Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: Manuela Jackson    26/11/2011    1 recensioni
Corri Jane, corri.
Una voce le sussurrava di continuo mentre lei correva.
Era peggio della morte, era come impazzire.
Corri Jane, corri, corri!
Un passo, un altro passo.
Corri Jane, corri.
Guarda, un angolo buio.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Corri Jane, corri.
Una voce le sussurrava di continuo mentre lei correva. 
Era peggio della morte, era come impazzire. 
Corri Jane, corri, corri!
Un passo, un altro passo. 
Corri Jane, corri. 
Guarda, un angolo buio. 
 
Come si sente un assassino? 
Affannato, prima di tutto. Affannato, per via della corsa.
Sentire le sirene della polizia prima alle spalle, poi come un soffio, in lontananza.
Sentire quel senso di colpa che ti tormenta, che ti tormenterà sempre . 
Ecco come si sente Jane, ecco come l'hanno fatta sentire. 
Era lì, lei. Nella sua stanza, stava leggendo un libro. Un rumore all'improvviso, un uomo che entra in stanza. Alto, forte. Troppo per lei.
Lei era lì, sul letto. Paralizzata dalla paura, il libro caduto per terra. L'uomo le si avventò incontro, la paralizzò. Cercò di combattere , ma tutto inutile.
Cosa può un'innocua ragazzina contro un uomo grande e grosso? Nulla. 
Fu così che quest'uomo, questo mostro, distrusse la vita di una ragazzina. 
Non parlo di morte, no. La morte alla fine non ci distrugge, mette fine a tutto.
Quest'uomo non fu così gentile. 
La violentò .  Nonostante le urla di quella ragazzina, nonostante il suo pianto, nonostante cercasse di combattere, non ebbe pietà .
E lei era lì, ansimante, piangeva. Non poteva, non sarebbe mai riuscita a toglierselo di dosso. 
L'uomo continuava, lei non ne poteva più. 
Ti prego, ti prego, fa che finisca . Fa che finisca presto.
Continuava a pensarlo, tra i pianti. Finalmente l'uomo smise. 
Si stava rivestendo , quando lei lo vide. Il coltello, lì per terra. 
Il coltello con cui lui l'aveva minacciata, ma che poi aveva gettato per terra. 
Lo prese, tremando. 
In certi casi non pensi a quello che stai per fare. E' la rabbia, è il dolore a guidarti. Fanno tutto loro. 
Come un uomo che fa fare alla propria marionetta ciò che vuole, così agiscono. E tu devi accettare, non puoi fare altrimenti. 
Jane non era un'assassina, questo no.  Ma in quel momento non era Jane a muoversi. Non era Jane a pensare. 
"Guardami" gli sussurrò, alle spalle. 
L'uomo si voltò , fece appena in tempo a guardarla che stavolta lei si avventò su di lui. 
Usò fino all'ultima goccia di rabbia per quell'uomo , tutta. 
E poi si rese conto di quello che aveva fatto. Lo osservò, per terra . Vide il sangue. Il sangue sulle sue mani, il sangue per terra, il sangue su quell'uomo. E quell'uomo, lì, morto. 
Aveva ucciso un uomo. Era un'assassina.
Quanto tempo rimase lì, non lo sapeva. Ad un certo punto fu riscossa da un rumore.  
Una sirena. Un rumore sempre più assordante, sempre più vicino. 
Scappò via, da perfetta assassina. 
Cosa hai fatto Jane, cos'hai fatto? 
 
Corri Jane, corri. Corri, non fermarti. 


ANGOLO AUTRICE


Bene , eccomi.
Era da molto che non pubblicavo una storia, non sono mai soddisfatta di quello che scrivo.  Neppure questa volta a dir la verità, ma poi ho pensato: Se mai rendo pubblico ciò che scrivo, come potrò avere un'opinione? Quindi vi chiedo, per favore, di recensire. Di dire ciò che pensate seriamente, se vi piace come scrivo e se non vi piace, e perchè . *Occhioni dolci*
Al momento è una one-shot, ma se vedrò qualche commento positivo potrei continuarla :33
Beh detto questo, alla prossima ! (Spero)  Ciao (: 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Manuela Jackson