…Meno quattro capitoli alla fine!
*depression mode:on per la scrittrice.*
Blaine Anderson presents:
the Pips!
#31 You could be more Bi-sexual instead Bi-polar.
Nick scavalcò un ragazzo collassato a terra e si sistemò il nodo della cravatta,
osservando orgoglioso gli effetti che i quasi cinquatasei
litri di alcool che si era procurato insieme a Jeff, stavano avendo sulla cara,
composta, Dalton Private High School.
Gente che correva per i corridoi nonostante fosse altamente vietato, bottiglietta
di acqua o lattina piene di super alcolici, cravatte abbandonate al suolo….
Tutto ciò aveva un solo nome: ultimo giorno di scuola.
Jeff si affiancò a lui nell’esatto istante in cui il caro Duvall prese
un profondo respiro, riempiendosi i polmoni di aria. Si voltò qui quindi verso
il biondino con un’espressione trionfale “Lo senti Jeff? Il profumo della vodka
all’alba ha il sapore della vittoria…”
“Non credo fosse così la citazione” disse Sterling pensieroso, mentre
si avviavano per i corridoi controllando, solo per pura curiosità, quel
degenero da più vicino.
“Non importa, il succo di questa mattinata è quello” insistette il più
basso, scansandosi mentre Suor Genevieve passava di
gran carriera lì accanto.
Sembrava la sola del corpo docenti che, anno dopo anno, cercava di
evitare l’apocalisse. Gli altri semplicemente si dovevano essere arresi la sera
precedente all’inevitabile.
Il bello di scuole come la Dalton era che essendo così seri e
distaccati per un intero anno scolastico, quando si sapeva di avere il permesso
di strafare ‘lievemente’ dalla presidenza, si dava il meglio di sé alla fine
dell’anno.
Quella volta era decisamente peggio visto che l’istituzione della ThreeSix Maphia aveva dato man
forte ai rappresentanti di istituto nell’organizzazione del rinfresco
all’ingresso, correggendo tutto quanto.
Anche gli analcolici.
“Spero che nessuno, a parte il professor Strauss, soffra di ulcera gastrica…. O addio mondo crudele” osservò pensieroso Nick,
guadagnandosi un’occhiatina divertita da parte di Jeff.
“Nicky posso parlarti di una cosa seria?”
Duvall si fermò in mezzo al corridoio, guardandolo negli occhi “Ok, certo…”
L’altro si guardò attorno prima di portare le mani nelle tasche dei
pantaloni grigi “Dovresti chiedere scusa a Flint per tutte le insinuazioni che
hai fatto…. Non credi?”
Nick lo fissò stupito, indeciso tra l’indignarsi e il mettersi a ridere
“Scherzi?? Dopo tutto quello che ha fatto?!”
“L’ha fatto credendo che fosse la cosa giusta!”
“Ma ti ha chiesto lui di dirmelo??”
Jeff sbuffò “Secondo te? Siete due palloni gonfiati di orgoglio…. Non l’avrebbe mai fatto. Solo, visto che lui
passerà tutta l’estate a casa mia e io probabilmente la passerò con te in giro…. Dovete chiarire!”
Duvall borbottò qualcosa, ma uno sguardo particolarmente serio
dell’altro lo convinse “Ok, va bene…. Fai passare
stamattina e il ballo di stasera e poi gli parlerò! Contento?”
Il biondino sorrise, gongolante “Molto”
“Bah…. Ora però lasciami in pace, voglio che la mia sola preoccupazione
sia come ubriacarmi e rimanere tale fino alla fine della serata”
Ripresero a camminare per il corridoio, passando accanto a Blaine che
però non li vide, troppo impegnato a leggere e mandare sms a Kurt dalla sua
posizione tattica, sopra al davanzale di una delle vetrate.
-Non posso credere che
voi alla Dalton state facendo festa mentre noi qui siamo seduti ai banchi! È
assolutamente ingiusto! K.-
Il morettino ridacchiò, lanciando uno sguardo verso un ragazzo che
stava palesemente vomitando in un cestino per la carta con accanto una
professoressa particolarmente stizzita.
-Non credo apprezzeresti
la situazione sai? Piuttosto stasera vieni alle sei qui alla Dalton? Il ballo è
in tutt’altro posto…. Andiamo con la mia aiuto.
Potresti anche fermarti qui, dopo…. B-
Si morse il labbro, pensando se inviare quella proposta decisamente
ambiziosa o meno.
“Blaine!”
Alzò gli occhi su David, che si stava avvicinando velocemente a lui e,
senza accorgersene, inviò il messaggio al suo ragazzo.
“Mi cercavi?” chiese al capo consiglio non appena lo ebbe raggiunto.
Il ragazzo di colore annuì “Sì, stiamo facendo un po’ di propaganda per
arruolare nuovi Warblers per il prossimo anno…. Mi
dai una mano? Wes sta aiutando Richard a tenere Cameron lontano dall’alcool
mentre invece Thad è momentaneamente disperso”
“Nessun problema” Rispose solare il
ragazzo “Dimmi solo come devo fare e lo farò!”
Il ragazzo di colore si sedette accanto a lui “Niente di che, fermi le
poche persone sobrie e gli parli dei Warblers, dicendogli che possono sostenere
il provino il prossimo anno”
“Posso farlo tranquillamente” Blaine scrollò le spalle, poi abbassò gli
occhi sul suo cellulare.
-Va bene. Si insomma…. Per le sei e per
dormire da te…. A papà dico che al ritorno mi fermo
da Merc così non farà domande. K-
Anderson rimase a bocca aperta, davanti ad un David visibilmente
confuso.
“Tutto ok?”
Si riscosse, sorridendo brevemente “Sisì, non
preoccuparti…”
La nonchalance con la quale Kurt aveva detto di si….
Lo aveva momentaneamente spiazzato.
Arrossì di botto prima di sbiancare e iniziare a sudare freddo. Lui
aveva buttato a caso una proposta con innocenza, ma ora che ci leggeva tutti i
pro e i contro non sapeva veramente cosa fare.
Certo, avevano già dormito insieme, due volte…
Peccato che il modo in cui glielo aveva chiesto, alle sue orecchie,
suonava dannatamente pretenzioso…
Non era normale tutto ciò, si disse nel frattempo David.
Il suo amico aveva variato la gamma cromatica della sua pelle da un
rosa olivastro, a un rosso vermiglio a un verdognolo broccolo nel giro di pochi
secondi e non sembrava essersi ancora ristabilizzato.
Stava per domandagli se avesse per caso avuto la notizia più brutta
della sua vita quando un ragazzo alto e con una massa di rossi capelli irlandesi
si avvicino ai due con un sorriso sulle labbra.
“Ciao Connor” disse allegramente David,
mentre Blaine cercava di darsi un certo contegno.
Karter O’Connor era il rappresentante di istituto della Dalton da
ben due anni.
“Ciao ragazzi” rispose lui prendendo un paio di fogli dalla borsa
“Cercavo Wes ma ha evidentemente da fare così passo a te il programma della
serata” disse porgendo i fogli a David, che li prese lanciandovi subito uno
sguardo “Ci troviamo al ristorante alle sette e mezzo….
La festa inizia alle otto e voi ragazzi iniziate un’oretta dopo ok?” disse
sbrigativo, facendo segno a Thompson che tutto era presente sul programma. Poi
si voltò verso Blaine “Pronto ad aprire la serata?”
Blaine scosse il capo, sorridendo “Il solista non sono io, ma Thad. Lui
apre la serata” disse tranquillamente.
Connor sembrò
stupito “Oh non lo sapevo, scusa”
“A me va bene così” fu la risposta sincera di Blaine. Non si sentiva
toccato per niente dalla cosa, dopo quello che era successo a Kurt non sembrava
così importante essere riconosciuto come il più talentuoso dei Warblers.
E poi avrebbe avuto tutto il tempo di danzare col suo ragazzo, così….
Quella era la cosa più importante della serata.
“A questo favoloso anno passato insieme” Thad fece tintinnare il bicchiere
con quello della donna prima che entrambi lo alzassero buttando giù il
contenuto in un colpo solo.
Harwood sorrise maliziosamente mentre la professoressa strizzava gli occhi portandosi
una mano alla bocca, evidentemente non si era accorta di quanto forti fossero i
suoi drink.
“Harwood, vedi di presentarti sobrio all’esame però” disse sistemandosi
lo chighion di capelli neri che si stava
progressivamente distruggendo “E evita di parlare al commissario di questo nostro…. Brindisi” aggiunse infine, guardandolo ovvia.
Thad rise, ammiccando “Il commissario non saprà proprio un bel niente,
e la mia intelligenza fuori dal comune confermeranno che lei mi ha dato il
massimo dei voti in francese per meritocrazia”
La donna si alzò dalla cattedra, sistemandosi la gonna stretta e blu
mare prima di prendere la borsa e avviarsi all’uscita con passo un po’ incerto,
voltandosi appena verso il giovane “Mi raccomando…”
gli disse, appoggiandosi un dito alle labbra come ad intimargli di fare
silenzio, prima di andarsene.
Thad sospirò allegramente,
sistemando i bicchieri e prendendo in mano la bottiglia, prima di sbrigarsi ad
abbandonare la scena del crimine a sua volta. Avere una bella professoressa di
francese sui venticinque anni era decisamente un’ottima cosa per un ragazzo
solo e frustrato,disse a sé stesso, attaccandosi al collo della bottiglia per
mantenere fede al piano suo e di Nick di non arrivare sobri a pranzo.
Uscì in cortile dove la maggior parte degli studenti si stava godendo
l’ultimo giorno di scuola all’aperto, parlando, fumando o semplicemente
godendosi i primi raggi del sole di giugno.
Si avvicinò ad un gruppetto di loro che stava parlando del più e del
meno e schiarendosi la voce disse “Salve ragazzi, scusate se vi disturbo ma
volevo chiedervi se avete mai preso in considerazione la possibilità di unirvi
ai Warblers, il prossimo anno.”
Un paio di loro si scambiarono uno sguardo “Noi si” disse quello più
alto con voce melliflua, scostandosi dal resto del gruppetto seguito da Thad e
dall’altro ragazzo “A dire il vero, avevamo fatto di meglio…
Abbiamo deciso che ci uniremo a voi”
Thad sembrò compiaciuto da se stesso per aver ottenuto un simile
risultato subito “Perfetto allora…. È semplice, vi
presentate alla prima riunione che di solito si tiene a metà della prima
settimana e vi preparate una canzone come provino.”
Il ragazzo preferì evitare di sottolineare che, disperati come erano,
avrebbero accettato chiunque.
Il più alto dei due lanciò uno sguardo altro, che fece un cenno prima
di sorridere a Thad “Scusate, devo andare. A dopo”
Thad lo guardò allontanarsi con un sopracciglio inarcato e, prima che
potesse dire o fare qualsiasi cosa, una mano sottile e calda gli prese il
polso, alzandolo.
“Io sono Sebastian” disse mellifluo il giovane prendendogli la bottiglia
e avvicinandosela alle labbra, senza staccare gli occhi chiari da quelli neri
del capo consiglio “Senti, hai già qualcuno per il ballo?”
Thad sorrise maliziosamente, appoggiandosi alla parete della scuola con
il fianco e incrociando le braccia “E chi ti dice che voglia qualcuno,
Sebastian?”
L’altro ricambiò il sorriso, prima di prendere un sorso abbondante e
avvicinarsi ad Harwood sussurrandogli all’orecchio con voce bassa “Andiamo,
tutti vogliono qualcuno….”
“Tutti meno che me” disse prontamente il più grande,scostandosi quanto
bastava per guardarlo bene “E poi quello che vedo non mi interessa…”
Sebastian ridacchiò morbidamente, per nulla scosso o toccato “So io
come farti interessare, Thad” gli disse lasciando lo sguardo correre sul suo
corpo prima di mordersi un labbro “Esattamente come lo sono io…”
gli ripassò la bottiglia “Ci vediamo stasera….”
“Fatti bello, mi raccomando” lo canzonò Thad, guardandolo andare via.
Almeno, si disse, aveva un bel culo.
Wes si sedette al suo posto esattamente come ogni volta, prendendo il
martelletto dal cassetto e appoggiandolo davanti a sé, prima di unire le mani
sopra alla scrivania, osservando il resto dei Warblers che prendeva posto in un
chiacchiericcio allegro.
Sapeva che era l’ultima volta che lo avrebbe fatto, però.
Era l’ultima volta che voltandosi alla sua destra avrebbe visto David
annotare con perizia la data sopra al verbale della riunione. Non avrebbe più
visto nemmeno Thad, dall’altra parte, rileggere
serio l’ordine del giorno facendo girare tra le dita una penna a sfera,
concentrato sui suoi appunti.
Sapeva che era l’ultima volta che avrebbe guardato gli altri, da quella
posizione privilegiata che si era guadagnato grazie alla sua fortezza di
spirito, e con un sospiro mal contenuto scontrò gli occhi altrettanto
malinconici dei suoi due colleghi prima di battere un paio di colpi col
martelletto, mettendo tutti a tacere.
“Ci siamo” disse poi con la voce lievemente incrinata dall’emozione
“Oggi è l’ultimo giorno che possiamo dirci tutti Warblers” ironizzò poi,
abbassando gli occhi a mandorla sulle mattonelle pregiate.
Thad prese la parola, cercando di sdrammatizzare nonostante anche i
suoi occhi fossero lievemente più umidi del solito “Eh già….
Cosa diventerete senza di noi…. Mi spaventa pensarci”
Alcuni ridacchiarono mentre altri erano semplicemente troppo commossi
per farlo.
“Se qualcuno dell’ultimo anno vuole dire qualche parola, prima di
andare avanti…” continuò tentennante Montgomery,
ricevendo una pacca fraterna sulla spalla da David, come incoraggiamento.
Si stava buttando giù più del previsto.
Con somma sorpresa di tutti, Kirk si alzò in piedi “Io si, a dire il
vero” disse il biondone, ricevendo un cenno di
assenso da parte di Wes “Non conosco molto bene tutti voi….
onestamente sono stato io a mettere sempre un certo distacco tra me e gli
altri, eccetto pochi esempi…” Ethan sorrise “Ma… Della Dalton, tra trent’anni non ricorderò bene i
colori del granito che componeva i pavimenti, o le lezioni di alto livello, o
il cibo della mensa che in certi casi non era nemmeno vagamente decente…. Ma come la mia voce si armonizzabbe
bene con le vostre…” abbassò gli occhi sul pavimento,
infilando le mani nelle tasche dei pantaloni, mentre un rossore diffuso gli
colorava le gote “Mi ricorderò cosa significa fare parte di qualcosa di grande
per tutta la vita, grazie a voi e a questo Glee…”
Jeff gli sorrise solare “Warbler una volta…”
“…. Warbler
per sempre” concluse Nick, iniziando a battere le mani per il biondone, seguito subito da tutti gli altri.
“Lo stesso vale per me” sottolineò Moore non appena il suo migliore
amico si rimise a sedere al suo fianco “Conserverò dei ricordi bellissimi di
questi quattro anni insieme…. Di tutte le pazzie…. Le serate alcoliche, le gare…”
“Le serate alcoliche soprattutto” si intromise Richard ridacchiando “E
tutte le volte che Harwood ha dato di matto”
“Non sono poi così tante” rispose piccato Thad, muovendo la mano velocemente,
come se stesse cercando di scacciare una mosca “Io ricorderò di tutte le volte
che ho preso in giro Nick per il suo naso” disse ricevendo come ringraziamento
una linguaccia, prima di farsi serio “E di come ci si sente ad essere accettati
per qualcosa che non mi ha mai permesso nemmeno di accettare me stesso. Di come,
nonostante io non sia la persona più bella del mondo ma, anzi, la mia morale
sia davvero discutibile…. Mi siate stati vicini.”
Passò gli occhi su Jeff e Nick, poi Cameron che si stava asciugando gli occhi e
infine su Flint “Vi lasciamo una bella eredità” concluse “coglietela e cercate
di vincere voi le Nazionali il prossimo anno.” Si schiarì la voce,
leggermente tremante, sfogliando alla
rinfusa il suo quaderno “Ora basta fare le checche isteriche. Per quello abbiamo
Anderson” il soggetto roteò gli occhi “Torniamo alle cose serie….”
“A proposito di eredità” disse David sorridendo dolcemente, ostentando
una certa tranquillità nonostante anche lui si sentisse triste “Dobbiamo
comunicare i futuri capi consiglio che decideranno chi nominare come solista il
prossimo anno…”
Tutti si drizzarono a sedere, sporgendosi in avanti curiosi.
“Ci abbiamo pensato davvero bene, e visto che siete rimasti in pochi è
stato ancora più difficile decidere chi nominare” spiegò Wes “i nomi che
abbiamo fatto alla fine li abbiamo scelti quasi ad unanimità” lanciò uno
sguardo Thad.
Harwood, infatti, sottolineò il ‘quasi’ prima di sospirare e leggere a
voce alta un suo appunto “Presa visione dei componenti dei Warblers che
rimarranno alla Dalton per il prossimo anno scolastico, noi capi consiglio
Montgomery, Thompson e Harwood passiamo il testimone a tre elementi che si sono
distinti per le loro doti che porteranno giovamento all’intero gruppo. Per
tanto decidiamo in questa sede di eleggere come nuovi capi consiglio i Warblers
Wilson, James e Anderson.” Alzò gli occhi sui tre interessati che erano
decisamente sbiancati “Ragazzi respirate però o non ci arrivate a iniziare il mandato…”
Cameron balbettò un paio di parole al vento prima di rivolgersi ai tre
ragazzi alla scrivania, sconvolto “Deve esserci un errore.”
“E perché mai?” chiese Wes, con un sorriso “Ti sei sempre comportato in
modo ineccepibile, nonostante tu sia un po’ chiaccerone…”
“Per Flint ha insistito tanto Thad” disse David, appoggiandosi con i
gomiti alla superficie di legno “Dice che ti ci vedeva bene nonostante tu sia
quello che meno è stato nei Warblers tra tutti noi….
E ci siamo trovati molto d’accordo anche noi due”
“Beh, grazie per la fiducia” disse il morettino ancora sconvolto “Io
spero di…. Assolvere al meglio il mio dovere.”
Blaine rimase in silenzio tombale, mentre tutti quanti iniziavano a
congratularsi.
“Passiamo oltre” disse Thad annotandosi qualcosa a margine “Possiamo
concludere questa allegra assemblea di addio e passare all’ultima esibizione di
gruppo, che dite?”
Tutti si alzarono iniziando a riscaldare le voci e Wes si avvicinò al
capo consiglio Harwood sussurrandogli
qualcosa “Sei ancora in tempo per cantare qualcosa come unico solista…”
David annuì “Non è necessario farci cantare con te, ti sei meritato
quel titolo”
Thad scrollò le spalle “ora passerò da sentimentale ma….
Preferisco far qualcosa con voi due per l’ultima volta….”
Thad:
Everybody, yeah …Rock your body, yeah …
Everybody, yeah …Rock your body right …
(All:Backstreet's
back, alright!)
Hey, yeah…
Tutti i ragazzi in cortile si voltarono verso l’ingresso, dove Thad
aveva fatto la sua pragmatica apparizione.
Nessuno si aspettava una canzone dei Warblers quella stessa mattina,
visto che di solito il coro scolastico era dedicato soprattutto sulla serata
del ballo, decisamente più impegnativa.
Invece i capi consiglio avevano deciso di stupire tutti, così per
lasciare una sorta di marchio, un ricordo indelebile per tutti.
Tanti erano stati Warblers che si erano avvicendati nell’arco di un
secolo, dalla fondazione della scuola, e nonostante fossero consapevoli che
sotto il loro mandato non avevano ottenuto grandi vittorie come invece altri
avevano fatto, Thad, Wes e David volevano lasciare un segno.
Gli altri apparvero alle spalle di Harwood, disponendosi per la
coreografia e non appena ebbe terminato la sua strofa, il solista sorrise
maliziosamente alla folla che iniziava a disporsi davanti a loro, lasciando il
suo posto a David.
David:
Oh my God, we're back again
Brothers, sisters, everybody sing
Gonna bring the flavor, show you how
Gotta question for you better answer now, yeah!
Il ragazzo di colore fece un elegante giravolta prima di iniziare a
cantare, guardando il resto degli studenti.
Non si era mai sentito bravo abbastanza per fare il solista, ma non
poteva negare che l’acclamazione della folla lo attraeva.
Gli sarebbero mancati i sorrisi gioviali che gli altri ragazzi della
scuola riserbavano a lui e al resto del Glee mentre
si esibivano, il loro calore che li faceva sentire importanti e bravissimi.
Delle vere rock star.
Si dispose in prima fila, accanto a Nick e Jeff, pronto a iniziare la
coreografia che il biondo aveva preparato mentre Thad si riprendeva
l’attenzione del pubblico.
Thad:
Am I original? (All: Yeah )
Am I the only one? (Yeah )
Am I sexual? (Yeah )
Thad e Nick:
Am I everything you need? You better rock your body now !
Harwood si affiancò a Blaine, lanciandogli uno sguardo di intesa e dopo
un paio di passi si scambiarono iniziando a ballare sui passi di Sterling.
Non si sopportavano, certo, ma quando Jeff li aveva messi uno accanto
all’altro (andando in base all’altezza non poteva fare altrimenti) avevano annuito per il bene della squadra.
Mentre si esibivano non erano più Blaine e Thad, rivali in amore e
gloria, ma un paio di ingranaggi di qualcosa di molto più grande.
Questo era il massimo punto di forza dei Warblers: potevano avere i
loro problemi ma per il bene della squadra tutto poteva venir accantonato.
E nemmeno lo scandalo del DDR era riuscito a distruggerli.
All:
Everybody !Yeah
Rock your body!Yeah
Everybody!
Rock your body right, Backstreet's back, alright !
Alright!
Sebastian osservava attentamente la scena, in disparte.
Incrociò le braccia sul petto, osservando senza ritegno Anderson prima
di concentrarsi sulla vittima disignata.
Thad Harwood sarebbe stato suo quella sera stessa, ormai era un fatto di
principio.
Seguì attentamente ogni passo del capo consiglio, come se ci tenesse
particolarmente a controllare che ogni cosa fosse al suo posto.
Verdetto finale: tutto in regola.
Wes:
Now throw your hands up in the air
Wave them around like you just don't care
If you wanna party let me hear you yell
Cuz we got it goin' on
again
Yeah
Andarsene si stava rivelando ancor più dura di quel che aveva
ipotizzato.
Per Wes la Dalton era molto più di una bella scuola privata.
Era una casa, e quei ragazzi erano la sua famiglia.
Cantò con tutto se stesso, sperando di regalare qualche emozione, di
trasmettere tutto quello che sentiva dentro agli altri prima di cedere di nuovo
il posto a Thad.
Si scambiarono uno sguardo significativo e Montgomery capì.
Doveva concentrarsi sul suo ultimo esame, una prova insignificante,
prima di iniziare una nuova vita.
A New York.
Almeno sapeva che non sarebbe stato solo, ma con uno dei suoi migliori amici….
Thad:
Am I original? (All: Yeah )
Am I the only one? (Yeah )
Am I sexual? (Yeah )
Thad, Blaine, Nick:
Am I everything you need? You better rock your body now
New York.
A Thad sembrava un’ottima prospettiva futura. Il trasferimento lo
avrebbe portato lontano da suo padre e quello…. Beh
era già abbastanza.
Perse un paio di passi, lanciando un’occhiatina veloce a Jeff riuscì a
riprendere il tempo prima di farsi avanti per concludere la canzone.
Era un successo.
Era il suo successo, in un certo senso.
Che di lui avessero parlato male o bene, sapeva che difficilmente si
sarebbero dimenticati di lui, in quella scuola.
E questo bastava per farlo sorridere.
All:
Everybody !Yeah (Thad: Rock your body!)
Rock your body!Yeah
(Thad: Rock your body!)
Everybody!
Rock your body right, Backstreet's back, alright !
Alright! (Thad: Rock your body!)
Everybody !Yeah (Thad: Rock your body!)
Rock your body!Yeah
(Thad: Rock your body!)
Everybody!
Rock your body right, Backstreet's back, alright !
Alright!
In uno scrosciare di applausi,
l’ultima esibizione dei Warblers di quell’anno, terminò.
Non si risparmiarono inchini e sorrisi mentre molti ragazzi si facevano
avanti, dispensando complimenti e fraterne pacche sulle spalle.
Wes si ritrovò circondato da amici che si congratularono con lui per
tutto quello che aveva fatto.
Flint si avvicinò al suo ragazzo, ridacchiando nel notare che il
caschetto biondo, di solito impeccabile, era tutto scompigliato “Sembra che una
rondine abbia deciso di nidarti in testa…” disse divertito mentre Jeff alzava gli occhi verso
il ciuffo, soffiandolo poi via dal viso.
“Cose che capitano quando si perde la testa ballando” commentò Sterling
circondando con un braccio le spalle di Wilson e spingendolo ad allontanarsi da
quella calca di persone, mentre Thad lo esortava a pettinarsi urlando che ‘Destava
abominio in quelle condizioni’.
Andarono a sedersi sull’erba lì vicino, osservando Nick che si beccava
anch’egli una discreta dose di complimenti, ma non di certo per come aveva
cantato o ballato.
Per l’alcool ovviamente.
Il biondino ridacchiò sotto ai baffi prima di voltarsi verso il suo
ragazzo, osservandone attentamente il profilo. Sembrava assorto in chissà quale
pensiero, così lui ne approfittò per guardarlo un po’.
Si appoggiò sui gomiti sporgendosi all’indietro e quando l’altro si
sentì eccessivamente osservato si voltò, incontrando i suoi occhi cangianti e
sorridenti “A che pensi?” chiese con un sorrisetto, passando una mano tra le
ciocche chiare per sistemarle almeno un po’.
“Stavo per farti la stessa domanda, sai?” rilanciò Jeff, beccandosi una
piccola pacca in testa.
“Te l’ho chiesto prima io….”
“Touchè.” Ripuntò
lo sguardo verso i suoi compagni prima di sospirare e rispondere a Flint “A
niente e a tutto. Insieme…. Al fatto che la scuola è
finita e che incredibilmente sono riuscito a raggiungere la sufficienza in tutte le materie nonostante la voglia fosse
pari a zero…. A come sarà triste il prossimo anno
iniziare senza i ragazzi che si diplomano, esattamente come è stato triste
quest’anno iniziare senza Joshua, Taylor e gli altri
che se ne sono andati l’anno scorso…. A come passare
insieme quest’estate per viverla al massimo e a cosa posso inventarmi per
racimolare qualche soldo”
Flint sorrise dolcemente “Posso consigliare un lavoro estivo? Basta
contrabbando, per cortesia…”
“Ok, va bene…. Posso accettare questo
compromesso” rispose divertito il biondo prima di sollevarsi appena e sporgersi
verso il morettino, che si chinò per incontrare le sue labbra a metà strada in
un lento e semplice sfiorarsi di labbra “E tu? A che pensavi?”
Wilson scrollò le spalle, tornando a sedersi dritto “Che sono così
felice di essere ancora qui, con te, che mi fa quasi male il cuore…” sussurrò puntando i suoi grandi occhi azzurri in
quelli di Jeff.
Il biondo sorrise con altrettanta dolcezza “Ma io a questo penso sempre…” disse prima di alzarsi a sedere, incrociando le
gambe e portando una mano dietro alla nuca del suo ragazzo, per baciarlo ancora
una volta….
“Il prossimo anno sarà una palla passare i pomeriggi suoi libri senza
avere la possibilità di dire ‘Hey muoviti, abbiamo le
prove dopo’, non credi?”
Kirk si voltò verso Ethan, sorridendogli “Si ma avremo altro da fare, non credi?”
Moore scrollò le spalle, infilando un paio di pantaloni scuri piegati
con cura dentro al trolley grigio “Sì possibile…. Ma
non sarà questo. Mi mancherà tanto cantare…”
Il biondone sospirò “Onestamente so che sarà
dura ma…. Saremo insieme. Questo mi basta per capire
che andrà tutto bene Et…”
Ethan smise di fare quello che stava facendo solo per potersi voltare
verso il compagno di stanza. Lo osservò attentamente mentre controllava di aver
levato tutte le sue cose dai cassetti e, lentamente, si avvicinò a lui
abbracciandolo da dietro.
Kirk sorrise, appoggiando le mani su quelle di Ethan, unite sul suo
petto, e chiuse gli occhi un istante assaporando quel contatto.
Solo in un secondo momento si voltò verso di lui, appoggiando la fronte
alla sua e fissandosi sui suoi occhi color acqua limpida “Perché andrà tutto
bene, vero?”
Moore annuì impercettibilmente, prima di chiudere gli occhi e appoggiare
le labbra a quelle dell’altro, abbracciandolo stretto.
“Andrà tutto perfettamente.”
David inserì in una busta trasparente il verbale del giorno, prima di
chiudere il voluminoso raccoglitore una volta per tutte.
Lo sigillò con una copertina bianca prima di scrivervi sopra con un
indelebile ‘Verbali Warblers: Anno
scolastico 2010-2011’ e firmare.
Passò quindi la penna a Wes e Thad che fecero lo stesso e poi inserì
tutto dentro ad una scatola, sigillando anch’essa e mettendo la data sul
coperchio.
“Ok, ora è ufficialmente finita.” Decretò il ragazzo di colore,
appoggiandosi con entrambe le mani alla scrivania. Wes annuì mestamente,
sedendosi su di essa mentre Thad abbassava gli occhi sul pavimento, sospirando
“La porto io in segreteria e poi vado in camera a finire di fare le valige ….
Voi passate l’ultima notte alla Dalton, dopo il ballo?”
“Ovviamente” disse Montgomery mentre l’amico si avviava alla porta “Poi
ricordati le mutande che hai lavato prima, causa l’emozione” lo prese in giro,
dondolando i piedi “Sono ad asciugare fuori”
“Fai il simpatico, Montgomery?” lo riprese divertito David, prima di
sparire nel corridoio lasciandoli soli. Rimasero per un po’ in silenzio,
entrambi con gli occhi incollati alle mattonelle e lo sguardo triste, poi il ragazzo
asiatico si rivolse all’altro “Mi metti ansia quando stai zitto. Non ci sono abituato…”
Thad sorrise mestamente “Da settembre in poi non la penserai più così”
rispose affabile, appoggiandosi con i fianchi al bordo della scrivania, accanto
all’altro “Sei davvero sicuro che vuoi venire a vivere con me? Potrebbe
costarti molto più di quello che pensi” rilanciò divertito, guardandolo con
un’espressione furbesca che sembrò soppiantare la malinconia anche nell’altro.
“Mi farà bene vivere con te…. Così potrò
continuare a fare la crocerossina” gli rispose Wes, appoggiandogli una mano
sulla spalla “E poi non ti lascerei mai andare a New York da solo. Ti ammazzeresti….”
“Perché ti dai sempre tutta questa pena per me?” domandò Harwood “Non è
David il tuo migliore amico?”
Wes sbuffò “Non posso averne più di uno?” chiese ovvio, stupendo molto
Thad che sorrise appena, abbassando gli occhi per velare una certa commozione
“Siamo cresciuti insieme…. È così strano per te
capire che ti voglio bene e voglio assicurarmi che tu ti senta ok? Visto che
David ha deciso di frequentare la Columbus, che per me è ancora troppo vicino a
casa, voglio buttarmi all’avventura con te. Non me lo rimangerò se è di questo
che hai paura”
“Ok, stammi a sentire…. Non devi dire a
nessuno quello che sta per uscire dalla mia bocca perché lo negherò fino alla
morte” disse Thad voltandosi verso di lui, e appoggiandogli una mano alla
spalla “Ma anche io ti voglio bene…” concluse, prima
di abbracciare stretto l’asiatico che ridacchiò.
“Sei proprio strano Thad”
“Taci, non guastare l’atmosfera, stronzo!”
Blaine entrò nella stanza in quel momento, sorridendo dolcemente
davanti a quella scena “Sto per interrompere un momento di dolcezza?”
Thad si staccò di colpo, fulminandolo “Sei scemo? Certo che no…. Stavo solo…. Accertandomi
che la schiena di Wes fosse ben diritta. Coglione….”
Anderson rise, avvicinandosi “Scusatemi, ma devo parlare con Mr Harwood”
“Hai preso appuntamento dalla mia segretaria?” domandò cencioso il
più grande, mentre Wes scendeva dalla scrivania
avviandosi alla porta.
“Vi lascio soli!”
“No aspetta, e se mi stupra?”
Wes li abbandonò, facendosi
grasse risate per tutto il corridoio mentre Anderson si avvicinava a Thad,
osservandolo con un sorrisetto.
“Cosa c’è? Sei venuto a dirmi che se stasera rivolgo la parola a Kurt
mi spacchi un pianoforte sulla testa?” domandò secco, incrociando le braccia.
“No” fu la risposta accomodante del ricciolo “Volevo congratularmi con
te per la performance di stamattina. Sei stato grande, davvero.”
Thad alzò le sopracciglia, sorpreso, prima di riprendersi “Dov’è la
fregatura?”
“Nessuna fregatura…”
Harwood assottigliò gli occhi, guardandolo diffidente “Non so che
pensare, sai? Non andiamo d’accordo, quindi questa tua uscita di adesso non la
capisco davvero”
“Solo perché non mi sei simpatico non significa che io non debba
riconoscere in te un certo talento, o no?” disse ovvio Blaine, sospirando “Sei
estenuante, davvero….”
“D’accordo.” Thad lo guardò attentamente “Grazie. Per i complimenti, grazie….”
Blaine scosse lievemente il capo, guardandolo fisso negli occhi “A me
non piace litigare con le persone e, ripensando a come eravamo all’inizio
dell’anno, mi dispiace farlo con te. Non siamo mai stati amici per la pelle ma
abbiamo avuto i nostri momenti. Non puoi avercela con me in eterno perché sto
con Kurt, è immaturo”
“Hai ragione”
Il ricciolo sgranò gli occhi, esterrefatto “Prego?”
Thad sbuffò scocciato “Hai ragione, Blaine, non posso avercela con te…. E infatti non è più così. Io sono tranquillo ora,
cerca di esserlo anche tu”
“TU stai davvero chiedendo a ME di stare tranquillo?” domandò
soppesando lentamente una ad una ogni parola, come per cercare di darci un
senso.
“Non volevi una tregua?” rilanciò Thad, alzando un sopracciglio
“Stasera ho progetti ambiziosi: voglio ubriacarmi e forse c’è la possibilità di
avere la prima esperienza omosessuale intensa della mia vita….
Prima di tornare alle donne, credo. Quindi ecco la mia proposta: io continuo a
sfotterti e tu continui a subire, ma smetto di farlo con cattiveria…”
allungò la mano “Ci stai?”
Anderson sorrise appena, ancora scioccato dal discorso, prima di
stringergli la mano con enfasi “Direi di sì, man. Cerca di essere più
bi-sessuale che bi-polare, d’ora in poi. Tutti ne gioveranno”
“Ci posso anche provare….” Si lasciarono le
mani e Thad gli diede una pacca sulla spalla “Bene, ora hai dell’Amuchina o qualche altro disinfettante?” chiese
mostrandogli la mano con la quale aveva suggellato quel giuramento.
Blaine sbuffò una risata, prima di avviarsi alla porta “Ci vediamo
stasera, Harwood.”
“A stasera, Anderson. Mettiti le zeppe, andavano di moda negli anni 50”
Il ricciolo si fermò sulla porta, guardandolo furbescamente “Te ne
presto un paio?” chiese malignamente, prima di chiudersi la porta alle spalle e
andarsene fischiettando, lasciando l’altro a rimuginare, con un sorrisetto
divertito sulle labbra..
“Uno a zero, Anderson…. La partita è appena
iniziata però…”
Continua….
Nda.
La storia sta per finire….
E per davvero!
Faccio fatica a crederci dopo tutto questo tempo
ma non pensiamoci!
Pensiamo al fatto che stasera è uscita Perfect e io ho dato di matto, trovando la forza nonostante
la stanchezza per ultimare il capitolo che gentilmente Alexa
mi ha betato, permettendomi di postare per celebrare
questa favolosissima giornata :D
Non ho molto da dire se non che in questo capitolo
succede qualcosa di davvero inaspettato…. Ragazzi,
alla fine non ho resisto e non solo Klaine is (SO) on, Jint is on…. Ma anche Koore is on (e anche Thastian ma per quello non siamo alla fine della vicenda,
perché fidatevi…. Ci sarà da divertirsi xD)
Il Thess come friendship mi
ha scaldato il cuore non so a voi, e anche la scena finale tra Blaine e Thad,
in cui scherzano e non si ammazzano (urliamo al miracolo!) mi sembra abbastanza
carina.
La storia si sta risolvendo e la trama incasinata
di slega….
Ditemi che ne pensate, sapete che ci tengo^^
Spero di postare venerdì o sabato il terzultimo
capitolo.
Come sempre farò tutto il possibile!
A presto.
Un bacione
Jessy.
…. E grazie di cuore a tutti voi che leggete, mi
supportate (e sopportate) perché è per voi che continuo a scrivere e metterci
l’anima, siete incredibili.