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Autore: IsEileen    25/11/2011    0 recensioni
Salve a tutti, questa è la mia prima storia, perciò via libera a commenti e a recensioni, siate inflessibili!!
Il mio racconto parla di una ragazza, Eileen, che si troverà in mezzo ad un mucchio di persone alquanto eccentriche, i demoni ( non quelli classici contrapposti agli angeli, bensì quelli della mitologia greca, che ho vlouto un pò reinventare a modo mio). Eileen si troverà sul baratro di una guerra che coinvolgerà entrambi i mondi umano e demoniaco.
Il resto lo lascio a voi, buon divertimento e buone lettura^^ un saluto dalla vostra IsEileen
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BLOODY SECRETS
PROLOGO
Eileen camminava solitaria nella nebbia in un grigio pomeriggio di Dicembre, in mezzo agli alberi del parco. Non che le piacesse l’autunno, ma si sentiva in pace e libera di sfogarsi, lontana da tutto e da tutti. Camminando, la ghiaia sul sentiero scricchiolava piuttosto rumorosamente, ma la ragazza per una volta non se ne curava, chi le avrebbe detto qualcosa? Anche perché quel luogo veniva frequentato da poche persone, specie in quel periodo, per via della nebbia che rendeva il paesaggio tetro ed insicuro. Erano capitate anche sparizioni di persone, ritrovate morte qualche giorno dopo, motivo in più per lasciar perdere le passeggiate e magari rintanarsi in casa.
Ma Eileen non aveva paura. In effetti, a volte quasi sperava che qualche serial- killer saltasse fuori dai cespugli e, agevolato dalla nebbia, la portasse via. Almeno nessuno avrebbe più riso di lei, di lei e dei suoi poteri. Già, fin da piccola era stata strana: rideva poco, non faceva amicizie molto spesso, ma quello che più era strano, era che lei era capace di fare ciò che comunemente viene considerato magia o stranezza.
All’inizio erano soltanto delle sensazioni, che da bambina non riusciva a comprendere, ma con gli anni era stata capace di entrare in contatto con la mente di chiunque, uomo o animale, e sentirne le emozioni. La magia esisteva, questo lo sapevano tutti, ma non era mai stata vista di buon occhio a causa del suo collegamento con i…demoni.
La ragazza trasalì. Pestando un rametto questo si era spezzato producendo uno schiocco secco. Che stupida, spaventarsi per così poco…però, ogni volta che pensava ai demoni, sentiva una strana sensazione, un misto di paura e soggezione che la rendevano ansiosa e preoccupata.
Fin da quando era stata piccola così le era stato insegnato a riconoscere un “ladro di anime” come li chiamava sua madre: erano alti, a volte di aspetto eccentrico, di un pallore inumano e così belli da disperarsi. Sono cattivi, diceva la donna, non devi per nessun motivo avvicinarti a loro, perché ti portano via e ti succhiano via l’anima, uccidendoti. La ragazzina allora, affascinata, sgranava gli occhi e voleva saperne di più, ma la donna troncava l’argomento e le diceva di andare a giocare.
In quel momento il cellulare di Eileen vibrò per una chiamata: la ragazza guardò il numero e, controvoglia, rispose: << Sì, dimmi. >>
<< Dove sei? Vieni a casa a cena, sta diventando buio! >>, la ragazza sospirò: << D’accordo mamma, tra dieci minuti sono lì… >>
<< Non sarai da sola spero?? >>, un altro sospiro: << Stai tranquilla, sono un po’ in disparte. Ci vediamo a casa, ok? >>
*
Entrata nella sua stanza, Eileen accese il computer, decisa a saperne di più sulle creature che l’affascinavano tanto: digitò rapidamente “demoni” sul motore di ricerca e attese i risultati. Ovviamente erano centinaia di migliaia, ma lei scelse quello più completo a suo parere e iniziò a leggere: i demoni esistevano da tempi antichissimi, noti in ogni zona del mondo con nomi diversi, come ad esempio i Daimones Greci; a loro erano legate miti e leggende per tutti i gusti, inoltre erano divisi in due principali gruppi, a seconda del loro modo di nutrirsi: Bianchi, o benigni, se assorbivano parti corrotte o pensieri ed esperienze spiacevoli rimaste attaccate alle anime delle persone (queste si sarebbero poi risvegliate leggermente affaticate, senza alcuna memoria dell’accaduto); Neri, o maligni, se invece si divertivano a giocare con la vittima, per poi prosciugarla della propria anima e abbandonare il corpo senza curarsi di nasconderlo. Distinguerli? I Bianchi avevano una falce di luna bianca tatuata sul collo, i Neri l’avevano nera. Entrambe le fazioni  erano ugualmente pericolose, composte da abilissimi combattenti, che sceglievano un’arma da combinare con l’abilità acquisita in seguito alla trasformazione: c’era chi aveva il potere di manipolare l’acqua, chi le piante, ognuno aveva la propria specialità, e i più promettenti avevano già capacità soprannaturali nel loro stato umano.
Cosa? Pensò Eileen, ma allora se le cose stanno così, forse io potrei…..<< Signorina! Sei sorda? La cena si raffredda! >> la cena! Se ne era completamente dimenticata! La ragazza salvò in fretta la pagina, ripromettendosi di cercare più informazioni, poi spense il pc e si precipitò in cucina.
Sedendosi a tavola, guardò attentamente sua madre e, tra un piccolo boccone e l’altro, ripensò alla sua ricerca: lei poteva sentire gli stati d’animo delle persone e di certo non era una cosa che facevano tutti. Però qualcosa non quadrava, perché sua madre si era sempre mostrata alquanto vaga sull’argomento? Le sue amiche si erano fatte raccontare moltissime volte ciò che si sapeva sui demoni, e nessun genitore aveva fatto tante storie. Ma allora perché con lei niente? Decise di tentare:
<< Sai mamma, con tutto quello che sta succedendo in questi mesi, per curiosità ho fatto qualche ricerca sui….demoni. >> Il clangore della forchetta caduta nel piatto sembrò amplificarsi diventando un fragore assordante:
<< Che cosa hai detto? >> chiese con voce flebile la donna;
 << insomma mamma, tutte le mie amiche hanno chiesto ai genitori e loro non hanno fatto una piega,  perché tu non vuoi dirmi niente? >> Eileen cominciava a sospettare veramente qualcosa di grosso;
 << Ti ho già detto quanto basta, quegli individui sono pericolosi. E molto. Perciò non insistere e soprattutto non parlarmi in quel modo! >> ribattè la donna nervosamente cominciando a portare via i piatti, nonostante nessuna delle due avesse finito di mangiare.
<< Ah, si? Ascolta mamma, no ho quattro anni ne ho diciassette! E penso di essere abbastanza grande per saperne qualcosa in più su questi fantomatici esseri, che a tuo dire sembrano la più grande disgrazia di questo mondo. Io non ci trovo niente di male >>, disse alzandosi. Ora Eileen e sua madre si trovavano una di fronte all’altra: << So badare a me stessa. Per favore, dimmi perché sei così ostile! >>
 << Eileen Johnson! Non dire mai più una cosa del genere! Niente di male? Hah! Tu non sai, tu non hai la minima idea… >> la donna si tappò all’improvviso la bocca con le mani, sgranando gli occhi: si era tradita da sola.
 << Lo vedi? Allora sai veramente qualcosa! Basta mentire, che ti è successo? >>, la ragazza aveva le lacrime agli occhi e ormai stava gridando << Dimmelo! Oh, mamma sei così ipocrita! Ipocrita e codarda! Ma in fondo hai sempre fatto così, che diff… >>, lo schiaffo che arrivò fu fortissimo, ma non fu quello a far salire il cuore in gola ad Eileen: sua madre piangeva, piangeva e nient’altro, impietrita, guardando la figlia con un’espressione negli occhi che quest’ultima non aveva mai visto.
Due minuti passarono come se fossero stati ore, poi lentamente la ragazza mosse un passo, guardò la donna sperando in una qualsiasi parola, ma invano.
<< Ho capito >> sussurrò, avviandosi su per le scale. Tornata in camera chiuse la porta a chiave, si buttò sul letto e, premendosi un cuscino sulla testa, scoppiò in un pianto dirotto.
*
La svegliarono due deboli colpi alla porta. Titubante, Eileen aprì, lasciando entrare sua madre, che si sedette sul letto facendole cenno di fare lo stesso; la donna prese un respiro profondo poi, quando la ragazza si fu seduta, parlò:
<< Mi dispiace. Di aver reagito così e di averti mentito per anni. Ma io ho paura. Di perderti così come ho già perso una persona >>.
<< Ma mamma… >> provò a protestare Eileen
<< No tesoro, ascoltami. Non sai quanto mi sia sforzata di non parlare, è stato difficilissimo mentirti. Ma non è ancora il momento di dirti tutto. Il giorno in cui compirai diciotto anni, allora si. Ho fatto un patto quando nascesti: mi avrebbero lasciato crescerti libera fino alla maggiore età, dopodichè avresti dovuto sapere ogni cosa, ogni particolare su quello che ti ha da sempre affascinato. In fondo sapevo che eri speciale, e lo sapevano anche loro. >>
Eileen era sconvolta:<< Quindi io…ho vissuto diciassette anni costantemente minacciata da uno sconosciuto? >>
<< Esatto >>.
<< Dispiace anche a me, per prima. Non avevo idea del sacrificio che avessi fatto…ma ti prego, dimmi una cosa: quegli individui che stanno uccidendo in questi giorni sono demoni maligni? >>
<< Anche se ti dicessi una bugia lo percepiresti chiaramente nella tua testa….perciò si. >>
<< E hanno anche il tatuaggio nero? >>
<< Come…!? >>, la donna guardò il computer,<< Ah già, la ricerca >>.
<< Mamma, io ADORO i demoni, ma non devi prenderla male. E’ che, non lo so, come se sentissi un richiamo, non so se mi spiego >>.
La donna sospirò: ormai non si poteva tornare indietro.
<< Senti Eileen, fammi una promessa: il tuo compleanno è tra due settimane esatte, il 21 Dicembre. Quindi per favore, per favore, prima di questa data non cacciarti nei guai, non fare niente che dia nell’occhio, o capiranno che sai qualcosa… >>
<< Beh, dopotutto sei mia madre. Sono sotto la tua custodia…va bene, niente scherzi. >>. Sua madre si alzò, la baciò sulla fronte, poi fece per uscire. Guardò di nuovo la ragazza, che le fece l’occhiolino, poi si chiuse la porta alle spalle. Una sola lacrima scese sulla sua guancia.

Via libera alle recensioni! ^^ le aspetterò con ansia
  
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