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Autore: anonimaG    30/11/2011    2 recensioni
Dal capitolo 11:
Sono sopra di lui e lui mi sta guardando.
Mi leva il ciuffo di capelli da davanti gli occhi e ride.
-Che c’è?-.
-Sei imbranata. Mi piace.
Mi sposto da sopra il suo corpo e rotolo pure io a terra.
Lui si gira verso di me e mi viene sopra.
Gli tocco una guancia e rido.
-Che c’è?
-Mi fai sorridere. Mi piace.
Leggete la mia FF e spero vi piaccia e se recensite per dirmi com'è mi fate anche più felice ^.^
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   È sera e Cristopher mi deve venire a prendere per andare da Ludovica.
Per l’occasione ho deciso di non dare troppo nell’occhio così ho messo dei jeans neri attillati e una maglia a bratelle scollata un po’ sul seno.
Suonano un po’ alla porta e io apro al posto di mia nonna.
Cristopher è…
-Wow-. Questa è l’unica parola che mi viene in mente.
È bellissimo: jeans leggermente strappati, maglia a maniche corte che lascia intravedere il suo fisico (da urlo) e una giacca.
-Sei anche tu da “wow”-. Mi dice sorridendo:- Andiamo?
-Si, nonna io vado!
-Ok e fai nuove amicizie!!!-. Mi raccomanda.
Mia nonna è tutto il contrario di mia madre; se fosse per quest’ultima potrei rimanere a casa piuttosto che uscire con un “contadinotto” o “sempliciotto” come chiama lei.
   Per tutta la strada non proferisco parola.
Siamo a piedi e la strada è di pochi minuti ma a me sembrano un’eternità.
   Finalmente dopo minuti di silenzio arriviamo!
Cristopher suona al campanello e Ludovica apre.
Se io non voglio dare nell’occhio lei è tutto il contrario: minigonna più mini di una sciarpa legata in vita, se si sarebbe messa in mutande sarebbe stata la stessa cosa, che dava a vedere le sue cosce, una magliettina (e sottolineo ina) super scollata dalla quale si capiva perfino il colore del reggiseno (rosso xD).
C’è una parola per descriverla ma che preferisco non dire per “buona educazione”.
-Accomodatevi-. Dice con un sorriso malizioso in faccia.
Ma cos’ha in mente?
Entriamo e ci sediamo sul divano del salone di casa sua.
Certo non è una casa gigantesca come quella che avevo io ma almeno più grande di quella della nonna c’è!
-‘Sera-. Saluto io accennando con la mano.
Alex mi guarda con un sorriso da prendere a schiaffi e si limita a salutarmi con la mano.
-Serata karaoke!-. Annuncia Ludovica.
Cooooooooooosa? Io sono talmente stonata che pure la doccia mi odia! Non posso cantare! Non farmi questo Ludovica!
È facile dire “serata karaoke” quando stai nel coro della chiesa cazzo!
Inizia proprio la padrona di casa a cantare.
Canta arriverà dei Modà insieme ad Alex che ho scoperto essere il suo fratello gemello.
Io rimango ad ascoltare.
Per un po’ cantano tutti tranne me e Cristopher.
-Cristy! Dai canta tu!!!
-Ma no! Ho una brutta voce ti ho detto! Non mi va e poi non mi chiamare Cristy!-. Risponde a Ludovica che secondo i miei gusti ha preso un po’ troppa birra.
Fulmino Cristopher con lo sguardo.
Ha una voce bellissima e non la vuole usare!
-Allora canta tu Beaaaa.
-Io? No? Io faccio schifo nel cantare, non voglio cantare!
-E daiii!-. Mi prende per mano e mi porta davanti allo schermo:- Cosa vuoi cantare?
-Io non voglio cantare!
-Ok, metti single ladies di Beyonce!
Da dietro sento delle voci femminili dire cose come “si è perfetta per una zitella come lei” zitella a chi??
Non faccio in tempo a rispondere che parte la musica.
Tutti i ragazzi e ragazze sono là ad ascoltarmi e con un sorriso malizioso e divertito in faccia, sono pronti a prendermi per il culo ci scommetto.
Devo iniziare a cantare… Ok ce la posso fare…
Conto fino a tre.
Uno.
Due.
Tr…
-Andiamocene-. Cristopher mi prende per la mano ed esce da casa.
Io sono ancora intontita, non so se riempire di baci Cristopher per avermi salvato o picchiarlo per avermi portato via così bruscamente.
Intanto sto zitta e lo seguo costretta dalla mia mano incatenata alla sua.
-Che stronzi, lo sapevo che ti volevano prendere per il culo!-. E’ più arrabbiato di quanto dovrei esserlo io.
Continuo a camminare senza dire niente e pensando solamente a che figuraccia avrei potuto fare in quel momento.
Di colpo Cristopher si gira e me lo ritrovo davanti.
C’è poca distanza tra noi.
Me ne voglio andare, sento le stesse sensazioni di ieri.
Mi sta venendo un infarto, il cuore mi batte troppo forte.
Aurora chiamami, fai qualcosa!
Distraggo lo sguardo e mi guardo la mano.
-Buona serata allora!-. Lo saluto dandogli un bacio sulla guancia.
Giro per andarmene ma mi sento bloccare la mano.
Mi rigiro.
Mi da anche lui un bacio sulla guancia e mi sussurra all’orecchio:- The way you make me feel…
Le lingue, le materie in cui ero più negata.
Ha detto qualcosa, qualcosa che significa tanto lo so ma… Che cazzo ha detto?
Con voce tremante chiedo:-C-cosa?
Silenzio.
Non dice niente.
Sbuffa come se fosse irritato dalla situazione.
Si mette una mano in testa.
-Niente lascia stare… ‘notte!
Torno a casa.
Sta volta sono io che mi tocco la guancia.
Penso alla frase che mi ha detto ma non capisco una mazza! Sono sicura che è inglese però (xD).
Mannaggia! Lo sapevo che un giorno l’inglese mi sarebbe servito!!!

   
 
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