Tutto inizia con un cerotto..

A long time ago..

- Bieber! Bieber! Muovi il sedere!
Delle urla si sentono dalla panchina.
Un bambino biondo, che pare chiamarsi Bieber , avanza sempre più con la palla. Ecco che la tira verso la porta con la precisione di un professionista.
Colpo perfetto, ma il mio compagno di squadra protegge la rete e rimanda la pallina sul ghiaccio..
Urla provenienti dal palco, i miei genitori che sorridono fieri della loro bambina.
Adesso tocca a me..
La palla in centrocampo. Ben, un mio compagno di squadra, me la passa e avanzo verso la rete..
Il gioco inizia adesso .. Ashley concentrati, concentrati e fai un bel tiro!
- Ashley , è tua! Tira ! Tira!
Urla Gabriel , il mio migliore amico, dalla panchina.
Non riesco, non riesco a tirare. L’ho provato migliaia di volte eppure oggi non riesco. Di solito sono una belva , eppure oggi no..
- dai, bestiolina ! Mi urla Gabriel
Ce la posso fare. Ce la posso fare..
Tiro una bomba verso la rete. La pallina scivola veloce sul ghiaccio e colpisce la rete..
È punto!
Tutti i miei compagni di squadra si buttano su di me e mi abbracciano.
Io sono l’unica ragazza della squadra e per questo sono coccolata da tutti..
Comincio a saltellare e agitare le mani, ma quando mi giro vedo solo un bambino per terra.
Oh, no.. È lo stesso bambino biondo..
Del sangue sul ghiaccio..
Gli ho rotto il naso! Non so come ho fatto , ma ha tutto il naso sanguinante ed è scoppiato a piangere..
- mamma!! Urla il bambino piangendo..
Scoppio a piangere anch’io..
- scusa, bimbo biondo!
Dico con il broncio e il viso angelico da bambina rigato da lacrime , andando verso mia madre. La partita è finita.
Gabriel mi abbraccia e mi lancio tra le braccia della mamma che mi consola..
- stai tranquilla , Ashley.. Gli passa poi..
- ma poi il bimbo mi odierà?
- ma no, tesoro!

Everything starts

Solo il vento..
I capelli a ritmo
della musica soave
sconosciuta al tempo..

Sto dormendo tranquilla.. Forse fin troppo tranquilla.. Un momento! Cos’è questa tranquillità a casa mia??!
“C’è qualcosa che non quadra.. “
Dico a me stessa mentre mi alzo dal letto.
Scendo in cucina e trovo la colazione sul tavolo.. Dal bagno il rumore dell’acqua che scorre.. Troppa tranquillità..
Mi avvio verso la camera dei miei fratellini.. Ecco spiegato il mio dilemma: stanno dormendo.. Li guardo fiera di loro..
Sono bellissimi: due gemellini dai capelli biondi e gli occhi verdi.. Avete presente Zac e Cody? Ecco , uguali ..
I loro nomi sono Max e Gabe. Tra due mesi compiono undici anni.
Sono delle piccole pesti, ma mi mancano le loro marachelle e perciò decido di svegliarli.
In men che non si dica ecco l’uragano Max-Gabe che si scatena. ..
Prendo la mia borsa tracolla e rifilo l’ i-pod, il cellulare , il mio portatile e il book personale di foto .
Avevo scattato la mia prima foto a 2 anni, la prima che c’è nel mio book. Ce ne saranno circa 100, finora.
La prima foto è scattata in una piccola città di campagna del Canada.
È da piccola che giro il mondo, pur vivendo in America. Nei week-end e nelle vacanze accompagno i miei genitori nei loro voli. Mio padre fa il pilota e mia madre faceva la hostess, ma ora lavora solo raramente..
Prendo la mia chitarra dalla parete e la infilo nella custodia. Afferro la valigia.. Esco e quando sono sulla porta do un’occhiata alla mia camera. Non l’avrei rivista per ben due mesi. Con la valigia e la chitarra scendo affannata le scale, mentre canticchio una mia canzone.. Quest’anno è uscito il mio album , intitolato “Stars are not too far “. Ho fatto anche una decina di concerti, tra cui due a Londra, ma non sono molto famosa. E questa è una cosa positiva, penso.
Mia madre e i miei fratellini mi stanno aspettando di sotto, così mi affretto a scendere le scale..
- ok, preso tutto..
Dico con un sorrisone.
- sicura?
Mi chiede mia madre..
- si..
- e la Nikon ?
- o mamma.. È vero.. Dove l’avrò messa?
- l’ho vista in salotto l’altro giorno..
- giusto!
Esclamo andando a cercarla isterica.
“ ehi, eccomi qui. Sono in macchina e sto andando all’aeroporto. Non è una novità, eh?.. Sono così felice, però.. Pensa che mi stavo dimenticando la Nikon a casa.. Sarei andata in un campus di fotografia senza la macchina fotografica.. =) Menomale che c’è la mia santa mamma che se ne è ricordata.. Ok, ora ti lascio, siamo arrivati. . Ciao diario, a dopo.. “
Appena entriamo nell’ aeroporto incontro Bob, l’addetto ai bagagli, la signora Petterson, addetta alla pulizia, Julie e Claudia addette all’imbarco e Matthew, lo gnocco della sicurezza che come sempre mi accoglie con un “ciao bella” . .
- ciao bello.. Gli rispondo io..
Insomma , conosco tutti qui. Sono quasi nata in questo aeroporto..
Fortunatamente mi hanno portato all’ospedale in tempo.
Arrivo nella sala degli imbarchi e comincio a farmi un giro con Max e Gabe per la profumeria. Poi mi faccio due chiacchiere con Matthew al bar, quando arriva anche la ritardataria Abbey, la mia amica dall’asilo, che verrà con me al campus.
Mi squilla il cellulare, squilla anche quello di Matthew , perciò vado a parlare in bagno.. È Gabriel , il mio migliore amico che mi avvisa che non potrà venire a salutarmi, perché l’hanno chiamato oggi per gli esami di maturità. Gabriel ha 18, ha gli occhi verdissimi e i capelli neri. Io e lui ci assomigliamo molto, devo dire.. Io sono bianca, lui è nero.. È bellissimo avere un amico di colore. La gente all’inizio ci guardava stranamente, ma ora quelli del vicinato si sono abituati ai due pazzi che girano sempre insieme.. Siamo come i biscotti ringo.. Perfetti insieme, seppure diversi. Dopo avergli augurato buona fortuna per gli esami, saluto Gabriel ed esco dal bagno.
- ehi, Ash.. Tu hai fatto un corso di aiuto d’urgenza giusto?
Mi chiede Matthew appena mi vede..
- si.. Perché?
- mi ha appena chiamato Bob. Dobbiamo andare a dare una mano in un jet privato da Atlanta che è atterrato per caso qui.. Pare ci siano feriti..
- andiamo, allora!
Dico preoccupata..
Si, ogni tanto mi diverto a dare il primo soccorso ai feriti degli aerei.. =)
Appena arrivo vedo un omone di colore, che sta massaggiando il gomito di un ragazzo . La mia attenzione viene captata da un altro ragazzo con il labbro sanguinante, perciò mi avvio verso di lui.. Ha un’ aria strana. Degli occhi conosciuti.. Degli occhi molto belli.
- ciao .. Gli dico. Assomiglia molto a quel cantante canadese, Justin Bieber.
- ciao.. Justin - mi dice porgendomi la mano..
Ecco confermata la mia intuizione.. È proprio lui. . Ma non è per quello che mi sembra conosciuto. La mia memoria mi dice che appartiene al mio passato remoto.. Tanto tempo fa..
- oh, io lo chi sei.. Fa vedere cosa ti sei fatto.. -
Dico prendendo un po’ d’acqua ossigenata e disinfettandolo.
- ma come hai fatto? È un bel taglio..
- beh, mi stavo mordendo il labbro per paura di precipitare, quando ho sbattuto contro la sedia e non so come ho fatto, ma..
- va bene .. Ho capito.. Senti qualcosa??
Gli chiedo mettendo un dito sul suo labbro..

Pov Justin

- mi fa male..
- Matt!! Urla la ragazza..
- ehi, bella.. Dice avvicinandosi e guardandomi schifato il ragazzo..
- ma tu non sei Justin Bieber??
Mi chiede il tipo ..
- si, è Bieber..
Risponde la ragazza. .
- ma non ti ho chiamato per questo.. Dammi un cerotto..
Autoritaria la ragazza.. La guardo negli occhi, dei bellissimi occhi verdi. Prende il cerotto e mi guarda preoccupata. Mica avevo un’emorragia.
- tu, tu.. mi devi mettere quel coso?
Dico indicando il cerotto..
- si..
- no!! Io non lo voglio mettere..
Esclamo diventando tutto rosso..
- perché?
Mi chiede la ragazza ridendo.
- beh, io.. Io ho paura quando devo toglierlo..
Lei sorride..
- che cosa tenera.. Sussurra la ragazza dagli occhi verdi..
- però devi metterlo.. Ascolta Bieber.. Ti fidi di me?
- beh, si.. Ma non so neanche come ti chiami..
- oh, giusto.. Mi chiamo Ashley. Ashley Feels. Ora ti fidi di me?
- si, perché ?
- ti prometto che non farà male..
- e come fai a saperlo? Quasi Tutto fa male nella vita ..
- Amare non fa male.. E comunque lo so.. Non è la prima volta che qualcuno sanguina in un aereo e io gli metto il cerotto..
- parli come se avessi esperienza..
- beh, in realtà si..
- allora mi fido.. ma me lo dovrai togliere tu..
- va bene.. Affare fatto..
- fai l’infermiera..?
- ma no! Ti sto solo aiutando.. La mia vita è complicata da spiegare.. Diciamo che in questo aeroporto mi conoscono tutti e io conosco tutti. .
.I miei lavorano qui e.. è una storia lunga.
- anche la mia vita è complicata da spiegare..
- dove devi andare, Bieber?
- devo fare una cosa di beneficenza, qualcosa con la fotografia..
- quindi vai al campus..
- giusto.. Sei anche sensitiva, oltre infermiera..
- no, è che ci andrò anch’io. .
- che coincidenza.. Sai mica quante ore dobbiamo starci? Il mio manager non mi ha dato dettagli.
- ore?? Beh, calcola quante ore ci sono in due mesi!
Dice mettendomi il cerotto..
- ciao Bieber! A dopo..
Dice piantandomi lì così.. Non poteva essere vero.. Due mesi?? In un campus di fotografia? Con Chris?
Sono nei guai.. O forse no..

ciao bellissime eccomi =))))) .. sono finalmente ritornata con una nuova effe effe.. sarà molto diversa dall'altra ma spero vi piaccia..
mi raccomando recensite in tante.. <3 <3 missy