mi capita, di voler fuggire davanti a te.
Da sempre, sei stata troppo bella e perfetta per uno come me.
Lo zimbello di Hogwarts. Mocciosus! Forse, avevano ragione: ero davvero una bambino viscido.
NO! Non è vero! Loro erano dei ragazzini viziati, non potevano capire.
Dieci passi, come quella volta quando ho rotto tutto quello che c’era tra noi. Dieci passi sono tutti quelli che riesco a fare, prima di crollare a terra, in lacrime. Perché?
Devo rialzarmi, devo scappare. Nessuno deve sapere. Mai.

Dimmi che cos'è che ci hanno fatto.
Dimmi cosa c'è che io non so.
Perché tutto è finito come cenere in un piatto
 e quei ragazzi ch'eravamo noi non ci sono più?

E ora? Sono qui, nascosto, come sempre. Nell’ombra, osservo il trambusto attorno alla casa distrutta.
A pezzi, come me. Perché ho rovinato tutto? Perché non ho saputo amarti?
Domande. Parole. Vuoto.
Due ragazzi camminano, in strada, mano nella mano. Lei si stringe a lui, che la consola e le mette una mano davanti al viso per coprirle la vista della casa. Avremmo potuto essere noi. In quella casa avrebbe potuto esserci qualcun altro. E invece ci sei tu. E Potter. E il vostro bambino.
Egoista come sempre, Severus.

[...]
Io ti baciavo mentre tu piangevi e adesso che io piango tu chi bacerai?

Ne è passato di tempo, da allora.
Ma il tempo non aiuta: quella notte, nei miei sogni, è divenuta giorno dopo giorno sempre più vivida.
Mi ricordo ogni cosa, e come allora, vorrei dimenticare.
Agli incubi, a volte, si mescolano sogni bellissimi, ma impossibili: finalmente siamo insieme, e posso consolarti. E tu piangi, ti stringi a me, e poi te ne vai. Da Potter. E da tuo figlio.
Lo devi proteggere, mi ha detto Albus. Ma forse, non capisce che non posso.
Non voglio rivedere i tuoi occhi, mai più.
Sei sempre il solito egoista, Severus.

…e domani uscire di nuovo
farmi una faccia allegra
per il prossimo carnevale!
Un dolore freddo come un rasoio,
per un altro giorno che nasce muoio muoio muoio!

No, questa volta è troppo. Anche la mia anima è stanca di commettere omicidi.
Ma, come sempre, Albus sembra non capire.
Sempre, ho indossato una maschera per nascondere quello che provavo davanti a tutti.
Anche davanti a tuo figlio.
Mi sto distruggendo, Lily, lo sento.
Sento dentro che la mia anima si sgretola, a furia di portare maschere inutili.
Sto morendo, Lily, ma forse me lo sono sempre meritato.
Devo proteggere Harry, lo so, ma dopotutto sono sempre il solito. Egoista.

Voglio andar via! I sogni cercano dove ma via!
Anche all'inferno ci sarà qualcuno a farmi compagnia.
Voglio andar via da te che goccia a goccia hai bevuto il mio cuore
e dagli straccivendoli ricomprare quel che resta del mio amore e andare via.

Ormai non c’è più tempo.
Ormai sto per svanire.
Guardami, Lily.
Come ho fatto a fuggire dai tuoi occhi?
Guardami, Lily.

Bien, l'ora relativamente tarda e le canzoni di Baglioni mi fanno decisamente male.


 



Bien, l'ora relativamente tarda e le canzoni di Baglioni mi fanno decisamente male.
Vi lascio dopo questo piccolo quanto orribile viaggio nella vita di Severus, dalla morte di Lily alla sua.
Buonanotte cari fanciulli :)
Ah, la canzone è "Via" di Claudio Baglioni

   
 
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