You Stole My Heart

Total Eclipse of the Heart

 

Era una mattina di Giugno, la prima dopo la fine della scuola, mi ero ripromessa che avrei dormito fino a tardi. Erano le undici e mezza quando mia madre mi svegliò per dirmi che dovevo andarle a fare la spesa ricordandomi che sarebbero venuti a cena i nuovi vicini! Sbuffai. Non mi andava di uscire, non mi andava di conoscere i nuovi vicini. Mi preparai, mi feci dare i soldi da mia madre e mi incamminai ancora assonnata verso il negozio.

 

Quasi dimenticavo, piacere sono Cassie, una sedicenne londinese.
Non però come tutte le ragazze. Vivo per la musica, le mie cuffie stanno diventando una cosa sola con le mie orecchie.

Adoro con tutto il mio cuore il mio migliore amico.

Louis. Louis Tomlinson. 

Passo la maggior parte del mio tempo con lui.
Riesce a farmi stare bene e la nostra amicizia è di quelle vere. So che posso sempre contare su di lui e lui può fare lo stesso.  

 

Torniamo a quella splendida mattinata.

 

Ero per strada ed ecco che la riproduzione casuale del mio ipod mi fa un brutto scherzo. Quella canzone mi rattristava parecchio.

“Ghost of You” di Selena Gomez. Quelle parole rimbombavano nella mia testa:

 

One of these days

I’ll wake up from this bad dream I’m dreamin’

One of these days I pray that I’ll be, over,over,over you

One of these days I’ll realize that I’m to tired of

Feelin’ confused

But for now there’s a reason

That you’re still here in my heart

 

Il mio ex ragazzo. Ecco cosa mi ricordava. 

Mi aveva lasciato per una biondina montata.

 

Torniamo a noi.
 

Subito dopo aver comprato le cose di cui mia madre aveva bisogno notai che era rimasta qualche sterlina. Abbastanza da comprare una bella maglietta da JACK WILLS, era uno dei miei negozi preferiti, così non appena ci fui dentro non avrei voluto più uscire!

Stavo controllando se c’era la mia misura di una maglietta quando inciampo cadendo su un ragazzo. 

«Scusa non volevo, mi dispiace tantissimo» dissi agitata senza neanche guardarlo in faccia.

«Non fa niente tranquilla» mi rassicurò lui.

Ad un tratto alzai il viso e vidi che mi stava sorridendo dolcemente, era un sorriso bellissimo. Rimasi a fissare i suoi ricci per un po’, sembravo proprio imbranata. Quando poi risentii quella bellissima voce:

«comunque piacere, mi chiamo Harry, sono nuovo di qui» disse continuando a sorridere

«ehm, io sono Cassie, Piacere. Ma adesso devo andare» dissi di fretta e subito uscii dal negozio andando verso casa. 

Non avevo mai visto un ragazzo così. Non riuscivo a smettere di pensare a quel sorriso, e alla figura che avevo fatto cadendo sopra di lui, questi pensieri vennero coperti da uno più grande, quello che non l’avrei più rivisto, quindi non ci sarebbero stati problemi, non si sarebbe più ricordato di me.

 

Era già passato un pomeriggio, i nuovi vicini sarebbero arrivati a breve. Dopo qualche minuto sento il campanello suonare. Scendo giù, io e mia madre apriamo insieme la porta. Rimasi quasi paralizzata alla vista di quegli occhi! Lui e sua madre erano i nuovi vicini. 

Harry mi sorrise amichevolmente, e le nostre madri si chiesero se ci fossimo già conosciuti. Io ed Harry ci sedemmo accanto, era difficile da nascondere il mio imbarazzo! Finito di cenare le nostre madri iniziarono a parlare del più e del meno, di cose che in realtà a me ed a Harry non interessavano minimamente, così ci mettemmo nel divano di fronte la tv. Sembrava rilassato, come se mi conoscesse da tutta una vita. Il mio imbarazzo stava quasi svanendo quando mi disse sorridendo in modo splendido, come solo lui sapeva fare:

«senti, non conosco bene la città, così mi chiedevo se domani potresti farmi fare un giro così da sapermi ambientare in futuro»

Era impossibile dire di no di fronte a quel sorriso così dolce. Io annuii e i suoi bellissimi occhi non smisero di brillare fino a quando non ci salutammo.