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Autore: AlexisRendell    29/11/2011    4 recensioni
Questa è una Ferriswheelshipping, cioè una fanfiction su N e White, rispettivamente il rivale e la protagonista femmina di pokémon biano e nero. Spero che vi piaccia, è divisa in 13 capitoli ed è abbastanza lunga.
Tratterà non solo di una storia d'amore fra N e White, ma anche di omosessualità, quindi se questo argomento non vi va a genio non leggetela nemmeno.
Genere: Horror, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Ghecis le prese il volto fra le mani, costringendola a baciarlo.

La sua viscida lingua si fece strada nella bocca di White.

Lei morse con tutta la sua forza, fino a sentire il sapore metallico del sangue bagnarle la lingua.

Ghecis si ritrasse. Il sangue gli colava dalla bocca semiaperta.

-Smettila di agitarti, ragazzina. Tra poco sarà tutto finito, vedrai…- La stava spogliando con gli occhi.

-Non osare toccarmi, schifoso pervertito …- sibilò White.

-oh, altrimenti cosa mi farai?- la canzonò lui.

White non fiatò. Il membro della triade la teneva sempre stretta, e lei non riusciva a liberarsi.

-Patetica. Esattamente come mio figlio…Ma rimani sempre una signorina, e qui alle signorine è riservato un trattamento diverso…-

-Cosa hai fatto a Matt??- gli urlò contro White.

Ghecis sorrise. –Niente, per ora. Sta facendo compagnia al suo caro amichetto dai capelli marroni nelle segrete.-

Avevano preso anche Black. White imprecò e tentò una vana fuga.

-Spero che tu sia ancora vergine, mi piace la carne fresca…- Ghecis le si avvicinò.

-Speri male, paparino-ringhiò una voce dietro di loro.

 

Black aveva lanciato il suo braviary all’inseguimento dell’hydreigon, ma era molto più veloce di lui. Atterrò su uno dei balconi del castello e lasciò cadere con malagrazia Matt a terra.

Black atterrò subito dopo di lui e lo raggiunse.

-Matt, va tutto bene?- Lo aiutò ad alzarsi. Matt annuì, tenendosi le braccia sanguinanti a causa dei morsi del pokémon.

-Scappiamo prima che arrivi qualcuno..- sussurrò. Si sentiva debole.

-Braviary, vieni qui.- Black chiamò il suo pokémon.

Hydreigon lo bloccò con un iper raggio.

-Ben fatto, hydreigon.- Ghecis apparve dietro di loro.

Matt vide suo padre per la prima volta. Indietreggiò. Black si mise fra lui e Ghecis.

-Non osare avvicinarti, o…-

-..O?- Ghecis fece un cenno a hydreigon, che tirò una testata nello stomaco a Black.

Il ragazzo si accasciò a terra in parte a Matt tenendosi la pancia e sputando sangue.

-Bastardo…- ringhiò Matt.

-Non è questo il modo di parlare a tuo padre…- Rispose Ghecis, calmo. Schioccò le dita, e la triade si materializzò dietro di lui. Fece un cenno verso Black, e uno dei membri lo prese, immobilizzandolo.

-Cosa vuoi fargli? Lascialo andare! E’ me che vuoi no?- urlò Matt, disperato.

-Vedi di collaborare, e non succederà nulla, né a te né a lui.-

-Cosa vuoi?-

-Tutto a tempo debito. Portateli entrambi nelle segrete, e fate la guardia. Vedete di non farli scappare.- Ordinò Ghecis.

I membri della triade li trascinarono nei sotterranei. Black cercava di ribellarsi, sapeva che una volta chiusi la sotto non sarebbero più scappati. Gli arrivò una botta in testa.

-Vedi di fare il bravo, se non vuoi morire.- Ringhiò il membro della triade che lo stava tenendo. Aveva una voce familiare. Con un movimento improvviso, Black tolse la maschera al ninja facendo cadere anche la parrucca.

-Sp..Spighetto?!- urlò.

Il capopalestra di Levantopoli rimase spiazzato per qualche secondo, poi si rimascherò in fretta e prese Matt per i capelli, sbattendogli la testa a terra.

-Ti ho detto di stare tranquillo, se non vuoi fare una brutta fine.-  Black gemette.

Vennero gettati in prigione con malagrazia. Black si attaccò alle sbarre e li chiamò indietro.

-Aspettate! Ditemi solo perché state dalla sua parte!!- urlò.

Uno dei ninja, dalla cui voce Black riconobbe Chicco, parlò. –la cosa non ti riguarda.-

Si allontanarono, ma Black sapeva che li stavano tenendo d’occhio.

Matt si era accasciato in un angolo, pallido in volto. A causa dell’emofilia, si sentiva sempre peggio. Black se ne accorse, e si strappò la maglia per  bendargli le ferite.

-Matt, ti prego, cerca di rimanere sveglio.-

Il ragazzo si riprese un poco.

-nella mia tasca.. ci sono delle pillole rosastre… dammele…- Sussurrò.

Black ubbidì, e Matt ne ingoiò una. Il suo viso riprese un po’ colore.

-Grazie…- sussurrò di nuovo. Le prese e se le rimise in tasca.

Black si sedette accanto a lui.

-Che cosa facciamo ora?- chiese.

Matt scosse la testa, senza rispondere. Alzò lo sguardo, e vide una miriade di spinarak aggirarsi sul soffitto. Gli venne un’idea. Si alzò e prese una pokéball vuota dalla tasca. Ne catturò uno, poi lo liberò dalla sfera.

-Che vuoi fare?- chiese Black.

-Se mio fratello riesce a parlare con i pokémon, perché io non dovrei?- Rispose Matt, sorridendo.

Guardò lo spinarak che giaceva sulla sua mano, aspettando gli ordini.

-Ora vai, senza farti vedere, cerca Antea e Concordia, e falle capire che devono liberarci.-

Il piccolo pokémon sembrò annuire, poi zampettò via non visto.

Dopo una mezz’oretta, le due ancelle arrivarono.

-Matt, Black! Vi liberiamo subito!- aprirono la porta della prigione utilizzando un mazzo enorme di chiavi.

Matt e Black uscirono dalla prigione, ringraziandole.

Subito due della triade si materializzarono davanti  loro.

-Dove credete di andare?- sibilarono.

-Dovè andato il terzo?- Chiese Matt.

-Ghecis l’ha chiamato. Ma questo a voi non deve interessare. Non ve ne andrete di qui.-

Entrambi lanciarono in campo i loro pokémon, Simipour e Simisear.

Matt mandò in campo mightyena, e Black serperior.

Li batterono e scapparono dalle segrete.

Antea e Concordia dissero loro di andare nella sala del trono, e spiegarono come arrivarci. Matt e Black si guardarono negli occhi e corsero nella direzione indicatagli.

 

N prese suo padre per il collo del vestito e lo allontanò da White.

-N!- si stupì White.

-Lasciala andare.- Ordinò al membro della triade, che ubbidì.

White si massaggiò i polsi.

-N, figlio mio. Hai fatto di lei la tua puttanella?- Ghecis rise.

N strinse la presa sul collo di suo padre.

-Non osare toccarla, lurido bastardo. Lei è mia.- Gli ringhiò contro.

White non sapeva se essere felice per essere stata salvata o incazzata perché stavano parlando di lei come un oggetto.

Ghecis strinse disperatamente le sue mani intorno ai polsi di N. Stava soffocando.

N lo lanciò via. Camminò verso il trono e vi si sedette. Dietro di lui la parete esplose, letteralmente.

Un getto di fiamme avvolse la sala, mentre Reshiram si posava elegantemente di fronte al re del team Plasma.

-allora, White. Dove è Zekrom?- la provocò N.

White abbassò la testa.

-Non ti ha reputata degna. Non riuscirai mai a battermi. Vattene, è una battaglia vinta in partenza.- Disse N, senza guardarla.

White lo guardò negli occhi. –Con o senza Zekrom, io ti batterò. Ti riporterò alla normalità, e ti impedirò in qualunque modo di portare a termine il tuo piano. Finché mi rimarrà anche un solo alito di vita, tu non porterai via i pokémon.-

Matt e Black entrarono in quel momento nella stanza. White non se ne accorse nemmeno.

N sorrise. –Te lo chiedo per l’ultima volta. Unisciti a me.- tese una mano verso la ragazza.

-Mai e poi mai.- ringhiò lei.

Il suo zaino iniziò a tremare ed a emanare una luce bluastra. Lo scurolite fluttuò davanti a lei, e presto formò una tempesta elettromagnetica.

White si allontanò di scatto, mentre l’oscura silhouette di un drago si intravedeva fra le nuvole.

Un ruggito fece tremare la sala.

Davanti a lei, l’enorme figura di Zekrom la scrutava con occhi rossi come il sangue.

N sorrise maniacalmente.

-Finalmente il leggendario Zekrom è stato risvegliato! Catturalo, vediamo se ne sei veramente degna!-

White indietreggiò. Frugò nella borsa, e sfiorò con la mano la forma della master ball che le aveva dato Aralia. La lanciò senza pensarci. Zekrom fu subito catturato.

Raccolse la master ball da terra e guardò N.

Si alzò dal trono e si avvicinò a Reshiram. –Che la battaglia inizi!-

White mandò in campo Zekrom.

Nell’aria aleggiava ancora la puzza di bruciato causato dal risveglio di Zekrom e dalle fiamme di Reshiram.

-Zekrom, incrotuono!- Urlò White.

-Reshiram, disintregralo con incrofiamma!-

I due attacchi si scontrarono, creando una potente onda d’urto.

Sia N che White furono sbalzati indietro. N finì oltre il campo di battaglia, oltre il buco che l’arrivo di Reshiram aveva creato nella parete. Si attaccò ad una sporgenza con un braccio.

-N!!- Urlò White disperata. Avrebbe voluto correre da lui, ma i due draghi stavano ancora lottando e non riusciva a passare.

Fregandosene della gamba rotta, Matt corse in aiuto del fratello. Per poco non fu centrato da una codata di Zekrom.

Allungò un braccio e tirò su di peso N.

Appena rimise i piedi a terra, il ragazzo si liberò dalla presa di Matt e tornò a lottare.

-Reshiram, lanciafiamme, contro White!!- Urlò-

Reshiram ubbidì. White era spacciata, ma Zekrom la difese frapponendosi tra lei e il drago bianco.

-Zekrom, vai, cozzata zen!- ribattè White.

Reshiram cadde all’indietro, ma si rialzò subito.

-Incrofiamma!-

-Incrotuono!-

La battaglia andò avanti a lungo. White era stremata, e anche Zekrom.

Ma resistettero.

Dopo l’ennesimo incrotuono di Zekrom, Reshiram crollò.

N non credeva ai suoi occhi. Cadde sule ginocchia, in parte a Reshiram.

-No.. Non è possibile…-

Ghecis si avvicinò a lui. Lo prese per il collo della camicia.

-TU! HAI MISERAMENTE FALLITO! SEI INUTILE, DEBOLE! TU NON SEI MIO FIGLIO!!-

Si girò verso White.

-Non ti permetterò mai di ostacolare il mio piano, mai!! Rimarrò l’unico che possiede pokémon, diventerò il sovrano di Unima!-

Uno alla volta gli mandò contro tutti i suoi pokémon: cofagrigus, eelektross, hydreigon, seismitoad, bouffalant, bisharp.

White li mandò KO uno dopo l’altro. L’allenamento della mattina precedente aveva dato i suoi frutti.

Ghecis era come impazzito, o almeno, più del solito.

-MALEDETTA!!-

Si lanciò contro White, con il coltello in mano.

Lei mise in avanti le mani, e il coltello le trapassò da parte a parte la sinistra.

Urlò per il dolore.

Quell’urlo fece riprendere N. Si alzò in piedi e si lanciò addosso a suo padre, allontanandolo da White. Caddero entrambi a terra.

N si allontanò velocemente, e senza pensarci urlò: -Reshiram! Incrofiamma!!-

Reshiram si riprese, e un getto di fiamme investì Ghecis in pieno.

La puzza di carne bruciata riempì la sala.

Quando le fiamme svanirono, di Ghecis non rimaneva altro che un mucchio di cenere.

N guardava i resti di suo padre. Scosse la testa e si avvicinò tentennante a White.

Lei rimase ferma il suo posto. Quando furono l’uno di fronte all’altro, N parlò.

-Scusami White. E’ tutta colpa mia.- Le prese la mano sanguinante e estrasse il coltello. White gemette.

-N…- iniziò.

-Devo andarmene ora. Lo capisci?- la interruppe lui.

Lei scosse la testa e iniziò a piangere. –No… Perché?-

-Ho fatto del male a troppe persone. Me ne andrò dove non potrò fare del male a nessun’altro.-

-E io verrò con te.- Gli disse lei.

N scosse la testa. –No. Tu sei la persona più importante per me, proprio per questo non dobbiamo mai più rivederci. Un giorno capirai.-

La abbracciò, la baciò e poi saltò su Reshiram.

Matt saltò dietro di lui.

-Matt!- dissero Black e N all’unisono.

-Black, perdonami. Ma non posso abbandonarlo. E poi, sono anche io un pericolo. Prima o poi le pillole smetteranno di funzionare, causando una morte atroce per me e sofferenza a voi. È la soluzione migliore per tutti.- Guardava negli occhi Black.

N sospirò. –così sia. Black, prenditi cura della mia White.-

Black e White piangevano. Il ragazzo si avvicinò al drago bianco, toccando debolmente la mano di Matt.

-Matt... io...io ti..-

-Sta zitto, non dirlo.- Sorrise Matt. –anche io.-

Lasciò andare la mano di Black e fece un cenno a N.

-Questo non è un addio...- Sussurrò N.

Reshiram si librò in volo.  White si avvicinò al buco nel muro dal quale erano volati via. Le lacrime le rigavano il volto, e il sangue colava dalla ferita alla mano.

Ti aspetterò, amore mio.



Ps: non è ancora finita ;)

  
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