Caro Fred,

oggi è il primo giorno che passo senza di te. E non riesco neanche io, a descrivere tanto dolore. E' come se qualcuno mi avesse strappato via il cuore, e poi lo avesse fatto in mille pezzi. 
 Inseparabili. Ecco come ci definivano.. e allora perché tu non sei più qui, vicino a me? Perché non ho più nessuno che sappia perfettamente che parole usare per conoslarmi? Mi sento solo. E sai perché? Perché la vita è ingiusta. Ed io non riesco più a continuare la mia. Sono crollato, insieme a te, qualche giorno fa. E ogni volta che cerco di rialzarmi ricado, facendomi ancora più male. Voglio solo rimanere a terra, con te. Ma c'è ancora una parte di me che vuole sopportare questo dolore, e che ancora ha voglia di vivere. Questa parte mi è ormai estranea..

Mi sento solo vuoto. E l'unica cosa che mi riesce è scriverti. Gemello. Il mio gemello. Mi manchi. Mi manchi più di ogni altra cosa. Mi sento morto con te... non riesco più a trovare la forza di vivere. Mi sono ritrovato qui, con un pezzo di carta in una mano, e una piuma nell'altra. Potevo fare qualsiasi cosa, ma sapevo, in cuor mio, che sarei riuscito solo a scriverti. E così è stato.
Non riesco a sopportarlo. E' un dolore che va oltre ogni immaginazione. Mi lacera il cuore il solo pensiero che io e te non ci parleremo mai più. Che tu non completerai più le mie frasi, e io non finirò le tue. Non potrò più fingere di essere qualcun'altro. Non so più cosa fare. Mi sento solo distrutto.

Questa mattina ho trovato Ginny a piangere. Volevo consolarla. Ho aperto bocca per parlarle, ma non mi è uscito nulla. E invece di parole dalla bocca, mi sono solo uscite altre lacrime. Stavo piangendo, mentre Ginny mi avvolgeva in un abbraccio. E in quel momento mi sono reso conto che era lei che stava consolando me. Sono rimasto lì. A piangere fra le braccia di mia sorella. E a rendermi conto del vuoto che provavo senza di te. E che provo tutt'ora.

E' strano come la realtà di colpisca all'improvviso. Sembra che lo faccia apposta. Io mi calmo, mi tranquillizzo. Ma subito dopo mi rendo conto che non ci sarà mai più un "Fred e George". Noi due eravamo una squadra. Perché mi hai lasciato? Perché??

Ho il viso rigato dalle lacrime. La tua fondamentale presenza è sparita, e con lei tutta la mia energia, la mia felicità e tutto ciò che non è dolore. Aiutami, perché io non riesco più ad andare avanti.
Ci sarà il tuo funerale, domani. E sai? Sto tremando. Tremo all'idea di crollare assistendo ad un funerale, a cui speravo di non dover assistere mai, e che è arrivato troppo presto. Dovrò parlare davanti a tutti. E piangerò. Non ho un discorso pronto, non lo preparerò. Dirò quello che mi verrà spontaneo dire. E so che non uscirà nulla, alla fine. Ho bisogno che tu mi faccia ridere ancora. Darei di tutto per poterti riabbracciare ancora una volta, poter scherzare un'ultima volta con te. Ma so che non accadrà e questo mi lacera, se possibile, ancora di più il cuore.
Il ricordo della tua morte mi assilla. Vedo te, mentre ti accorgi troppo tardi di cosa sta accadendo. Ti vedo cadere a terra. Sento le urla di Ron rimbombarmi in testa. E poi vedo i tuoi occhi perdere vita, il tuo sorriso svanire. Sento il tuo cuore fermarsi. E in un secondo sento fermare anche il mio. Con te.

Non ho mangiato nulla. Mi sono chiuso qui, in quella che una volta era la nostra camera. Due letti. Due bandiere dei Cannoni. Due comodini e due lampade. Due scope volanti. Due armadi, con i nostri vestiti. E due fratelli che si adoravano. Che si completavano, sai? Ecco cos'eravamo. Ed ora sono qui, circondato dal passato che mi tormenta. Il NOSTRO passato Freddy. Ed è straziante pensare che tra di noi, solo uno avrà anche un futuro. 
Vorrei poterti inviare questa lettera. Farti sapere che mi manchi. Che senza di te nessuno ora completerà le mie frasi, e io non completerò quelle di nessuno. Come faccio adesso? Sono paralizzato dal dolore. Non so cosa fare. Piango. Scrivo. E ripenso al passato. Aiutami Fred. Torna. Ti prego. Torna. Perché qui, c'è bisogno della tua presenza.

Tuo fratello,
George.