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Autore: alicew in wonderland    27/11/2011    4 recensioni
La squadra Huntik torna in una nuova ed emozionante avventura ricca di azione amori e un nuovo nemico. Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere il nuovo nemico? Dante si unirà ai "cattivi"? Qual'è il segreto di Zhalia?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La trilogia'
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Zhalia sanguinava ancora ma trovò la forza di sorridere a Dante e a suo figlio. Insieme a Shadow erano scomparsi tutti i soldati.
Dante sorrise a Zhalia per poi alzare lo sguardo sul campo di battaglia e il suo sorriso scomparve: parecchi dei cercatori che avevano combattuto erano a terra senza vita.
Dante e gli altri si divisero cercando i superstiti: “ Papà! Per fortuna stai bene!”
“Io sì Lok! Ma mi sono diviso da Metz e non so dove sia!”
A un tratto la voce di Dante risuonò in tutta la valle “No Metz!!”
Tutti si voltarono: Dante era inginocchiato a terra e reggeva la testa di Metz, ancora vivo ma non c’erano possibilità di salvarlo, l’ospedale era troppo lontano e Zhalia non poteva teletrasportarsi.
“Dante ascoltami! Non devi essere triste!”
“Non voglio che te ne vada! Non è giusto!” disse Dante tra le lacrime
“Sto morendo perché ho combattuto per salvare il mondo!”
“No stai morendo per colpa mia!”
“Non è vero! Mi sono battuto per la salvezza e per la libertà di tutti noi! Ricorda che la libertà è come l’aria Dante, non puoi vivere senza!”
“Ti prego Metz non lasciarmi! Ho ancora bisogno di te!”
“Dante da oggi sarai tu il capo del consiglio Huntik, so che mi renderai fiero di te, anche se lo sono già!”
“Metz non posso io…”
“Sei pronto Dante! Una volta capo consigliere saprai anche di più sul tuo passato e sui tuoi genitori” Metz sorrise, poi chiuse gli occhi
“No Metz! Metz!” il pianto di Dante era inarrestabile, aveva perso il suo mentore per sempre e questa volta per davvero.
Zhalia aveva fasciato la sua ferita e si era avvicinata a Dante con le lacrime agli occhi. I superstiti che avevano assistito alla scena si erano commossi e i membri del consiglio, intervenuti alla battaglia, si avvicinarono a Dante con la tristezza sul volto in attesa di istruzioni.
Vennero chiamati degli elicotteri e dei jet della fondazione per trasportare i corpi dei defunti prima in Germania poi a Manhattan, dove si tenne un funerale collettivo nella sede della Fondazione Huntik. Fu Dante a pronunciare il discorso sotto il monumento costruito in memoria dei defunti:
“Dei defunti che ricordiamo oggi, signori, il consiglio non vuole che vi dica il perché della loro morte, ma io credo che non farlo sia un insulto alla loro memoria. Questi cercatori sono morti nella battaglia finale contro Shadow e nessuno di loro verrà dimenticato perché si sono battuti con coraggio per proteggere ciò a cui teniamo di più: le nostre famiglie e la libertà di tutti noi! Insieme a loro ricordiamo l’ex capo del consiglio Huntik: Metz, anche lui deceduto in battaglia. Metz era un uomo che sapeva guardare lontano, che ha sempre saputo attuare le sue scelte con saggezza e per me è stato più di un mentore, è stato un padre! Devo ringraziarlo perché senza di lui non sarei diventato quello che sono e non sarei qui a parlare con voi oggi! Abbiamo vinto la battaglia ma tutti abbiamo perso qualcuno. Il ricordo di tutti loro rimarrà sempre vivo nella nostra memoria!” Nessuno aveva abbassato lo sguardo durante tutto il discorso.     
Prima di lasciare i gradini Dante si voltò, dando le spalle alla folla “Grazie di tutto Metz! Sono felice di averti incontrato! Non ti dimenticherò mai, questa è una promessa solenne!” Lasciò il monumento e si mise vicino a Zhalia, ai figli, a Dan, a Cherit, a Lok, a Sophie e a Sam, che anche se era piccolo aveva compreso tutto.
Erano passati alcuni mesi dal funerale, ogni tanto Dante si recava a New York per partecipare alle riunioni del consiglio Huntik, Marcu e Clara avevano ripreso ad andare a scuola e Zhalia si occupava della casa e ogni tanto di piccole missioni di spionaggio, ora che Dante era nel consiglio aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse con l’agenzia investigativa. Lok dava una mano a Zhalia mentre Sophie si occupava di Sam. Dan era tornato in Olanda dal fratello Harrison e Lucas era di nuovo in giro per il mondo.
Una sera Dante rientrò in casa dove ad accoglierlo, dopo una stancante riunione a New York, c’erano la famiglia e gli amici
“Sorpresa! Buon compleanno!”
“Oggi è il mio compleanno?”
“Con tutte quelle riunioni non capisci più nulla! Non ti ricordi neppure del tuo Compleanno!” disse sorridendo e abbracciandolo Lok insieme a Cherit che disse “Vieni! Sophie e Zhalia hanno preparato la torta, io e i ragazzi abbiamo pensato alle decorazioni!”
Dante si mise davanti al tavolo sul quale c’era una torta con 35 candeline
“Aspetta papà! Ci vuole una foto!” Marcus prese la macchina fotografica e scattò una foto di gruppo con l’autoscatto “Ok papà! Ricordati di esprimere un desiderio!”
Dante chiuse, molto teatralmente, gli occhi poi li aprì e soffiò sulle candeline, tutti applaudirono
“Bene,” disse Sophie “ora i regali!”
“Regali? Ma non dovevate!”
Sophie arrivò con una busta “Due biglietti per i Caraibi! Grazie Sophie! Ci voleva una vacanza!”
“Dante questo me lo ha dato Metz” disse Lok facendosi serio “con la raccomandazione di dartelo oggi e non prima”
“Quando te lo ha dato Lok?”
“Poco prima che cominciasse la battaglia”
Era un documento risalente al giorno in cui Dante compiva un anno THE STORY OF VALE’S FAMILY la firma sul fondo era di Artur Vale.
Zhalia si avvicinò a Dante il quale la guardò e sorrise “Il mio è l’ultimo regalo! Solo dovrai aspettare ancora otto mesi per riceverlo… Sono incinta!” Dante la prese tra le braccia e la baciò
“Aspetterò con impazienza per otto lunghi mesi!”
“Sì ma ora mangiamo!” disse Lok indicando la torta
“Lok hai 26 anni e sei ancora un bambino! Quando hai intenzione di crescere?!” disse Sophie e la festa riprese.

THE END
 

 

COMMENTO AUTORE
Finalmente ci sono riuscita! La prima parte della mia trilogia è completa.
Già so cosa state pensando “che palle ora questa fa un poema che non finisce più!”, non è esattamente così anche perché questo vuole essere solo un breve commento a quanto ho pubblicato fino a oggi.                     
Parto con il ringraziare tutti coloro che mi hanno recensita e letta, spero vivamente che la storia vi sia piaciuta. I personaggi originali appartengono ai legittimi proprietari, ma quelli di mia invenzione sono miei e non si toccano (solo per precisare), la storia è interamente prodotta dalla mia mente ed è talmente lunga che ho deciso di articolarla in tre racconti.
Mi sono troppo affezionata ai miei personaggi, specialmente Shadow e i bambini. Shadow è il cattivo che rappresenta tutte le paure che ogni persona ha, mentre Marcus Dante e Clara Zhalia rappresentano la mia situazione iniziale con la mia sorellina, ora per fortuna non litighiamo più come allora, vedrete il loro maturare man mano cresceranno.
In una prima versione della storia, rimasta a livello mentale, nel capitolo 16 doveva morire Dante ma poi mi sembrava troppo tragico e ho preferito Metz. Nel capitolo 11 Marcus doveva morire durante una battaglia in piazza San Marco, che nella versione ufficiale non ha avuto luogo.
 Con la seconda parte sono in alto mare… quindi mi prenderò una piccola pausa per scrivere. Non vi anticipo nulla sia chiaro lo vedrete al momento della pubblicazione.
Alla prossima avventura!   

   
 
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