Note dall'autrice:

Sappiate che la mia fic si svolge nei due anni dopo.

Durante lo svolgimento di questa fic Runami, vi sarà una parte dove ho inserito una loro lite “mattutina anch'essa” che se volete potete trovare sul sito di One Piece.it Skipea ep italiano n° 194 intitolato “Fuga improvvisa”

naturalmente però è stato anche un poco modificato nel mio scritto (come ad esempio la frase di Usop)

detto ciò auguro una buona lettura!

Una coppia di innamorati litigiosi!

La cosa poteva andare per le lunghe...ma comunque... lo erano tutte le discussioni “amorevoli” tra capitano e navigatrice.

Da uno dei tanti corridoi della Sunny anche quella mattina si udirono delle voci

“Dove vuoi andare adesso?” disse una voce maschile piuttosto irritata.

“Non lo so! Basta che sia lontano da te”, rispose un'altra voce. Era quella di una ragazza, sembrava essere sull'orlo di una crisi di nervi....

Arrivando sul ponte, affianco al campo di mandarini per la precisione, le urla da parte della ragazza si triplicarono

“Lasciami in pace” disse Nami, notando che il ragazzo l'aveva seguita

“Non posso proprio lasciarti in pace” rispose lui “Dopotutto la colpa e mia Nami” aggiunse poi mogio

“Vattene!” ripeté la navigatrice voltandosi

“No.”

Nami batté un piede a terra e con le mani chiuse a pugno disse

“Ma insomma Rufy! Sono stufa di discutere con te tutte le mattine...te l'avrò detto mille volte, i miei mandarini non si guardano, non si sfiorano né tanto meno toccano e ...”

“Ascolta, mi dispiace per quello che è successo.”

La interruppe lui

“Ah sì?!”

“Sì, dai facciamo pace?” provò il capitano regalandogli un dolce sorriso

“No”

il sorriso di lui si spense a quell'esclamazione

“Dopo ciò che hai fatto, non ho alcuna intenzione di perdonarti..insomma li hai presi di nascosto, e per cosa poi? Per una sprem..”

“Per una sorpresa!

“Sorpresa?!, una spremuta con decisamente troppo zucchero” disse in fine una Nami con il viso rosso fuoco, mentre un Rufy molto dispiaciuto abbassò il capo sconfortato per poi dire..

“Hai ragione anche stavolta Nami, scusa, non avrei dovuto ma ci tenevo e..”

La ragazza nell'udire quelle parole rilassò lentamente le braccia che fino ad allora erano state tenute tese e rigide, per poi sorridere dolcemente per quel “ma ci tenevo” da parte di quel tonto del suo capitano

“ Perché?” chiese

“Eh?”

“Perché fai così, cioè perché combini questi pasticci...o prepari queste sorprese per me?!”

Rufy si avvicinò e disse

“ Perché tu sei la mia navigatrice”

Senza poterlo impedire, la ragazza arrossì

“Cos'hai? Sei tutta rossa Namiiiii!” osservò curioso il capitano abbassandosi per guardarla meglio in volto

“Niente!” rispose

“Non è vero!”

“Sì che è vero”

“No” esclamò Rufy portandosi le braccia incrociate sul petto

“Sì” disse invece lei con le mani sui fianchi...

“ Hai qualcosa”

“Non ho niente”

“Bugiarda! C'è qualcosa di... strano”

“No, non c'è niente di strano”

“Invece sì!” insistette il ragazzo

“No” ribadì

“Ma Nami...”

“Zitto!! mi hai stufato di nuovo, sei insopportabile!”

“Almeno non sono.. isterico!”

BANG

“Ahi ahi! Che male!”

si lamentò Rufy, lei ritirò il braccio e osservò la nuca del suo capitano arrossarsi e gonfiarsi fino a far nascere un bernoccolo vero e proprio.

“Così impari a frenare la lingua, Idiota!”

per tutta risposta Rufy cacciò fuori la lingua

“Strega!”

BANG

“Finiscila, oppure te ne do ancora!”

“Isterica!”

BANG

“Ma allora.... le vuoi proprio prendere stamattina”

disse Nami gridando

Rufy rialzandosi fece segno di tacere

“Zitta! Vuoi che ti sentano gli altri?!”

BANG

Un nuovo pugno si abbatté sulla testa del capitano facendo allungare il suo collo per poi farlo tornare normale

“Io urlo quanto mi pare e piace, non permetterti di darmi ordini!”

“Intendevo solo di abbassare il volume della voce tutto qua!”

“Guarda che tu stai urlando più di me per dirmi che devo abbassare la voce, perciò quello che deve stare zitto sei tu!”

Gridò Nami, scuotendo Rufy

“Io?! Sei tu che urli come una pazza!”

BANG

“Non permetterti di darmi della pazza hai capito ragazzino?!”

“Ma insomma non sai fare altro che gridare!”

Improvvisamente la porta della cabina dei ragazzi si aprì, ed un Usop dall'aspetto stanco e piuttosto nervosetto gridò

“La volete smettere fidanzatini qui c'è gente che dorme!”

e richiuse la porta con un tonfo

“Falla finita Rufy! Non ti sopporto più!” e continuando a gridare la ragazza aggiunse

“Perché non te ne vai e mi lasci stare!”

“Ti avevo solo detto di abbassare la voce e invece..”

“Sei TU che hai cominciato a urlare!”

“Chi tiene la bocca spalancata da un pezzo sei TU!”

Continuando a gridarsi contro i due ragazzi si stavano avvicinando notevolmente, a pochi centimetri l'uno dall'altra

“Insomma la vuoi smettere adesso!” continuò Nami

“Sei impossibile Rufy!”

La frase terminò in un'esclamazione sorpresa.

All'improvviso cadde il silenzio. Che cosa era successo?

Nami aveva premuto le labbra sulla bocca di Rufy. Inizialmente lui non reagì, poi le strinse le braccia intorno alla vita e l'attirò a sé.

Entrambi con gli occhi chiusi, sentirono una sensazione calda e piacevole a quel contatto, una sensazione che entrambi si resero conto di aver sempre provato l'uno per l'altra, di aver sempre desiderato, una sensazione che non avevano mai provato con nessuno, mai così intensa e..perfetta.

Durò per un tempo indefinito, quando si staccarono si osservarono in viso guardandosi intensamente negli occhi.

“Nami..”

“Rufy..”

nessuno dei due sapeva cosa dire, entrambi però desideravano soltanto un 'altro bacio,

fu Rufy a prendere l'iniziativa questa volta avvicinandosi lentamente alle labbra di Nami, la ragazza semplicemente quando avvertì nuovamente le labbra del ragazzo sulle proprie, si strinse più forte a lui e rispose.

“Mi hai perdonato?”

chiese lui mentre gli accarezzava distrattamente il capo posato sul petto, lei si scostò e lo osservò in volto prima di sorridere

“Non ero troppo arrabbiata dopotutto, ti è andata bene”

Rufy sorrise

“Ma...non farlo più” disse lei “piuttosto..”

“Piuttosto mi farò venire un'altra idea per farti contenta”

Rufy gli baciò la fronte con dolcezza prima di aggiungere..

“Comunque io non intendevo farti arrabbiare e...”

“Lo so”

“Ti voglio un mondo di bene Nami”

Lei accarezzandogli una guancia rispose

“Anch'io te ne voglio capitano.”

fine