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Autore: _Shadow_96    28/11/2011    3 recensioni
È facile fingere di non vedere quello che in realtà sai.
E lei lo sapeva che quell’uomo le avrebbe fatto del male, che ne avrebbe fatto anche a sua madre, che non sempre le apparenze ingannavano.
Non si era mai sentita così fragile: solo una bambola di ceramica tra le mani di qualcuno che non aveva dato importanza al cartello “Attenzione, maneggiare con cura”.
Doveva fidarsi però dello spiraglio di luce che era riuscito a penetrare nell’oscurità e sperare di riuscire a risalirne.
Dal capitolo 3
“Oh si hai ragione, per me va bene sempre tu quando puoi?”
“In realtà io…perché non ce la studiamo ognuno per i fatti propri, no?? Non voglio farmi vedere in giro con te e rovinarmi la reputazione, non so se capisci” Eliana sentì il sangue ribollirgli nelle vene ma cercò di mantenere il controllo.
“Dovremmo vederci invece perché altrimenti non avremo sintonia”
“Oh piccola se vuoi un po’ di “Sintonia” io sono sempre disponibile”mormorò lui con voce roca.
“Vaffanculo, Russo Fai quello che ti pare”
Accidenti alla prof!!!Accidenti a Russo!! Accidenti a mamma e soprattutto, accidenti a Davide!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aiutami a non avere paura del buio..

Buon pomeriggio!!
Ho deciso di postare prima, spero ne siate contenti!! Avevo già scritto questo capitolo ma ho avuto problemi con il computer e ogni mio singolo file è andato perduto, persino la nuova ff di cui avevo pubblicato un solo capitolo. Perdonatemi se questo capitolo non sarà il massimo, credetemi non vorrei mai e poi mai deludervi. Spero di non essere scontata e non fidatevi delle apparenze perchè la situazione si complicherà nei prossimi capitoli.
Grazie ai 9 che hanno inserito questa ff nelle seguite, i 20 che l'hanno inserita nelle seguite e i 2 nelle ricordate.

Grazie a _Raven_ per il suo immenso supporto che oltre ad essere la lettrice che ogni "autore" vorrebbe avere è anche una scrittrice fantastica; vi consiglio di leggere le sue ff non ve ne pentirete sono stupende. Grazie a Reiko per aver recensito, il tuo supporto è prezioso <3, _Jamila_ per i tanti complimenti che non credo di meritare e Erratic Element per aver recensito il terzo capitolo.

Grazie anche a tutti quelli che hanno semplicemente letto, spero vi sia piaciuta almeno un pò.
Un bacione a tutti
Maddalena



Capitolo 7

Il battito d'ali di una farfalla può provocare un uragano dall'altra parte del mondo...




Federico parcheggiò davanti al cancello di casa sua e l’aiutò a scendere dalla moto precedendola poi lungo il viale acciottolato che portava all’ingresso principale.

“Fa freddo” esclamò Eliana dandosi mentalmente della stupida per quell’uscita fuori luogo.

“Già credo che fra un po’ inizierà a piovere” lui armeggiò nella tasca dei pantaloni tirandone fuori le chiavi e aprì la porta principale. La prima cosa che Eliana notò fu come l’arredamento sobrio rendesse quel semplice spazio elegante e luminoso.

“Fede sei tu?!!” una voce femminile li raggiunse da una porta chiusa facendo irrigidire entrambi: Eliana aveva quasi dimenticato che potesse esserci la sua famiglia.
 
“Si mamma sono appena arrivato” Federico si voltò verso Eliana e la aiutò a sfilarsi la giacca; le si mozzò il respiro quando le loro dita si sfiorarono e il petto di lui si poggiò leggermente contro la sua schiena.

“Tesoro…” una donna dai capelli biondo cenere e gli occhi grigio antracite sbucò dalla porta sulla sinistra facendo scostare Federico e arrossire la ragazza “Oh scusate, non sapevo avessimo ospiti. Io sono Beatrice, sua madre” le porse la mano dalla manicure perfetta e Eliana si sentì andare ancora di più a fuoco per il suo aspetto semplice e trasandato.

“I-io sono Eliana, piacere” borbottò stringendosi nelle spalle.

“Sei la sua ragazza?” indicò Federico col capo che le scoccò un’occhiataccia.

“No” rispose improvvisamente  glaciale“Io vado di sopra a posare le borse..” si allontanò lungo le scale e probabilmente non si accorse del profondo sospiro della madre.
 
“Se hai bisogno del bagno ce n’è uno in fondo al corridoio sulla sinistra” detto questo la donna si voltò e tornò in cucina. Dopo aver aperto due porte la ragazza raggiunse finalmente il bagno, districò i capelli e lavò con abbondante acqua e sapone le mani. Passò qualche minuto ad osservarsi allo specchio per tranquillizzarsi ma quando le sue mani scostarono leggermente la sciarpa rivelando quattro chiazze a forma di dita ai due lati della gola il suo corpo tremò. Uscì dal bagno e raggiunse la cucina dove ad attenderla c’era Beatrice appoggiata al bancone della cucina che le sorrise “Sono felice che Federico ti abbia portato qui oggi; con te sembra tornare quello che era un tempo”

“In che senso?” domandò giocherellando nervosa con le dita.

“Dopo la morte di suo padre è diventato un altro..” Eliana si irrigidì completamente smettendo perfino di respirare.

“La m-orte di…” balbettò cercando di regolarizzare il respiro; non avrebbe mai immaginato una cosa del genere.

“Non te l’ha detto?”

“Detto cosa?” Federico stranamente sorridente entrò in cucina accarezzando lievemente i capelli di Eliana “Ti senti bene?” commossa per quel gesto lei si limitò ad annuire.
 
“Parlavamo dei tuoi piatti preferiti ora sedetevi è pronto” L’inizio del pranzo fu caratterizzato dal silenzio rotto solo dal tintinnare delle posate nei piatti e dei bicchieri “Allora Eliana in che classe sei?”
 
“Terza”

“Oh quindi hai un anno meno di Federico. E come vi siete conosciuti?”

“Stiamo lavorando a un progetto su Romeo e Giulietta” rispose lui prendendo un sorso di Coca cola “Comunque, dopo devi lavorare?”

“Si ho il turno nel pomeriggio”

“Vuoi un passaggio? Posso darti uno strappo prima di accompagnare Eliana a casa”

“Non ce n’è bisogno, ho appuntamento in autobus con Giorgia per sistemare alcune cose sul bilancio, grazie lo stesso tesoro” terminarono di mangiare chiacchierando del lavoro di Beatrice in un negozio d’abbigliamento poi Eliana si offrì di lavare le stoviglie “Tranquilla posso farlo io”

“La prego è stata già troppo gentile con me tanto non mi pesa lo faccio sempre a casa” Beatrice sbuffò sorridendole e la ringraziò prima di uscire per andare al lavoro. Eliana aveva appena iniziato a sistemare quando Federico la raggiunse passandole un braccio intorno alla vita“Mi hai spaventata”

“Scusa” bisbigliò lui sfiorandole la guancia con la punta del naso.

“Ma che fai?” ridacchiò Eliana scostandosi leggermente; non voleva ammetterlo ma quelle piccole attenzioni le piacevano.

“Mi piace vederti nella cucina di casa mia” rispose lui facendo spallucce e le si avvicinò con uno strano sorrisetto sul viso “ E poi volevo fare questo..” erano ormai a due centimetri uno dall’altro quando infilò la mano nel lavandino e le bagnò la maglietta.

“Sei…Questa è guerra” iniziarono a lanciarsi l'acqua bagnando l’intero pavimento della cucina oltre ai loro vestiti e i capelli. Ridevano e si divertivano come bambini mentre cercavano di scansare gli schizzi d’acqua e la ragazza si accorse per la prima volta di quanto fosse ancora più luminoso il viso di Federico quando era rilassato. Eliana aveva appena raggiunto la porta del salotto quando un tonfo alle sue spalle la obbligò a voltarsi; lui era disteso sul pavimento intento a massaggiarsi la testa dopo la caduta e la ragazza non riuscì in alcun modo a trattenere una risata “Oh mio dio” si appoggiò allo stipite della porta massaggiandosi la pancia nel vano tentativo di calmarsi e non arrivare a piangere dalle risate.

“Ahah è bello ridere delle disgrazie altrui” rispose leggermente acido smorzando la risata di lei che subito si sentì in colpa.

“Scusa” mormorò porgendogli la mano “Dai ti aiuto” non fece neanche in tempo a finire la frase che si ritrovò stesa sul corpo di lui con un ginocchio tra le sue gambe “Oddio!!” boccheggiò cercando di riprendersi dallo spavento “Sei impazzito?” Federico si irrigidì improvvisamente sotto di lei quando i loro occhi si incontrarono.

“Credo..”sospirò portando una mano dietro la nuca di lei per avvicinare di più i loro volti “..di essere impazzito” e colmò la distanza tra le loro labbra intrappolando l’ansito di sorpresa di lei. Inizialmente Eliana rimase ferma, troppo stupita anche solo per ricambiare il bacio, poi si lasciò andare poggiandosi completamente contro il petto di lui; erano solo baci a stampo ma per il corpo di lei sembravano scariche elettriche che rischiavano di mandarla in corto circuito. Pensò che quella non era la situazione che aveva immaginato per il “loro” primo bacio e quel pensiero la scioccò,perché si rese conto che infondo aveva realmente desiderato che lui la baciasse,forse con ancora più passione di quanta le stesse mostrando. Si accorse del cambio di posizione solo quando si ritrovò schiacciata dal corpo caldo di lui in contrasto col freddo delle mattonelle ma non le importò: Federico la stava baciando. Le mani di lui correvano frenetiche sul suo corpo come se non avesse abbastanza tempo per sentire tutto e le labbra sembravano voler divorare le sue. Eliana cercò di approfondire il bacio, sorprendendo se stessa e Federico che spalancò gli occhi e ricambiò iniziando a succhiare e giocare con la lingua di lei mentre le accarezzava la guancia con i pollici. Lei si sentiva come in una bolla d’aria tanta era l’emozione che le stringeva il cuore e presa com’era non si accorse neanche che le mani di lui avevano sfilato la sciarpa rivelando il collo ricoperto di lividi “E-eliana” la ragazza si irrigidì improvvisamente scostandolo in malo modo dal suo corpo e risistemò la sciarpa sotto lo sguardo vitreo di Federico “Cosa sono quei lividi?”

“Non è nulla” sbotto sentendo gli occhi diventare più lucidi man mano che i secondi passavano; Federico si alzò di scatto raggiungendola e provò scostarle di nuovo la sciarpa ma le mani di lei glielo impedirono “Non è nulla”

“Eliana sembra che qualcuno abbia provato a…” la voce si incrinò e le mani che prima stringevano le sue mollarono la presa.
 
“Ti prego non dire nulla” sussurrò Eliana trattenendo si singhiozzi “Non dire nulla” le braccia di lui la avvolsero stringendola al proprio corpo mentre lei si lasciava andare alle lacrime avvolta dal suo calore.

“Mi dispiace” mormorò Federico cullandola. Restarono in piedi al centro della cucina dondolandosi sui talloni avvolti uno tra le braccia dell’altra e dopo qualche minuto lei finalmente si calmò,continuando però a stringere la sua maglietta nel pugno.

“Non parl-parlarne con nessuno ti prego”
 
“Non dirò nulla te lo giuro” rispose lui scostandola per sistemare una ciocca corvina che le era scivolata sul viso “Chi..?”
 
“Non credo di riuscire a parlarne ora”

“Come vuoi” sussurrò lui poggiando nuovamente le labbra su quelle di lei che si strinse a lui cercando di non pensare a nulla se non a quanto le piacesse baciarlo.
 
*********
Sistemarono la cucina nel più completo silenzio osservandosi di tanto in tanto con la coda dell’occhio. Eliana ancora non riusciva a credere che lui l’avesse baciata più di una volta e lo ringraziò mentalmente per aver capito che non era pronta a parlare con lui di Davide. Avevano appena sistemato l’ultima forchetta quando si voltò facendole una breve radiografia: il fatto che si erano baciati non cambiava le cose e lei sperava che avessero entrambi capito la cosa.
 
“Vuoi fare un giro oppure ti riaccompagno semplicemente a casa?”

“N-non so, per me è uguale”
 
“Ti va una cioccolata calda?” Eliana annuì sorridendogli e si affrettò ad indossare la giacca “La borsa torni a prenderla dopo”

“M-ma ho bisogno del portafogli..”lui la guardò perplesso poi sbuffò e chiuse a chiave la porta mentre lei si stringeva nel cappotto per il freddo “Che c’è?!!”
 
“Si congela..” borbottò infilandosi in macchina dal lato del guidatore “Comunque era sottinteso che ti stessi invitando a prendere una cioccolata con me,ergo offro io”

“Perché dovresti offrire tu?”

“Perché voglio farlo!! Dio a volte sei proprio pesante” mormorò mettendo in moto la macchina mentre lei gli faceva la linguaccia e sistemava il cappello bianco affinché coprisse bene le orecchie.
 
“Stupido”
 
“Oh eccola che ritorna! Avanti quale altro complimento hai in serbo per me?” lei rise semplicemente, rendendosi conto che quello che era successo quel pomeriggio non aveva cambiato il loro modo di porsi. Certo Federico le piaceva, forse troppo, ma non era la persona giusta per costruire una relazione poiché avrebbe solo contribuito ad alimentare le sue insicurezze.
 
“Mmmh…in questo momento non ne ho nuovi aggettivi per te nel caso ti farò sapere” Federico strinse le labbra in una smorfia e lei lo trovò estremamente dolce “Sei carino” mormorò senza neanche rendersene conto tappandosi poi la bocca mentre le guance si imporporavano per la vergogna.
 
Maledetta boccaccia!!
Perché? Lo pensi sul serio!!imprecò mentalmente contro la sua coscienza e sospirò.

“Sono bellissimo vorrai dire” disse con aria di superiorità anche se i suoi occhi sembravano tutto fuorché superbi; brillavano come se fosse felice per quel misero complimento.

“No, volevo dire che sei carino quando arricci le labbra” precisò Eliana “Megalomane”
 
“Uuuh un nuovo aggettivo!!” ridacchiò lui svoltando a sinistra. La conversazione si fermò ma non sembrava pesare a nessuno dei due. Eliana continuava a rivivere i baci che si erano scambiati poche ore prima mordendosi il labbro di tanto in tanto per ritrovare il sapore di lui “Eccoci” Federico parcheggiò e dopo aver chiuso l’auto salirono i due scalini di ghisa ed entrarono nel locale. Era piccolo e confortevole con grandi divanetti e un televisore al centro della sala, inoltre le luci soffuse ricreavano un’atmosfera rilassante. Presero posto su un divanetto nell’angolo e lei iniziò subito a sfogliare il menù scegliendo infine una semplice cioccolata alla vaniglia “Quale prendi?”
 
“Cioccolata alla vaniglia” e per poco non rimase a bocca spalancata rendendosi conto che anche le labbra di lui sapevano di vaniglia “T-tu?”
 
“Io alla nocciola” rispose lui stravaccandosi sul divano “Vieni qui” le disse dopo un po’ facendole segno di avvicinarsi e appoggiarsi a lui. Semi abbracciati con le loro cioccolate tra le mani passarono il pomeriggio guardando Chi vuol essere milionariorispondendo alle domande del quiz mentre Eliana cercava in ogni modo di ignorare gli sguardi rivolti a Federico delle ragazze presenti nel locale. Circa un’ora dopo parcheggiò poco lontano da casa sua e il cuore di lei schizzò in gola per la consapevolezza che quella giornata lontano dalla realtà era finita “Ci vediamo?” le domandò mentre lei sistemava la borsa sulle spalle e sbloccava la cintura.

“Mmh”
 
“Buonanotte Ely” Federico la sorprese sporgendosi ad abbracciarla e le sfiorò lievemente le labbra senza realmente baciarla, come il bacio di una farfalla, privandola poi del calore del suo corpo. Eliana rimase ferma davanti al cancello di casa finché l’auto di lui non svoltò allontanandosi dalla sua vista, poi si fece coraggio ed entrò in casa.

“Buonasera!!” urlò sfilandosi il cappotto poi si fiondò in camera sua, chiuse la porta a chiave, e si stese sul letto sospirando profondamente; dopo qualche minuto si alzò e andò a prepararsi per la notte tornando in camera con i capelli legati in una coda disordinata e il suo pigiama con le pecorelle. Il cellulare vibrò nella tasca e lei si sporse con le dita tremanti pigiando sul tasto destro per leggere il messaggio.

Non so cosa stia succedendo nella tua vita però…scusami. Notte stellina F.” con il sorriso stampato sul viso ricambiò l’augurio e si stese sotto le coperte abbracciando il cuscino desiderando di essere ancora accanto a lui.
 
“Buonanotte Fede..”

 

  
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