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Autore: _IlaLion    26/11/2011    0 recensioni
Sussurrai con voce flebile:
Addio, ti amo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E non conosco quel sorriso sicuro che hai,non so chi sei,non so più chi sei..mi fai paura oramai.
 
Era un giorno d’inizio Settembre quando tutto è iniziato e dopo 1 anno,
nello stesso giorno tutto è finito. Si dice che tutto passa,anche l’amore
ma questa volta pensavo sarebbe durata per sempre. In tanto quella che soffre
sono io e non lui. Ormai lui è andato,sparito ma non dalla mia mente e dal mio cuore.
Era cominciato tutto per quel maledettissimo Luna Park. Erano la mia fonte di felicità,
ora erano la mia fonte di tristezza.
 
“Ragazze andiamo sulla ruota panoramica?” chiese Allie.
“Si” rispose Darleen.
“Ragazze c’è un problema.. siamo in tre e i sediolini sono per 2..” dissi.
“Dai Christal, non fare la guastafeste muoviti. Al massimo ci stringiamo un po’.”
Ci avviammo verso la ruota panoramica e mentre quelle due pazze delle
mie amiche andarono a fare i biglietti io ero li ad aspettare.
Non avevo voglia di andare sulla ruota panoramica da sola.

“Ehi, se vuoi posso venire con te se non c’hai nessuno con cui andare sulla
ruota panoramica.”

Mi girai di botto. Cosa voleva ora quel ragazzo da me? Era alto qualche centimetro
più di me, carnagione chiara, capelli lisci di un castano scuro,occhi quasi
color ghiaccio e un sorriso sghembo sul viso.

“Scusa ma io non parlo con gli estranei.”
“Beh, io non sono un estraneo, sono Louis.” Iniziò a ridere.
Senza nemmeno guardarlo mi avviai vicino alle mie amiche.

“Dai scusa, non pensavo potessi arrabbiarti.” Mi disse fermandomi per il polso. Non parlai.
“Posso allora venire con te? Sulla ruota intendo poi giuro che non ti disturberò più.”
“Promesso?”
“Promesso”
“Allora ok e facciamo presto.”
Stavo per pagare il mio biglietto quando Louis mi bloccò.
“Pago io, sono un gentiluomo non un maleducato.”
“Mmm..Se insisti.”
Mi sorrise. Non so perché ma quando lo guardavo negl’occhi sembrava
come se ci fossero dei pozzi senza fondo.

“Dai Sali”
“Prima le donne” disse inchinandosi. Secondo me ho fatto
una faccia buffissima visto che lui ha iniziato a ridere.

Salii e fece lo stesso anche lui. Dopo un poco partì il giro.
Amavo avere in vento tra i capelli e vedere tutto ciò che mi circonda dall’alto.
Avevo gl’occhi lucidi. Louis continuava a parlarmi ma io non l’ascoltavo fin
quando non mi poggiò una mano sulla mia.

“Ehi scusa se stringo la tua mano così ma fino ad ora non ero mai andato su
una ruota panoramica e non so perché ma ho paura.” Era agitato e gli
sudavano le mani. Gli sorrisi e gli strinsi la mano per rassicurarlo.

“Pensa  qualcosa di bello.”
“Posso pensare a te allora.”
Continuava a fissarmi. Stavo avvampando lo sentivo. Mi mise una mano sulla guancia.
“Sai che sei bella anche in questo momento? Con i capelli scompigliati e le guancie rosse come mele?”
“Oh tu sei fuori Louis.”
“Sto ridendo per caso?Sono serio, mai stato più serio che in questo momento.”
Borbottai qualcosa d’incomprensibile. Avevo i brividi, sia per il
freddo per la presenza di quello sconosciuto al mio fianco che riusciva a giocare
con il mio cuore come se fosse una marionetta. Stava battendo
all’impazzata, cosa che non aveva mai fatto prima. Si avvicinò a me 
e avevo già capito le sue intenzioni, solo che non riuscivo a muovermi.
Ero bloccata e lui colmò quella distanza in poco tempo e mi baciò come mai
nessuno aveva mai fatto prima. Un bacio dolce, dolce quasi quanto lo zucchero filato.
Non so per quanto tempo le nostre labbra restarono avvinghiate ma so
solo che per me quel contatto durò ben poco.

“Ragazzi, scendete o date i soldi per un altro giro?”
“Scendiamo” dissi io agitando la testa per quello che era successo.
Si può dire che scappai. Me ne tornai a casa in fretta e furia visto che
casa mia non era tanto lontano da dove avevano allestito il Luna Park.
Due isolati dopo ero arrivata. Mandai un messaggio alle mie amiche dicendo che mi ero sentita male.

Due settimane dopo, me lo trovai sotto casa ad aspettarmi. Non so come aveva fatto
a trovarmi visto che non gli avevo detto nemmeno come mi chiamavo.
Uscii di casa avviandomi verso la biblioteca, facendo finta di non vederlo.
Camminavo a passo svelto e per non so quante volte rischiai di cadere ma lui
era più veloce di me. Mi prese per i fianchi e mi fece girare.

“Scusa ma ci conosciamo?” dissi. Cercai di giocare la carte del non riuscire a
ricordare ma il mio cuore non voleva saperne di mentire soprattutto a quella vicinanza.

“Bhe credo proprio di si”
“Davvero?”
“Si. Ero il tizio antipatico che non smetteva di parlare e scocciarti che è salito
sulla ruota panoramica e poi ti ha baciato.”

“Mi sa che forse cerchi la mia sorella gemella, lei ha i ragazzi io no.”
“Sono sicuro che eri tu Christal.” Mi stavo allontanando quando sentii
chiamarmi per nome mi bloccai.

“Vedi che sei tu?”
“E allora? Tu non avevi detto che dopo non mi avresti più scocciata?” stavo urlando.
“Si ma non posso.”
“E perché?”
“Perché ti amo,cazzo. È da più di un anno che ti vengo dietro,
che aspettavo questo momento e non posso mandarlo in fumo.
Secondo te chi era quella persona che ti mandava i fiori quando eri a
lezioni di canto? Secondo te chi è che ti scriveva quelle lettere romantiche?
Secondo te chi era quella persona con qui messaggiavi?” alzò la voce anche lui.
Si avvicinò a me e mi strinse per la vita.

“Sono io.”
Non risposi. Mi staccai e scappai, come la prima sera. Tutte le volte che
lui mi era intorno trovavo sempre un modo per andarmene. Finchè un giorno
urlò davanti a miliardi di persone che non potevo scappare per sempre,
che non potevo più nascondere i miei sentimenti e lì mi arresi.

“Non capisci che sto facendo così per non soffrire dopo? Di delusioni ne ho
avute e tu non puoi immaginare quante. Non mi piace innamorarmi, per di
più innamorarmi di una persona che conosco a malapena e che mi ha rubato il cuore.”

Corse da me e mi abbracciò. L’amavo anchio e tanto.
“Io non ti abbandonerò mai. Noi saremo un tutt’uno per sempre, credici.”
Dall’ora facevamo coppia fissa.
Ogni giorno lo passavamo insieme, facevamo tutto insieme.
Delle volte io andavo a vedere i suoi allenamenti di calcio e lui alcune
volte veniva alle mie prove di canto. Eravamo legati più che mai. Penso che
due persone legate come noi non ci siano state mai. Finchè..quella ragazza
non entrò e rovinò la nostra storia d’amore. Si chiamava Giselle.
La solita bionda tutta rifatta e piena di soldi o almeno lo era ai miei occhi.
Sarebbe stata una barbie se non fosse stato per i suoi occhi scuri. Era ormai
passato un anno da quando ci eravamo incontrati e messi insieme.
Gli ultimi mesi erano passati tra litigate varie. Si dice che l’amore non è bello
se non è litigarello no? Quindi non mi preoccupai.
Era arrivato il giorno del nostro anniversario e decisi di andare a casa sua per
fargli una sorpresa. Ma come avrei potuto immaginare cos’avrei potuto trovare lì?
Erano lui e Giselle nudi, abbracciati sul tappeto persiano che c’era nel salone. Uscii sbattendo
la porta mentre piangevo come non avevo mai fatto prima.

 
 D’allora non sono riuscita a togliermelo dalla mante. Ogni suo sguardo,
ogni sua carezza, ogni sorriso che mi ha dedicato si risvegliano ancora adesso
mille emozioni. Ho ancora i brividi per la prima volta che avevamo fatto l’amore
in quel letto dove, successivamente, ho saputo portava anche lei. Gli ho scritto un video d’ addio.
*Ehi Carota,
Non so come esprimerti i miei sentimenti in questo momento se non cantando.
Mi hai sempre detto che amavi la mia voce.. Beh ora amerai la voce di qualcun’altra ma non importa.
Volevo renderti partecipe di ciò che provo.* Iniziai a cantare Someone like you di Adele.
Anche se avevo la voce spezzata per via delle lacrime, la canzone uscì meravigliosamente.
Sussurrai con voce flebile:
Addio, ti amo.”
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Ok questa si che è
una vera merda O_O
L'ho scritta di getto e sinceramente 
non l'ho nemmeno riletta.
Spero che almeno a voi
piaccia. 
Caso mai succedesse il miracolo
che a qualcuno piacesse
questa OS, mi farebbe saperlo ^^
Baci _Ila<3
  
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