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Autore: Edelwise    30/11/2011    0 recensioni
Dopo la Guerra e il ritorno di Hermione alla scuola, per la giovane strega ci sarà una dura sfida da superare. Riuscirà a non farsi trascinare nelle grinfie della serpe?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il pomeriggio seguente aveva in dosso già la sua divisa Grifondoro ed era già china sui suoi libri, nella sua adorata biblioteca.

 

Fogli su fogli, ricerche su ricerche. Aveva bisogno di una sosta.

- E magari di un bel bacio-osservò la sua coscienza.

Scrollò la testa cercando di cacciare via quel pensiero.

-Suvvia, ti è piaciuto!-continuò.

Cercò di concentrarsi di nuovo sul foglio, ma l’odore di tabacco misto alla liquirizia la portò ad alzare lo sguardo di fronte a sè e vide due pozze d’acqua fissarla.

Come diavolo puoi essere già fuori dall’Infermeria?”

Ho convito Madama Chips.”

Stupida Medimaga…”soffiò lasciandosi cadere su una sedia affianco a lei.

E se ti vedessero al mio fianco?”

Nessuna Serpe viene qua ”osservò

Tutte, tranne te…il famoso Re delle Serpi”canzonò.

Granger”la rimproverò

Ritornò sui libri.

Che stai studiando?”

Difesa contro le Arti Oscure.”

Il vecchio ha detto che bisogna esercitarsi con la pratica, non con la teoria.”
“Ma se non sai la teoria non puoi essere brillante nella pratica, mi sembri Ron con queste uscite.”

Sbatté un pugno nel tavolo “Non paragonarmi a quella sottospecie di straccione da due galeoni!”

Bè scusami se hai fatto un’uscita degna di Ronald Weasley!”rispose acida.

La fissò per l’ultima volta per poi posare gli occhi sul suo libro.

Sono cose che sai già fare, Sanguesporco, perché ci passi ancora il tempo?”

Per perfezionarmi.”

Secondo me dovresti perfezionare altro”ghignò

Per favore!”esclamò “sono venuta qui per studiare, non per sentire le tue idiozie.”

Le mie idiozie che a te piacciono parecchio”disse al suo orecchio.

Si voltò e con uno sguardo lo fulminò.

Lui alzò le mani al cielo, allontanandosi e giocherellando con le pagine di un tomo.

Mi stai irritando!”

Oh, allora credo proprio che me ne andrò.”

Si alzò spostando leggermente la sedia, ma una mano strinse forte il suo polso e lo riportò seduto.

Se riesci a stare buono, puoi ancora essere di compagnia, forse…”

Il ragazzo si lasciò andare portando un braccio nello schienale della sedia di Hermione.

A quel contatto la ragazza si rizzò e guardò il compagno che alzò le mani al cielo mettendosi composto e seguendo il suo studio.

 

La sera Hermione, molto scossa dagli ultimi avvenimenti, si era rifugiata nella Torre di Astronomia.

Un leggero vento le scompigliava i suoi crespi capelli, e non badava nemmeno a rimetterli in ordine perché il vento, con le sue maestose folate, glieli riduceva ad un mazzo di paglia.

Era lì, aggrappata alla ringhiera che osservava le stelle e la luna.

Coperta bene da cima a fondo cercava di nascondere il suo viso nella sciarpa rosso oro.

Sai, Ron”bisbigliò “se in questo momento stessi guardando la luna, e come se i nostri sguardi si stessero incrociando.”

Ma poco dopo si rese conto che stava parlando al vento, che le sue parole non le stava ascoltando nessuno, nemmeno il diretto interessato che ormai lei aveva dato per disperso.

Più volte la tentazione di andare al negozio l’aveva assalita ma ogni qual volta, o Ginny, o Luna o Neville avevano bisogno di lei.

Una lacrima riuscì a fuggire dai suoi occhi ed iniziò a solcare piano piano il suo viso.

Probabilmente il destino aveva deciso che doveva andare così, che lei non avrebbe mai avuto Ron tra le sue braccia.

Si era illusa di poterlo avere tra i suoi abbracci, di poterlo vedere sorridere, di poterlo vedere arrabbiato, infuriato, stanco, depresso…di poterlo vedere sorridere mettendole la fede nuziale al dito.

E invece no, doveva accontentarsi di lunghi silenzi, che avrebbero avuto risposta molti mesi dopo.

Adorava Ron, gli voleva bene, lo amava ma questo periodo di silenzio metteva a dura prova il loro rapporto.

Stava tornando indietro, come l’anno prima, in cui aveva avuto paura di perderlo definitivamente.

I suoi pensieri furono interrotti da dei passi dietro di lei, con la coda dell’occhio poté notare un ragazzo biondo avvolto nei suoi abiti firmati.

Silenzioso si era avvicinato, gli si era fatto accanto e aveva appoggiato gli avambracci nella ringhiera. Si era acceso una sigaretta aveva aspirato e aveva osservato il cielo.

I tuoi silenzi, sono chiassosi”disse serio.

La ragazza sorrise debolmente.

Non stai passando un bel momento.”

Perché sei qui?”

Perché posso fumare in santa pace da solo, ma la tua compagnia ultimamente mi è gradita.”

Sorrise di nuovo, guardando il cielo.

Troppi pensieri incasinano la mente, ne sei consapevole?”

Annuì.

E allora esprimiti.”

Rimase in silenzio per qualche minuto, poi aprì leggermente le labbra e un soffio di voce inondò l’aria.

La vedi la Luna?” e la indicò “ bèh è un soffio e se alzi un braccio puoi toccarla, ti guarda immobile ed ha un sorriso da bastarda. Come se lei sapesse e vedesse tutto. Poi ci sono le stelle” indicò dei piccolini puntini, simili a schegge di diamanti “sono i desideri della gente, che sperano che si realizzino…e quella è la mia stella”indicò la più luminosa.

Qual è il tuo desiderio?”

La ragazza abbassò lo sguardo.

La mia relazione con Ron, la si può paragonare alla Luna, siamo distanti in questo momento, posso alzare il braccio e toccarla metaforicamente, ma c’è una distanza visibile.”

Malfoy si portò una mano tra i capelli portando all’indietro quelli finiti davanti a causa del vento. Buttò la sigaretta e si alzò portando le mani in tasca.

La Luna è splendida”disse “è un cerchio, facilissima nel disegnarla. Ma guardala bene Granger, è più grande delle stelle, ha un aria nobile ed un cielo intero ad ammirarla e sai per cosa? Per la sua bellezza”iniziò “paragonabile ad una donna.”

Stai paragonando la Luna a tua madre? La descrizione corrisponde.”

No” si voltò e guardò la ragazza “la sto paragonando a te, Granger.”

Abbiamo due concezioni molto differenti di Luna…”

Ognuno di noi paragona essa ai nostri sentimenti. Tu la stai paragonando a questa relazione…”

E tu?”

Io la sto paragonando a te”rispose semplicemente.

Abbassò lo sguardo per via del rossore delle guance.

Lo sentì più vicino, sentì le sue mani nei fianchi e alzando lo sguardo si ritrovò occhi dentro occhi.

Io sto andando contro tutti i miei principi ”disse piano.

Una donna abbandonata è pericolosa”osservò

Una donna abbandonata si comporta così?”

Di solito piange per ore”scherzò “ma tu non sei di quelle, tu la dentro” e sfiorò il suo petto con un dito “hai orgoglio da vendere, e puoi andare avanti anche senza Weasley.”

Quindi mi stai dicendo che dovrei ricominciare?”

Il ragazzo annuì “Non devi essere obbligata a ricominciare, devi sceglierlo tu. Hai ancora molto amore da donare.”

La ragazza sorrise “Allora questo sentimento lo voglio donare a colui che ne ha sempre ricevuto poco. Per fargli capire cosa vuol dire. ”

Malfoy sorrise avvicinò il suo viso a quello della ragazza e si scambiarono un bacio.

Un bacio puro, desiderato ardentemente come l’acqua nel bel mezzo del deserto, le lingue fiumi in piena e pronte a combattere per prevalere l’una sull’altra.

Stretti, avvinghiati e con il fiato corto si lasciavano andare a quel bacio trasportante.

Appena conclusero quello sfiorarsi di labbra, Draco posò il mento sulla testa della ragazza e sospirò, mentre lei rifugiò il suo viso nel petto di lui.

Questo si chiama colpo di scena.”mormorò Hermione “sembra roba da film babbani.”

Sentì il biondo ridere.

Bhe, ora posso tornare al mio giro di ronda?”

Slacciò il loro abbraccio “ Stanotte ho anche io turno di ronda” Sottolineò “ te lo sei dimenticata?”

Sì”ammise arrossendo.

Oh, bhe non lasciamo quello stupido Tassorosso andarsene in giro e non levare punti a nessuno.”

Malfoy!”esclamò.

Granger?” domandò.

Alzò le mani al cielo “Per favore.”

Scesero dalla Torre sorridendo per affrontare il turno di ronda.

 

 

Ma come siamo raggianti stamane!”esclamò Luna sedendosi a colazione affianco a Hermione.

Ehi Luna, come va?”domandò cercando di sviare il discorso.

Benissimo cara, anche a te vedo va bene…”

Oh, sì”rispose semplicemente.

Hai visto Neville? E’ tutta la mattina che lo cerco devo dirgli una cosa urgente…”

Forse è con Ginny, non ho visto nemmeno lei stamattina.”

Andrò a cercarla”disse facendo spallucce “a dopo Herm.”

La Grifondoro sorrise.

Un gufo planò sul tavolo lasciando il quotidiano per Neville.

Lo prese in prestito per passare qualche minuto della colazione in santa pace prima della noiosissima giornata che l’avrebbe aspettata.

Noiosa finché non fosse arrivato lui.

Sentì la risata giuliva di Pansy e dal silenzio piombato nella Sala capì che al suo fianco c’era lui.

Dopo qualche secondo, quando il chiacchiericcio ritornò in sala capì che si era seduto.

Era la prassi di tutte le mattine.

Si sentì osservata, così alzò lentamente lo sguardo dal giornale, e guardò di fronte a lei. Draco la stava osservando, lei si lasciò sfuggire un mezzo sorriso e anche lui contraccambiò con un lieve sorriso quasi impercettibile.

Appena finì la sua colazione,s’incamminò verso l’aula di Rune Antiche, molto attenta agli studenti nell’intento di trovare la sua giovane amica.

Fu trasportata in un angolo con forza.

Herm!”disse piano una voce femminile.

Ginny la stava guardando con occhi tristi e aria malinconica.

Che succede Ginny?”esclamò, sapendo che quella faccia non preavvisava nulla di buono.

Ron…”

Che è successo a Ron?”chiese con un’ottava in più del solito.

Alcuni studenti che passavano di li si fermarono facendo finta di nulla per ascoltare la conversazione.

George dice che non è più al negozio da circa un mese.”confessò

Come?”chiese sorpresa.

Io…io lo sapevo da tanto ma pensavo fosse che ne so in vacanza o da mamma, ma di lui non c’è traccia, Harry è preoccupato perché non sa da dove iniziare a cercarlo…”
Rimase lì a bocca aperta e sguardo fisso verso l’amica “Io…io vado a cercarlo!”

No Herm, c’è una squadra di Auror che lo sta cercando stai tranquilla.”

Non posso stare tranquilla sapendo che il mio ragazzo…”

- Ex- suggerì la sua coscienza.

E’fuori e magari in pericolo di vita.”

Herm, se la caverà…non è così stupido da mettersi nei guai.”

Gli studenti aumentavano.

Tuo fratello è uno stupido”suggerì

La rossa si passò una mano sudata sui lunghi capelli.

Neville?”

Neville è in Guferia, sta mandando un gufo a papà e mamma da parte mia per dirgli una bugia, che Ron se n’è andato in vacanza.”

Non reggerà a lungo!”

Sinché regge teniamoli buoni.”

Hermione stava per ribattere quando…

Che succede qui?”chiese la voce gelida di Malfoy “ cosa c’è di così interessante per far sì che ci sia questo raggruppamento?”

Si avvicinò al gruppetto di studenti e poi fissò le due ragazze.

Granger, Weasley perché non siete a lezione? Cos’è potete permettervi tutto perché avete salvato il Mondo Magico?”

Hermione non rispose, si mise diritta.

Sapeva che quella scenata faceva parte del personaggio di Malfoy.

Ma la lingua di Ginny quella mattina era bella che sciolta.

Vai a rinchiuderti nei sotterranei Serpe, fai più bella figura.”

Dieci punti in meno a Grifondoro, Weasley tieni a freno la lingua.”

Dieci punti in meno a Serpeverde!”ribatté Hermione “ Malfoy l’abuso di potere non è concesso qui!”

Il ragazzo fulminò la ragazza per poi andarsene.

E voi cosa ci fate ancora qui?” esclamò “ Smettetela di origliare, cinque punti in meno a Tassorosso e Corvonero!” sentenziò.

Il gruppetto si sciolse e lei potè riprendere la propria strada, preoccupata confusa e nervosa.

Hermione Granger capì che quella giornata sarebbe stata molto molto movimentata.

 

Il pomeriggio, ormai a lezioni concluse, era uno straccio.

Stanca, nervosa e forse un po’ troppo pensierosa.

Aveva bisogno di stare da sola e di fare il punto della situazione, in silenzio riusciva a concentrarsi meglio.

Il bagno dei Prefetti era il posto migliore, non ci andava mai nessuno.

Poteva mettere in ordine le sue idee e magari trarre profitto da esse con un abile piano per andare a cercare il suo ragazzo.

- Ex- la corresse la coscienza.

Entrò in un bagno e si sedette sul gabinetto, porto le ginocchia al petto e iniziò a pensare.

Doveva ammetterlo Ron era sparito e lei se la stava spassando con quell’idiota di Malfoy.

Stava diventando un’ingenua, questo era sicura.

Fidarsi di una Serpe.

Di quella Serpe!

Si era ripromessa di non volere più contatti con lui ed invece, guarda caso, stava donando quel poco di amore che le rimaneva a lui.

Lui che ne aveva, disperatamente bisogno.

- Rendere il tuo gesto un’ opera di pietà non ti farà sentire meglio, signorinella!- continuava la coscienza – sappiamo benissimo che ti è piaciuto, più del succo di zucca.-

Scrollò la testa per mandare via quella voce fastidiosa, perché il suo problema principale ora era Ron.

Poi dopo gli avrebbe spiegato tutto: di lei e della sua fantomatica relazione con Malfoy.

L’avrebbe fatta passare come una sbandata.

La macchiolina sulla coscienza s’ingrandì un altro po’ e giurò di aver sentito una risata diabolica.

Si guardò intorno.

Dove poteva essere andato Ron?

Non aveva la più pallida idea.

Non ricordava se nell’ultimo periodo avesse avuto un posto particolare dove voler andare.

Non ricordava, nemmeno, se avesse esplicitamente chiesto una vacanza a George.

Oh Ron, ma perché ultimamente sei così complicato!”sibilò come un rimprovero.

Passò una mano tra i capelli.

Era venuto su un bel casino.

Era il solito stupido, non curante dei guai Ron.

Per fortuna Harry aveva mandato una squadra di Auror a seguire qualche sua traccia, Ginny aveva detto una bugia ai suoi per tenerli a bada.

E lei che era la sua ragazza se ne stava tranquilla crogiolare tra le braccia di quella schifosa Serpe. Si sentiva in colpa.

- Lacrime di coccodrillo- osservò la sua coscienza.

Scrollò di nuovo la testa e la porta s’aprì violentemente e si richiuse allo stesso modo.

Di fronte a lei Draco Malfoy la guardava curioso.

Che diavolo sta succedendo?”chiese immediatamente.

Ma la ragazza non rispose, mise in ordine la gonna in modo da non far trasparire nulla.

Ho detto che diavolo sta succedendo! Perché la rossa se ne va in giro stile fantasma?”

Hermione portò le mani sulla testa, come per reggerla.

San Potter è…”

Ron è sparito”sputò.

Cosa vuol dire sparito?”

Nessuno sa dove sia andato!”esclamò alzandosi “Nessuno sa dov’è, nessuno sa con chi sia, nè io nè Ginny, ne Harry, nè George!”

Sarà a casa sua!” optò “a rifocillarsi di tutto quello che il suo stomaco può mangiare!”

Smettila, è una cosa seria!”urlò.

Non alzare la voce Sanguesporco”ringhiò

Oh sì che la alzo, Malfoy è una cosa seria, per la miseria ma perché devi inveire su quel povero ragazzo. I suoi genitori sanno che è in vacanza.”

Tutto risolto allora”continuò serio.

No!”esclamò “Risolto un bel nulla, lo sanno perché Ginny a mentito loro. Ma nessuno sa dove sia, Harry ha messo una squadra di Auror alla ricerca, ma sono molto preoccupata.”

E’ un’idiota.”

Ma proprio non ti va a genio che potresti avere parole più pacate verso di lui?”

No”rispose.

In quel momento il fuoco della rabbia di Hermione divampò e diede un bello schiaffo sulla guancia del ragazzo, ed uscendo dal bagno.

Me la pagherai Sanguesporco”urlò.

Quel tono era rabbia, rabbia che lui avrebbe sfogato su di lei.

  
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