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Autore: roxy_xyz    29/11/2011    8 recensioni
Siete la mia casa… forse sono pazzo, ma vi vedo così: Hermione è le mura, senza la sua forza non sarei nessuno; Ron è il mio tetto, il mio braccio destro; tu, Ginny sei la mia finestra. Mi mostri che c’è ancora qualcosa di bello in questo mondo e non voglio vedere i tuoi occhi smettere di brillare.”
[Seconda classificata al "Harry&Ginny contest" vincendo il Premio Lacrima e Miglior Ginny. Si è anche classificata quarta al "Edite,edite e... ah giusto!Anche edite-contest" indetto da Ely Jean Weasley ma giudicata da Shnusschen e vincitrice del Premio Giuria ]
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Questa oneshot ha partecipato al "Edite,edite e... ah giusto!Anche edite-contest" indetto da Ely Jean Weasley ma giudicata da Shnusschen e vincitrice del Premio Giuria. Per leggere il giudizio fare clic qui
Inoltre si è classificata seconda al "Harry&Ginny Contest" vencendo il Premio "Lacrima" e "Miglior Ginny"


Lasciami entrare, Harry



Le lancette dell’orologio indicano sempre quel punto, immobili. Sembrano quasi fissarmi con astio, prima di esclamare: “E beh, cosa aspetti ancora?”
Potrei leggere un libro o andare a riposare, approfittando della momentanea tranquillità di James, eppure i miei piedi non si muovono di un millimetro; rimango inchiodata al divano a osservare la porta. In attesa di lui e del suo ritorno.
Perché tornerà prima o poi. Sì, ma quando?
Le mie mani si stringono intorno alla coperta, sistemandola meglio sul mio corpo. Non mi accorgo nemmeno di sprofondare nel sonno, troppo stanca e priva di forze dopo le solite “battaglie” quotidiane con mio figlio.
Mi accorgo di non provare più alcun tipo di irrequietezza, ma solo una gran calma. Non mi importa sapere a che ora rientrerà mio marito, non più ora. A volte, vorrei vivere in un sogno, non svegliarmi mai e continuare a stare in quella specie di “paradiso artificiale”. Sai che nulla è vero, ma ti piace ignorare la cosa, soprassedere. Vivere quell’attimo.
Sono le sue mani fredde a portarmi bruscamente dall’altra parte. Lo sento prendermi in braccio e camminare, prima di posarmi con delicatezza sul nostro letto.
“Harry?” Il mio è più un sussurro, un desiderio ardente di sentire pronunciare il mio nome. Vedere le sue labbra schiudersi e accarezzare con la lingua il palato prima di parlare.
“Dormi, Ginny.” Con una mano, solleva la coperta e mi copre. È sempre così gentile. Troppo.
“Dove sei stato?” continuo, ignorando le sue ultime parole.
Lo sento sbuffare, non riesco a vederlo con il buio, ma posso sentire i suoi movimenti. Percepisco la sua stanchezza e la voglia di entrare nel letto caldo, mentre si toglie in fretta gli indumenti gettandoli sulla sedia più vicina.
“A casa di tuo fratello, ti avevo avvisato che sarei rientrato tardi.”
“Lo so, è che… volevo vederti. Sei sempre fuori ultimamente.” Mi vergogno quasi a rivelare le mie paure, debolezze. Saperlo a casa di mio fratello insieme a Hermione, a discutere con loro dei casi. Li immagino chini sui documenti mentre studiano insieme, come ai tempi di Hogwarts.
Come allora, io ero in un angolo. Messa in disparte. Potevo solo guardarli senza sperare di far parte del gruppo.
“È il caso, dobbiamo scoprire chi sta uccidendo quei Maghinò.”
“Puoi parlarne anche con me, Harry.” Solo che tu non vuoi.
“No. Il mio lavoro non deve entrare dentro le nostre mura, sfiorare te o James.” Con una mano accarezza i miei capelli e lo sento respirare il mio odore.
“Ma…” Voglio cercare di protestare, fargli sentire la mia voce.
“No.” Questa volta è deciso, brusco, e fa crollare tutti miei tentativi. È inutile, non sono Ron e tantomeno forte come Hermione.
“Non devi essere gelosa, sai bene che loro sono importanti, ma tu sei mia moglie. Ti amo, ma vedo troppe cose orribili e non voglio rovinare te. Siete la mia casa… forse sono pazzo, ma vi vedo così: Hermione è le mura, senza la sua forza non sarei nessuno; Ron è il mio tetto, il mio braccio destro; tu, Ginny sei la mia finestra. Mi mostri che c’è ancora qualcosa di bello in questo mondo e non voglio vedere i tuoi occhi smettere di brillare.”
Mi bacia, lascio che le sue labbra sfiorino il mio naso freddo. “Ora dormi, sarai stanca.”
Lo sento sorridere e girarsi lentamente dall’altra parte. Ritornare nel suo mondo e darmi le spalle. Non riesco a reprimere le lacrime. Perché piango anche se mi ha detto di amarmi?
Sono la tua finestra sul mondo, Harry?
Lasciami entrare. Lasciami guardare la tua casa da dentro.
Sono qui fuori. I miei piedi sono sullo zerbino e mi osservi da una finestra.
Lasciami entrare, Harry.





Ce l’ho fatta! Ho scritto una storia con Ginny… mi sto per mettere a piangere. Era uno scoglio per me e invece…
Ok, ora posso scrivere anche una Dramione!
Auror Power ovviamente!

   
 
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