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Autore: Fran6277Echelon    26/11/2011    2 recensioni
"Hai rovinato la nostra amicizia Christine?"Urlò Veronica.
Christine la guardò sbarrando gli occhi.Era stata proprio Veronica a rovinare la loro amicizia nel momento in cui si era portata a letto Shannon .
"SEI UN'IPOCRITA.QUANDO CAPIRAI CHE FARE LA PUTTANELLA NON SERVE A NIENTE ALLORA CHIAMAMI"Urlò.Shannon aveva assistito a quella scena e in quel momento capì che il vero colpevole...era proprio lui.
Farà schifo ma avevo quest'idea in mente e non potevo non scrivere questa FF U.U
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo infinite ore di viaggio arrivarono finalmente in Europa. Christine fece conversazione per tutto il viaggio con Jared e Tomo ignorando gli svariati tentativi di Shannon di poterla baciare o di fare l'amore. Tomo le piaceva molto ,riusciva a darle consigli,riusciva a capirla e aveva una faccia buffa da strapazzare come un pupazzo per quanto era tenera. Jared era una divaH. Per tutto il viaggio non fece altro che parlare dei suoi capelli e di quanto era bello e sexy. Però docveva ammettere che con le sue perle di saggezza la lasciava di stucco e poi aveva saputo che gli piaceva disegnare,amava Parigi e stravedeva per i Nirvana. Quei tre uomini iniziavano a far parte piano piano della sua vita e ancora non aveva sentito una loro canzone.

Erano appena arrivati proprio in Francia, a Lione precisamente. Erano in un albergo enorme nel centro della città  e Christine,in attesa che il suo fidanzato si lavasse e si cambiasse, fece un giro in quell'enorme edificio con un'album di disegno nelle mani.
Di tanto in tanto si perdeva nella bellezza di quadri creati da pittori parigini chiedendosi se un giorno anche lei fosse diventata brava in quella maniera. Dopo aver esplorato in lungo e in largo quella bellissima ed elgante dimora si sedette per terra nel lungo corridoio dai tappetti rosso camino, davanti alla stanza di uno sconosciuto.
Aprì l'album e iniziò a fare uno schizzò di ciò che le stava passando per la testa e casualmente erano propio quei tre svalvolati. Quando disegnava non perdeva mai la concentrazione neanche se intorno a lei stesse passando una mandria di bufali inferociti. Manteneva il contatto visivo sul foglio bianco e sulla matita che scorreva velocemente di sopra cercando di riportare ciò che aveva in mente sul cartoncino.
Aggiustare i dettagli, l'inclinazione giusta, la massima concentrazione,non badare a chi la circondava,immaginare tutto ciò che avrebbe dovuto elaborare, definire le linee, renderlo realistico.
Si sentiva se stessa. Dava il meglio di sè quando disegnava e lo stesso le accadeva quando scriveva. Una volta iniziato era difficile smettere.
Stava finendo di definire i dettagli e le sfumature quando la porta che stava davanti a lei si aprì. Non ci badò molto ma sentiva il peso dello sguardo di quella persona che poi si riverlò Jared.
Si sedette silenzioso accanto a lei e osservò il suo disegno senza ricevere attenzioni da Christine. Un po gli  dava fastidio che nessuno lo considerasse ma dopo capì che era per la concentrazione.
Christine firmò il disegno e lo guardò un'ultima volta soddisfatta.
"Ecco fatto" disse.
Jared glieli strappò delicatamente dalle mani e lo fissò. Era perfetto. Non aveva sbagliato ne modificato niente. Sembrava che fossero entrati a far parte del disegno. Sembrava che il disegno stesso parlasse.
"È ...stupendo"sussurrò continuando a fissarlo.
Christine arrossì."Grazie rispose."
"Hai un talento" continuò riporgendoglielo.
Nel momento in cui lo afferrò ,notò un tatuaggio con una parola che lui conosceva benissimo. Così,spinto dalla curiosità, spostò la manica destra del maglione della ragazza per osservarlo meglio.
"Come sai del Provehito in Altum?" chiese sbalordito.
"Emm...lunga storia. Diciamo che però è legato al mio sogno di diventare una pittrice e una scrittrice, ed è legato anche ad una mia vecchia storia d'amore."rispose imbarazzata e coprendosi subito il braccio.
"Veronica mi aveva detto che non ci...non ci conoscevate" mentì il cantante.
"Infatti...Perché c'entra qualcosa con voi?"
"Io...quello l'ho detto io per primo...ora è il mio motto e il motto di tanti Echelon" rispose il cantante.Christine sorrise.
"Anche Veronica lo dice sempre" sussurrò.
Questa volta a sorridere fu Jared. Si maledisse di non averle chiesto di andare con loro,le mancava parecchio. Ma Veronica non avrebbe mai abbandonato la ginnastica per andare a vagabondare per il mondo insieme ad una Rock band di fama internazionale.
Restarono per un pò in silenzio fino a quando anche il croato li raggiunse. Christine gli fece vedere il disegno sotto richiesta di Jared e lui ebbe la stessa reazione del cantante.
"Ti manca molto Veronica?" chiese dopo un pò Jared.
Chritine annuì. Le mancavano i consigli della rossa. Le mancava la sua determinatezza e i suoi abbracci. Le mancava soprattutto il suo essere presuntuosa e buffa allo stesso tempo. Timida ma che dentro nascondeva una tigre pronta ad uscire fuori per ringhiare a tutto il mondo.
Aveva bisogno di lei. Aveva bisogno di sapere come stava e di assicurarsi che non stesse prendendo stupefacenti.
"Anche a me" sussurrò Jared. Tomo sorrise capendo la faccia da sognatore di Jared.
"L'hai presa forte la botta questa volta" gli disse. Christine ridacchiò.
"Nah... Jared Leto non si innamora" mentì. Orgoglioso com'era "Mi manca soltanto lei"
"Ti manca portartela a letto di la verità" lo accusò Christine ridacchiando.
Jared l'assecondò ma senza rispondere.
Restò in silenzio a pensare a Veronica e alla sua bellezza fin quando Christine non si alzò da terra.
"Pare che quì ci siamo tutti tranne il mio fidanzato! Vado a vedere che combina. Buonanotte ragazzi. Oh e...Jared... Attento a non sprofondare insieme al tuo ego" ridacchiò.
"Farò del mio meglio" rispose il cantante.
Christine sorrise tra sè e sè e con l'album ancora sottobraccio,aprì la porta semi aperta della sua stanza.
C'era un silenzio assordante e soltanto una lucina accesa sul comodino. Sorrise riposando l'album da disegno sul tavolo del piccolo salottino di quella suite. Shannon stava dormendo nella stanza accanto con la porta aperta. La ragazza si avvicinò lentamente a lui e glibsi distese affianco passandogli una mano tra i capelli arruffati. Shannon strabuzzò gli occhi e incontrò quelli verdi della ragazza che ancora sorrideva. Lui la imitò strongendola a sè.
"Eri  proprio stanco eh Shan?" gli sussurrò facendosi stringere.
Il ragazzo non rispose. La stringeva sempre più forte mentre lentamente si abbandonarono tra le braccia di Morfeo.

La mattina dopo Christine venne svegliata da Jared alle cinque del mattino.Stava bussando alla porta senza badare all'orario  così,siccome Shannon dormiva come un ghiro,dovette alzarsi e andare ad aprire.
Jared piombò silenziosamente nella stanza richiudendo la porta alle spalle.Iniziò a camminare avanti e indietro mentre si toccava il mento e ,di tanto in tanto, si  grattava la  nuca.Christine era allibita e allo stesso tempo infastidita. Tutto quell'avanti e indietro la innervosiva moltissimo.
Fece per aprire bocca ma Jared la interruppe subito precedendola.
"Sono preoccupato per Veronica"Ammise fermandosi davanti a lei infilando una mano in tasca.Christine sorrise comprensiva e andò ad abracciarlo lasciando che quell'abbraccio parlasse per lei.
Lei voleva dirgli " Io lo sapevo che ti eri innamorato di Veronica" e un abbraccio faceva proprio il caso suo.
Jared lo sciolse in fretta e riprese a camminare.
La ragazza alzò gli occhi al cielo e gli lanciò un'occhiataccia.Stava per rispondergli ma ancora una volta Jared la precedette.
"Ma certo il suo numero...Sei un genio Chri"Esclamò il cantante andandola ad abbracciare nuovamente.Ancora una volta sul viso della ragazza ricomparve quel sorriso comprensivo e soddisfatto e gli scrisse il numero di veronica su un foglio.
Fece per parlare ma Jared la precedette ancora facendola sbuffare.
"No..non è ancora il momento di andare...passeremo alle 8 e mezza io e Tomo a prendere questa bellissima pittrice che sta con quell'animale stravacchiato sul letto.
Questa volta Christine non aprì bocca e aspettò che Jared la interruppe ancora.
"E beh?Non si ringrazia ne si saluta?"Chiese mantenendo lo sguardo sul suo Black Berry.
Christine fece per rispondere ma non ne ebbe l'opportunità.Rimase con il dito a mezz'aria e la bocca aperta.
"Sei un angelo Chri"Disse e scappò via.La ragazza ritornò sbuffando a dormire tra le braccia del suo batterista.

Jared si aggirava tra i corridoi di quel corridoio aspettando l'ora giusta per chiamare Veronica.Era seriamente preoccupato per lei,aveva paura che non l'avesse presa bene questa storia.
E inoltre gli mancava da matti.Si sedette davanti alla porta della sua stanza e digitò il numero accartocciando il foglio che gli aveva dato Christine.L'attesa era snervante,tanto che Jared iniziò a sbuffare ad intervalli regolari pensando alle cose più terribili che sarebbero potute capitare a quella bellissima donna che gli aveva rapito il cuore.Rileggeva su quel pezzo di carta ormai stropicciato i numeri che c'erano incisi.
E se dietro a quei numeri ci fosse stato un codice? Magari erano un'enigma.Magari il codice per un tesoro nascosto maledetto dai pirati.
Abbandonòi suoi viaggi mentali e si concentrò sulla voce della ragazza che aveva appena risposto.
'Pronto?' Disse lei.
"Ver...."Rispose Jared accennando ad un sorriso.
Alla ragazza caddero i biscotti dalle mani e si sentì un fracasso assurdo tanto che il cuore di Jared prese a battere velocemente e quel sorriso dolce e sghembo che aveva stampato in faccia venne sostituito da un'espressione di terrore.
'J-Jay?' Chiese la ragazza deglutendo.
"Ver è successo qualcosa?Ti prego rispondi"
'Jared...no..o mio dio sei tu? Sei veramente tu?'
Ritornò dinuovo quel sorriso bellissimo e perfetto sulle labbra del vocalist e iniziò a fare conversazione con Veronica.Il tempo passava che era una meraviglia e senza rendersene conto si fecero quasi le 6 e mezza.Veronica a quell'ora sarebbe dovuta andare a lavorare per pagare i suoi allenamenti di ginnastica.Sempre il solito negozio di dischi che le piaceva tanto.Jared le aveva chiesto se mentre si preparava poteva ascoltarla.Come se fosse li ad osservare ogni suo movimento.
Tra una risata e l'altra Jared,finalmente,le chiese ciò che più temeva.
"Ver...ascolta...Stai...stai facendo uso di stupefacenti?"Chiese con voce tremante temendo una risposta affermativa.
Deglutì più volte.La ragazza continuava a stare in silenzio senza rispondere e fissava un punto indefinito dell'ampia finestra che stava davanti a lei.
'Ti interessa così tanto?' gli chiese sgorbutica.
"Si..Ver..si mi interessa così tanto perchè...tel'ho detto l'altra volta il perchè!"Rispose lui.
'Quando?Quando sei scappato senza neanche chiedermi di venire con voi?' lo provocò urlando e lasciando cadere le prime lacrime sulle sue gote.
"Adesso la colpa e mia?Tu non avresti mai accettato per la ginnastica.."
'Non è tua la colpa.Ma neanche della ginnastica'Urlò lei.' La colpa è solo mia perchè sono così sbagliata.'
"Tu non sei sbagliata"Le sussurrò."Io non ho abbandonato il mio sogno per restare lì a Los Angeles per questo capisco che non lo avresti fatto neanche tu per venire con me.Io lo capisco Ver"
Appena la ragazza sentì il suo soprannome si addolcì e smise di urlare accennando ad un sorriso.
'No Jared...'Rispose infine.
"No cosa?"
'Non sto facendo uso di stupefacenti perchè continuo a sentire la tua voce attraverso le mie cuffiette,o alla radio,o grazie ai miei CD. Non sto facendo uso di stupefacenti perchè il mio cuore sanguina per l'effetto che gli fa la tua voce'Rispose.
Jared sorrise.Aveva paura di perderla per sempre,di ferirla e di non amarla abbastanza.
Aveva anche paura di dirle che gli mancava da matti ma con un pò di coraggio glielo disse.
"Mi manchi sai?!"
La ragazza non rispose.O almeno non subito.
Lasciò  passare una serie di minuti caricandosi il borsone sulle spalle e indossando il suo cappottino di lana che profumava ancora di lui.
Poi..finalmente rispose.
'Tu no invece' disse.'Tu mi stai sempre vicino..Perchè dovresti mancarmi?' Disse sorridendo e aprendo la porta di casa.
Jared sorrise e si alzò da terra aprendo la porta della sua suite.
"Mi seguirai oggi in tv vero?"Chiese.
'E' quello che faccio sempre...alla prossima Jared Leto' rispose riattaccando senza neanche lasciarlo rispondere.
Jared sorrise ancora rientrando nella suite e stendendosi sul letto con aria sognante.
In quelle poche ore,riuscì a recuperare il sonno che aveva perso la sera prima a causa di un pensiero bellissimo che ancora lo assaliva:Veronica.

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Note dell'autrice:Alloraaaa...Questo capitolo non mi soddisfa tanto D: E' troppo piatto secondo me.
Io però non sono mai soddisfatta del mio lavoro,o almeno non sempre, così vorrei che voi mi diciate che cosa ne pensate.
Aspetto una vosta traccia... un commentino è sempre Gradito ;)
Fran ;D


  
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