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Autore: Emily27    29/11/2011    3 recensioni
Una notte di passione potrà trasformarsi nella parola "amore"?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Emily Prentiss, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUATTORDICESIMO CAPITOLO

 

 

 

“Ti preparo qualcosa da mangiare” disse Elizabeth alla figlia alzandosi dal divano. Era andata a farle visita dopo che le aveva raccontato al telefono dell'incidente.
“Non è necessario” protestò Emily seguendo la madre, la quale si era diretta in cucina.
“Devi stare a riposo.”
“Cucinare non è un'attività molto faticosa” osservò l'altra sorridendo, in fondo contenta di quelle attenzioni.
“Un trauma cranico non è da sottovalutare” sostenne Elizabeth aprendo l'antina di un pensile.
“Dai, mamma, sto bene, arriverai in ritardo alla tua cena di lavoro.”
“Farò in tempo...”
Qualcuno suonò alla porta, interrompendole. Emily andò ad aprire trovandosi di fronte Derek.
“Ciao...” lo salutò, sorpresa di vederlo.
“Ciao. Disturbo? Volevo vedere come stavi” fece lui notando il livido sulla sua guancia.
“No, figurati.”
Emily lo fece entrare e lui si accorse della presenza di Elizabeth.
“Buonasera signora Prentiss” disse andando a stringerle la mano.
“Salve agente Morgan” lo salutò l'ambasciatrice osservandolo, poi si rivolse alla figlia: “Io vado, ci sentiamo domani.”
“Rimanga, la prego” la invitò Derek.
“Grazie, ma stavo comunque andando via, arrivederci agente” disse la donna tendendogli nuovamente la mano, che lui strinse salutandola.
Emily accompagnò la madre alla porta.
“Grazie mamma.”
“Riguardati” si raccomandò Elizabeth, la quale, già fuori dall'appartamento, a bassa voce continuò: “Emy, se è qui, una ragione c'è...”
La figlia le sorrise, attese che salisse sull'ascensore, poi rientrò in casa raggiungendo Derek in soggiorno. Si sedettero sul divano, l'uno accanto all'altra.
“Come ti senti?”
“Adesso bene, soltanto un dolorino qui” disse Emily toccandosi la testa nel punto in cui in realtà sentiva ancora parecchio dolore. “Sarei venuta al lavoro, ma Hotch mi ha ordinato di starmene buona fino a lunedì.”
“Hotch ha tutte le ragioni. Quando ci ha informati dell'incidente mi sono preoccupato, hai battuto la testa, non è proprio una cosa da niente se ti hanno trattenuta in ospedale.”
“Ecco, lo vedi perchè ho preferito che non lo sapeste...”
“Volevi fare la dura eh...” fece Derek sorridendole con dolcezza.
Emily lo guardò fingendo stupore.
“Veramente... io sono una dura.”
Risero insieme in modo aperto e spontaneo, come non accadeva da un po' di tempo.
Adesso è meglio che io vada, è ora di cena.”
Vuoi restare a mangiare qualcosa qui?” lo invitò lei.
Derek parve pensarci su, poi rispose: “Va bene, ma soltanto se cucino io, tu non ti muovere.”
Si alzò dirigendosi in cucina. Emily lo seguì via protestando.
Sei come mia madre. Guarda che sto benissimo.”
Derek aprì il frigorifero, scrutandovi all'interno.
Prentiss, prima di invitare qualcuno a cena dovesti fare la spesa...”
Non era previsto” ribattè lei spingendolo via. Diede un'occhiata, accorgendosi che in effetti il suo frigo aveva ben poco da offrire. Prese alcune uova, del prosciutto e una testa di lattuga, praticamente svuotandolo, e appoggiò tutto sul piano di lavoro, poi tirò fuori una pentola da un mobile e la porse a Derek.
Vediamo cosa sai fare” lo sfidò.
Dopo mi vorrai assumere come cuoco, te lo garantisco” le assicurò lui afferrando il tegame. Si fece indicare da lei la collocazione di ciò che gli serviva, e, dopo aver preso l'occorrente, iniziò a sbattere le uova con una frusta.
L'importante è che non mi mandi di nuovo all'ospedale” si augurò Emily.
Lui la guardò in tralice e lei si mise a ridere, accingendosi a lavare l'insalata.
Derek si soffermò a guardare il suo profilo, le sue labbra ancora piegate in un sorriso, poi lo sguardo scivolò sulle sue spalle, dalla chiara pelle vellutata, che la canottiera lasciava scoperte.
Com'è andata la deposizione in tribunale?” le domandò tornando a dedicarsi alle uova.
Bene, senza dubbio Harris verrà condannato” rispose Emily disponendo la lattuga su di un canovaccio.
Avrà ciò che si merita” commentò lui mentre passava a tagliare il prosciutto. “Era presente anche l'agente Sheffield?”
No, doveva avere già testimoniato, è solo passato a salutarci.”
E' un uomo in gamba, un buon capo.”
E voi, vi siete comportati bene in assenza del capo?” chiese lei cambiando discorso.
Come degli angioletti” rispose Derek versando le uova e il prosciutto nella pentola e mettendola sul fuoco.
Emily tagliò la lattuga e la condì dentro ad un'insalatiera, poi tentò di sbirciare l'operato di Derek, ma quest'ultimo si parò tra lei e il fornello.
Non spiare il mio lavoro” le intimò minacciandola con una forchetta.
Ok, va bene...” si arrese Emily indietreggiando con le mani alzate. Era felice che lui fosse lì e di quegli inattesi momenti che stavano vivendo insieme. Apparecchiò l'ampia penisola, dopodichè prese dal frigo la bottiglia di vino bianco che ancora conteneva e la mise in tavola.
La cena è pronta” annunciò lui servendo le uova nei piatti.
Che profumino” disse Emily sedendosi su uno degli alti sgabelli.
Derek stappò il vino e lo versò nei calici che lei aveva preparato, poi si sedette a sua volta. Sollevarono i bicchieri facendoli toccare in un brindisi e i loro sguardi inevitabilmente si incontrarono.
Quando iniziarono a mangiare lui domandò: “Allora?”
Sei assunto” rispose lei servendosi l'insalata, per poi passargliela.
Non avevo dubbi.”
Emily gli sorrise, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e bevendo un sorso di vino, in un modo che agli occhi di Derek la rese incredibilmente attraente.
Finirono di cenare, poi insieme sparecchiarono e riposero i piatti nella lavastoviglie, quindi si trasferirono in soggiorno portando la bottiglia e i bicchieri. Si misero comodi sul divano a finire il vino rimasto. Davanti a loro la vetrata regalava l'immagine di una splendida Washington al tramonto, che rischiarava il salotto con la sua luce rosacea.
E' ottimo questo bianco” osservò Derek portandosi il calice alle labbra.
Me l'ha portato mia madre dall'Italia” disse lei appoggiando il suo bicchiere sul tavolino.
E tu te lo volevi scolare tutto da sola” scherzò lui.
No! Non sono un'ubriacona” replicò lei ridendo.
Allora lo conservavi per un'occasione speciale.”
Questa lo è...”
Derek mise via il bicchiere e si spostò un po' più vicino a lei.
Lo è...”
Per qualche istante si guardarono in silenzio, poi lui con due dita sfiorò la guancia di Emily seguendone il contorno, dal vistoso livido fino al mento, con dolce lentezza. Lei fu attraversata da un brivido e avvertì forte il desiderio di sentire di nuovo il sapore delle sue labbra.
Il suono del suo telefonino la fece quasi trasalire. Derek si scostò da lei. Emily, dopo un attimo di esitazione, si alzò per andare a rispondere al cellulare, che si trovava su di una mensola nell'ingresso.
Ciao... Sì, sto bene... No, non mi sono mossa da qui.” Rise brevemente. “Certo, lo so cos'ha detto il dottore...”
Derek si voltò a guardarla immaginando chi fosse l'interlocutore, ma essendo girata di schiena non potè vedere l'espressione del suo viso.
Va bene... Grazie per aver chiamato, buona notte.”
Emily chiuse la comunicazione e ritornò in salotto da Derek, il quale si era alzato dal divano.
Era Hotch, voleva sapere come stavo.”
Lui annuì.
Ora il cuoco se ne torna a casa” disse, cercando di mascherare un certo disappunto.
Te ne vuoi già andare?” si dispiacque lei.
Sì, così tu andrai a letto presto.”
Emily sospirò alzando gli occhi al cielo.
Grazie per la cena” disse Derek sorridendo per la sua espressione, mentre si avviava alla porta.
Figurati, hai fatto tutto tu.”
Sulla soglia di casa rimasero un momento a guardarsi senza parlare, entrambi consapevoli che se non fosse stato per quella telefonata molto probabilmente la loro serata si sarebbe conclusa in modo diverso.
Buona notte, Emily.”
Notte...”
Derek se ne andò e lei tornò in soggiorno mettendosi di fronte alla vetrata.
Stava arrivando il buio e le luci di Washington iniziavano ad accendersi, costellando la veduta di punti luminosi. Il vetro le rimandò la sua immagine, che lei fissò abbandonandosi ai suoi pensieri.
Era stata bene con Derek, avevano ritrovato quell'affiatamento che sembravano aver perso da quando la loro storia era finita. Subito dopo aver saputo dell'incidente lui si era recato lì, poteva questo avere un significato? Ripensò all'intensità dei suoi sguardi, alla dolcezza con cui le aveva accarezzato il viso, a ciò che sarebbe potuto accadere... Forse in Derek qualcosa era cambiato, forse stava provando per lei ciò che una parte del suo cuore aveva continuato a sperare. O forse no, ma quella sera le piacque crederlo.

  
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