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Autore: lithi    27/11/2011    1 recensioni
La storia di un'amicizia perduta e rimpianta.
Cosa sarebbe successo se Chris avesse avuto un'amica speciale ad aiutarlo durante il suo secondo anno di liceo?
E quando le parole diventano macigni e vengono travisate, è davvero facile perdonare quella persona che ci capisce con un solo sguardo?
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"Gli anni erano passati, e quello stupido litigio si era trasformato in un muro di silenzio che li aveva divisi e tenuti lontani per ben cinque anni. Cinque anni in cui prendere in mano il telefono si era fatto sempre più difficile, se non impossibile. Perché, se prima sarebbe stato facile, cosa si può dire ad un ragazzo che era riuscito a realizzare un’intera lista di sogni?"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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BUONGIORNO! XD
Ecco a voi il nuovo aggiornamento...stavolta il pezzo è un po' più corto, ma i flash back sono quasi finiti, ne rimangono solo due veramente importanti e il primo ha diritto a un capitolo tutto suo, perciò ho tagliato alla fine della scena. Mi sono divertita da morire a scrivere la parte del cast di Glee...credo proprio che finita questa "one-shot" (si, ancora la chiamo così...sono senza speranza XD) mi darò a una serie di OS (vere stavolta) sul cast a random...così, tanto per divertirmi...XD
Comunque godetevi (?) questo capitolo, perchè nel prossimo, ahimè...vi dirò perchè Chris ed Eryn non si parlano più...
Un bacione grande...

Giulia XD



Clovis, California, 11 Giugno 2006

 
  Chris ed Eryn uscirono fuori dall’auto del ragazzo con gli occhi ancora brillanti dalla serata precedente, trascinando i trolley.
La proiezione di The Wiz era stata solo il coronamento di un meraviglioso weekend a Hollywood, che i ragazzi avevano trascorso da soli, con la benedizione dei loro genitori.
Erano arrivati il venerdì sera, sistemato le loro cose in albergo, e poi fatto una passeggiata lungo le vie illuminate a giorno della città in cui i sogni potevano diventare realtà. La scritta a lettere cubitali, adagiata sulla collina, li aveva accompagnati per tutta la durata della breve vacanza, ammiccando ai due ragazzi che non credevano ancora di essere lì.
Il giorno dopo avevano fatto il tour degli studi cinematografici, seduti dentro al trenino che li portava, di volta in volta, dentro un mondo diverso e sempre nuovo.
Eryn aveva dovuto trattenere più di una volta Chris dallo staccarsi dal mezzo in corsa per inseguire questo o quell’attore. Soprattutto quando avevano intravisto un serafico Johnny Depp passeggiare con un costume da pirata nella caffetteria degli studi, un caffè alla mano.
E poi la sera c’era stato il film.
Il Forest Lawn Memorial era un cimitero situato sulle colline di Hollywood, da cui si aveva una splendida vista sulla città. Per qualche macabra e geniale idea, i gestori del cimitero privato, in cui riposavano le stelle di Hollywood, avevano deciso di aprire un cinema all’aperto, proiettando le pellicole della vecchia gloria del cinema americano. E quella sera, avrebbero proiettato The Wiz, il musical nero basato sulla storia del Mago di Oz.
I due ragazzi si erano sistemati a terra, sul pail a quadri che avevano portato da casa, e avevano gustato il film, canticchiando le canzoni immortali del musical. Si erano commossi alla vista dello Spaventapasseri, avevano riso con l’Uomo di Latta, ballato con il Leone Codardo, lottato con Dorothy. E, sulle note di Home, cantata perfettamente da Diana Ross – che magari come attrice non era il massimo, ma come cantante ci sapeva sicuramente fare – si erano commossi fino alle lacrime.
Durante il tragitto verso casa avevano cantato fino allo sfinimento “Easy On Down The Road”, e nello stesso modo li avevano trovati i signori Colfer, trascinati nella danza dello Spaventapasseri e della ragazza con le scarpe argentate non appena i due erano piombati in casa.
“Deduco che il fine settimana sia andato bene…” commentò Tim ridendo, mentre Eryn trascinava nella danza anche Hannah.
 
“Che fai?”
Eryn entrò nella camera di Chris, che, seduto sul letto, stava osservando pensieroso il cartellone sulla sua parete.
Il ragazzo si girò verso di lei. La voce di Chris uscì flebile come un sussurro.
“Pensavo che quest’anno con te è stato meraviglioso. Non credo di riuscire a immaginare come sarà di nuovo il prossimo anno.”
Eryn si sedette al fianco dell’amico, guardando il cartellone da cui sbucavano le loro facce felici. Poi gli prese la mano, portandosela al cuore.
“Sai bene che non sarà qualche migliaio di chilometri a impedire alla nostra amicizia di continuare ad esistere.”
“Lo so…” Chris la guardò negli occhi. “Ma sarà comunque difficile non averti accanto.”
“Bè, guarda il lato positivo…oltre al Drama e al Glee club, potrai finalmente entrare a far parte della Squadra di Dibattito e del Giornalino Scolastico.” Lei ridacchiò. “Non ci sarò più io a rubarti tutto il tempo.”
Chris sospirò pesantemente, tornando ad abbassare la testa.
“È solo che…”
“…che?!...”
“Non voglio che tu ti dimentichi di me.”
Il silenzio cadde sulla stanza per qualche secondo prima che la risata di Eryn lo rompesse.
Chris la guardò ad occhi sgranati.
“Mio caro piccolo clown. Ma non mi potrò mai dimenticare di te. I fratelli non si dimenticano!”
Chris rise, sollevato.
“Come Dorothy non potrà mai dimenticare lo Spaventapasseri?”
Eryn gli mise una mano sul ginocchio.
“Si. Ma con la differenza che Dorothy e lo Spaventapasseri non si erano scambiati i numeri di telefono.”
   

Dublino, Irlanda, 3 Luglio 2011

 

Tutto il cast di Glee era apparentemente riunito nel camerino delle ragazze. Mancavano all’appello solo Chris, Heather e Jenna, ma la cosa era stata programmata.
“Allora ragazzi, sapete tutti perché siamo qui. Dobbiamo fare veloci perché il tempo rimasto è poco e noi abbiamo stilato un piano a cui tutti siete tenuti a partecipare.” Amber si era messa al centro del cerchio formato dai suoi colleghi e parlava ad alta voce.
“Si, sappiamo della rossa che è in prima fila. Ma non capiamo come potremmo mai avvicinarla.” Kevin era già seduto sulla sedia a rotelle, le gambe accavallate in una posa che ricordava quella di Kurt nella prima stagione.
“Infatti. Non è che possiamo calarci giù dal palco e trascinarla dietro le quinte.” Harry si mise a pensare un attimo. “Anche se, forse, con una specie di catena umana, io e Heather potremmo farlo durante Valerie…”
“Ma perché non la rapiamo e basta alla fine dello spettacolo?” Mark si stava guardando intorno in cerca di appoggio.
“L’ho detto anch’io, ma non vogliono traumatizzarla.” Sbuffò stizzita Ashley, ancora un po’ contrariata dal rifiuto delle ragazze alla sua proposta.
“Questo perché non siamo in una fanfiction! E poi gli unici che potrebbero riuscire nell’intento sono gli Warblers. E noi non vogliamo avere sulla coscienza la vita di questa ragazza, vero?!” Dianna rispose spazientita, senza minimamente considerare lo stuolo di grida di protesta che si levarono dalla massa di blazer. “Ed è per questo che siamo tutte convinte che l’idea vincente sia quella di – non riesco a credere a quello che sto dicendo – Darren.”
Tutti i partecipanti alla riunione si girarono di scatto verso il ricciolino, che stava guardando di nuovo male la collega.
“Ma no, prego. Fai pure come se io non ci fossi, eh…”
Lea cominciò ad agitare le mani.
“Evitiamo i battibecchi adesso. Non c’è tempo. Magari dopo.”
“Darren, non che io non mi fidi di te amico – lo sai che ti voglio bene e tutto – ma qual è di preciso la tua idea?” Cory si elevò in tutta la sua altezza, guardando lo Starkid che dovette piegare la testa all’indietro per guardarlo in faccia.
“Farla trascinare qui da Ben.” Rispose il ragazzo con un sorriso a trentadue denti molleggiando sui talloni, le mani dietro la schiena.
“E questo sarebbe meno banale e pericoloso perché…” Chord era un po’ scettico.
“No ragazzi, lo so che sembra un po’ banale, ma abbiamo pensato a tutto noi.” Fece Naya mentre Darren alzava di nuovo gli occhi al cielo.
“Già.” Rispose Amber, ancora al centro del cerchio. “Ci concentriamo sulla castana che è seduta vicino a lei.”
“Continuo a non capire…” Chord era ancora un po’ confuso. “Per quale motivo non andiamo dalla ragazza e le diamo, che ne so, un biglietto, dicendole di venire nel backstage?”
“No. No. No.” Lea era saltata in piedi di nuovo, seguita da Naya che cercava di esorcizzarla con le dita messe a mo’ di croce. “Deve essere una cosa epica. Come…come…”
“Come in quelle commedie che ti fanno crescere una vagina se le guardi troppo?” Domandò Mark dall’alto della sedia, riciclando una battuta di Puck.
“Esattamente.”
“Si, va bene. Ma ci potete dire cosa dovremmo mai fare noi? Mancano quindici minuti all’inizio dello spettacolo.”
Amber si pose le mani sui fianchi prima di ricominciare a parlare.
“Noi siamo avvantaggiati perché conosciamo già le mosse di Chris. Ecco quello che farà lui e quello che faremo noi.”
Darren si girò verso Cory, che si era messo di nuovo a sedere, e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, subito intercettato da Dianna che lo richiamò all’ordine.
“Darren. Presta attenzione.”
“Scusa Charlie. Stavo solo chiedendo se posso comunque baciare Chris sul palco come avevo già programmato di fare…”
Ashley e Dianna si scambiarono un’occhiata raggiante.
“Puoi anche violentarlo lì se ti fa piacere…”
 
Chris richiuse il pennarello guardando soddisfatto la sua opera, sperando con tutto sé stesso che la serata andasse come aveva programmato.
In quel momento entrarono nel camerino dei ragazzi anche Jenna ed Heather.
“Ehi Chris!”
Il castano girò gli occhi verso le ragazze sorridendo.
“Buonasera signore.”
“Che fai?” domandò Jenna sedendosi su una sedia vuota e cercando di prendere tempo.
Chris tornò a guardare il suo lavoro compiaciuto.
“Cerco di sistemare un po’ le cose…”
 
“Dieci minuti Eryn…”
La ragazza levò gli occhi al cielo.
“Lo so Holly. Lo so. Sono già abbastanza agitata senza che ci sia anche tu a fare il conto alla rovescia.”


 



Ok, ho preso gusto anche a scrivere qui in fondo. XD
No, seriamente. Volevo specificare una cosa...ci sono delle cose in questo concerto che ho dovuto cambiare per motivi che scoprirete dopo. Ma il bacio non lo volevo togliere. E non volevo neanche che fosse stato deciso all'interno della riunione di cui sopra. Perciò, prendetelo così. Darren ha deciso che avrebbe baciato Chris. Punto.
I motivi per cui l'ha fatto non ci interessano e non sono rilevanti ai fini della storia, ma la cosa in sè sarà d'aiuto al piano di quella massa di pazzi.
Volevo solo specificarlo, ecco...XD
Alla prossima settimana,

Giulia ^_^
  
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