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Autore: Parabellum    28/11/2011    3 recensioni
[seguito di Only memories ]
 
*Tratto dal capitolo*

...Morire soffocata dalle onde dell'oceano.
Morire soffocata nel tue dolore.
Quel dolore che ti sommerge come uno tsunami.
Senza scampo.
Senza speranza , proprio come ti senti tu in questo momento: senza speranza per il futuro.
E sola...
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera :)

Ora.

So che vorrete uccidermi , perché piuttosto che pubblicare i capitoli delle due fic che ho in corso , perdo tempo a pubblicare shot che molto probabilmente non leggera mai nessuno.

Ma che ci volete fare , quando l'ispirazione chiama Annalisa risponde e non ho resistito alla tentazione di pubblicare il seguito di “Only memories”.

Se mi è venuto in mente , però , in parte è anche merito della mia migliore amica , che oggi ha scuola mi ha fatto notare un ragazzo identico a Mark Kruger , di cui lei ha un immensa cotta.

Se esistesse se lo sarebbe già sposato -.-

Comunque ringrazio anche Kido_Devil e Mery91 che hanno recensito la scorsa fic.

Grazie infinite ragazze!! :)

Adesso vi lascio al capitolo.

Chi c'è.

* Cri cri cri *

-.-

 

 

 

Lo schiamazzo provocato dalla gente all'interno del locale è come se ti facesse saltare in aria la testa.

Tutti i tuoi sensi sembrano essersi fatti più acuti e ogni suono ti giunge amplificato.

E' incredibile.

Sei passata dallo stato di semi incoscienza a quello di essere anormale nel giro di un minuto.

Prendi il cellulare e guardi il tuo riflesso nello schermo.

Devi riconoscere che , in questo momento , il tuo aspetto assomiglia davvero a quello di un mostro.

Il mascara è colato sulle guance , lasciandoti dei lunghi segni neri , il fondotinta se ne è andato per un quarto e gli occhi sono gonfi e rossi.

Imprechi mentalmente mettendoti a rovistare dentro la borsa.

-Ehi- ti volti verso il ragazzo che in questo momento ti sta sorridendo e tiene in bella mostra due tazze di cioccolata fumante.

Sospiri e prendi una tazza ringraziandolo con un sorriso , mentre Mark Kruger si siede proprio di fronte a te.

.-Allora - ti chiede sistemandosi meglio sulla sedia – passato il raptus da pazza?-

Sorridi tristemente per quel paragone.

Una pazza.

Ecco cosa sembri agli occhi degli altri.

Lui però si accorge del tuo improvviso cambiamento d'umore.

-Scusa – si affretta a dire – non volevo offenderti-

Scuoti meccanicamente la testa tenendo gli occhi inchiodati al legno del tavolo

-Non preoccuparti non fa niente , anzi...-aggiungi con malinconia – hai tutte le ragioni del mondo per darmi della pazza ; dico mi hai vista! -esclami improvvisamente indicando con un dito il viso sporco di trucco – sembro una che è stata appena violentata!- urli così forte che la gente si gira a guardarti.

-Shhh abbassa la voce- dice lui trattenendo a stento un risata , mentre tu arrossisci per l'imbarazzo e abbassi lo sguardo sulla cioccolata bevendone un sorso.

Mark invece ti fissa , con quello sguardo che, devi ammetterlo , molte volte ti ha fatto rabbrividire,

-Che c'è?- dici guardandolo a tua volta.

 Distoglie lo sguardo.

-Nulla stavo pensando a prima , quando ci siamo scontrati per strada.

-Oh – la tua voce è un sussurro.

-Che ti era successo?-

Quella domanda così improvvisa ti arriva con la stessa forza di un pugno nello stomaco.

Stringi forte la presa sul manico di ceramica e guardi fuori dalla vetrata le auto passare.

-A dire la verità non lo so nemmeno io- ammetti – credo stessi fuggendo da me stessa-

Silenzio.

Lo stesso silenzio che ti ha fatto scappare di casa...

Tra voi due cala lo stesso silenzio insopportabile.

Vorresti romperlo in qualche modo , ma nemmeno tu sai come.

-Ho capito cosa intendi dire- porti lo sguardo sul ragazzo di fronte a te che in questo momento tiene le braccia incrociate al petto e ti guarda dritto negli occhi.

Quei penetranti occhi verdi.

-Ti senti come se avessi contro l'intero mondo , vero?-

Lo fissi ad occhi sgranati : e lui come fa a sapere come ti senti?

Sorride sornione e ti porge un fazzoletto

-Ripulisciti un po' o la gente inizierà sospettare che quello che ti ha violentata potrei essere stato io-

Ti lasci scappare un risolino.

Da quanto tempo era che non ridevi?

Prendi lo specchietto dalla borsa e inizi a ripulirti guardando le righe nere sparire a poco a poco dal tuo viso

-Di solito le donne non escono con i loro stupratori sai Mark- dici lanciandogli un' occhiata maliziosa.

Lui alza le spalle e fa una smorfia che vale a dire “non importa tanto è uguale”

Finisci di bere l'ultimo sorso di cioccolata e lui si fa più vicino appoggiando i gomiti sul tavolo facendo segno anche a te di avvicinarti.

-Vuoi dirmi davvero cosa ti è successo per favore?-

Boccheggi alla ricerca di una risposta sensata : cosa dovresti dirgli? Che per un attimo hai pensato bene di mettere fine alla tua inutile vita?

Perché alla fine è questa la verità , anche se non lo vuoi ammettere neppure a te stessa , in quella frazione di secondo hai pensato davvero a suicidarti.

- Non ce la facevo più a stare in casa da sola , tutto mi ricordava lui e mi sentivo soffocare là dentro. I ricordi mi avevano sommerso , era come nuotare in un mare di petrolio da cui non c'era via di uscita.

Poi ho trovato anche un vecchio album con le nostre foto , di quando io e Ichinose venimmo qua per la prima volta...- la voce si incrina a fine frase e sei costretta a fermarti per non scoppiare di nuovo in lacrime.

Ora non puoi più neanche permetterti di pensare a lui e al tuo passato.

Ti toglie il respiro , tanto è il dolore.

Come se ti trovassi nelle più recondite profondità marine e la tua scorta d'aria si stesse esaurendo a poco a poco.

Morire soffocata dalle onde dell'oceano.

Morire soffocata nel tue dolore.

Quel dolore che ti sommerge come uno tsunami.

Senza scampo.

Senza speranza , proprio come ti senti tu in questo momento: senza speranza per il futuro.

E sola.

Perchè sai già con assoluta certezza che passerai il resto della vita da sola , che non vorrai più nessuno al tuo fianco ; se non lui.

Ma lui non tornerà più.

Devi arrenderti all'evidenza,

Qualcosa di umido ti cola lungo la guancia.

Ti tamponi le lacrime con il fazzoletto.

Ti compatisci da sola.

Invece di reagire stai piangendo come una mocciosa.

Ridicolo!

In più in questo preciso istante ti vergogni da morire.

Ti vergogni di farti vedere in questo stato da lui.

Tu che contagiavi tutti con la tua allegria e avevi sempre un sorriso da regalare a tutti.

E i tuoi consigli in fatto di amore? Quante coppie si sono formate grazie a te?

Neppure tu lo sai.

Hai aiutato un sacco di persone ad uscire da crisi amorose e ad aiutarle a rialzarsi dopo che la loro storia era finita.

Ma per te sembra essere diverso.

Non riesci ad aiutare te stessa ad uscirne.

Hai bisogno di aiuto ma non sai a chi rivolgerti.

Hai paura di non farcela.

Paura ; hai tanta , tanta paura.

Senti la mano di Mark prenderti il polso e spostarti delicatamente la mano dal viso , racchiudendola tra le sue.

Ti sorride e ti guarda.

Ha dei begli occhi , non puoi negarlo.

Strano che te ne sia accorta solo ora , hai sempre avuto occhio per i ragazzi carini. A dirla tutta negli ultimi tre anni , però,i ti sei concentrata solo su un ragazzo in particolare.

-Tu non sei sola- la voce di Mark e pacata e gentile - e anche se ti senti tale , credimi non è così ; a tutti capita di sentirsi soli , qualche volta , ma il mondo è pieno di persone , persone ce si sentono sole a loro volta.

E allora dimmi , Rika, se siamo così in tanti , come facciamo a sentirci soli?-

Chiude la frase regalandoti uno sguardo carico di significato.

Ed anche se non puoi vederti sei certa che la tua bocca spalancata stia toccando tera.

Sei sorpresa.

Semplicemente sorpresa.

Avevi bisogno di aiuto certo , avevi bisogno di qualche parola di conforto , ma non ti aspettavi di ricevere questo aiuto proprio da Mark.

Nemmeno ti era passato per la mente.

-Vieni dai ti accompagno a casa- dice lui alzandosi e dirigendosi verso la cassa per pagare.

Tu ti alzi in piedi appena lo vedi tornare in dietro , afferri la borsa e lo raggiungi mentre ti aspetta davanti alla porta.

Quando uscite l'aria gelida ti investe il viso e ti fa rabbrividire.

Solo ora ti accorgi di quanto sei veramente distrutta.

Le gambe non rispondono correttamente ai movimenti e gli occhi so chiudono da soli.

Non vedi l'ora di essere a casa , nel tuo letto.

Appoggi la testa sulla spalla di Mark e chiudi gli occhi , lasciandoti guidare da lui , che intanto ti ha circondato i fianchi con un braccio.

Lo lasci fare.

Di lui ti fidi.

Di Dylan un po' di meno , uno volta ti ha detto di chiudere gli occhi e di seguirlo , fidandoti di lui.

Pessima scelta.

Se Ichinose non ti prendeva al volo finiva dritta dritta contro un albero.

A quel ricordo il cuore ti si stringe.

Maledizione!

-Siamo arrivati-

Apri piano gli occhi.

Siete davanti all'entrata del tuo palazzo.

Sospiri e prendendo le chiavi dalla borsa e apri la porta.

Ti volti verso Mark.

Mordi il labbro inferiore: sei tentata di chiedergli se vuole salire , ma qualcosa ti blocca.

Non è il momento giusto , dice il subconscio.

- Senti se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi - Dice lui di sorpresa – tanto il mio numero ce l'hai...e anche quello di Dylan .Chiamalo ,anche se non vuole ammetterlo è parecchio preoccupato per te- aggiunge dopo un momento di indecisione.

Sorridi.

Sono proprio due ragazzi d'oro.

Sei commossa.

Non pensavi di avere delle persone così speciali accanto a te.

Ti rituffi tra le sue braccia e lo abbracci di slancio.

Neanche ci hai pensato.

Hai agito e basta,

Lo senti tentennare qualche secondo , ma poi anche lui ricambia la stretta.

-Grazie- mormori con il viso schiacciato contro il suo petto- grazie di tutto-

-Non ho fatto niente di speciale-

-Hai fatto tanto invece , neanche immagini quanto-

Scioglie l'abbraccio dopo qualche secondo e vi guardate un ultima volta negli occhi.

Devi fargli un ultima domanda.

Però ti costa uno sforzo immane.

Tiri indietro i capelli e lo guardi decisa.

- So che dopo quello che ti chiederò mi prenderai per una masochista- incominci , anche se l'inizio tutt'altro che promettente – ma ti volevo chiedere se hai avuto sue notizie -

Corruga la fronte.

Sa benissimo di chi stai parlando.

Impiega qualche secondo per risponderti.

- L'ultima volta che l'ho sentito ha detto che stavo pensando di tornare in Giappone , con Aki -

Ingoi della saliva , inumidendoti la gola secca

- Certo- dici con il fiato mozzo

Sei certa che anche lui ha fatto uno sforzo immenso per pronunciare quelle poche parole.

Parlare alla ex del proprio amico che ha tradito con un'altra del fatto che pensa di tornare in Giappone e lasciarla lì da sola , non deve essere affatto facile.

-Grazie comunque- dici fingendo un sorriso.

Lui ricambia- Di nulla – lo guardi voltarsi ed incamminarsi per la via fino a scomparire nel buio della notte.

Inspiri ed espiri.

Entri dentro l'ingresso e ti richiudi la porta alle spalle , maledicendo la tua curiosità.

 

 

 

Siete arrivati a leggere fin qui?? O.O

Siete dei veri cavalieri senza macchia e senza paura ù.ù

Edgar: Non confondermi con della plebaglia qualunque ù.ù

O.O

Si...andiamo avanti va.

Ichinose: Ma perché devo fare la parte del traditore s*****o ?? T_T

Perché mi gira così ù.ù

Ok , il mio cervello stava dando i numeri dopo aver ripassato due capitoli di biologia ç_ç

Chiedo pietà!! >.<

Spero comunque che la storia vi sia piaciuta e vi chiedo di lasciare qualche commentino , se volete :)

Baci,

Annalisa

  
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