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Autore: groffgasm    27/11/2011    3 recensioni
FanFiction St. Berry. Dopo il diploma Rachel si traferisce con Kurt a NY per frequentare la NYADA (New York Academy of Dramatic Arts). Jesse St. James vive a NY già da più di un anno, esattamente da dopo le Nazionali del 2011 e ha ottenuto un importante ruolo a Broadway. Il destino li farà rincontrare. È inevitabile che Rachel sarebbe stata accettata alla NYADA. È inevitabile che Jesse sarebbe riuscito a calcare i palcoscenici di Broadway. Un sacco di cose sono inevitabili... sarà l'amore tra Jesse e Rachel una di queste?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Grazie al cielo è venerdì!” disse Rachel buttandosi sul letto. “Sono esausta.”

“E' stata una settimana impegnativa.” rispose Kurt mentre si infilava il pigiama.

“Ne vale la pena però” le sorrise Rachel.

 

Era passata una settimana da quando erano cominciate le lezioni alla NYADA. Una settimana intensa. Le lezioni erano molto interessanti e Kurt e Rachel imparavano un sacco di cose nuove ogni giorno. Gli insegnanti stimolavano continuamente gli alunni a dare il 200%. Erano severi ma erano dei grandi professionisti. Gli altri ragazzi erano molto in gamba. Avevano tutti molto talento e Rachel non potette che sentirsi un po' minacciata da loro nei primissimi giorni. Ma Kurt l'aveva tranquillizzata proprio come quando un anno prima l'aveva tranquillizzata dopo che avevano assistito a quell'esibizione di Anything Goes e si era sentita tanto umiliata.

 

“Kurt, cosa credi che pensino gli altri di me? Cioè, mi sto comportando abbastanza bene, vero? O mi reputano già antipatica e fastidiosa?” Chiese Rachel mentre si spazzolava i capelli.

“Ma infatti sono io stesso sorpreso del fatto che tu non abbia cercato di mandare nessuno in un covo di drogati.”

“Ancora.” rispose Rachel ridendo. “Dai scherzo.”

“Stai semplicemente crescendo e stai cominciando ad abbandonare quei comportamenti da ragazzina che avevi sempre al Glee Club. Era ora! E poi non è che ora tu sia proprio una santa, ecco. Ti devo ricordare i commenti che hai fatto martedì sulla performance di Jessica?

“Non è colpa mia se non riesce a tenere un acuto per più di 8 secondi!”

“Ecco, appunto. Come volevasi dimostrare. Sei sempre la stessa Rachel. Per lo meno ora tieni i tuoi commenti per te.”

“Tecnicamente non li tengo proprio per me. Li dico a te.”

“Sempre meglio di dirli a tutti.”

“Sì, hai ragione. Sembra proprio che stia diventando una brava persona.”

“Ok ora esageri. E comunque nessuno ti trova fastidiosa... ancora. Quindi stai tranquilla.” le disse scherzosamente Kurt.

“Ok, sono tranquilla.”

“Sai, prima pensavo...”

“A cosa?”

“Al fatto che siamo qui da più di una settimana ormai e non abbiamo ancora passato una serata fuori.”

“Kurt, dobbiamo stare in piedi ogni giorno alle 7 e lo sai che devo dormire almeno 8 ore a notte altrimenti divento intrattabile il giorno dopo e non riesco a concentrarmi a lezione.”

“Sì lo so, non sto dicendo che dobbiamo uscire e fare pazzie tutte le notti però non è il massimo del divertimento andare a letto alle 10 ogni sera. E poi oggi è venerdì! Per quanto adori la tua idea del Venerdì Musical, preferirei fare qualcosa che preveda uscire da questa stanza. Avanti, siamo giovani e siamo a New York! Dobbiamo divertirci oltre a sgobbare tutto il giorno a lezione.”

Rachel stava per rispondere quando qualcuno bussò alla porta.

“Kurt, Rachel, ci siete? Sono Amy.”

 

Amy aveva una voce molto dolce, era stata la prima cosa che aveva pensato quando l'aveva sentita cantare per la prima volta a lezione. Era anche molto bella. Aveva una cascata di boccoli biondi e due occhi di un azzurro intenso. Insomma, la ragazza perfetta. Quella che ogni ragazzo avrebbe voluto. All'inizio le era sembrato che se la tirasse un po'. Stava sempre per conto suo. Ma poi si rese conto che era solo timida. E dopo averci pranzato insieme si rese conto che era anche divertente e gentile. E poi adorava il suo modo di vestire. “Un look semplice e romantico ma elegante” come diceva Kurt.

 

Kurt aprì la porta e si ritrovò davanti la loro amica e un'altra ragazza che non aveva mai visto prima d'ora. Era alta, bella, anzi molto bella. Capelli corvini con delle ciocche fucsia. Sembrava l'opposto di Amy. Aveva una minigonna cortissima, dei tacchi vertiginosi e una maglia che non lasciava molto all'immaginazione. Era molto appariscente. Di certo era una che non passava inosservata.

“Ciao ragazzi. Scusate il disturbo. Lei è mia cugina Vanessa.”

“Ciao, piacere di conoscervi.” disse sorridendo la nuova ragazza mentre stringeva la mano a Kurt e Rachel.

Kurt invitò le due ragazze ad entrare e ad accomodarsi.

“Allora ragazzi che fate?”chiese Amy mentre si attorcigliava le dita tra i capelli lentamente.

“Ci prepariamo per la nostra serata Venerdì Musical! E' una tradizione che abbiamo cominciato poco prima di trasferirci a New York. Ogni venerdì sera guardiamo un musical diverso. Cantiamo insieme tutte le canzoni e mangiamo popcorn.” rispose Rachel.

“Wow, quanta vita!”

“Scusami?” Rachel lanciò un'occhiataccia a Vanessa che le sorrise rispondendo “Nulla, scherzavo. Sono qui per informarvi della festa che ci sarà domani sera. Si tratta di una festa di benvenuto per i nuovi studenti. Viene fatta ogni anno. Ci partecipano anche quelli del secondo e del terzo anno. Ma non solo. Ci saranno studenti della Juilliard, spiranti attori, ballerini e cantanti delle più prestigiose scuole di New York. È l'evento mondano dell'anno. Non potete mancare.”

“Sembra molto interessante! Che ne dici Rachel?” disse Kurt guardando la nuova ragazza negli occhi e poi girandosi verso Rachel.

“Avanti ragazzi, vi divertirete un sacco. So bene come funziona all'inizio del primo anno. Io sono al terzo anno e quindi ci sono passata anch'io. È molto faticoso e stressante e almeno nei fine settimana dovete staccare la spina, uscire da queste stanze e divertirvi o finirete sull'orlo di una crisi di nervi. Ve l'assicuro.”

“Dai, Rachel ci divertiremo!” aggiunse Kurt

“Ok, ok, va bene. Ci saremo.” Rachel guardò Vanessa negli occhi e lei rispose con un cenno del capo e con un sorriso. “Perfetto! Ora devo scappare, ho un appuntamento con un figo incredibile, dovreste vederlo! Amy vi darà i dettagli della festa. E' stato un piacere conoscervi! A domani!” Salutò con un bacio sulla guancia Amy e uscì dalla porta.

“Wow tua cugina è una ragazza molto interessante!” fu la prima cosa che uscì dalla bocca di Kurt.

“Sì lo so. Siamo due opposti. La prima impressione che dà non è sempre la migliore. Ma non è cattiva. È solo molto... vivace, ecco. Va sempre a tante feste, ha un sacco di amici. A volte vorrei essere spigliata e sicura di sé proprio come lei.”

“Secondo me è un po' troppo sicura di sè, ecco.” rispose Rachel. “Forse dovrebbe abbassare un po' i toni.”

“Vedrai che se la conoscerai meglio cambierai idea.” le assicurò Amy.

“Io sono al settimo cielo per questa festa, ragazze! Proprio poco fa parlando con Rachel le stavo dicendo che avevo una voglia matta di uscire da questa stanza e fare qualcosa di divertente. Finalmente domani lo faremo! Oddio però, c'è un problema!”

“Quale problema?”

“Non ho nulla da mettere!”

“Stai scherzando? Hai più vestiti tu che Lady Gaga!”

“Per quanto sono onorato per il paragone, il problema è evidente e persiste! Non ho nulla di adatto a un' evento del genere. L'hai sentita Vanessa, no? E' un' evento importante e quindi c'è solo una cosa da fare! Domattina si va a fare shopping!”

Rachel scoppiò a ridere e poi annuì. “Va bene. Domattina si va a fare shopping. Amy vieni anche tu?”

“Sì mi piacerebbe molto.”

“Devo avvertirti che fare shopping con Kurt è decisamente estenuante!”

“Cara, devi ringraziarmi. Se non fosse per me il tuo guardaroba sarebbe un disastro!” poi si voltò verso Amy “Non ascoltare quella nonna, Amy! Ti divertirai! Non sono così cattivo come vuol far sembrare lei.” continuò Kurt facendole l'occhiolino.

Amy annuì sorridendo.

“Allora è deciso! Domattina shopping-no-stop finchè non troviamo degli abiti fantastici da indossare alla festa!”

 

 

 

 

 

“Ti prego dimmi che stai scherzando!”

“No, Kurt. Non sto scherzando! Cosa c'è che non va con questo vestito?”

“C'è che è orribile, ecco cosa! E' troppo lungo, non è adatto ad una festa del genere e poi quel colore fa tanto 2009!”

“Che palle, Kurt! È il quinto vestito che mi bocci!”

 

Rachel sapeva bene che andare a fare shopping con il suo migliore amico era estenuante ma quella mattina stava proprio perdendo la pazienza. Avrebbe tanto voluto comprare il primo vestito che le capitava tra le mani e andare a casa a rilassarsi. Erano bloccati a Zara da più di un'ora. Da un momento all'altro avrebbe lanciato un grido da far scappare tutti a gambe levate. E Kurt continuava a bocciare ogni vestito che lei sceglieva. Ma c'era anche qualcos'altro che stava rendendo Rachel nervosa. Amy era venuta con sua cugina, Vanessa e a Rachel lei non piaceva. Non piaceva per niente. Continuava a saltellare da un camerino all'altro uscendone sempre con qualche vestito tutto luccicante che a malapena le copriva il culo ed esclamava: “Questo mi sta da Dio, vero?”. E ora la situazione stava per peggiorare.

 

“Posso dire una cosa?” chiese a Rachel e Kurt mentre si toglieva l'ennesimo paio di scarpe che aveva provato.

Rachel sbuffò e poi le rispose con un “Se proprio devi.”

“Ok prima cosa, ti sei alzata col piede sbagliato stamattina?! Cioè, stiamo facendo shopping per cercare un vestito per la festa fighissima di stasera e tu sembri di stare ad un funerale, con tutto il rispetto. Shopping è divertimento! Sei una ragazza, sei carina, ha un bel corpo che potresti far risaltare con un bel vestito invece di quegli obbrobri che stai scegliendo tu. Lascia che ti aiuti a scegliere. Ho sicuramente più esperienza di te.”

Rachel perse la pazienza. “Senti Vanessa, prima cosa nessuno ti aveva invitata stamattina. Ti sei praticamente autoinvitata e pretendi pure di dare consigli a me. Ma chi ti credi di essere?”

“Ok ragazze. Ora basta. Calmatevi un po'. Come ha detto Vanessa, siamo qui per divertirci...”

“Ah quindi stai dalla sua parte!”

“Non c'è nessuna parte, Rachel! Non siamo in guerra.”

“Che nervoso! Sarei dovuta rimanere a casa! E dovrei restare a casa anche stasera!” Rachel sbuffò e si allontanò dai camerini. Amy la seguì.

“Rachel aspetta.” Le mise una mano sulla spalla. “Ok, lo so. Mia cugina è una tipa un po' complicata, mettiamola così. Ma credimi, non lo fa apposta a comportarsi così e...”

“Non mi piace, Amy. Mi sta antipatica. Punto.”

Kurt e Vanessa le raggiunsero e Vanessa si avvicinò a Rachel. “Ci lasciate un attimo da sole, per favore?” chiese a Kurt ed Amy.

“Certo.” risposero loro e si allontanarono.

“Senti, Rachel. Ti devo delle scuse. Hai ragione, non ti conosco e non posso importi di divertirti se tu non ti stai divertendo. Ho un caratteraccio, ne sono consapevole. Non sono affari miei quali vestiti scegli. Perdonami.”

Rachel guardava in basso e dopo qualche secondo di silenzio le rispose. “Scuse accettate. Neanche io sono stata gentilissima, ecco.”

“Ora prendo le mie cose e vado via, tranquilla, non intendo continuare a rovinarti la mattinata.”

“No, aspetta. Non è giusto che tu vada via così. Resta, devi ancora scegliere un vestito per stasera, giusto?”

“Sì, non ho deciso ancora quale prendere.”

“E inoltre... vorrei che... vorrei che mi aiutassi. Puoi aiutarmi a scegliere un bel vestito? Metto subito in chiaro che i vestiti così appariscenti come i tuoi non sono il mio genere. Però devo ammettere che tu e Kurt avevate ragione riguardo ai vestiti che ho provato finora.”

Vanessa le sorrise e annuì con la testa. “Certo. Ti aiuto molto volentieri.”

 

Rachel uscì dal camerino con un grande sorriso sul volto.

“Stupenda!”

“Sono molto colpito! Elegante e sensuale. Mi piace! Mi piace da impazzire!”

“Rachel, stai divinamente! Lo sapevo che questo ti sarebbe stato benissimo! Tu cosa ne pensi?”

“Ok devo ammettere che... Lo adoro! È questo! Ho trovato il vestito giusto!”

Rachel si avvicinò a Vanessa e le diede il cinque. “Grazie, Vanessa. Il vestito che hai scelto è perfetto. Sai forse, siamo partite col piede sbagliato noi due.”

“Sì, lo penso anch'io.” le sorrise Vanessa.

“Oh finalmente!” esclamò Kurt. “Vi stavo odiando prima!”

Scoppiarono tutti a ridere e poi Vanessa guardò Rachel negli occhi “Ok ora che siamo sulla stessa lunghezza d'onda posso mostrarti quanto può essere divertente fare shopping!”

 

Passarono l'ora successiva a provare qualsiasi cosa catturasse la loro attenzione. Giocavano a fare le modelle sfilando da una parte all'altra del corridoio in cui c'erano i camerini e avevano coinvolto anche le altre ragazze che erano sul loro piano. Di sottofondo un mix di successi di Britney Spears. Rachel e Amy erano un po' timide all'inizio ma poi si erano lasciate andare e si stavano scatenando. Kurt si stava divertendo da matti.

Quando lasciarono il negozio con le buste piene Kurt esclamò “Questa sì che è stata una mattinata spesa bene!”

“Kurt, adoro la giacca che hai comprato!”

“Grazie Vanessa. Io adoro il vestito che hai scelto alla fine. Sarai mozzafiato stasera.”

“Grazie. Sì, in effetti lo sarò.” Rispose lei facendo l'occhiolino. Poi guardò Rachel “Allora Rachel, ti sei divertita?”

“Tantissimo!”

“Bene. Perchè stasera ci divertiremo ancora di più.”

Rachel le sorrise e annuì. Sì, sarebbe stata una bella serata.

 

 


 

 

“Ho un dolore alle schiena che non puoi nemmeno immaginare, Matt”

“Ci credo. Alex non è proprio una piuma”

“Vabbè alla fine il personaggio di Tracy richiede una certa corporatura, non potevano mica prendere una taglia 42. E comunque non voglio lamentarmi di nulla. Certo, ho la schiena a pezzi e sono stanchissimo ma cazzo, Matt, questa settimana è stata la settimana più bella della mia vita.”

“I tuoi occhi non ti tradiscono.”

 

Jesse sorrise. Ripensò a lunedì. A quando era salito per la prima volta su quel palco. A quando aveva respirato quell'odore. L'odore del teatro. L'odore più bello che avesse mai sentito. Quel palco di legno, gli pareva che i suoi piedi non avessero mai toccato nulla di più bello. Certo si era già esibito tantissime volte su un palcoscenico ai tempi dei Vocal Adrenaline. Ma il confronto non poteva reggere. Non era più un ragazzino. E quello non era un semplice teatro in cui si svolgevano gare di canto coreografato. Era il Winter Garden Theatre, uno dei teatri più belli di Broadway. Grandissime star avevano calcato quel palco. Aveva alle spalle una storia grandiosa. West Side Story, Much Ado About Nothing. Funny Girl, Mamma Mia!, e soprattutto Cats. Per quasi vent'anni quel teatro aveva ospitato il musical Cats. Era un posto incantevole. Jesse si sentiva onorato di camminare su quel palco. Ti camminare tra quelle mura. Era nervoso, era eccitato, elettrizzato all'idea di passare mesi a lavorare in quel teatro e soprattutto di esibirsi davanti a un pubblico immenso ogni sera dopo mesi e mesi di lavoro che lo attendevano.

 

“Non mi hai ancora detto delle ragazze! Qualcuna carina?”

“Ne ho notate tre o quattro. Ma meglio che mi tengo alla larga. Mai mischiare il lavoro col sesso.”

“Ma guarda che io intendevo per me! Qualche ragazza carina da presentare a me!”

Jesse scoppiò a ridere. “Peggio ancora! Se ti presento una di loro, so bene come andrà a finire. Le spezzerai il cuoricino e lei poi non riuscirà a concentrarsi alle prove. Ragion per cui, sia io che tu staremo alla larga dalle ragazze del cast.”

“E va bene.” sbuffò Matt.

“Piuttosto, fammi un caffè. Ho solo 5 ore di sonno e sto per crollare. Questa storia della band mi sta facendo impazzire. Forse dovrei rinunciare e basta.”

“Ma scherzi? Che rinunciare? Ti manca solo il cantante!”

“La fai facile tu! Ieri sono stato in piedi fino alle 3 ad ascoltare demo e a riguardare le registrazioni. Nulla. Niente di niente. Nessuno riesce a colpirmi o a integrarsi bene con il suono della band.”

“Arriverà la persona giusta, Matt.”

 

Jesse lo pensava davvero, non lo diceva solo per rassicurare il suo amico. Matt era forte alla batteria. Diceva sempre che metter su una band era l'idea più bella che gli fosse mai venuta in mente. Era da mesi che ci stava lavorando. Non era andata male la ricerca degli altri componenti della band. Matt era più che soddisfatto. Il chitarrista e il bassista erano molto bravi. Ed erano anche dei ragazzi affidabili. Prendevano la band seriamente. Però mancava ancora un componente e Matt nelle ultime settimane stava impazzendo per trovarlo. Mancava un cantante. Ne aveva visti tantissimi finora ma nessuno gli piaceva abbastanza e la cosa lo stava mandando in paranoia. Aveva persino pregato Jesse di essere il loro cantante. “Matt, lo sai che mi piacerebbe. Sono il vostro fan numero 1 e lo sarò sempre perchè sai cosa penso di voi, ma non posso. Le prove per il musical occupano praticamente tutte le mie giornate. Non avrei proprio il tempo materiale.”, era la risposta che riceveva Matt ogni volta glielo chiedeva. Ogni tanto però a Jesse piaceva cantare con loro. Di solito la domenica pomeriggio si univa a loro nelle prove. Si divertivano un sacco.

 

“Oh, no!” esclamò Jesse guardando lo schermo del cellulare che aveva cominciato a squillare.

“Lasciami indovinare... Caroline?”

“Ma non si stanca mai?! E che cazzo!”

Matt scoppiò a ridere e Jesse lo colpì con un cuscino in testa.

“È tutta colpa tua! E non c'è niente da ridere! Mi sta assillando da mercoledì! Mi chiama mattina, pomeriggio e sera!”

“Jesse, che ne sapevo io che era così. Sembrava una ragazza normale quando le ho dato il tuo numero.”

“Sta zitto ora. Fammi rispondere.”

 

“Pronto?”

“Sì ciao, mi ricordo di te.”

“No, è solo che sono stato molto impegnato in questi giorni.”

“No, mi dispiace ma ho da fare stasera.”

“Una festa.”

“Ah, ma che coincidenza!”

“Sì ok, scusa ma ora devo proprio andare.”

“Sì, va bene. A stasera.”

 

Matt scoppiò di nuovo a ridere e gli costò un'altra cuscinata in testa.

“Non mi dire che viene anche lei alla festa?”

“A quanto pare sì! Che palle!”

“Vabbè dai con tutta la gente che ci sarà, potrai evitarla facilmente.”

“Sì, hai ragione.”

“Però è gnocca dai!”

“Sì ma è fastidiosissima, Matt. Poi quella voce, porca miseria! Le infilerei un calzino in bocca!”

 

Caroline l'aveva incontrata in un bar martedì sera. Gnocca sì. Decisamente. Lei aveva subito puntato gli occhi su Jesse ma parlarono solo per un paio di minuti perchè lui era stanco e andò via lasciandola sola con Matt e una tipa con cui lui stava flirtando. Ottenne il numero di Jesse da Matt e in cambio lo lasciò da solo mentre cercava di portarsi a letto la sua amica.

 

“Dai che ce la fai ad evitarla stasera! Ricordi quanta gente c'era l'anno scorso? A proposito, ma vengono anche i ragazzi del tuo cast?”

“Sì, quasi tutti. Matt, giù le mani dalle ragazze! So cosa stai pensando!”

“Lo giuro, Jesse! Non le tocco.”

A Jesse sembrava sincero quindi gli risparmiò l'ennesima cuscinata.

“Sarà meglio che vada a casa a riposare un po' ora. Ci vediamo stasera, ok?”

 

Jesse annuì a lo lasciò andar via. Poi decise di riposare un po' anche lui. Era stata una settimana faticosa. Si tolse i jeans e rimase in boxer e t-shirt e si buttò sul letto. Affondò la testa nel cuscino e prima di addormentarsi sorrise. Ricordava bene la stessa festa dell'anno precedente. Una delle prime feste a cui aveva partecipato e senz'altro una delle più belle. Musica live, tanta bella gente e roba da bere e da mangiare deliziosa. “Stasera ci si diverte” pensò e poi chiuse gli occhi.

 


 

 

Nota dell'autore:

Ciao a tutti! Innanzitutto vorrei ringraziare le persone che hanno cominciato a leggere questa storia. Mi rendete davvero tanto felice :) Questo è un capitolo “cuscinetto”. Vediamo come Rachel e Jesse si stanno abituando alla loro nuova vita (separatamente). Ma non disperate :D Nel prossimo capitolo i destini dei nostri due protagonisti si incroceranno ;) Comunque, questo è il vestito che indosserà Rachel  http://www.zara.com/webapp/wcs/stores/servlet/product/us/en/zara-us-W2011/122018/593515/DRESS%2BWITH%2BDOTTED%2BSWISS%2BNECKLINE e queste sono le scarpe: http://www.zara.com/webapp/wcs/stores/servlet/product/us/en/zara-us-W2011/130508/536540/HIGH%2BHEEL%2BPLATFORM%2BANKLE%2BBOOT che abbinerà con una giacca grigia. Io me la sono immaginata così  e ho pensato che facendovi vedere il vestito vero e proprio sarebbe stato più semplice immaginare Rachel “elegante e sensuale” :) Fatemi sapere cosa ne pensate!
 

 

 

  
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