Libri > Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volar
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Autore: Kooskia    27/11/2011    1 recensioni
Fanfiction-crossover dedicata alla saga di Felidae, dell'autore Akif Pirincci, scarsamente nota in Italia. Ho scritto questa storia cercando di mantenere il più possibile lo stile di scrittura e i temi dell'autore, che sono caratterizzati da un uso della prima persona insieme a toni e tematiche complesse ed oscure in quella che è uno dei pochi libri con animali protagonisti al mondo a dare mostra di un thriller con dosi di horror ed eros. In questa storia ho realizzato una crossover con la ben più famosa Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda. La trama si sviluppa in un periodo successivo a quello del libro di Sepulveda e la scena e le tematiche sono comunque incentrate su Francis, protagonista felino della saga di Felidae, che si ritrova costretto ad aiutare i gatti di Amburgo alle prese con una serie di misteriosi omicidi tra gatti.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 - L'arrivo
Viaggiare in macchina, se siete gatti e lo fate la prima volta, è un'esperienza sconvolgente.
E' come muoversi ad una velocità spropositata, però non siete voi a muovervi..
Insomma difficile da spiegare a meno che voi non siate degli umani.
Eppure è anche un'esperienza affascinante, ho sempre adorato vedere il paesaggio che cambiava improvvisamente sotto lo sguardo.
Sì lo so..
In questo momento vi starete chiedendo come diamine riuscii a comunicare e a convincere un essere umano ad aiutarmi.
Però se chiudete gli occhi per un istante e date pace alle vostre emozioni, imparerete che la realtà è ben più semplice di quel che appare.
Forse parlai a quell' umano, o forse no.  Forse l'uomo semplicemente avvertì la mia necessità, il mio bisogno, la mia richiesta d'aiuto.
E forse per un individuo la cui mente non è ristretta e concentrata solo sui piccoli problemi quotidiani, non è così impensabile essere amico di un gatto.
Siete liberi di pensare quello che volete, comunque l'importante era che Amburgo si avvicinava, e la mia apprensione cresceva.
Fortunata non era venuta con noi, ma Niya sì.
La osservai, arrotolata in una grossa palla di pelo dorato, che riposava.
Mi chiesi cosa diamine potesse sognare una gatta di quel genere.. posso dire di essere un discreto conoscitore dei pensieri femminili, però era la prima volta che incontravo un esemplare inafferrabile come lei.
Guardai nuovamente fuori dal finestrino, e all'innevata campagna tedesca ben presto si sostituì la periferia cittadina, quando avvertii la macchina fermarsi capii di essere giunto a destinazione.
L'uomo parcheggiò in periferia e aprì le porte dei sedili posteriori, permettendo a me e a Niya di uscire.
Io e la mia compagna d'avventure uscimmo rapidamente, gettai solo uno sguardo a l'umano che ci aveva aiutati, poi seguii Niya che ovviamente si era già incamminata con passo deciso.
L'inverno era arrivato e il freddo della neve mi si infilava su per le zampe, però era pur vero che avevo vissuto inverni peggiori.
Non ero invece preparato alla vista di Amburgo.
La città era come addormentata sotto la neve, c'erano poche persone per strada e si affrettavano a ripararsi nel tepore delle loro case. Quello che mi stupì era la sostanziale assenza di vita animale.
Avvertivo nitidamente il nervosismo di Niya che cresceva.
Dopo un po' riuscii a scorgere gli abitanti felini della città. Si nascondevano, uno dietro ad un bidone della spazzatura, l'altro tra dei cespugli.. più che guardinghi avevano un'aria terrorizzata.
Finalmente Niya mi condusse ad un vecchio ed ampio capannone. Sembrava quasi un grosso garage o magazzino abbandonato, ma dagli odori che ne scaturivano era evidentemente pieno di gatti.
Quando entrammo all'interno mi sentii osservato da dozzine di paia di occhi dorati, timorosi e forse speranzosi.
Poi una voce, calda, gentile eppure allo stesso tempo forte, parlò.
-Niya, ce l'avete fatta!! Sapevo che non avresti avuto problemi..-
Il gatto che aveva parlato aveva inequivocabilmente l'aspetto del leader, giovane, forte e in salute. Aveva la pelliccia arancione, con una curiosa macchia scura su un occhio, come molti altri gatti lì presenti non sembrava essere di una razza particolare.
- Benvenuto Francis, ti stavamo aspettando con molta ansia, a nome di tutti noi Gatti di Porto, ti do il più caloroso dei benvenuti eh…-
Una voce, un po' burbera e anziana lo interruppe..
-Oh basta con tutte queste smancerie, abbiamo perso fin troppo tempo!! E' ora di passare al contrattacco!! E..-
Un secondo gatto, affiancato al primo si intromise – Veramente è apposta per questo che ci siamo qui riuniti Colonnello, se non fosse stato per ..-
Il grosso gatto grigio zittì il suo compare – E' appunto quello che stavo per sottolineare Segretario! Non mi interrompa come fa di solito, dicevo che.. –
Il giovane gatto arancione sorrise sotto i baffi..
-Li perdoni Francis, a volte gli anziani si fanno un po' prendere da se stessi, ma nella nostra comunità non li abbandoniamo a se stessi come altri farebbero, anzi li teniamo sempre in gran considerazione e.. –
-E ci credo bene, giovanotto!!- Sottolineò Colonnello..
- Comunque lascia che mi presenti, da quando Zorba si trasferì e il Colonnello si è messo a riposo sono stato io a mandar avanti la nostra comunità qui ad Amburgo. Il mio nome è Pallino, sì .. lo so.. un tipico nome che gli umani ci appioppano in mancanza di originalità..-
Rimasi immediatamente colpito da questo giovane..
Parlava con una naturalezza ed una maturità che francamente mi stupivano..
E questo mio pensiero venne confermato da un improvviso cambio di espressione..
- Ma arrivando dritti al sodo, qui oramai siamo sull'orlo del collasso. Per anni noi gatti di porto siamo vissuti tranquilli e in pace tra noi. Da qualche tempo però ci siamo ritrovati con numerosi membri della nostra comunità assassinati. Abbiamo cercato di condurre delle indagini, ma senza grossi risultati, molti gatti oramai sono terrorizzati e non escono nemmeno più di casa. E a peggiorare le cose il killer o i killer si stanno concentrando sui pochi che ancora si fanno vivi nei quartieri, i membri più responsabili e attivi della nostra comunità, gatti del Concilio. Cari Compagni ai quali eravamo tutti affezionati.
Ti imploriamo di aiutarci Francis, sei la nostra unica speranza. -

Note
Ho preferito non dilungarmi sulla relazione e nel dialogo Luis-Francis che è irrilevante nella storia seppur interessante, di mia pura invenzione è il capanno abbandonato. Una sorta di ex-garage magazzino che in questa storia funge da luogo di ritrovo e organizzazione per i gatti di Amburgo.
Personaggi già visti, ma dal ruolo marginale, sono Segretario e Colonnello della Gabbianella e il Gatto, così come Pallino un  personaggio molto più importante qui.. Presente solo nel cartone come un gattino testardo e intraprendente, ho pensato fosse naturale evolverlo in un leader capace ed intelligente, che si ritrova però ad affrontare una situazione difficile e quindi ha bisogno delle capacità deduttive di Francis, abbastanza al di sopra della norma.
  
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