Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Rey Sullivan    26/11/2011    2 recensioni
Dovevo ritenermi fortunata ad averli incontrati in un bar. Caspita, quando sarebbe capitato un'altra volta? E soprattutto, quante possibilità c'erano che chiedessero proprio a me, ragazza inutile, di partire con loro? Naturalmente accettai ma ad una sola condizione... "Possono venire anche i miei amici e mia sorella?" domandai. "Certo che possono venire!" rispose Matthew.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                 Everybody To The Beach!

 

"Can't you see I'm easily bothered by persistence!!! One step from lashing out at you... "

Mi svegliai. «Mhm? Cos'è? Sam?»

«Idiota, rispondi al cellulare» disse lei mettendo la testa sotto il lenzuolo leggero. Mi alzai dal letto, presi il cellulare: "Miri". Risposi: «Pronto» bofonchiai ancora assonnata.

«Oh, ma buongiorno. Potresti anche venire ad aprire la porta. SIAMO QUA DA ALMENO 3 MINUTI!» urlò. Feci una smorfia: «Mmmmh non urlare, cazzo! Sto vendo ad aprirvi». Riaggacciai e mi diressi verso la porta.

«Finalmente! Ma sei ancora in pigiama!» esclamò Rosy.

«Ssssh! Minchia ci urli idiota! Mia madre dorme. Entrate.»

«Chiamalo pigiama» sussurrò Antonio a Vincenzo mettendosi a ridere. Preferii non dire niente e li diressi in camera mia.

«Sam, svegliati». Rispose mugolando e sedendosi nel letto. «Non lamentarti e alza il culo.»

«Ok». Si alzò e si diresse nel bagno.

«Ma che ci fate qui a quest'ora?» chiesi.

«Dobbiamo andare al mare. Te lo sei scordato, vero?» disse Rosy.

«Ehm... Foooorse»

«La solita. Su dai vai a lavarti e mettiti il costume». Fu Vincenzo a parlare, che con un sorriso sghembo mi indicò il costume messo sopra una sedia. "Devo averlo messo lì per non scordarlo e invece..." scoppiai a ridere come una scema.

«Ma che ti prende?»

«Niente, Miri». Sam uscì dal bagno e mi ci infilai io...

 

I ragazzi erano svegli già da un po', tranne uno...

 

«Brian! Alzati!»

«Troia! Non urlare Shads!»

«Alzati dal letto allora.»

«Io non vengo». Jimmy, che era presente, ascoltò tutta la discussione e quando sentì dire da Brian che non veniva si arrabbiò: «Oh no, Brì. Tu vieni» disse. Prese una rincorsa e si buttò sopra di lui facendolo urlare ma nonostante tutto non mostrava segni di resa: «Vaffanculo Jimmy! Alzati cazzo, mi fai male!»

«Mi alzo solo se dici che vieni con noi!»

«Non vengo! Ora alzati, non riesco a rispirare» rispose con un filo di voce. Adesso James era costretto ad alzarsi e così fece. Lo pregarono e Brian continuava a rispondere con un "no" secco, fino a quando non si intromise Zachary...

«Brì, dai alzati. Ci andiamo a divertire! Non dobbiamo andare ad ammazzare nessuno!»

«Lo avrei preferito, Zacky» rispose alzandosi da letto.

«Perchè?» chiesero i 5 ragazzi.

«Perchè...» disse scandendo la parola «... Sai, c'è anche quella ragazza». Zacky capì di chi parlava e rispose che non l'avrebbe disturbato, così Brian fece uscire tutti dalla stanza e si rinchiuse dentro...

 

Sam e Jes si misero il costume da bagno e dopo andarono a preparare le cose da mettere nel frigo da spiaggia assieme ai loro amici...

 

«Allora, Antonio cosa vuoi tu?» chiese Sam.

«Mi tengo in forma. Vanno bene anche 4 panini» rispose.

«Alla faccia!» esclamai. Risero. «Perchè ridete per ogni cosa che dico». Nessuno rispose e io chiesi: «Voi cosa volete?»

«Anche per noi va bene il panino»

«Ok Rò. Da bere che prendo?»

«Birra. Quelli non mi sembrano tipi da succo di frutta, bibite gassate o acqua.»

«Hai ragione Rosy» signazzai. Presi le 3 confezioni di birra e le misi nel frigorifero da spiaggia. "Loro l'avranno la crema solare? Meglio che la porto."

«Ragazzi aspettate qui, vado aprendere la crema solare.»

«L'ho presa io» disse immediatamente Miri.

«Perfetto, Mì. Sam, hai fatto?»

«Sì, possiamo andare».

 

Miri, Antonio e gli altri uscirono da casa, salirono sull'auto di Sam e si incamminarono verso l'hotel. Intanto...

 

«Cazzo sta facendo Brian!»

«Johnny calmati» disse tranquillo Zacky.

«Certo, come faccio a calmarmi! Tra un po' sono qui e quello non viene!»

«Sta tranquillo.»

«Gates! Esci da quella fottuta stanza!»

«Johnny, Vee ha ragione. Calmati» si intromise Matt. Jimmy si mise a ridere e Johnny lo guardò con sguardo assassino.

«Uffaaaaaa! Brian, per favore!»

«Lo vuoi capire che tanto lui viene? Non resta qua da solo ad annoiarsi, cazzo! E non lamentarti più come un bambino!»

«Wow, Vee! Non ti avevo mai visto così!» rispose Matt ridendo. Come Zachary aveva previsto, Brian usci dalla stanza con il costume e una maglietta con la scollatura a V.

«Che ne dite se scendiamo giù?»

«Adesso, Brì?»

«Sì Zack. Non mi va di farli aspettare.»

«Ha ragione. Scendiamo adesso» concluse Matt.

«Ok» risposero i cinque.

 

I ragazzi, Matt, Brian, Zacky, Jimmy, Johnny e Matteo uscirono dall'hotel. In mano avevano solo i telo-mare. Dopo qualche minuto Jes e gli altri arrivarono. Scesero dalla macchina e a piedi si diressero alla stazione dei pullman. Arrivati lì pagarono il biglietto e si andarono a sedere...

 

«Io mi metto accanto a Vincenzo» disse Antonio.

«Io accanto a Miri»

«No Rosy. Siediti accanto a Johnny»

«Perchè Anto?»

«Così, fate un po' di conoscienza.»

«Io mi metto accanto a Matt» disse Sam.

«Ok» rispose Sanders sorridendo. Loro si andarono a sedere.

«Miri, ti siedi accanto a me?» chiesi.

«Io mi voglio sedere accanto a Zacky» mi sussurrò. 

«Ok» fu la mia risposta. Miri e Vee si sedettero e Jimmy disse: «Perchè tu e Brian non vi sedete assieme?»

«Preferisco sedermi con te» rispose Brian.

«Io preferisco sedermi da sola.»

«Oh beh, io mi siedo con Matteo. Ciaoooo» disse Jimmy scoppiando a ridere. Io e Brian ci guardammo per un attimo e poi ci andammo a sedere in posti diversi. Il pullman partì e l'autista accese la radio. Dopo un paio di minuti che eravamo partiti la vettura si fermò e sentì dire da Matt: «Siamo arrivati?»

«No» rispose Sam. Allora distolsi lo sguardo dalla finestra e guardai cosa stava accadendo. Un uomo, molto anziano stava salendo nel pullman e si stava dirigendo verso di me. Non volevo che quel vecchio dal viso da maniaco si sedesse accanto a me, quindi con lo sguardo cercai aiuto. Guardai prima Sam, poi Miri e Rosy ma loro non si alzarono. Allora abbassai lo sguardo e incominciai a prepararmi psicologicamente al breve tragitto accanto a quell'uomo. Chiusi gli occhi e appoggiai la testa nel sedile che avevo davanti. Sentì qualcuno sedersi accanto a me. Il profumo non era quello che mi immaginavo. Avevo la tentazione di aprire gli occhi ma non lo feci fino a quando non mi sentì toccare la spalla e...

«... Ehi? Stai bene?». Era Brian, mi aveva "salvata". Lo guardai per un paio di secondi, poi lui si tolse gli occhiali e mi fissò con uno sguardo interrogativo. "Wow" pensai.

«Sì, sto bene.»

«Ok» rispose. Il pullman riprese a camminare e io incominciai a pensare. Dopo un po' dissi: «Grazie». Mi guardò. «Mhm?»

«Ho detto grazie» arrossii.

«Oh prego». Calò il silenzio tra me e lui, e io mi sentii in imbarazzo. Dovevo trovare qualche argomento. Senza accorgemene lo stavo fissando e lui lo aveva notato: «Stai cercando di consumarmi?» rise.

«Io, ehm, cosa? No!»

«Ehi calmati» continuò a ridere «Stavo scherzando.»

«Oh, ok. Scusa». Fine della discussione. Cercai nella borsa che avevo con me le cuffiette del Mp3 ma sfortunatamente le avevo lasciate a casa. «Merda!»

«Che succede?» chiese.

«Ehm, no niente.»

«Il tuo "merda" non sembra un "niente". Su dimmi.»

«Non riesci proprio a farteli i cazzi tuoi, vero?». Fece finta di pensarci su socchiudendo gli occhi e poi: «No. Non ci riesco. Dai dimmi». Mi arresi e gli risposi. 

«Ho scordato le cuffie del Mp3 a casa, tutto qua.»

«Se vuoi ti do quelle mie.»

«Davvero?» lo guardai stupita.

«Certo». Le uscì dalla tasca del... Costume? Comunque, e me le porse. 

«Grazie» dissi. Allungai la mano per prenderle e lui la chiuse portando le cuffie dietro di se.

«Tzè. Credevi che te le avrei date così?»

«Mi sembrava strano. Tienile non le voglio più.»

«Sicura?»

«Certo.»

«Uff, va beh. Volevo solo scherzare un po'. Antipatica.»

«Fottiti Brian». Appoggiai la testa nel mio sedile chiusi gli occhi e...

 

Si addormentò. Dormì per tutto il tragitto, e tra le curve gli cadde la testa sulla spalla di Brian. Lui si sentì avampare di calore ma fece finta di niente alle occhiate maliziose dei ragazzi. Abbassò solo lo sguardo cercando di non incontrare quello dei suoi amici. Sentiva il continuo chiacchiericcio dei compagni di Jes... Antonio e Vincenzo. Lo stavano innervosendo ma, per non svegliare la ragazza, non disse nulla. Dopo un po' il conducente annunciò l'arrivo a San Vito. Il pullman si fermò al cimitero, lì c'era anche la stazione. Sì, un bel posto direi....

 

«Jes. Jes svegliati.»

«No, ho sonno» risposi. "Chi cazzo è che mi chiama?"

«Ok, allora ti lascio sola nel pullman». Aprii gli occhi e mi ritrovai con la testa appoggiata a qualcosa... Abbassai lo sguardo e avevo la mano sopra la coscia di Brian. Spalanchai gli occhi e alzai la testa guardandomi accanto. 

«Sì, ti sei addormentata e ti è caduta la testa. Non ho voluto svegliarti perciò non ti ho spostata.»

«Grazie» fu la mia risposta, mi alzai e scesi dal pullman. Lui mi seguì e mi prese dalle mani il frigo da spiaggia e disse: «Ti sei portata tutto quello che avevi in casa?»

«No. Ci sono solo le birre, l'acqua, qualche bibita e dei panini.»

«La mia era una battuta.»

«Ah». Rise. "E che palle! Non parlerò più. Ogni cosa che dico ridono tutti! Ma vaffanculo!"

«Ehi Jes!». Mi girai, era Antonio che mi correva incontro. «Dimmi.»

«Com'è la spalla di Gates? Eh? Eh?»

«Non rompere» lo guardai in cagnesco. Lui si mise a ridere assieme a Vincenzo e poi Brian disse: «E da quando ti sei addormentata che questi due fanno così.»

«Siete peggio di due ragazzine di 14 anni!» esclamai.

«Cioè?»

«Siete dei pettegoli, Vincenzo. Tutto chiaro adesso?»

«Oh.»

«Come immaginavo». Mi incamminai facendo strada. Brian sempre accanto a me. 

«Ce la facevo a portarlo, sai?»

«Non fa niente. Lo porto io.»

«Oh, ma come sei educato Brian.»

«Non lo faccio per non farti stancare o perchè sei una ragazza. Lo faccio solo per attirare l'attenzione delle belle giovincelle.»

«Idiota» sussurrai. Lui non mi sentì allora velocizzai il passo e raggiunsi Miri che era davanti a tutti. Incrociai le braccia e mi chiese cosa mi era successo. Presi a raccontare.

 

Nel frattempo Jimmy...

 

«Ehy Brì!»

«Mhm?» si girò. "Cosa vuole?" pensò Brian.

«Che succede?» chiese con un sorriso. Jimmy era sempre allegro, molto giocherellone ma quando si arrabbiava metteva quasi paura...

«Niente» rispose assente. «Come mai questa domanda, brò?»

«Ho visto che Jes se ne andata incazzata». Lo guardò di sottecchi Jimmy.

«Ehm... Io, ecco» balbettò in risposta.

«Sì Brian?» rise.

«Non ho fatto niente, si offende con poco» rispose cercando di farsi ragione.

«Cosa gli hai detto?» disse James incuriosito.

«Le ho detto "Non lo tengo perchè non voglio farti stancare...» disse indicando il frigorifero da spiaggia: «... ma per attirare l'attenzione delle altre ragazze".»

«Idiota! Sei una testa di cazzo!» urlò Jimmy. Si girarono tutti a guardarlo ma lui non gli diede importanza. Brian era intimorito.

«Jimmy, calmati» supplicò.

«No, Brian. Ti rendi conto che non sono cose da dire ad una ragazza?»

«Ehm... Devo andare da lei a chiedergli scusa, vero?» abbassò lo sguardo.

«Sì, dovresti» rispose calmo Jimmy.

«Ok...»

 

Così...

 

«Secondo me Brian lo ha detto a Jimmy, ecco perchè ha urlato.»

«No, Miri. Almeno, secondo me no» risposi. Lei si girò a guardare Zacky che gli sorrise affettuosamente.

«Che succede fra voi due?» dissi maliziosamente.

«Ehm, niente. Mi fa simpatia, non so se mi sono spiegata» rispose arrossendo leggermente.

«Ti sei spiegata benissimo». Scoppiammo a ridere e ci scambiammo uno sguardo complice, poi mi sentii toccare la spalla allora mi girai...

«... Cosa vuoi?» chiesi acida. Era Brian.

«Volevo farti le mie scuse. Stavo scherzando prima.»

«Ok». Mi girai e ripresi a camminare con passo svelto.

«Aspetta bimba!»

«Mhm? Bimba?» dissi più a me stessa che a lui. Mi fermai. "Io bimba? Io?!". Mi raggiunse: «Sì, non dovevo chiamarti così, vero?»

«Oh, non lo hai detto per darmi della bambina?»

«No». Mi sentii, per qualche strano motivo, in colpa.

«Capisco». Abbassai lo sguardo.

«Ehy, guarda quei due» mi sussurrò all'orecchio. Mi vennero i brividi. Guardai dove Brian mi indicava. Sam e Matt. Camminavano vicini e si guardavano in un modo, dolce direi.

«Ti immagini se...»

«Se?»

«Se Matt e tua sorella si... Si impegnano?»

«Molto probabile. Sam quando vuole qualcuno, non ho la più pallida idea di come faccia, ma riesce a conquistarlo» risposi guardandoli.

«Figata! Ma proprio tutti?» chiese incuriosito.

«Sì. Che io sappia non ha mai fallito.»

«Pensi che possa riuscirci anche con me?»

«Sì, perchè no» lo guardai.

«Mhm... Con me non può» disse facendo una smorfietta buffa.

«Non puoi dirlo» risposi inarcando le sopracciglia.

«Sì, invece. Vedi, a me interessa un'altra ragazza è ho intenzione di conquistarla, quindi lei non può levarmela dalla testa». "Oh, ha in mente un'altra..."

Ad un tratto mi sentii triste e sapevo il motivo ma non volevo ammetterlo a me stessa.

«Cos'hai?» mi chiese alzando un sopracciglio.

«Niente, pensavo.»

«A cosa?»

«Vedo che sei curioso» risi.

«Sì...» sorrise. «... Ora rispondi» continuò tornando serio.

«Pensavo a.... Ma sai che non sono affari tuoi?»

«Ahahahahah! Ora te lo dico io a cosa pensavi.»

«O-ok» balbettai.

«Stavi pensando alla ragazza che voglio conquistare» disse sicuro di sè. Non risposi e continuai a camminare fino a quando...

«... Eccoci! Siamo arrivati». Si girarono tutti a guardare il mare.

«Che spettacolo!» esclamò con stupore Matteo. Finalmente arrivammo a destinazione. Il sole risplendeva alto nel cielo, i raggi colpivano forte la mia pelle, il mare che lo rifletteva come uno specchio, la sabbia era illuminata e...

«... Brucia! Brucia!» urlò Johnny.

«Rimettiti le scarpe testa di cazzo» disse Brian. Scoppiai a ridere...

 

Arrivati in spiaggia i ragazzi cercarono un posto dove potersi mettere, dopo che lo trovarono si sistemarono. Misero i telo-mare uno vicino all'altro, tutti uniti e dopo si levarono i vestiti...

 

«Quanto tempo! Mi è mancata questa spiaggia!» esclamò Miriana. Effettivamente era da tanto che non venivamo a San Vito.

«Jes! Jes, porta le chiappe qui!». Mi avvicinai a Sam: «Che succede?»

«Oddio! Guarda Matt, deve essere mio» mi sussurrò. Risi e le augurai la buona fortuna.

«Ma, Rosy dov'è?» chiesi. Non la vedevo, beh non vedevo neanche Johnny... Preoccupata andai da Brian.

«Ehy Gates!». Si girò, mi sorrise e poi rispose: «Jes. Che hai?»

«Niente. Ehm, Johnny e Rosy non sono qua. Tu sai dove sono? Non vorrei che... Insomma, Rosy è, è ancora...» mi interruppe.

«Ehy ehy! Non mi interessa se Rosy è ancora illibata» disse muovendo nervosamente le braccia.

«Comunque sono seduti sulla riva che parlano». Non li avevo visti eppure li avevo davanti agli occhi.

«Grazie» risposi e me ne andai.

Presi la crema solare e me la passai poi chiesi a Miri se me la passava nella schiena.

«Certo» rispose. Le misi il barattolo nella mani e poi...

«Mhm... Da dove incomincio?». Era Brian.

«Da nessuna parte! Non provare a mettermi le mani addosso!» esclamai. Si mise a ridere. «Ok, quando ti brucerai non venirti a lamentare però» disse divertito. Sbuffai. "Infondo non c'è nulla di male". Lo guardai e gli dissi: «Ok, va bene. Però non metterne troppa»

«Ok, alzati i capelli». Li alzai e lui incominciò a passarmi la crema, avevo la pelle d'oca. Mi piaceva il contatto tra la mia pelle e la sua è questo mi preoccupò. Lo sentì ridere. "Fanculo!" pensai. Doveva averlo notato.

«Ok, basta. Grazie mille» dissi. Feci per andarmene quando mi sentii afferrare per i fianchi. Mi immobilizzai, era lui.

«Cosa vuoi adesso?» domandai senza girarmi.

«Adesso devi passarmela tu nella schiena» disse. Mi girai e afferrai il barattolo della crema solare, lui mi diede le spalle e dissi: «Bel tatuaggio.»

«Ti ringrazio, ma a me non piace tanto.»

«Perchè?»

«Lo trovo scarso.»

«A me piace». "Gli arrivo alle spalle. Non sono così bassa allora" pensai, poi mi accorsi che anche lui aveva la pelle d'oca e questo mi fece scappare un sorriso ma evitai di dirglielo e continuai a passare la crema...

 

Intando Zacky e Miriana....

 

«Guardali a quei due! Il bello e che Brian non voleva venire!»

«Perchè?» chiese Miri contiunuando a guardare Jes e l'amico di Zachary.

«Perchè c'era lei. Non voleva venire. Io gli ho detto che Jes non l'avrebbe disturbato e poi è lui che gli sta dietro» rise. Miriana era stranita di ciò che disse Zacky e allora espresse il suo parere: «Forse non voleva venire perchè sapeva che non riusciva a stargli lontano...»

«Miri ha ragione» si intromise Jimmy.

«No. Quando ha detto il motivo era nervoso... Più o meno» rispose Zacky.

«Allora non saprei» disse Miri.

«Lo conosco bene e so che sta provando qualcosa per lei.»

«Ne sei sicuro Jimmy?»

«Si Vee».



P.s.: Quando dice: "Sam quando vuole qualcuno, non ho la più pallida idea di come faccia, ma riesce a conquistarlo..." dovete sapere che non è una fantasia ma è vero.
Mi hanno cancellato le ff per degli errori e per l'introduzione infatti ho corretto tutto e l'ho ripubblicato T-T <3
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Rey Sullivan