Ciaooo!!
Ho visto
che la ff sulla lampada (che era proprio demenziale, lo riconosco) è piaciuta
parecchio (a parte il commento di ska, ma vorrei parlarne con lei ^^) e quindi
vorrei ringraziare:
gigia990,
Master
Ellie, SiJay, Giuly
Weasley, Tabita, lilistar,
Calime
Per le
recensioni o commenti, grazie davvero!
Questa
volta mi concentro su Harry e Ginny. La storia è per se, quindi non fate il mio
errore di credere che parta da dopo “Gita al mare” (a me è capitato con altre ff
^^| che bauca!). Spero inoltre che mi perdonerete l’ennesimo riferimento a
mercati: ho un debole per loro! Adoro le sagre di
paese!
Per il
resto … spero vi accontenti…ma non aspettatevi un granché: l’ho fatta per
sfizio!
Au
Revoir!
Pinkstone
Un braccialetto di turchesi e madreperla
(per
dirti quanto ti amo)
Un bel ragazzo alto, moro, sui diciassette anni, camminava avanti e
indietro per la stanza in maniera agitata. Molto
agitata.
D’un tratto la porta si socchiuse con un cigolio e una voce lo
chiamò:
« Harry? Sei qui?
»
« Hermione! » Harry fece un passo avanti, afferrò la ragazza e richiuse
la porta dietro di lei.
Hermione lo guardò stupita « Cosa c’è? »
chiese.
Lui, raggiante, batté una mano sul copriletto « Siediti!
»
Lei ubbidì titubante, stando attenta a non stroppiciarsi la minigonna
azzurra che Ron le aveva regalato « Che cosa c’è? »
Harry, con un sorriso da un orecchio all’altro, si decise a risponderle «
Ho bisogno di un consiglio. » fece una pausa, guardando con i suoi vispi occhi
verdi la ragazza: da quando Hermione stava con Ron (e ce n’era voluto per farli
mettere insieme) sembrava più rilassata, più felice. Era molto più
facile farla sorridere.
Ed Hermione infatti, alle parole di Harry, sorrise «Riguarda Ginny, non è
vero? »
Harry arrossì « Beh, ecco… cioè… si. » la guardò, arrossendo furiosamente
« Da cosa l’hai capito? »
La ragazza rise « Chiamalo ‘intuito femminile’. Allora, dimmi tutto!
»
Harry, guardando fisso il pavimento, le spiegò in poche parole il suo problema: fare un regalo a Ginny per il suo compleanno.
« Tu sai meglio di me che non posso regalarle chissà che cosa, visto che
siamo alla Tana. Sarebbe fuori luogo. » alzò lo sguardo, incontrando quello
pensieroso di Hermione « Che faccio? »
La bruna non rispose subito; si mise a fissare il volo di una mosca,
riflettendo.
« Io… » cominciò « io comincerei da… un gioiello. Non una cosa raffinata,
magari semplice, che duri nel tempo, che le ricordi sempre te. Prova ad andare
in paese. » gli prese una mano, sorridendo di nuovo « E non ti preoccupare:
Ginny ha gusti semplici. Per lei conta il pensiero. Ora scusami, vado ad aiutare
Molly con i preparativi » detto questo si alzò e
uscì.
…
Harry sospirò pesantemente.
Si alzò e andò al cassetto per prendersi un paio di jeans puliti e una
maglietta; si sciacquò il viso e scese.
« Signora Weasley, io esco un attimo. Sarò di ritorno prima di cena.
»
« Va bene, Harry caro. »
Harry vagò per il paese, finché non vide che quel giorno c’era il
mercato. Se doveva cominciare a cercare, tanto valeva farlo da
lì.
I proprietari delle bancarelle gridavano a gran voce i loro prodotti:
pesce, frutta, ma anche scarpe, lenzuola e vestiti.
« Ninnoli! Gioielli! Per mogli e fidanzate! Ninnoli!…
»
Proprio quello che cercava!
Si diresse verso un bancone che esponeva collane, anelli, bracciali,
caviliere, anche ferma capelli.
« Buongiorno ragazzo! Cerca qualcosa per la sua ‘lei’?
»
Harry arrossì « Già. »
Il commesso si animò « E’ venuto nel posto giusto! Mia nipote Lucrezia la
consiglierà! » e riprese a gridare per attirare i clienti, mentre una ragazzina
dall’aria timida sui quindici anni si avvicinò al
ragazzo.
« Ciao. » disse piano, « posso farti qualche domanda?
»
Harry si strinse nelle spalle.
« Quanti anni ha? »
« Sedici. »
Lucrezia sorrise mite « E’ graziosa? »
Anche Harry sorrise « Io direi meravigliosa.
»
« Di che colore ha gli occhi? »
« Azzurri, perché? » le chiese interessato. Per tutta risposta la ragazza
lo guidò dietro il camioncino.
Frugò in una scatola e ne riemerse con un braccialetto di pietre azzurre
e bianche in mano.
« Questo è perfetto. E’ fatto di turchesi » indicò le pietra azzurre « e
madreperla. » quelle bianche « Si rompe con difficoltà, e sebbene sia semplice,
per la tua innamorata sembrerà fatto di diamanti. » sempre sorridendo glielo
ficcò in mano « Fanno diciassette sterline e cinquanta pence.
»
*
« Tanti auguri tesoro! »
« Tanti auguri Ginny! »
Ginny sorrise contenta, mentre la famiglia e gli amici sgomitavano per
farle gli auguri.
Ron allungò un pacchetto « Questo è da parte mia e di Hermione.
»
La rossa lo scartò.
« Una gonna? » li guardò sospettosa « Chi ha scelto il modello?
»
« Lei » rispose Ron digrignando i denti,
« Si, ma il tuo fratellone ha scelto il colore! » aggiunse Hermione baciandolo.
« Quello è moi e di Bill, è un fermoglio per capelli. Spero ti spiascia
Jinnì! »
« Grazie, è molto particolare! »
Harry, con il pacchetto fatto da Lucrezia in tasca, aspettava che la
folla intorno alla sua ragazza si diradasse. Poi le si
avvicinò.
« Ehi. »
« Ciao. » lo baciò « Festa stupenda, non trovi? » corrucciò la fronte «
Fred e George potevano evitare il Molliccio dentro alla scatola, però.
»
Harry
rise « I soliti. Però
manca il mio, di regalo » e lo prese dalla tasca, facendo arrossire la
ragazza.
« Harry… non dovevi. » lui alzò le spalle
« E’ solo un pensiero. Dai, aprilo! »
Ginny scartò il pacchetto, rivelando il suo contenuto: il braccialetto
tanto speciale che Lucrezia aveva venduto a Harry. La rossa spalancò gli
occhi.
« Harry è… bellissimo! »
Lui si chinò a baciarla « Mai quanto te… »
Fine!